Ieri, lunedì, siamo entrati in acquisto su due titoli tecnologici del mercato USA, INTEL e SALESFORCE, con due configurazioni grafiche nettamente diverse. Partiamo dal titolo più depresso, INTEL acquistato a 20,905 $ sul mercato del NASDAQ, con la strategia del Nasdaq Weekly. L’ex-colosso dell’informatica ha perso la corsa alla produzione di chip per l’Intelligenza Artificiale (AI) rispetto agli altri suoi competitors (AMD e NVIDIA su tutti) e sta tentando di recuperare immettendo sul mercato i nuovi prodotti, chiamati Intel 18A, a partire dalla metà del prossimo anno. Per questa ragione ed anche per altre che riportremo di seguito, ha portato all’annuncio delle prossime dimissioni del CEO, Pat Gelsinger, anche se sembra che questo atto non sia stato del tutto di comune accordo. Come possiamo vedere dal seguente grafico, il titolo è in caduta libera perdendo circa il 61% dal massimo relativo del 27 dicembre scorso, contro un guadagno dell’indice NASDAQ100 di quasi il 30%.
Pertanto, visto anche che il titolo è andato in zona di ipervenduto, ci aspettiamo un rimbalzo tecnico accontendandoci di un 7/10% di guadagno. Al momento abbiamo inserito un livello di vendita a 22,58 $ in attesa di vedere l’evoluzione nei prossimi giorni.
Dicevamo di Pat Gelsinger e del suo piano strategico di far competere INTEL attraverso cinque cosiddetti nodi in quattro anni (Intel impiegava almeno due anni su un singolo nodo), e bisogna chiedersi se la sua partenza prefigura implicazioni negative per la salute della roadmap del processo.
Gli altri grandi problemi di Intel riguardano sia la vendita dei chip che produce sia la ricerca di aziende disposte a usare le sue fabbriche per produrne di propri. Nessuno dei due sforzi sta andando alla grande al momento. L'attività di fonderia di INTEL, che gestisce la produzione per clienti esterni, ha perso più di 11 miliardi di dollari nei primi nove mesi del 2024, quasi il doppio di quanto perso nello stesso periodo dell'anno scorso. Di contro è pur vero che il report economico del terzo trimestre ha mostrato che i ricavi dei data center hanno superato le aspettative di Wall Street dopo quattro trimestri consecutivi di mancati risultati, anche se l'unità sta ancora generando metà dei ricavi annuali realizzati nel 2020, appena prima che Gelsinger prendesse il controllo.
In breve, INTEL non ha opzioni facili, e ne ha anche alcune molto difficili. La produzione di chip è un processo complicato che richiede anni di ricerca e sviluppo su ogni processo e prodotto. Gran parte dell'attuale situazione difficile dell'azienda deriva da passi falsi strategici commessi ben prima che Gelsinger tornasse in azienda e il nuovo CEO dovrà affrontare un compito sorprendentemente duro.
INTEL si occupa della progettazione, produzione e vendita di prodotti e tecnologie per computer. Fornisce piattaforme per computer, reti, archiviazione dati e comunicazioni. L'azienda opera attraverso i seguenti segmenti: Client Computing Group (CCG), Data Center and AI (DCAI), Network and Edge (NEX), Mobileye, Accelerated Computing Systems and Graphics (AXG), Intel Foundry Services (IFS) e All Other. La società è stata fondata nel 1968 e ha sede a Santa Clara, in California, offre lavoro a 125.000 dipendenti e capitalizza in Borsa 86,5 miliardi di $.
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Passiamo ora ad analizzare uno dei colossi dell’informatica, il titolo con più forza relativa e che mercoledì scorso, dopo aver pubblicato i propri dati economici trimestrali, con un’apertura in gap up ha fatto registrare il proprio massimo storico a 369 $, SALESFORCE. Abbiamo acquistato il titolo in apertura a 361,7 $ e ci aspettiamo che il titolo prosegua il trend rialzista raggiungendo nuovi record. Per il momento anche su questo titolo ci aspettiamo un guadagno tra il 7 ed il 10% in base all’evoluzione dei prossimi giorni.
L’azienda ha registrato un altro trimestre di performance finanziarie molto buone in termini di fatturato, margine e flusso di cassa. Agentforce, il sistema di Intelligenza Artificiale (AI) completo per le aziende integrato nella piattaforma Salesforce, è al centro di una trasformazione rivoluzionaria. Il Presidente e CEO della società, Marc Benioff, ha dichiarato che con Agentforce, non stiamo solo assistendo al futuro, lo stiamo guidando, scatenando una nuova era di lavoro digitale per ogni azienda e ogni settore.
I ricavi del terzo trimestre pari a 9,44 miliardi di $, sono in aumento dell'8% su base annua, con margine operativo del 33,1% e un utile per azione pari a 2,41 $. Il flusso di cassa operativo del terzo trimestre è stato pari a 1,98 miliardi di $, in aumento del 29% anno su anno, e il flusso netto di cassa è stato pari a 1,78 miliardi di $, in aumento del 30% anno su anno. La società nel terzo trimestre ha restituito 1,2 miliardi di $ sotto forma di riacquisti di azioni e 0,4 miliardi di $ in pagamenti di dividendi agli azionisti.
Le previsioni della società per il 2025 parlano di un ulteriore aumento del fatturato tra l’8 e il 9% a 38 miliardi di $, con un flusso di cassa operativo tra il 24 e il 26% annuo ed un margine operativo sempre del 33%.
SALESFORCE si occupa della progettazione e dello sviluppo di software aziendale basato su cloud per la gestione delle relazioni con i clienti. Le sue soluzioni includono automazione della forza vendita, assistenza e supporto clienti, automazione del marketing, commercio digitale, gestione della community, collaborazione, soluzioni specifiche per il settore con la propria piattaforma. L'azienda è stata fondata nel 1999 e ha sede a San Francisco, in California, offre lavoro a 73.000 dipendenti e capitalizza in Borsa quasi 335 miliardi di $.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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