NASDAQ100 WEEKLY - Indici azionari USA in modesta sofferenza ed incertezza per le elezioni presidenziali e le decisioni della FED.


CI SIAMO ! QUESTA SETTIMANA SARA’ MOLTO VOLATILE SUGLI INDICI AZIONARI USA, CON I RISULTATI DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI E LE DECISIONI DELLA FED IN MATERIA DI TASSI.

L’INCERTEZZA DELLA SCORSA SETTIMANA HA PENALIZZATO GLI INDICI AZIONARI STAZIONARIO IL DOLLARO INDEX, IN CONTINUO RIALZO I RENDIMENTI DEI BONDS SU TUTTE LE SCADENZE.

NUOVO RECORD PER L’ORO CHE POI SCENDE PORTANDOSI DIETRO LE ALTRE COMMODITIES PREZIOSE. SEMPRE STAZIONARIE LE COMMMODITIES INDUSTRIALI.  IL PETROLIO SOTTO I 70$/B.

Settimana altalenante, quella appena trascorsa, per i guadagni sui tre principali indici azionari di Wall Street che, tuttavia, nella giornata di venerdì hanno ignorato un deludente rapporto sui posti di lavoro di ottobre, con guadagni in accelerazione durante la sessione, riprendendosi dalle forti vendite del giorno precedente. Ciò ha permesso di limitare le perdite settimanali all’indice tech NASDAQ100 dell’1,57%, all'S&P500 dell'1,37% e al DOW JONES dello 0,15%.

L’incertezza aumenta sui mercati a causa dell’approssimarsi di due date importanti, quali quella delle elezioni presidenziali (martedì 5 novembre) e a seguire la riunione della FED in materia di tassi (giovedì 7 novembre). A pochi giorni dalle elezioni, il mercato azionario sembrava indeciso su cosa avrebbe potuto significare per le azioni una vittoria dell'ex presidente Donald Trump o della vicepresidente Kamala Harris. Invece, gli investitori si sono concentrati sui report sugli utili aziendali di alcune delle più grandi aziende di Wall Street e sui dati del mercato del lavoro per aiutare a valutare lo stato dell'economia e la prossima mossa della Federal Reserve sui tassi di interesse.

Tra le società dell’S&P500 che hanno presentato i loro bilanci fino al 31 ottobre, gli utili sono aumentati di un robusto 8,4% rispetto all'anno precedente, secondo un'analisi di LSEG I/B/E/S. Escludendo il volatile settore energetico, che è stato colpito dai prezzi più bassi del petrolio, gli utili sono aumentati dell'11,2%. Gli utili sono stati in media migliori del 7,8% rispetto alle stime, molto meglio della media storica del 4,2%. La crescita dei ricavi è stata del 4,8%, o del 5,9% escludendo l'energia.

Mentre per la società FactSet la stagione deli utili del terzo trimestre per le società dell’S&P500 continuano a riportare risultati contrastanti fino ad oggi. Nel complesso, il 70% delle aziende dell'S&P500 ha riportato risultati effettivi. Di queste aziende, il 75% ha riportato utili superiori alle stime, che è inferiore alla media quinquennale del 77%. Nel complesso, le aziende stanno riportando utili che sono superiori del 4,6% alle stime, che è inferiore alla media quinquennale dell'8,5%. Otto degli undici settori stanno segnalando una crescita anno su anno, guidati dai settori Communication Services e Health Care. D'altro canto, tre settori stanno segnalando un calo anno su anno degli utili, guidati dal settore Energy.

In termini di fatturato, il 60% delle aziende S&P 500 ha dichiarato ricavi effettivi superiori alle stime, il che è al di sotto della media quinquennale del 69%. Nel complesso, le aziende dichiarano ricavi che sono superiori dell'1,1% alle stime, il che è al di sotto della media quinquennale del 2,0%. Nove settori stanno segnalando una crescita anno su anno dei ricavi, guidati dai settori Information Technology, Health Care e Communication Services. D'altro canto, due settori stanno segnalando un calo anno su anno dei ricavi, guidati dal settore Energy.

Guardando al futuro, gli analisti prevedono tassi di crescita degli utili (anno su anno) del 12,7%, 13,0% e 12,2% rispettivamente per il Q4 2024, Q1 2025 e Q2 2025. Per l'anno civile 2024, gli analisti prevedono una crescita degli utili (anno su anno) del 9,3%. Per l'anno civile 2025, gli analisti prevedono una crescita degli utili (anno su anno) del 15,1%. Il rapporto P/E forward a 12 mesi è di 21,3 punti, che è superiore alla media a 5 anni (19,6 punti).

Nel corso di questa settimana, 103 società dell'indice S&P500 pubblicheranno i risultati del terzo trimestre.

Passiamo ora a dare uno sguardo alle previsioni sulle elezioni presidenziali americane. I sondaggi rimangono in stallo e le scommesse che propendevano verso Trump si stavano restringendo alla fine della settimana. Alcuni investitori si aspettano che la volatilità accompagni il voto della prossima settimana, indipendentemente dal risultato.

Ad esempio, una vittoria di Trump significherebbe probabilmente l'eliminazione degli incentivi per l'energia verde, e questo potrebbe portare a una crescita più lenta delle vendite di veicoli elettrici. Ma per le aziende di veicoli alimentati a carburante come quelle prodotte da GM e Ford, questa potrebbe essere una buona notizia. Trump vuole scatenare più trivellazioni petrolifere negli Stati Uniti, il che significa che le azioni petrolifere potrebbero aumentare come risposta immediata. Inoltre l'aspettativa che Trump cerchi di ridurre le regolamentazioni potrebbe avvantaggiare le banche, mentre dazi più elevati potrebbero avvantaggiare le società a piccola capitalizzazione focalizzate sul mercato nazionale, ma potrebbero avere un effetto agghiacciante sulle aziende che importano prodotti dalla Cina o che vi fanno affari, come il settore dell'informatica.

Secondo gli analisti, le aspettative secondo cui Harris sarebbe più favorevole alle iniziative in materia di energia pulita potrebbero far aumentare i titoli azionari del settore solare e di altre energie rinnovabili nel caso in cui vincesse.

Per quanto riguarda le previsioni, forse mai come ora l’incertezza regna sovrana e molto probabilmente dovranno passare giorni dopo il 5 novembre per conoscere l’esito finale e questo, ovviamente, al netto di eventuali procedimenti giudiziari con riconteggio delle schede. Questa situazione potrebbe essere molto preoccupante per i mercati finanziari, cosa che avvenne alle elezioni del 2000 quando impiegarono più di un mese per risolvere la faccenda a favore del repubblicano George W. Bush rispetto al democratico Al Gore, dopo una decisione della Corte Suprema.

Anche la media delle quotazioni dei bookmakers sono scese dai massimi di ottobre (al 65,5%) a favore di Trump, ad un più moderato 58,3% sempre a favore del tycoon.

Passiamo ora ad analizzare il mercato monetario.

C'è stata ancora più attenzione del solito sui dati occupazionali di venerdì scorso, che è arrivata solo pochi giorni prima delle elezioni presidenziali e della prossima riunione di definizione dei tassi della Federal Reserve. Sui mercati non si è visto panico per il rapporto sull'occupazione di ottobre, che ha mostrato che l'economia ha aggiunto solo 12.000 posti di lavoro per il mese. Ci sono state molteplici distorsioni che l'hanno fatta scendere, tra cui uno sciopero alla Boeing e due grandi uragani. Questi hanno influenzato non solo il numero di persone che lavorano, ma anche i metodi di raccolta dati del Bureau of Labor Statistics. Cercare di intuire da questa cifra come sta andando l'economia a livello macro sarebbe sconsiderato. Forse più preoccupanti sarebbero le revisioni al ribasso delle stime per la crescita occupazionale in agosto e settembre, per un totale di 112.000 unità. Ma anche dopo aver preso in considerazione queste, la tendenza fino a settembre sembra moderata.

Nei tre mesi fino a settembre, l'economia ha aggiunto una media di 148.000 posti di lavoro al mese, sostanzialmente invariati rispetto ai 147.000 di giugno. Ciò è in calo rispetto alla media di 267.000 posti di lavoro al mese nel periodo di tre mesi fino a marzo, ma questo ritmo di decelerazione è in realtà coerente con ciò che la Federal Reserve vuole vedere, per essere rassicurata sul fatto che le pressioni inflazionistiche rimarranno su un percorso discendente.

I dubbi sull'affidabilità del rapporto sui posti di lavoro di ottobre dovrebbero indurre gli osservatori interessati a guardare ad altre indicazioni sulla salute dell'economia. Una di queste è il prodotto interno lordo. I dati pubblicati mercoledì scorso hanno mostrato che è cresciuto a un rispettabile tasso annuo del 2,8% nel terzo trimestre, corretto per stagionalità e inflazione, in calo solo di poco rispetto al 3% del trimestre precedente. Questo è in parte il motivo per cui l'aspettativa di "caso centrale" della banca per l'economia non è tanto un atterraggio morbido quanto uno "scenario di non atterraggio" in cui continua una forte crescita.

A ciò si aggiunge il rischio che i risultati delle elezioni possano innescare ulteriori vendite, alimentate dalle preoccupazioni sulla spesa in deficit del governo, che potrebbero portare il tasso di riferimento più vicino al 4,5%.

Questo aiuta a spiegare perché i tassi di interesse a lungo termine, come il rendimento dei Treasury a 10 anni, sono aumentati nelle ultime settimane e hanno addirittura registrato un rialzo venerdì scorso. I trader stanno ancora scontando le schiaccianti probabilità di altri due tagli dei tassi di un quarto di punto quest'anno. Ma le prospettive per l'anno prossimo stanno diventando più confuse. Secondo lo strumento CME FedWatch, si è passati da scommesse che si concentravano su tagli da 1,75 a 2,00 punti a tagli introno al punto percentuale e se l'economia dovesse mantenere la sua recente performance, potrebbe non esserci bisogno di alcun taglio dei tassi l'anno prossimo.

Anche la Banca d'Australia e la Banca d'Inghilterra si pronunceranno sui rispettivi tassi in questa settimana.

Andiamo ora a vedere nello specifico il mercato dei futures sui Fed Funds dopo l’uscita dei buoni dati sull’inflazione di giovedì e venerdì scorso che potrebbero aiutare a capire le opinioni sulla prossima mossa della FED nella riunione del 6-7 novembre.

Lo strumento FedWatch del CME Group mostra la quasi totalità di probabilità del secondo taglio dei tassi riguardo alla prossima riunione di mercoledì 7 novembre. Al momento le probabilità per un taglio di 25 bps sono al 98,0% (v. grafico):

Per l’ultima riunione del 2024, si alzano ulteriormente le probabilità di un taglio per complessivi 50 bps che passano dal 69,0% di lunedì scorso, all’attuale 81,7%. Mentre scendono le probabilità relative al taglio di soli 25 bps che dal 29,8% di lunedì scorso passano all’attuale 17,9% (v. grafico):

Per l’anno 2025 la prima riunione è prevista per mercoledì 29 gennaio, lo scenario è di una quasi parità tra le probabilità di un taglio per complessivi 50 bps che dal 43,9% di lunedì scorso salgono all’attuale 46,3% e quelle di un taglio per complessivi 75 bps che dal 44,3% di lunedì scorso salgono anch’esse di poco all’attuale 45,4% (v. grafico):

Infine per quanto riguarda l’ultima riunione del 2025 e precisamente di mercoledì 10 dicembre. Qui troviamo un coacervo di possibilità con le relative probabilità. Prendiamo in considerazione solo quelle più acquistate/vendute, ed anche qui notiamo una conferma al comando delle probabilità di tagli per complessivi 125 bps al 29,1%. Al secondo posto troviamo le probabilità al 24,0% di tagli per complessivi 100 bps e al terzo posto troviamo le probabilità al 21,0% di tagli per complessivi 150 bps. Infine l’ultima previsione a doppia cifra riguardano le probabilità di tagli per complessivi 75 bps all’11,3% (v. grafico):

Il pessimo dato sul mercato del lavoro non ha penalizzato i rendimenti dei Bonds che hanno fatto un ulteriore allungo in chiusura di ottava.

Nello specifico, il Treasury 2 anni chiude l’ottava in ottimo rialzo al 4,212% (dato che non si vedeva dagli inizi di agosto), rispetto al 4,107% di due venerdì fa; mentre il rendimento di riferimento del Treasury a 10 anni sale ulteriormente sopra la soglia del 4,30% chiudendo venerdì al 4,386%, il livello più alto dal 2 luglio dal 4,085% di due venerdì fa. Il rendimento a 10 anni è aumentato per sette settimane consecutive, la serie più lunga da ottobre 2022.

Infine anche la scadenza più lunga del 30Y guadagna, anche se meno bps rispetto alle altre due scadenze, con il rendimento che si avvicina alla soglia del 4,60%, passando dal 4,502% di due venerdì fa, al 4,581% della chiusura di ottava.

Il classico spread 10Y – 2Y si conferma in doppia cifra aumentando a 17,4 punti rispetto ai 14,0 punti di due venerdì fa (v. grafico):

Si alzano ulteriormente anche i tassi reali al netto dell’attuale tasso di inflazione, che in chiusura di ottava salgono al 2,33% rispetto al 2,29% della settimana precedente, come mostrato dal grafico del breakeven inflation a 10 anni (v. grafico):

Analisi grafica dell’indice di riferimento di una parte delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Nella settimana appena trascorsa, l’indice tech riporta perdite superiori agli altri due listini maggiori a causa di diverse trimestrali economiche non in linea con le attese che hanno appesantito il comparto dei semiconduttori e qualche titolo ‘megacap’.

Le gigantesche aziende tecnologiche che sono arrivate a dominare il mercato e hanno spinto gli indici a record dopo record quest'anno, in settimana hanno incontrato pane per i loro denti in questa stagione degli utili. Il disappunto degli investitori per i loro report trimestrali ha avuto un'influenza sproporzionata sugli indici azionari. I produttori di chip hanno continuato una recente lotta con l'indice PHLX Semiconductor è sceso del 4,06%.

L'indice dei titoli ‘Magnificent Seven’ in settimana ha perso l’1,71% nonostante le azioni di AMAZON siano balzate del 6,2% dopo che la società ha segnalato una forte crescita di fatturato e profitti nel terzo trimestre e quelle di ALPHABET in rialzo del 3,65%con risultati del terzo trimestre che sono stati alimentati da una solida performance nelle varie divisioni. Questa combinazione ha aiutato i titoli azionari a recuperare parte delle perdite delle sessioni precedenti, quando le preoccupazioni sui risultati di META e MICROSOFT hanno contribuito a trascinare il NASDAQ100, incentrato sulla tecnologia, verso la sua giornata peggiore in quasi due mesi. MICROSOFT ha previsto una crescita più lenta nel suo business cloud ed è sceso del 4,15%. META ha affermato che si aspetta una crescita "significativa" nelle spese in conto capitale il prossimo anno ed è sceso dell’1,07%. Anche le azioni di TESLA hanno pesato sull’indice perdendo il 7,51% oltre a quelle di NVIDIA che sono scese del 4,34% e quelle di APPLE che hanno perso il 3,68%, nonostante il produttore di iPhone abbia registrato ricavi record nell'ultimo trimestre, ma con la BERKSHIRE HATHAWAY di Warren Buffett che ha venduto ulteriori 100 milioni circa di azioni APPLE riducendo ad un terzo la sua partecipazione dalla fine del 2023.

Per quanto riguarda gli altri titoli del listino, le azioni di INTEL hanno guadagnato il 7,8% dopo aver segnalato una delle maggiori perdite di sempre, ma hanno offerto indicazioni per una crescita delle vendite nel trimestre corrente che ha superato le aspettative.

Sempre a livello di trimestrale economiche riportate troviamo BOOKING HOLDINGS che, come un razzo nel cielo con nuovo massimo storico, guadagna il 9,23% grazie a risultati di bilancio nettamente sopra le attese e quando si deciderà a fare uno split azionario sarà sempre troppo tardi, visto che aumenterebbe la platea di possibili acquirenti. Balzano del 18,83% le azioni di ATLASSIAN per aver ha superato le stime di profitti e vendite, aumentando le sue prospettive in quanto la sua offerta di intelligenza artificiale ha contribuito ad aumentare gli abbonamenti. CADENCE DESIGN sale del 9,64% dopo aver pubblicato un eccezionale report del terzo trimestre trainato dalla domanda nei suoi segmenti Cadence.AI, IP e hardware basati sull'intelligenza artificiale. CHARTER COMMUNICATION guadagna il 9,08% per aver superato le attese degli analisti per quanto riguarda ricavi ed utili trimestrali. Stessa situazione per le azioni di VERISK ANALYTICS che salgono del 4,10% a seguito di buoni risultati economici trimestrali.

Diversa la situazione per ADVANCED MICRO DEVICES che perde il 6,39% per aver riportato deboli risultati sugli utili del terzo trimestre anche se i ricavi hanno superato le aspettative. Ma le sue previsioni sui ricavi per il prossimo trimestre hanno deluso le aspettative degli analisti. CDW perde il 13,20% a causa di prospettivi di calo degli utili e del fatturato per l’anno 2024 a causa di un aumento della concorrenza e dell'intensità dei prezzi in tutti i mercati, con conseguenti effetti sulle vendite e sulla redditività.

EBAY scende del 7,91% nonostante i dati trimestrali superino le stime degli analisti, in quanto la società ha stimato vendite per la stagione delle feste inferiori alle stime, il che suggerisce che la società di e-commerce continua a lottare contro i rivali più grandi. KEURIG DR PEPPER perde il 5,09% dopo che la società di bevande ha annunciato che il suo azionista di maggioranza JAB Holding venderà 60 milioni di azioni tramite un'offerta pubblica secondaria al prezzo di 32,85 dollari ad azione. JAB ha inoltre concesso al sottoscrittore un'opzione di 30 giorni per acquistare ulteriori 9 milioni di azioni. PAYPAL scende del 5,45% nonostante abbia riportato utili e ricavi superiori delle attese degli analisti. Gli investitori sono rimasti delusi dalle previsioni della società, ma in realtà è la terza volta quest'anno che la stessa le aumenta. Delle azioni di BIOMARIN PHARMA – 4,49%, IDEXX LAB. – 7,56% e REGENERON PHARMA – 9,59% ne parliamo nel capitolo Portafogli.

Nel corso della scorsa settimana, come abbiamo visto, i titoli ‘megacap’ perdono consensi in misura maggiore rispetto ai titoli cosiddetti ‘minori’ dell’indice tech. Pertanto l’indice NASDAQ100 Equal Weighted, nonostante il recupero di venerdì scorso, chiude l’ottava in perdita dell’1,06% andando a diminuire il deficit da inizio anno rispetto a quello ‘pesato’, all’attuale 12,85% contro il 13,62% di due venerdì fa.

A livello grafico notiamo come i prezzi, nella giornata di martedì scorso, abbiano tentato l’assalto al precedente record con il test della resistenza in area 20600 ma venendo respinti nelle giornate successive addirittura con un gap down, riportando le quotazioni in area 20000 punti dopo una breve escursione in area 19800. Pertanto un successivo supporto lo troviamo in area 19650 [ritracciamento del 27,2% di onda 5 di (5)].

Scende a 48 punti la forza relativa dopo la pubblicazione delle trimestrali economiche delle 5 società dei ‘Magnificent Seven’ non offrendo indicazioni alcuna per lo scenario di breve termine. La settimana si è chiusa a 20033,14 in perdita del – 1,57% rispetto alla chiusura dello scorso venerdì, il che porta ad un guadagno del + 19,06% rispetto alla chiusura del 2023.  

Prosegue la fase correttiva dell’indice S&P500 anche se in tono leggermente minore rispetto all’indice tech. Anche su questo indice i titoli ‘megacap’ hanno avuto il loro peso per la performance negativa settimanale.

Ben 9 degli 11 settori dell’S&P500 hanno chiuso in ribasso, con i settori dell’informazione tecnologica, della sanità e della pubblica utilità in testa a tutti. Di contro troviamo il settore dei consumi discrezionali e quello dei servizi di comunicazione in leggerissima crescita.

Al riguardo della rotazione settoriale in atto, l’indice dei titoli ‘minori’ l’S&P Equal Weight lascia sul parterre lo 0,99% ma in miglioramento rispetto all’indice ‘pesato’. Infatti lo spread da inizio anno passa all’attuale 8,46% dal 9,02% di due venerdì fa a favore del ‘pesato’.

INTERNATIONAL PAPER è balzata del 13%, l'ultima di una serie di guadagni da capogiro per i produttori di scatole di cartone. Il produttore di petrolio CONOCOPHILLIPS ha guadagnato il 6,4% dopo aver superato le aspettative di profitto di Wall Street.

Martedì scorso le azioni del social network REDDIT sono balzate del + 51,92% dopo aver piacevolmente sorpreso gli investitori pubblicando il suo primo profitto trimestrale come società pubblica, con ricavi che hanno superato di gran lunga le aspettative grazie a più pubblicità e vendite di licenze dati. Il titolo ha poi chiuso la settimana a + 38,87%.

ALTRIA + 8,37%: oltre ad annunciare buoni risultati, il gruppo ha presentato un piano a lungo termine per aumentare l'efficienza operativa attraverso l'intelligenza artificiale generativa e l'automazione. La parola magica.

Ad appesantire l’indice troviamo le azioni di SUPER MICRO COMPUTER che hanno riportato perdite settimanali del 45% dopo che Ernst & Young si è dimessa dal ruolo di revisore contabile della società e ha dichiarato di non poter più fare affidamento sulle dichiarazioni del management.

ESTEE LAUDER -23,69%: il gruppo di cosmetica americano, che a gennaio passerà sotto una nuova gestione, nel primo trimestre ha continuato a soffrire del calo dei consumi in Asia, soprattutto in Cina. Una battuta d'arresto impressionante.

ROBINHOOD – 11,42%: la società di brokeraggio che appassiona gli animi ha annunciato fatturato e utili inferiori al consenso. Così come l'exchange di criptovalute COINBASE GLOBAL che ha riportato perdite del 10,81%. Le delusioni sono fortemente penalizzate su questi titoli speculativi.

A livello grafico notiamo che la lateralizzazione delle quotazioni iniziata tre settimane fa è stata infranta all’ingiù addirittura con un gap, trapassando anche il recente minimo significativo in area 5760 punti, estendendosi fino in area 5700 come riportato nello scorso articolo. Tuttavia i prezzi non sono andati a testare il primo vero supporto in area 5670 [ritracciamento del 27,2% di onda 5 di (5)] e in ogni caso le notizie di questa settimana potranno confermare o sovvertire l’attuale fase negativa. Un ulteriore supporto lo troviamo in area 5600/5590 punti [ritracciamento del 38,2% di onda 5 di (5)], viceversa abbiamo sempre l’area dei 5835 punti come attrattiva prima di andare a testare il precedente record a 5878. La discesa della scorsa settimana ha portato il livello di RSI a 45 non fornendo indicazioni per il prossimo futuro.

E’ salita ulteriormente la tensione sui mercati azionari (soprattutto nella giornata di giovedì scorso) con il livello dell’indice Cboe Volatility Index (VIX) in zona dei 23,5 punti scendendo, stranamente, intorno ai 22 punti dopo il pessimo dato sul mercato del lavoro. Ma la cosa più strana è vedere l’indice prezzare una certa tranquillità ad un paio di giorni dalle elezioni presidenziali e dalla decisione della FED in materia di tassi.

Situazione leggermente diversa per l’indice skew del CBOE sull’S&P500 – un indicatore del mercato delle opzioni ‘out of the money’ per la domanda relativa di contratti call al rialzo rispetto a contratti put al ribasso – che continua a prezzare un’area più equilibrata tra i 147/145 punti, in quanto la tendenza degli operatori si fa più incerta. La settimana dell’indice S&P500 si è chiusa a 5728,80 in perdita del – 1,37% rispetto alla chiusura di venerdì scorso, il che porta ad un guadagno del + 20,11% rispetto alla chiusura del 2023.

Settimana di perdite molte contenute per il listino delle major industrial, DOW JONES, in parziale recupero rispetto agli altri due indici maggiori, dopo lo scivolone di due settimane fa.

La notizia della scorsa settimana è che l’indice industriale apporterà delle modifiche al proprio benchmark per garantire un'esposizione più rappresentativa al settore dei semiconduttori e al settore dei materiali. Infatti dall’apertura delle contrattazioni dell’8 novembre prossimo il titolo NVIDIA sostituirà il titolo INTEL e il titolo SHERWIN-WILLIAMS sostituirà il titolo DOW Inc. Ricordiamo che a differenza dell'S&P500 e del NASDAQ, l'indice blue-chip è ponderato in base al prezzo delle azioni, non alla capitalizzazione di mercato. Viene calcolato sommando i prezzi dei 30 titoli e dividendoli per un fattore che tiene conto di cambiamenti quali frazionamenti azionari e partecipanti all'indice. Ciò significa che le aziende con un prezzo delle azioni più alto hanno un effetto maggiore sui movimenti dell'indice, indipendentemente dal loro valore di mercato totale.

Il DOW JONES è rimasto indietro rispetto all‘S&P500 e al NASDAQ100 negli ultimi anni perché è meno orientato verso i titoli tecnologici. È salito del 12% quest'anno, mentre gli altri indici sono saliti di oltre il 20%. L'ultimo cambiamento nel DOW è avvenuto a febbraio, quando il colosso della vendita al dettaglio online AMAZON ha sostituito WALGREEN BOOTS ALLIANCE.

Nella sostanza per INTEL e DOW Inc., le mosse sono in gran parte simboliche, in quanto dovrebbero esserci pochi effetti pratici poiché pochi fondi seguono l'indice DOW rispetto al più grande S&P500.

I titoli che avevano maggiormente impattato negativamente sull’indice due settimane fa, hanno recuperato parzialmente e parliamo soprattutto di INTEL, GOLDMAN SACHS e di HONEYWELL. Mentre una grossa mano l’hanno data AMAZON (+ 6,2%) e CHEVRON (+ 1,50%) dopo aver riportato buone trimestrali con utili e ricavi in crescita.

Di contro, ad appesantire il listino oltre alla già citata APPLE (- 3,68%), continua la discesa di IBM che, dopo aver perso il 7,55% due settimane fa, in questa perde un ulteriore 3,0% e CATERPILLAR (- 1,65%) che ha riportato una trimestrale economica sotto le attese con utili e ricavi in contrazione.

A livello grafico si nota come la fase correttiva sia scesa sotto l’area di supporto dei 42000 punti [ritracciamento del 27,2% di onda 5 di (5)] con un minimo a 41700 punti, per poi risalire in chiusura di ottava nuovamente in area del supporto. Nel caso di ulteriore discesa dei prezzi troviamo un supporto in area 41500 [ritracciamento del 38,2% di onda 5 di (5)], quindi l’area di supporto dei 41000 punti. Viceversa troviamo aree di resistenza prima a 42500/600 poi in area 42800 punti. Il livello di RSI a 46 punti come due venerdì fa, non offre indicazioni. La settimana si è chiusa a 42052,19 in perdita del – 0,15% rispetto alla chiusura di venerdì scorso, il che porta ad un guadagno del + 11,58% rispetto alla chiusura del 2023.

ORO INDEX

Le quotazioni dell’ORO hanno esteso il loro trend rialzista raggiungendo un nuovo massimo storico sopra i 2800 $/oz. Tuttavia, i crescenti rendimenti dei titoli del Tesoro USA e il miglioramento dell'umore per il rischio hanno reso difficile per il metallo prezioso preservare il suo slancio rialzista nella seconda metà della settimana. Il calendario economico degli Stati Uniti presenterà i dati delle PMI del settore servizi di ottobre e la decisione della FGED in materia di tassi di interesse. Inoltre da martedì 5 novembre inizieranno ad affluire i primi dati sulle elezioni presidenziali.

Prospettive tecniche dell’Oro.

Il quadro tecnico a breve termine evidenzia sempre una buona tendenza rialzista con l’RSI sceso a 58 dopo una prima parte di settimana al rialzo con il ritocco all’insù del precedente record e una seconda parte correttiva che riportato i valori in area 2745 $/oz. La prossima proiezione rialzista la troviamo sempre in area 2885 $/oz., mentre possibili correzioni possono trovare supporto prima in area 2700 $/oz, quindi in area 2660/2650 $/oz.

Passando agli altri due metalli preziosi, settimana negativa anche per i prezzi del Platino che arrivano al test in area dei 1060 $/oz. per poi chiudere l’ottava a 1002 $/oz. Prossimo target rialzista il superamento con conferma dell’area dei 1060 $/oz. in vista del test del precedente massimo relativo a 1105 $/oz. del 20 maggio scorso. Viceversa siamo sul supporto, anche psicologico, dell’area dei 1000 $/oz. e sarebbe opportuno non violarla, altrimenti troviamo un altro supporto in area 960 $/oz.

Dopo il nuovo massimo relativo registrato due martedì fa a 35,07 $/oz. le quotazioni dell’Argento hanno preso a scendere anche sotto l’importante supporto dei 33 $/oz. chiudendo l’ottava a 32,575 $/oz. Prossimo supporto in area 32 $/oz.

La quotazione settimanale dell’Oro si è chiusa a 2749,20 $/oz. con una perdita del – 0,42% rispetto alla chiusura di venerdì scorso, il che porta ad un guadagno da fine anno del + 32,70%. La quotazione settimanale dell’Oro in modalità spot si è chiusa a 2736,67 $/oz. Di seguito il grafico daily dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2024:

DATI MACROECONOMICI

L’indice di prezzo delle case a livello mensile ad agosto registra un +0,3%; a luglio era stata registrata una crescita dello 0,2% (rivista da +0,1%). Il dato è rilasciato dal Federal Housing Finance Agency.

L’S&P/Case-Shiller Home Price Index, che valuta le variazioni nel valore del mercato immobiliare residenziale in 20 regioni degli USA, a livello mensile ad agosto cala dello 0,3% dopo che a luglio era rimasto stabile (+0,0%). Su base annua, ad agosto si registra una crescita del 5,2%, dopo il +5,9% di luglio.

Il dato sulla fiducia dei consumatori rilasciato dal Conference Board ad ottobre è a quota 108,7 punti. Rilevazione oltre il consensus di 99,5 punti ed il dato di settembre di 99,2 punti (rivisto da 98,7 punti).

Il JOLTs Job Openings, un’indagine che serve per misurare il numero di posti di lavoro vacanti raccogliendo dati da datori di lavoro, a settembre si attesta a 7,443 milioni, rispetto ad una rilevazione di agosto di 7,861 milioni (rivista da 8,040 milioni). Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Il dato preliminare del terzo trimestre 2024 relativo al PIL a livello annualizzato segna un +2,8%, rispetto alla rilevazione del secondo trimestre del +3,0% ed un consensus stabile al +3,0%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 26 ottobre sono state 216 mila, in calo rispetto alle 228 mila della settimana precedente (riviste da 227 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

L’indice di prezzo delle spese per consumi personali core (che esclude il settore del cibo e dell’energia) a livello mensile a settembre è cresciuto dello 0,3%, come indicato dal consensus e dopo il +0,2% di agosto (rivisto da +0,1%).

A livello annualizzato, a settembre il dato è al 2,7%, come ad agosto ed appena sopra al consensus del 2,6%. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Il reddito personale a livello mensile a settembre cresce dello 0,3%, come indicato dal consensus e dopo il +0,2% di agosto. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

La spesa personale su base mensile a settembre registra un +0,5%, appena sopra al consensus del +0,4% e dopo il +0,3% di agosto (rivisto da +0,2%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Il Chicago PMI ad ottobre si attesta a 41,6 punti, in calo rispetto ai 46,6 punti di settembre. Il dato è rilasciato da ISM-Chicago, Inc.

Nel settore non-agricolo ad ottobre sono stati creati 12 mila posti di lavoro, in deciso calo rispetto ai 223 mila di settembre (rivisti da 254 mila).

Nel settore non-agricolo privato, invece, i posti di lavoro sono calati di 28 mila unità, rispetto ad un consensus che indicava un +90 mila ed dopo il +192 mila di settembre (rivisto da 223 mila). I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Il tasso di disoccupazione ad ottobre è del 4,1%, come indicato dal consensus e pari alla rilevazione di settembre. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Il salario orario medio a livello mensile ad ottobre cresce dello 0,4%, appena sopra al consensus del +0,3% e dopo il +0,3% di settembre (rivisto da +0,4%).

Su base annua, la crescita di ottobre è del 4,0%, come indicato dal consensus e dopo il +3,9% di settembre (rivisto da +4,0%). I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Il tasso di partecipazione della forza lavoro, ovvero la percentuale di popolazione in età lavorativa che sta cercando occupazione o che è già occupata, ad ottobre è al 62,6%, rispetto al 62,7% registrato a settembre. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Il PMI S&P Global relativo al settore manifatturiero ad ottobre si attesta a 48,5 punti, oltre il dato preliminare di 47,8 punti ed il dato di settembre di 47,3 punti.

Il PMI manifatturiero rilasciato da ISM ad ottobre si attesta a 46,5 punti, sotto al consensus di 47,6 punti ed in calo rispetto ai 47,2 punti di settembre.

L’indice di occupazione manifatturiera rilasciato da ISM ad ottobre è pari a 44,4 punti, in crescita rispetto ai 43,9 punti di settembre.

L’indice sui nuovi ordini nel settore manifatturiero rilasciato da ISM ad ottobre si attesta a 47,1 punti, registrando un rialzo rispetto ai 46,1 punti di settembre.

Il dato sui prezzi nel settore manifatturiero rilasciato da ISM, invece, passa dai 48,3 punti di settembre ai 54,8 punti di ottobre.

PORTAFOGLI AZIONARI

Siamo alle solite e su questo titolo non eravamo all’azzardo, anzi. Parlo di REGENERON PHARMA. Un bilancio molto solido e in costante crescita trimestre su trimestre, così come riportato anche nella pubblicazione della trimestrale di giovedì scorso, che potete leggere nel dettaglio in fondo all’articolo, e la dirigenza non accenna minimamente ad una riduzione dei parametri per il trimestre successivo.

Leonard S. Schleifer, Presidente e amministratore delegato di Regeneron e co-presidente del CdA ha affermato: "Regeneron ha avuto un forte terzo trimestre caratterizzato da una crescita del fatturato dell'11%, con un utile per azione in aumento dell’8% a 12,46 $. Abbiamo continuato ad approfondire l'impatto dei nostri farmaci commercializzati in questo trimestre, con una leadership continua per il nostro franchising retinico, una portata globale ampliata di Libtayo e una crescita notevole di Dupixent", "Oltre un milione di pazienti in tutto il mondo sono attualmente in cura con Dupixent, con altri in arrivo dopo le approvazioni per la BPCO negli Stati Uniti, in Europa e in Cina. Il nostro portafoglio clinico notevolmente diversificato ora include circa 40 prodotti candidati e molti studi fondamentali in corso. Continuiamo a investire nel motore di ricerca e sviluppo di livello mondiale che guida la nostra produttività scientifica e clinica, con dati previsti nei prossimi dodici mesi su malattie diverse come il carcinoma polmonare non a piccole cellule, la trombosi, l'occlusione venosa retinica, l'allergia grave, la BPCO, il melanoma e l'obesità".

E’ impossibile capire cosa ci sia dentro la testa degli analisti penalizzando un titolo così, oltretutto dopo che lo stesso aveva già perso quasi il 24% dal massimo di fine agosto fino a mercoledì scorso. Bahhh…..!

Discorso diverso, ma non poi più di tanto, per IDEXX LABORATORIES che riporta ricavi in aumento del 7% e utili dell’11% ma riduce dell’1% le previsioni di ricavi e utili mantenendo però un punto medio coerente rispetto alle previsioni precedenti. Quindi nulla di tanto grave, ma l’avevamo scritto che su codesto titolo e su LAM RESEARCH l’acquisto rappresentava una scommessa e, se su quest’ultimo titolo siamo riusciti ad andare a target, su IDEXX dobbiamo soffrire.

Sul Portafoglio “The Challenge”, niente di nuovo, nel senso che il mercato scende e scendono anche i nostri titoli al netto delle pubblicazioni trimestrali. STELLANTIS sta costruendo una buona base sui 12 € da dove, forse, ripartire. Valutiamo l’acquisto di un secondo lotto.

Il settore del lusso è sotto pressione e la nostra spia è MONCLER più che KERING e se scende anche LVMH che possiede i marchi più prestigiosi…..!

Venendo alle trimestrali economiche pubblicate nella scorsa settimana, troviamo il gestore patrimoniale T-ROW PRICE che ha guadagnato il 2,0% dopo aver registrato un aumento del 17,4% degli utili del terzo trimestre a 2,57 $/az. rispetto a 2,17 $/az. dell’anno precedente, favorito da un aumento dell’11,5% delle commissioni di consulenza pari a 1,63 miliardi di $, in quanto la solidità delle azioni statunitensi ha incrementato le attività in gestione (AUM) della società di 61,8 miliardi di $, raggiungendo 1,63 trilioni di $ nel corso del trimestre.

BIOMARIN PHARMA perde il 4,49% a causa di trimestrali più che buone !! Infatti la società biofarmaceutica ha registrato utili (+ 98,0%) e ricavi (+ 28,0%) superiori alle attese degli analisti, portando a ben quattro trimestri consecutivi il miglioramento rispetto alle stime sugli utili e a tre trimestri su quattro per quanto riguarda i ricavi. Anche le previsioni della società per il prossimo trimestre sono in aumento. Eppure……!!

Mentre male LUFTHANSA che martedì scorso ha reso noto i propri dati economici relativi al terzo trimestre e ai nove mesi conclusi il 30 settembre 2024. Per il terzo trimestre, la società ha registrato un utile netto di 1.095 milioni di euro rispetto ai 1.192 milioni di euro di un anno fa. L'utile diluito per azione da attività continuative è stato di 0,93 euro rispetto a 1 euro di un anno fa. Per i nove mesi, l'utile netto è stato di 830 milioni di euro rispetto ai 1.606 milioni di euro di un anno fa. L'utile diluito per azione da attività continuative è stato di 0,71 euro rispetto a 1,37 euro di un anno fa. Il CEO della società, Carsten Spohr, ha dichiarato: “che il fatturato di LUFTHANSA ha raggiunto nel terzo trimestre un record nella storia del gruppo, e che il gruppo dal punto di vista economico si trova su una strada di successo, ma ci sono forti sfide nel marchio centrale Lufthansa Airlines dove il trend negativo sul piano dell'utile operativo rettificato deve essere invertito". Rispondendo a una domanda sull'acquisizione di ITA, Spohr, ha detto: "Credo che più o meno potremmo esser pronti a iniziare la nostra cooperazione all'inizio del 2025 in linea con i piani del gruppo”. Spohr ha ricordato la scadenza del 4 novembre per la presentazione della documentazione a Bruxelles che poi dovrà analizzarli.

Male anche VOLKSWAGEN che mercoledì scorso ha comunicato i risultati degli utili per il terzo trimestre e i nove mesi conclusi il 30 settembre 2024. Per il terzo trimestre, l'azienda ha registrato un fatturato di 78.478 milioni di euro rispetto ai 78.845 milioni di euro di un anno fa. L'utile netto è stato di 1.367 milioni di euro rispetto ai 4.032 milioni di euro di un anno fa. Per i nove mesi, il fatturato è stato di 237.279 milioni di euro rispetto ai 235.102 milioni di euro di un anno fa. L'utile netto è stato di 8.065 milioni di euro rispetto agli 11.769 milioni di euro di un anno fa. I rappresentanti di VW e IG Metall si sono incontrati per il secondo round di contrattazione collettiva. Mentre VW ha difeso il suo duro programma di austerità e ha annunciato proposte concrete, il sindacato ha chiesto che le chiusure degli impianti vengano almeno rimesse in discussione, in quanto c'è molto di più che parlare di costi del lavoro e di costi di fabbrica con l’avvertimento che già a partire dal 1° dicembre saranno possibili i primi giorni di sciopero. Secondo il quotidiano "Handelsblatt", i tagli salariali previsti dalla sola VW dovrebbero generare un risparmio di due miliardi di euro. Secondo il rapporto, la riduzione del dieci per cento degli stipendi porterebbe a poco meno di 800 milioni di euro, mentre altri 1,2 miliardi di euro deriverebbero dall'annullamento di vari bonus e supplementi, nonché da zero arrotondamenti nei prossimi anni. Ciò significa che più della metà del risparmio totale previsto, pari a quasi 3,6 miliardi di euro, sarà ottenuto solo attraverso i tagli agli stipendi. Le parti non hanno commentato la notizia.

Infine anche ROKU ha riportato i dati economici mercoledì scorso relativi al terzo trimestre che è stato piuttosto solido. I ricavi sono aumentati del 16% anno su anno a 1,06 miliardi di $. L'utile lordo è aumentato del 30% e gli utili rettificati prima di interessi, tasse, deprezzamento e ammortamento (EBITDA) sono più che raddoppiati portando a 5 i trimestri positivi consecutivi, così come il flusso netto di cassa su base annuale. Tutte e quattro le metriche hanno superato gli obiettivi ufficiali di Roku e hanno anche superato le stime di consenso di Wall Street su tutta la linea. Tuttavia il titolo nella giornata di giovedì ha perso il 17% con punte del 22,50%. Ci sarebbe da ridere, in quanto le varie motivazioni che abbiamo trovato per questa forte discesa dei prezzi, riportano che la crescita del prossimo trimestre (stiamo parlando di previsioni e comunque di crescita, ndr.) la potrebbe vedere in rallentamento dal 15 al 14% (un vero disastro…..!); che la società non fornirà più i dati sulle famiglie in streaming, in linea con la stessa misura adottata da Netflix (ma quest’ultima non è stata mica penalizzata !! ndr.); che la società è arrivata al report di mercoledì con la pancia piena di un guadagno del 35% negli ultimi tre mesi (e per questo le più che dimezzi le quotazioni ? ndr.); che gli analisti di Morgan Stanley hanno segnalato in una nota che vedono "un rischio per il mantenimento" dell'attuale tasso di crescita dei ricavi pubblicitari presso l'unità piattaforma a causa dell'intensificarsi della concorrenza nel cosiddetto mercato della TV connessa. Ecco, questi sono il vero guaio delle società quotate, basta che uno scorreggi fuori dal coro e tutto il branco segue a ruota. A me verrebbe voglia di raddoppiare la posta e acquistare un secondo lotto. Vedremo.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 USCITI NELLA SCORSA SETTIMANA.

ADVANCED MICRO DEVICES – 6,39%. La società di semiconduttori con strutture in tutto il mondo che opera in due segmenti: soluzioni informatiche e soluzioni grafiche e visive, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 0,92 $/az. su un fatturato di 6,82 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,92 $/az. su un fatturato pari a 6,71 mld $. I ricavi sono cresciuti del 17,57% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel quarto trimestre 2024 tra i 7,20 ed i 7,80 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 7,54 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: un fatturato pari a 6,82 mld $ in aumento del 18,0% rispetto ai 5,80 mld $ del terzo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 5,105 mld $ in aumento rispetto ai 4,524 mld $ del terzo trimestre 2023; un margine lordo del 54% in aumento di 3 punti rispetto al 51% del terzo trimestre 2023; un utile operativo pari a 1,715 mld $ in aumento del 34% rispetto a 1,276 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile netto pari a 1,504 mld $ in aumento del 33% rispetto a 1,135 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile per azione di 0,92 $ in aumento del 31% rispetto a 0,70 $/az. del terzo trimestre 2023. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 628,0 mln $ rispetto ai 421,0 mln $ del terzo trimestre 2024. Mentre il flusso netto di cassa è stato pari a 439 mln $ in aumento del 73% rispetto a 254 mln del secondo trimestre 2023. Al 29 settembre 2024 la società aveva contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine pari a 4,544 mld $.

ALPHABET + 3,65%. La Società che offre ricerca, pubblicità online, sistemi operativi e piattaforme, prodotti aziendali e hardware, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 2,12 $/az. su un fatturato di 88,27 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,83 $/az. su un fatturato pari a 86,22 mld $. I ricavi sono cresciuti del 15,09% su base annua.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi totali cresciuti del 15,1% a 88,268 mld $ rispetto a 76,693 mld $ del terzo trimestre 2023; spese in conto capitale pari a 59,747 mld $ rispetto a 55,350 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile operativo pari a 28,521 mld $ rispetto a 21,343 mld $ del terzo trimestre 2023; un margine operativo del 32% rispetto al 28% del terzo trimestre 2023; un utile netto pari a 26,3 mld $ in aumento del 34,0% rispetto a 19,689 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile per azione pari a $ 2,12 in aumento del 37% rispetto a 1,55 $/az. dello stesso periodo del 2023. Il flusso netto di cassa è stato pari a 17,6 mld $. Al 30 settembre 2024 la liquidità e mezzi equivalenti erano pari a 93,0 mld $. La società ha riacquistato azioni pari a 15,3 mld $ e pagato dividendi pari a 2,5 mld $.

AMAZON + 6,20%. La Società che offre ricerca, pubblicità online, sistemi operativi e piattaforme, prodotti aziendali e hardware, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 1,23 $/az. su un fatturato di 147,98 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,05 $/az. su un fatturato pari a 148,54 mld $. I ricavi sono cresciuti del 10,12% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi ricavi per il terzo trimestre 2024 compresi tra 154,0 e 158,5 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 158,20 mld $.

A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: vendite nette sono aumentate del 10% a 148,0 mld $ rispetto ai 134,4 mld $ del secondo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 133,305 mld $ rispetto a 126,702 mld $ del secondo trimestre 2023; un utile operativo in aumento a 14,672 mld $, rispetto ai 7,681 mld $ del secondo trimestre 2023; un utile netto in aumento a 13,485 mld $, ovvero 1,26 $/az., rispetto ai 6,75 mld $, ovvero 0,65 $/az. del secondo trimestre 2023. ll flusso di cassa operativo in aumento a 25,281 mld $, rispetto ai 16,476 del secondo trimestre 2023. Il flusso netto di cassa degli ultimi dodici mesi dell’anno, al netto dei leasing finanziari di attrezzature e dei rimborsi del capitale di tutti gli altri leasing finanziari e obblighi di finanziamento, è aumentato a 51,4 mld $, rispetto ai 6,7 mld $ dei dodici mesi terminati il 30 giugno 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine pari a 71,673 mld $ rispetto ai 50,067 mld $ dello stesso periodo 2023”.

AUTOMATIC DATA PROCESSING – INV. %. La Società è un fornitore di soluzioni di ou-tsourcing aziendale. Offre numerose soluzioni per l'amministrazione delle risorse umane, dei salari, delle tasse e dei benefici da un'unica fonte e fornisce anche soluzioni informatiche integrate ai rivenditori di auto e veicoli da diporto, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2024 pari a 2,09 $/az. su un fatturato di 4,77 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,07 $/az. su un fatturato pari a 4,73 mld $. I ricavi sono cresciuti del 6,49% su base annua. La Società ha confermato la previsione dell’utile per tutto l’anno fiscale 2025 tra 9,91 e 10,10 $/az. su ricavi tra 20,16 e 20,36 mld $. Il consensus si attesta a 9,96 $/az. per gli utili e 20,23 mld $ di ricavi.

A livello contabile nel quarto trimestre 2024 abbiamo riportato: vendite nette in aumento a 4,768 mld $ rispetto ai 4,478 mld $ del quarto trimestre fiscale 2023; costi e spese totali pari a 3,769 mld $ rispetto a 3,549 mld $ del quarto trimestre fiscale 2023; un utile operativo in aumento a 1,089 mld $, rispetto ai 1,005 mld $ del quarto trimestre fiscale 2023; un utile netto in aumento a 858,1 mln $, ovvero 2,09 $/az., rispetto ai 781,2 mln $, ovvero 1,89 $/az. del quarto trimestre fiscale 2023. ll flusso di cassa operativo è stato di 4,157 mld $, rispetto ai 4,207 mld $ del quarto trimestre fiscale 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine pari a 10,086 mld $ rispetto ai 8,771 mld $ dello stesso periodo 2023”.

BIOMARIN PHARMA – 4,49%. L'azienda che sviluppa e commercializza biofarmaci innovativi per malattie gravi e condizioni mediche, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 0,74 $/az. su un fatturato di 745,74 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,57 $/az. su un fatturato pari a 705,50 mln $. I ricavi sono cresciuti del 28,28% su base annua. La Società ha detto che si aspetta utili per tutto il 2024 tra 3,25 e 3,35 mld $ su un fatturato compreso tra i 2,79 e 2,825 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 3,14 $/az. e per il fatturato è di 2,80 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi consolidati pari a 712,0 mln $, in aumento del 20% rispetto a 581,0 mln $ del terzo trimestre 2023; spese e costi totali pari a 505,0 mln $ rispetto a 487,0 mln $ del secondo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 207,0 mln $ rispetto a 94,0 mln $ del terzo trimestre 2023; un margine operativo del 27,7% in aumento rispetto al 16,2% del terzo trimestre 2023; un utile netto pari a 178,0 milioni di dollari, in aumento dell'80% rispetto a 89,0 mln $ del terzo trimestre 2023; un utile per azione di 0,91 $ in aumento del 98% rispetto a 0,46 $/az. del terzo trimestre 2023. Il flusso di cassa operativo è stato di 221,0 mln $, in aumento del 63% rispetto a una perdita pari a 3,87 mln $ del secondo trimestre 2023. La cassa, le disponibilità liquide e gli investimenti al 30 settembre 2024 ammontavano a 1,492 mld $, rispetto ai 1,685 mld $ del 31 dicembre 2023.

BOOKING HLDG + 9,23%. La più grande agenzia di viaggi online del mondo che offre servizi, dall'alloggio ai biglietti aerei fino al noleggio auto, ha riportato un utile nel terzo trimestre 2024 pari a 83,89 $/az. su un fatturato di 7,99 mld $. La stima degli analisti era per un utile di 77,94 $/az. su un fatturato pari a 7,62 mld $. I ricavi sono cresciuti del 8,90% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per il 2024 pari a circa 178,86 $/az. su un fatturato fino a 23,50 mld $. L'attuale stima degli analisti sugli utili è di 177,37 $/az. su un fatturato di 22,96 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: vendite nette in aumento del 9% a 7,99 mld $ rispetto al terzo trimestre 2023; un EBITDA pari a 3,70 mld $ in aumento del 12% rispetto al terzo trimestre 2023; un utile netto pari a 2,80 mld $, in aumento del 9% rispetto al terzo trimestre 2023; un utile per azione pari a 83,89 $ in aumento del 16% rispetto al terzo trimestre 2023. Al 30 settembre 2024 la società aveva liquidità, mezzi liquidi e titoli negoziabili pari a 15,775 mld $ rispetto a 12,107 mld $ al 31 dicembre 2023. Il CdA della società ha approvato un dividendo in contanti di 8,75 $/az., pagabile il 30 dicembre 2024 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 6 dicembre 2024”.

CADENCE DESIGN + 9,64%. La società concede in licenza software di automazione del-la progettazione elettronica, vende o concede in locazione tecnologia hardware e proprietà intellettuale e fornisce servizi di progettazione e metodologia in tutto il mondo per aiutare a gestire e accelerare i processi di sviluppo di prodotti elettronici, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 1,23 $/az. su un fatturato di 1,06 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,22 $/az. su un fatturato pari a 1,05 mld $. I ricavi sono cresciuti del 8,61% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per il terzo trimestre 2024 compresi tra 1,39 e 1,49 $/az. su un fatturato compreso tra 1,165 e 1,195 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 1,61 $/az. sui ricavi pari a 1,21 mld $. Inoltre per l’intero anno 2024 prevede utili tra 5,77 e 5,97 $/az. su ricavi tra 4,60 e 4,66 mld $. La stima degli analisti è per utili pari a 5,89 $/az e ricavi per 4,59 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi pari a 1,215 mld $, rispetto a 1,023 mld $ del terzo trimestre 2023; un margine operativo del 45%, rispetto al 41% del terzo trimestre 2023; un utile netto pari a 450,2 mln $, rispetto a 343,1 mln $ del terzo trimestre 2023 per un utile per azione di 1,64 $, rispetto a 1,26 $/az. del terzo trimestre 2023. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 819,2 mln $ rispetto a 1,077 mld $ del terzo trimestre 2023. La società al 30 settembre 2024 aveva contanti e mezzi equivalenti pari a 2,786 mld $ rispetto a 1,008 mld $ del terzo trimestre 2023.

CHARTER COMMUNICATION + 9,08%. La società è un operatore via cavo che fornisce servizi video ed internet on demand, televisione HD e servizio DVR, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 8,82 $/az. su ricavi per 13,80 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 8,55 $/az. su ricavi per 13,70 mld $. Il fatturato è cresciuto dell’1,55% su base annua.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi totali pari a 13,795 mld $, cresciuti dell’1,6% su base annua rispetto a 5,776 mld $; costi e spese operative totali pari a 8,148 mld $ in aumento dello 0,2% su base annua rispetto a 8,135 mld $; un EBITDA pari a 5,60 mld $, in crescita del 3,6% su base annua rispetto a 5,449 mld $; un utile netto pari a 1,30 mld $ per un utile per azione pari a 8,49 $. Il flusso di cassa derivante dalle attività operative è stato pari a 3,9 mld $, rispetto ai 3,9 mld $ dell'anno precedente. Il flusso netto di cassa è stato pari a 1,619 mld $, in aumento del 47,6% rispetto a 1,097 mld $ dell'anno precedente. Al 30 settembre 2024 la società aveva liquidità e mezzi equivalenti pari a 721,0 mln $. Infine nel terzo trimestre, ha acquistato 844 mila azioni ordinarie per 262,0 mln $.

COGNIZANT – INV.%. La Società che fornisce servizi di informatica, consulenza e processi aziendali, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 1,25 $/az. su ricavi per 5,04 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,14 $/az. su ricavi per 5,00 mld $. I ricavi sono cresciuti del 3,0% su base annua. Per tutto l’anno 2024 prevede utili compresi tra 4,63 e 4,67 $/az. su un fatturato compreso tra 19,70 e 19,80 mld $. L'attuale stima degli analisti degli utili per tutto l’anno è pari a 4,62 $/az. su un fatturato di 19,70 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi pari a 5,044 mld $ in aumento del 2,7% a valuta costante rispetto a 4,897 mld $ del terzo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 4,273 mld $ rispetto a 4,139 mld $ del terzo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 771,0 mln $, rispetto ai 758,0 mln $ del terzo trimestre 2023, con un calo del 3,7%; un margine operativo del 15,3% rispetto al 15,5% del terzo trimestre 2023; un utile netto per azione pari a 1,25 $, rispetto a 1,16 $/az. del terzo trimestre 2023. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 847,0 mln $ rispetto a 828,0 mln $ del terzo trimestre 2023, mentre il flusso netto di cassa è stato pari a 791,0 mln $ rispetto a 755,0 mln $ del terzo trimestre 2023. Al 30 settembre 2024 la società aveva contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine pari a 2,013 mld $ rispetto a 2,621 mld $ del 31 dicembre 2023. Inoltre ha riacquistato 3,1 milioni di azioni pari a 288,0 mln $ durante il terzo trimestre nell'ambito del programma di riacquisto di azioni. Al 30 settembre 2024, erano rimasti 1,4 miliardi di $ nell'ambito dell'autorizzazione al riacquisto di azioni. Infine a ottobre 2024, il CdA ha approvato un dividendo trimestrale in contanti di 0,30 $ per azione per gli azionisti registrati il 19 novembre 2024. Questo dividendo sarà pagabile il 27 novembre 2024.

