In attesa dell'esito elettorale statunitense, molti osservatori ritengono plausibile uno scenario di perfetta parità o quasi in stile Bush contro Al Gore nel 2000, quando il numero di elettori era a favore del secondo, ma visto che in USA contano gli Stati chiave, alias i grandi elettori, la vittoria andò poi ai repubblicani rappresentati appunto da Bush. Il tutto per una manciata di voti e a memoria si ricorse anche alla Corte Suprema dopo innumerevoli conteggi. Sono così andato a riprendere il grafico dell'S&P500 di quel "famoso" martedì e fu interessante vedere lo sviluppo nelle giornate immediatamente successive: l'indice scese da circa 1400 punti verso i 1300 (circa -7%). I mercati non amano l'indecisione ma la certezza e quindi non esiti incerti per l'elezione di un candidato.
Detto questo il mercato sembra aver già puntato su Trump (penso al Bitcoin piuttosto che alla "sua" DJT, acronimo di Trump Media & Technology che trovate nel grafico daily qui sotto).
Alcune azioni sul mercato italiano sembrano non avere tregua nella discesa. Oggi è stato il turno di Biesse che sul grafico daily ha fatto segnare -5.87% mentre sul mensile rimane a ridosso di minimi importantissimi (quelli del Covid a 6.62 euro rispetto ai 7.30 della chiusura odierna).
Anche Brembo "flirta" su un supporto a dir poco delicato e collocato attorno a 9.40-9.50 euro la cui rottura potrebbe portare il titolo verso minimi più profondi visibili sul grafico mensile.
Estremamente delicato anche il daily di STM che pare abbia voglia di rompere anche l'area posta a 24 euro, forse a ricercare l'area dei 23 euro dopo uno step attorno a 23.50.
Ci sono poi azioni come Iveco che hanno inspiegabilmente invertito: grafici apparentemente molto belli che tuttavia non sono stati confermati e sui quali è scattato lo stop.
Purtroppo rimane un mercato in cui cogliere un vero trend è impresa ardua: le azioni graficamente interessanti continuano la tendenza per poche sedute e poi invertono, quindi o ci si accontenta di pochi punti percentuali oppure ci si stoppa.
Saipem pare intenzionata a continuare la salita dopo la pubblicazione dei conti. Qui l'area calamita di medio periodo è attorno a 2.40-2.45 euro. Se non altro sale da poco più di una settimana e non sembra intenzionata ad invertire la rotta, almeno finchè non tornerà sotto il livello di breakout a 2.10 euro rispetto ai 2.222 di chiusura odierna. In questo caso il software che governa questa azione viene fatto impazzire, tendenzialmente di primo mattino: con i primi acquisti viene infatti alzata la macchinetta in modo da servire meglio quanto è stato comprato. Verso metà seduta la mano che compra si toglie e quindi il software si abbassa mano a mano, salvo improvvise spazzolate anche di qualche milione di pezzi (questo solo per spiegare la modalità della salita).
Questa sera, nei miei consueti studi giornalieri, ho notato i volumi e il trend di Banco Desio...però mi sono detto "ma vatti a fidare": perché correre rischi?
Come se non bastasse e per infuocare ulteriormente la settimana, eccovi servito il calendario societario (Fonte Dati: Borsa Italiana)
Buona serata!
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli