Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

L’azione del giorno – Chiaroscuri per Mediobanca ma il mercato guarda solo alle tinte scure


Seduta molto pesante e alla base del poderoso storno ci sono timori che interessano tutto il sistema bancario italiano, ovvero che il taglio dei tassi alimenti un forte calo della rimuneratività. Sembrerebbe invece allontanarsi l’ipotesi del “mega deal” con Banca Generali. Certe voci infine…

Buy or sell

La prima vera seduta negativa per un titolo del settore bancario ha interessato Mediobanca. Tutto ci sarebbe potuto aspettare ma non proprio l’azione di Piazzetta Cuccia. E’ una ferita isolata o una ferita che causerà altre ferite? Il mercato non ha saputo rispondere ieri, mentre le interpretazioni attorno al pesante storno di Mediobanca hanno aperto le porte a varie indiscrezioni. Che meritano un’attenta analisi.

Perché è azione del giorno?

Un -8,15% per Mediobanca non è certamente un evento da prendere sotto gamba. Siccome nessuno ci ha imposto che i titoli in evidenza debbano essere solo quelli con bei segni più, oggi passiamo sul fronte inverso e promuoviamo un’azione crollata invece in una sola seduta di Borsa. Una situazione simile si era determinata a inizio agosto ma poi Mediobanca riprese subito a veleggiare verso l’alto. Il quadro generale dei mercati questa volta potrebbe essere diverso e quindi bisogna attendere le prossime evoluzioni per costruire un giudizio definitivo

Cosa si dice del titolo sui mercati?

Un quadro con tanti chiaroscuri. Guardiamoli.

Fra i secondi segnaliamo come i risultati del primo trimestre dell'esercizio 2024/2025 abbiano visto l'utile scendere a 330 milioni di euro, comunque sopra il consenso degli analisti, e i ricavi rimanere stabili a 864,6 milioni, in questo caso sotto le stime. Di qui una valutazione che potrebbe interessare altre banche nei prossimi mesi: si comincia a sentire l’effetto del taglio dei tassi e così la rimuneratività cala, pur per un istituto poco retail come Mediobanca.

Altro punto scuro: voci sostengono che il Ceo Alberto Nagel potrebbe non mangiare il panettone 2025. E’ da anni che questo maestro della finanza sa galleggiare nella complessa compagine azionaria di Piazzetta Cuccia ma per tutti arriva una data di uscita. Si sta avvicinando?

Sul fronte dei chiari si colloca un’intenzione del gruppo. E’ quello di confermare la scelta di crescere nel settore del Wealth Management, cioè nella gestione dei patrimoni – settore ad alta redditività – sia in modo organico (opzione primaria) sia con eventuali acquisizioni ma non di big. Ciò tranquillizza i mercati: il merger con Banca Generali diventa sempre più una pura ipotesi su cui si sono costruite tante congetture forse solo giornalistiche

Novità sui dividendi?

Se ne prevede una crescita, con pay out confermato al 70% (acconto a maggio 2025 e saldo a novembre 2025) e attivazione di un nuovo piano di buyback (per 385 milioni di euro)

Isin

IT0000062957

Ultima quotazione (chiusura 12/11/2024)

14,31 Eur

Cosa segnala la sintesi degli indicatori

Una seduta così in rosso ha riportato le lancette indietro, con il “sell” che riprende il sopravvento su base quotidiana. Resta invece l’indicazione di neutralità su periodi più lunghi

Cosa dice l’analisi grafica

Fotografa un quadro diverso da quello emerso ieri. Il titolo ha corso talmente tanto da inizio 2023 che una veloce correzione non è ancora motivo di preoccupazione. Ciò non esclude che la chiusura di seduta poco sopra la media mobile a 200 periodi (collocata a 13,96 Eur) faccia correre un potenziale rischio, quello di una rottura al di sotto. E’ da fine 2022 che il relativo tracciato ha sostenuto il rialzo dell’azione: troppo tempo perché non si possa paventare oggi uno strappo al ribasso. Attenzione all’Rsi, crollato nell’arco di 24 ore

Prima resistenza importante

14,8 Eur, livello infranto proprio ieri all’ingiù

Primo supporto importante

13,72 Eur, poco sotto la media mobile a 200

Rilevatore di rischio

E’ strano come l’effetto tassi abbia colpito per prima Mediobanca. Le evoluzioni della politica monetaria della Bce potrebbero quindi incidere ulteriormente in presenza di un netto taglio del costo del denaro nei prossimi mesi

Segnale di forza

In un contesto generale che sembra indebolirsi la tenuta dei 14 Eur sarebbe già un risultato positivo