COMCAST CORPORATION + 4,56%. La società di media e tecnologia con segmenti di attività quali: comunicazioni via cavo, reti via cavo, trasmissioni televisive, intrattenimento cinematografico e parchi a tema, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 1,12 $/az. su un fatturato di 32,07 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,06 $/az. su un fatturato pari a 30,10 mld $. Il fatturato è cresciuto del 6,49% su base annua.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi pari a 32,070 mld $ in aumento del 6,5% rispetto a 30,115 mld $ dello stesso periodo 2023; le spese in conto capitale sono diminuite dell'11,6% a 2,9 mld $; un EBITDA pari a 9,735 mld $ in diminuzione del 2,3% rispetto a 9,962 mld $ dello stesso periodo 2023; un utile netto pari a 4,337 mld in diminuzione del 3,3% rispetto a 4,483 mld $ dello stesso periodo 2023 per un utile per azione pari a 1,12 $ in aumento del 3,3% rispetto a 1,08 $/az. dello stesso periodo 2023. Il flusso di cassa netto fornito dalle attività operative è stato di 7,021 mld $ in diminuzione del 13,9% rispetto a 8,154 mld $ dello stesso periodo 2023. Il flusso netto di cassa è stato di 3,406 mld $, in aumento del 15,5% rispetto a 4,032 mld $ dello stesso periodo 2023. Il ritorno del capitale agli azionisti è stato di 3,2 mld $ tramite una combinazione di 1,2 mld $ in pagamenti di dividendi e 2,0 mld $ in riacquisti di azioni. Riacquistati 10,1 mld $ di azioni negli ultimi dodici mesi, riducendo le azioni in circolazione del 6%.

EBAY - 7,91%. La società è una piattaforma commerciale che opera come un sito di shopping online consentendo ai visitatori di navigare tra i prodotti disponibili messi in vendita o all'asta attraverso il negozio online di ciascuna società, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 1,19 $/az. su un fatturato di 2,58 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,18 $/az. su un fatturato pari a 2,55 mld $. I ricavi sono cresciuti del 3,04% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre 2024 tra 1,17 e 1,22 $/az. su un fatturato tra 2,53 e 2,59 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,22 $/az. su un fatturato di 2,65 mld.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: vendite nette in aumento del 3% a 2,576 mld $ rispetto ai 2,50 mld $ del terzo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 1,876 mld $ rispetto a 1,842 mld $ del terzo trimestre 2023; un margine operativo in aumento al 27,2% rispetto al 26,4% del terzo trimestre 2023; un utile operativo in aumento a 700,0 mln $, rispetto ai 658,0 mln $ del terzo trimestre 2023; un utile netto in aumento dell’8% a 588,0 mln $, ovvero 1,19 $/az., rispetto ai 545 mln $, ovvero 1,03 $/az. del terzo trimestre 2023.  Il flusso di cassa operativo è stato pari a 755,0 mln $ rispetto a 862,0 mln $ del terzo trimestre 2023. Il flusso netto di cassa è stato pari a 646,0 mln $ rispetto a 777,0 mln $ del terzo trimestre 2023. Al 30 settembre 2024 la società aveva liquidità, mezzi liquidi e titoli negoziabili pari a 5,80 mld $. La società ha restituito 881,0 mln $ dei quali riacquisti di azioni per 750,0 mln $ e i pagamenti dei dividendi sono stati pari a 131 mln $. Infine il CdA ha deliberato un dividendo in contanti di 0,27 $/az. della società. Il dividendo è pagabile il 13 dicembre 2024 agli azionisti registrati al 29 novembre 2024.

ELECTRONIC ARTS + 4,18%. La società che sviluppa, commercializza, pubblica e distribuisce software e contenuti per videogiochi, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2025 pari a 1,11 $/az. su un fatturato di 2,03 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,02 $/az. su un fatturato pari a 2,03 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 5,80% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili fiscali per tutto il 2025 tra 3,82 e 4,33 $/az. su un fatturato tra 7,40 e 7,70 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 5,92 $/az. su un fatturato di 7,65 mld $.

La società a livello contabile nel secondo trimestre fiscale 2025 ha riportato: un fatturato netto pari a 2,025 mld $ rispetto a 1,914 mld $ dello stesso periodo 2024; costi e spese totali pari a 1,641 mld $ rispetto a 1,537 mld $ dello stesso periodo 2024; un reddito operativo pari a 384 mln $ rispetto a 377,0 mln $ dello stesso periodo 2024; un utile netto pari a 280 mln $ rispetto a 399,0 mln $ dello stesso periodo 2024; un utile per azione pari a 1,11 $ rispetto a 1,13 $ dello stesso periodo 2024. Il flusso di cassa operativo è stato di 234,0 mln $ per il trimestre e di 2,198 mld $ anno su anno. Nel corso del trimestre, nell'ambito del nuovo programma di riacquisto di azioni, la società ha riacquistato 2,6 milioni di azioni pari a 375 mln $, portando il totale per gli ultimi dodici mesi a 10,2 milioni di azioni pari a 1,40 mld $. Infine il CdA ha approvato un dividendo trimestrale in contanti di 0,19 $/az. Il dividendo è pagabile il 18 dicembre 2024 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 27 novembre 2024.

IDEXX LABORATORIES – 7,56%. La società sviluppa, produce e distribuisce prodotti e servizi per i mercati veterinari e di analisi di alimenti ed acqua, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 2,80 $/az. per un fatturato pari a 975,54 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,69 $/az. per un fatturato di 979,05 mld $. I ricavi sono cresciuti del 6,56% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per tutto il 2024 tra 10,37 e 10,53 $/az. per un fatturato tra 3,865 e 3,89 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 10,44 $/az. per un fatturato pari a 3,91 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi totali pari a 975,543 mln $ in aumento del 6% rispetto a 915,527 mln $ del terzo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 671,651 mln $ rispetto a 640,244 mln $ del terzo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 303,892 mln $ che rappresenta un margine operativo del 31,2%, rispetto ai 275,283 mln $ e al margine operativo del 30,1% del terzo trimestre 2023; un utile netto pari a 232,841 mln $ rispetto a 212,231 mln $ del terzo trimestre 2023; un utile per azione pari a 2,80 in aumento dell’11% rispetto a 2,53 $/az. del terzo trimestre 2023. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 220,079 mln $ rispetto ai 272,433 mln $ del terzo trimestre 2023. Il flusso netto di cassa è stato pari a 191,99 mln $ rispetto ai 238,339 mln $ del terzo trimestre 2023. Al 30 settembre 2024, la società aveva 308,636 mln $ in contanti e mezzi equivalenti, rispetto a 453,932 mln $ al 31 dicembre 2023.

INTEL + 2,30%. La società è un produttore di chip per semiconduttori. Sviluppa prodotti di tecnologia digitale integrata come circuiti integrati, per settori come l'informatica e le comunicazioni, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2024 pari a 0,46 $/az. su un fatturato di 13,28 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 0,02 $/az. su un fatturato pari a 13,01 mld $. I ricavi sono scesi del 6,17% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. La società ha detto che prevede per il quarto trimestre 2024 utili di circa 0,12 $/az. su un fatturato tra 13,30 e 14,30 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,07 $/az. su un fatturato di 13,61 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: vendite nette in diminuzione del 6% a 13,30 mld $ rispetto ai 14,20 mld $ del terzo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 15,669 mld $ rispetto a 12,276 mld $ del terzo trimestre 2023; una perdita operativa pari a 2,369 mld $, rispetto ad un utile pari a 1,924 mld $ del terzo trimestre 2023; un margine operativo negativo del 17,8% in calo del 31,4% rispetto al 13,6% del terzo trimestre 2023; una perdita netta pari a 1,976 mld $, rispetto all’utile di 1,739 mld $, del terzo trimestre 2023; un utile per azione in perdita di 0,46 $ rispetto all’utile di 0,41 $ del terzo trimestre 2023.  Il flusso di cassa operativo è stato pari a una perdita di 19,080 mld $ rispetto a una perdita di 0,985 mld $ del terzo trimestre 2023. Il flusso netto di cassa è stato pari a una perdita di 2,702 mld $ rispetto ad un utile netto di 943,0 mln $ del terzo trimestre 2023. Al 28 settembre 2024 la società aveva liquidità e mezzi equivalenti, titoli a breve termine pari a 24,086 mld $ rispetto a 25,034 mld $ al 31 dicembre 2023. La società ha pagato dividendi per 0,5 mld $.

META PLATFORMS - 1,07%. La società è un sito di social networking che crea prodotti di utilità per utenti, sviluppatori e inserzionisti, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 6,03 $/az. su un fatturato di 40,59 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 5,19 $/az. su un fatturato pari a 40,14 mld $. I ricavi sono cresciuti del 18,87% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi un fatturato nel terzo trimestre 2024 compreso tra 45,0 mld e 48,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 46,16 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: vendite nette in aumento del 19% a 40,589 mld $ rispetto ai 34,146 mld $ del terzo trimestre 2023; costi e spese totali in aumento del 14% pari a 23,239 mld $ rispetto a 20,398 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile operativo in aumento del 26% a 17,35 mld $, rispetto ai 13,748 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile netto in aumento del 35% a 15,688 mld $, rispetto ai 11,583 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile per azione in aumento del 37% a 6,03 $/az., rispetto a 4,39 $/az. del terzo trimestre 2023.  Il flusso di cassa operativo è stato pari a 24,724 mld $ rispetto a 20,402 mld $ del terzo trimestre 2023. Il flusso netto di cassa è stato pari a 15,52 mld $. Al 30 settembre 2024 la società aveva liquidità, mezzi liquidi e titoli negoziabili pari a 70,90 mld $. I riacquisti di azioni sono stati pari a 8,86 mld $ e i pagamenti dei dividendi sono stati pari a 1,26 mld $.

