Alla vigilia delle elezioni USA


In attesa dell'esito elettorale statunitense, molti osservatori ritengono plausibile uno scenario di perfetta parità o quasi in stile Bush contro Al Gore nel 2000, quando il numero di elettori era a favore del secondo, ma visto che in USA contano gli Stati chiave, alias i grandi elettori, la vittoria andò poi ai repubblicani rappresentati appunto da Bush. Il tutto per una manciata di voti e a memoria si ricorse anche alla Corte Suprema dopo innumerevoli conteggi. Sono così andato a riprendere il grafico dell'S&P500 di quel "famoso" martedì e fu interessante vedere lo sviluppo nelle giornate immediatamente successive: l'indice scese da circa 1400 punti verso i 1300 (circa -7%). I mercati non amano l'indecisione ma la certezza e quindi non esiti incerti per l'elezione di un candidato.  Detto questo il mercato sembra aver già puntato su Trump (penso al Bitcoin piuttosto che alla "sua" DJT, acronimo di Trump Media & Technology che trovate nel grafico daily qui sotto).  Alcune azioni sul mercato italiano sembrano non avere tregua nella discesa. Oggi è stato il turno di Biesse che sul grafico daily ha fatto segnare -5.87% mentre sul mensile rimane a ridosso di minimi import...
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