Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

L’ azione del giorno – Terzo polo bancario al via con Mps. E non è finita!


Un altro passo per la definitiva sistemazione del Monte Paschi, attraverso l’integrazione futura con Banco Bpm, reduce dall’Opa su Anima. Ci sarà ancora da attendere ma la strada è delineata. Vincitori e perdenti di un’operazione complessa. Infine un’analisi del titolo senese.

Buy or sell

Da giorni circolavano indiscrezioni sulla formazione di una cordata che avrebbe fatta propria Mps. In realtà la vicenda si è chiusa in maniera diversa da come ci si attendeva. Con impressionanti alti e bassi ieri di molti titoli del settore e soprattutto con una Monte dei Paschi in grande forma, smentendo definitivamente i soloni che negli ultimi dodici mesi parlavano di un settore ormai penalizzato dal taglio dei tassi della Bce. Invece una volta di più le banche italiane sono state protagoniste assolute della scena. Raccontiamo il tutto.

Qual è l’azione del giorno in una triangolazione di vicende molto complessa?

Inevitabilmente Mps, in base non solo alle performance di seduta (+11,6%). Al seguito si colloca Banco Bpm. Quest’ultimo di fatto è il vero protagonista dell’ennesimo atto di costituzione di un altro polo bancario italiano, il più rilevante in termini di peso dopo la lontana fusione (nel 2007) di Banca Intesa e Sanpaolo e la successiva fra Intesa e Ubi

Le vicende in sintesi: cosa è successo?

Con una sola mossa il Tesoro ha blindato l'italianità del Monte di Paschi e delineato una strada che darà vita a un terzo grande polo bancario e del risparmio italiano, attraverso l'integrazione tra Banco Bpm, Anima e appunto Mps. La cessione del 15% da parte dello Stato di quest’ultima al partner Banco Bpm-Anima (che avrà il 9% del capitale), accompagnato dal gruppo Caltagirone e dalla Delfin della famiglia Del Vecchio - ciascuna con il 3,5% - è stata solennizzata dalla Borsa. Le tre società hanno infatti superato i 20 miliardi di capitalizzazione aggregata

Chi ha vinto e chi ha perso?

Hanno vinto Banco Bpm (e quindi Giuseppe Castagna), reduce fra l’altro dall’Opa totalitaria su Anima, la stessa Mps, su cui si individua finalmente la conclusione di un’eterna vicenda che l’aveva portata vicina al tracollo, e il ministro Giorgetti, regista di un’operazione complessa. Protagonista anche la Delfin dei Del Vecchio, che assumono un ruolo una volta svolto da altre famiglie, ora o scomparse o messe nell’angolo.

Hanno perso – secondo i rumours di Borsa – Crédit Agricole, Unipol e Unicredit, che volevano svolgere loro un ruolo nella multiforme vicenda di Mps. Come reagiranno?

E adesso?

Si dovrà chiudere il tutto con la definitiva acquisizione di Mps, il cui capitale è al momento così suddiviso: il Tesoro detiene l’11,7%, Banco più Anima il 9% e infine Delfin e Caltagirone il 3,5% ciascuno, Commenti molto favorevoli da parte di molti gestori che vedono ancora margini di crescita per i protagonisti della ormai quasi scontata futura fusione fra Banco Bpm e Mps. Naturalmente il Banco ha smentito la totale aggregazione, dicendo di non voler salire oltre il 10% in Mps. Ciò fa parte però dei giochi in corso! E c’è chi ipotizzerebbe addirittura un futuro coinvolgimento di Mediobanca

Isin Mps

IT0005508921

Ultima quotazione (chiusura 14/11/2024)

6,156 Eur (+111,3% su base annua)

Cosa dice l’analisi grafica

Chi ha creduto da cassettista nel titolo festeggia alla grande. Chi fa trading pure! Il forte gap-up di apertura ieri è il punto di arrivo di sedute molto volatili e incerte. È pur vero che il trend rialzista avviatosi nel 2023 appare poca cosa rispetto a quello furiosamente ribassista dell’era precedente. Inevitabile un violento ipercomprato su base daily ma ancora contenuto su quella monthly. Guardiamo quest’ultima periodicità. La media mobile a 200 periodi si sta lentamente avvicinando ma è ancora sovrastante, collocandosi a 19 Eur. Ha senso guardarla? Lasciamo ai lettori ogni giudizio in merito ma le possibilità di ulteriori strappi futuri per Mps sono realistiche, magari dopo una fase riaccumulativa

Prima resistenza importante

Inutile cercarla. E’ talmente lontana che per ora non è un riferimento utile

Primi supporti importanti

A 5,41 e poi a 5,22 Eur

Rilevatore di rischio

Sta in eventuali dichiarazioni improvvide dei protagonisti della politica o dell’industria bancaria. Siamo in Italia e tutti parlano, parlano…

Segnale di forza

Con la tenuta dei 6 Eur e magari un’avanzata verso i 7 Eur la solidità del titolo Mps verrebbe confermata