MICROSOFT – 4,15%. La società è impegnata nella progettazione, produzione, vendita di dispositivi e pubblicità online a un pubblico di clienti globale. I suoi prodotti includono sistemi operativi per dispositivi informatici, server, telefoni e altri dispositivi intelligenti, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2025 pari a 3,30 $/az. su un fatturato di 65,59 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,08 $/az. su un fatturato pari a 64,43 mld $. I ricavi sono cresciuti del 16,04% su base annua. La società ha detto che prevede per il secondo trimestre fiscale 2025 un fatturato tra i 68,10 e 69,10 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato di 69,62 mld $.

La società a livello contabile nel primo trimestre fiscale 2025 ha riportato: ricavi pari a 65,585 mld $ in aumento del 16% rispetto a 56,517 mld $ dello stesso periodo fiscale 2024; costi e spese totali pari a 35,033 mld $ in aumento del 15% rispetto a 29,622 mld $ dello stesso periodo fiscale 2024; un reddito operativo è stato di 30,552 mld $ in aumento del 14% rispetto a 26,895 mld $ dello stesso periodo fiscale 2024; un utile netto pari a 24,667 mld $ in aumento dell’11% rispetto a 22,291 mld $ dello stesso periodo fiscale 2024; un utile netto per azione pari a 3,30 $ in aumento del 10% rispetto a 2,99 $/az. dello stesso periodo fiscale 2024. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 34,18 mld $ rispetto a 30,583 mld $ dello stesso periodo fiscale 2024. Al 30 settembre 2024 la società aveva contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine pari a 78,428 mld $ contro i 75,543 mld $ dello stesso periodo fiscale 2024. Nel primo trimestre fiscale 2025 la società ha restituito 9,0 mld $ agli azionisti sotto forma di riacquisti di azioni e dividendi.

MONDELEZ – 1,04%. La società che produce prodotti alimentari confezionati, inclusi biscotti, dolciumi, bevande, formaggi, pasti convenienti e vari prodotti alimentari confezionati, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 0,99 $/az. su un fatturato di 9,20 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,85 $/az. su un fatturato pari a 9,07 mld $. I ricavi sono cresciuti dell'1,94% su base annua. La società ha affermato di continuare ad aspettarsi utili per tutto il 2024 pari a circa 3,45 $/az. su un fatturato di circa 37,82 mld $. L'attuale stima degli analisti sugli utili è di 3,49 $/az. su un fatturato di 36,49 mld $ per l'anno 2024.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi netti pari a 9,204 mld $ in aumento dell'1,9% rispetto a 8,850 mld $ del terzo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 7,466 mld $ rispetto a 7,412 mld $ del terzo trimestre 2023; un margine lordo aumentato di 230 bps al 40,5% rispetto al 38,2% del terzo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 1,738 mld $ rispetto a 1,438 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile netto di 853,0 mln $, rispetto ai 984 mln $ del terzo trimestre 2023; un utile per azione in aumento del 28,6% a 0,99 $ rispetto a 0,77 $/az. del terzo trimestre 2023. Al 30 settembre 2024 la società aveva contanti e mezzi equivalenti pari a 1,517 mld $ rispetto a 1,810 mld $ del 31 dicembre 2023. Inoltre ha restituito 2,90 mld $ agli azionisti in dividendi in contanti e riacquisti di azioni nei primi nove mesi del 2024.

ON SEMICONDUCTOR – INV. %. La società offre soluzioni ad alta efficienza energetica includendo un'ampia gamma di prodotti a semiconduttori che forniscono un fattore di potenza migliorato, una maggiore efficienza in modalità attiva e consumi energetici ridotti in modalità standby. Sono utilizzati nei settori automobilistico, delle comunicazioni, dell'elettronica di consumo, della produzione industriale e in altri settori. Ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 0,99 $/az. su un fatturato di 1,76 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,97 $/az. su un fatturato pari a 1,75 mld $. I ricavi sono diminuiti del 19,21% rispetto allo stesso trimestre 2023. La società ha affermato di aspettarsi utili per il quarto trimestre 2024 tra 0,92 e 1,04 $/az. per un fatturato tra 1,71 e 1,81 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,01 $/az. per un fatturato pari a 1,77 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi pari a 1,762 mld $ rispetto a 2,181 mld $ del terzo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 1,265 mld $ rispetto a 1,471 mld $ del terzo trimestre 2023; un margine lordo del 45,5% rispetto al 47,3% del terzo trimestre 2023; un utile operativo pari a 496,5 mln $ rispetto a 709,9 mln $ del terzo trimestre 2023; un margine operativo del 28,2% rispetto al 32,6% del terzo trimestre 2023; un utile netto pari a 423,8 mln $ rispetto a 608,4 mln $ del terzo trimestre 2023; un utile per azione pari a 0,99 $ rispetto a 1,39 $/az. del terzo trimestre 2023. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 465,8 mln $. Mentre il flusso netto di cassa è stato pari a 293,6 mln $. Al 27 settembre 2024 avevamo contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine pari a 2,770 mld $.

PAYPAL – 5,45%. La società che consente pagamenti digitali e mobili per conto di consumatori e commercianti in tutto il mondo attraverso la sua piattaforma omonima, Venmo e altro ancora, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 1,20 $/az. su un fatturato di 7,85 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,08 $/az. su un fatturato pari a 7,86 mld $. I ricavi sono cresciuti del 5,78% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre 2024 tra 1,07 e 1,11 $/az. per un fatturato di circa 7,88 mld $, mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è di 1,10 $/az. su un fatturato di 8,49 mld $.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi netti in aumento del 6% a 7,847 mld $ rispetto a 7,418 mld $ del terzo trimestre 2023; un reddito operativo in aumento del 18% a 1,477 mld $ rispetto a 1,252 mld $ del terzo trimestre 2023; un margine operativo in aumento di 194 punti base al 18,8% rispetto al 16,9% del terzo trimestre 2023; un utile netto pari a 1,228 mld $ in aumento del 14% rispetto a 1,077 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile per azione in aumento del 22% a 1,20 $ rispetto a 0,98 $ del terzo trimestre 2023. Il flusso di cassa derivante dalle operazioni è stato di 1,60 mld $, mentre il flusso netto di cassa è stato di 1,540 mld $ in diminuzione del 19% rispetto a 1,911 mld $ del terzo trimestre 2023. Al 30 settembre 2024, la liquidità, mezzi equivalenti e investimenti ammontavano a 16,2 mld $. Mentre il debito ammontava a 12,4 mld $. Nel terzo trimestre 2024 la società ha restituito 1,80 mld $ agli azionisti riacquistando circa 28 milioni di azioni ordinarie.

REGENERON PHARMA – 9,59%. La società è un'azienda biofarmaceutica completamente integrata, che scopre, inventa, sviluppa, produce e commercializza medicinali per il trattamento di gravi condizioni mediche, ha riportato utili nel terzo trimestre 2024 pari a 12,46 $/az. su un fatturato di 3,72 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 11,72 $/az. su un fatturato pari a 3,67 mld $. I ricavi sono cresciuti del 10,65% su base annua.

La società a livello contabile nel terzo trimestre 2024 ha riportato: ricavi in aumento del 11% a 3,721 mld $ rispetto a 3,363 mld $ del terzo trimestre 2023; spese operative totali sono state di 2,541 mld $, rispetto ai 2,252 mld $ del terzo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 1,179 mld $ rispetto a 1,111 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile netto in aumento del 10% pari a 1,462 mld $ rispetto a 1,329 mld $ del terzo trimestre 2023; un utile per azione in aumento del 8,0% a 12,46 $ rispetto a 11,59 $/az. del terzo trimestre 2023. Al 30 settembre 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 18,287 mld $ rispetto a 16,241 mld $ del 31 dicembre 2023. Nel terzo trimestre del 2024, la Società ha riacquistato azioni ordinarie pari a 738 milioni di $. Al 30 settembre 2024, rimanevano disponibili per i riacquisti di azioni 2,9 miliardi di $ nell'ambito del programma.

STARBUCKS + 1,61%. La catena di negozi rivenditrice di caffè e tè proprietaria di diversi marchi, ha pubblicato utili nel quarto trimestre fiscale 2024 pari a 0,80 $/az. su ricavi per 9,07 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,80 $/az. su ricavi per 9,34 mld $. Il fatturato è sceso del 3,20% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.

La società a livello contabile nel quarto trimestre fiscale 2024 ha riportato: ricavi netti pari a 9,074 mld $ rispetto a 9,373 mld $ dello stesso periodo fiscale 2023; spese operative totali pari a 7,767 mld $ rispetto a 7,667 mld $ dello stesso periodo 2023; un reddito operativo pari a 1,307 mld $ rispetto a 1,706 mld $ dello stesso periodo 2023; un margine operativo in contrazione di 380 punti base al 14,4% anno su anno; un utile netto pari a 1,055 mld $ rispetto a 1,142 mld $ dello stesso periodo 2023; un utile per azione in diminuzione del 25% pari a 0,80 $ rispetto a 0,99 $/az. dello stesso periodo 2023. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 6,095 mld rispetto a 6,009 mld $ dello stesso periodo 2023.

Al 29 settembre 2024 la società aveva contanti e mezzi equivalenti pari a 3,543 mld $ rispetto a 3,953 mld $ del 1° ottobre 2023. La società ha aperto 722 nuovi negozi netti nel quarto trimestre, chiudendo il periodo con 40.199 negozi: il 52% gestiti dalla società e il 48% con licenza. Alla fine del quarto trimestre, i negozi negli Stati Uniti e in Cina rappresentavano il 61% del portafoglio globale dell'azienda, con rispettivamente 16.941 e 7.596 negozi negli Stati Uniti e in Cina.