Buona domenica a tutti. Sabato scorso ci siamo lasciati con indici ben impostati seppur in trading range (link articolo: http://www.lombardreport.com/2024/1/27/azioni-moncler-azioni-interpump-azioni-prysmian/). Trading range estremamente stretto sul nostro derivato che però martedì ha tentato l'allungo ed ha chiuso la settimana ad un soffio dai massimi ed un intorno della soglia psicologica dei 31mila punti. Tecnicamente la rottura del livello dovrebbe portare ad un allungo di almeno 500-600 punti, ma come ben sappiamo alle volte esistono i riprensamenti ed i falsi breakout, quindi occore sempre cautela o se preferite bisogna sempre essere disposti a rivedere il proprio trading plan. Ad oggi ritengo importante che non si ritorni SOTTO i 30700.
Situazione estremamente similare alla nostra è quella del Dax30 ad un soffio dai massimi storici: il motore continua dunque a "battere in testa". Questo stride completamente con quanto accade in Germania: ecco la dicotomia tra finanza governata da software (che non ragionano) ed economia reale tedesca che è in recessione. Restando agli aspetti tecnici anche sul Dax direi che è importante la tenuta dei minimi di giovedì a 16878 per provare un allungo di breve sopra il massimo storico collocato a 17123 punti.
Concedetemi una nuova parola: negli Stati Uniti si continua a "trattorare" . In settimana sono uscite importanti trimestrali tra cui quelle di Meta e Amazon che hanno portato ad un aumento della capitalizzazione di 280 miliardi di dollari nella sola seduta di giovedì. Meno bene invece Apple. Ad ogni modo siamo in bolla sull'indice e quando scoppierà non è dato sapere naturalmente. Per quanto mi riguarda titoli come Nvidia erano cari a giugno dello scorso anno e da allora hanno raddoppiato il valore passando da 300 dollari a 600 con una market cap di 1.63 BILLION di $. Per me incomprensibile ma tant'è.
Massimi storici sul Nasdaq Composite che si trova inserito in un canale ascendente di medio periodo che dura da ottobre.
Ricordiamoci sempre che quando il mercato stornerà lo farà senza avvisare! Per ora rimaniamo comunque in totale modalità risk-on.
Faccio notare che anche quest'anno è stata rispettata la statistica di positività nella prima giornata del mese di Febbraio come indicato sabato scorso (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/1/27/azioni-moncler-azioni-interpump-azioni-prysmian/). Attenzione al fatto che il mese tende ad avere un andamento a parabola o forse sarebbe meglio dire "gaussiano".
Fronte watchlist...
Sabato scorso ho analizzato Moncler e Brunello Cucinelli (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/1/27/azioni-moncler-azioni-interpump-azioni-prysmian/) evidenziando come, dopo la forte upside bar dovuta ai dati di Louis Vuitton, potessero ancora allungare il passo verso obiettivi tecnici. La prima, Moncler, ha quasi raggiunto la media a 200, passando dalla chiusura di venerdì scorso a 51.86 euro ai 57.74 di venerdì con una estensione massima a 58.26: un ulteriore +11% abbondante, chiaramente favorito dal contesto internazionale e dall'estrema compiacenza sui mercati azionari.
Anche Brunello Cucinelli ha proseguito nella corsa chiudendo la settimana a 93.60 euro ad un soffio dai massimi storici a 95 euro. Anche in questo caso, essendo stata la chiusura di venerdì scorso a 85.70 euro, abbiamo avuto un ulteriore rialzo del +9%. Che fare in questi casi? Personalmente visto il periodo attuale (in cui personalmente faccio fatica) mi accontenterei. Azienda a mio avviso molto ben valutata dal mercato.
Interessante il caso di Interpump. Sabato scorso avevo posto l'accento sulla formazione a triangolo con minimi rialzisti e massimi allineati, quindi de facto in compressione di volatilità, solitamente prodromica di movimenti impulsivi. Area chiave da rompere attorno a 47.410-47.50. In settimana abbiamo avuto ben DUE movimenti violentissimi. Il primo è avvenuto lunedì con un fortissimo ribasso: una sorta di shakeout algoritmico ben visibile nel grafico a 30 minuti. Il secondo è avvenuto giovedì con il breakout della resistenza NON confermato in chiusura di seduta se non nella giornata successiva (venerdì, ndr). Per il prosieguo del trend rialzista lo stop al momento va posizionato a 45.70 market on close. Target possibile dato dalla proiezione verso l'alto dell'altezza del rettangolo formato in questi ultimi mesi (pari a CIRCA 2.7 euro) quindi attorno a 50.50 euro (personalmente terrei l'area 49.50-50.00 che è più psicologica).
Anche Prysmian, analizzata sabato scorso, sta cercando di bucare al rialzo il triangolo. Purtroppo in questo caso abbiamo avuto una candela di indecisione nell'ultima seduta dell'ottava. Sabato scorso la chiusura è stata a 41.04. Il close weekly a 41.30. Una totale indecisione per questo e per precauzione la tolgo dalla mia watchlist. Per chi invece volesse "giocarsi" il trade porrei lo stop loss a 40.70 market on close (minimi di giovedì).
Sabato scorso ho infine analizzato il caso di GVS: bel grafico daily che poteva far presagire un breakout. Scrivevo infatti "Non male nemmeno la struttura grafica di GVS sulla quale tuttavia preferirei avere una rottura netta della resistenza statica a 5.80-5.90 euro ed una successiva congestione o uncino in modo da evitare drawdown eccessivi. Da seguire anche perché il livello critico successivo si colloca a 6.40. "
Nella realtà dei fatti la congestione c'è stata tra lunedì e mercoledì, con ben due barre inside. Una sorta di boomer come lo chiama Cooper. Questa configurazione che non è altro che una compressione di volatilità dopo un breakout, prevede il long (short) sulla rottura del massimo (minimo) dell'ultima barra (l'ideale sarebbe osservare anche l'ADX in modo da avere maggiore probabilità di successo). Stop loss sui minimi di barra. Così è stato appunto per GVS che ha dato il segnale long nella seduta di giovedì. Qui lo stop va posizionato a 5.85 valido anche in intraday (il segnale sarebbe invalidato). Il target/calamita attorno a 6.40 poi si vedrà.
Anche Saipem, analizzata nel mio update infrasettimanale di martedì (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/1/30/azioni-saipem-azioni-pirelli-azioni-stellantis/), si è comportata bene (questa volta al ribasso). Da notare come il possibile livello di pullback posto a 1.37 euro abbia funzionato particolarmente bene nella seduta di mercoledì. Il massimo fatto segnare è stato infatti a 1.3735 euro. A questo punto abbiamo un'ultima area di supporto posta a 1.275 euro. Ora come ora eviterei comunque sia il long che lo short. Troppo debole per andare long, già troppo venduta per andare short.
Siamo entrati nella reporting season italiana e questo è il calendario per quella entrante (fonte dati: Borsa Italiana):
Per oggi è tutto. Alla prossima!
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)