Obiettivo reddito – Btp, le occasioni inattese. Il bond della settimana. Dividendi di fine anno e il caso Enel


Buone cedole a quotazioni ancora da “discount”: il caso di cinque fra i nostri titoli di Stato. Debolezza anche sul fronte tedesco, dove si evidenzia il Bund extralungo. Pronti al “dividend day” del 18 novembre? A gennaio la prima tranche 2025 della società energetica italiana.

Il report del week-end

Un Btp decennale al 3,7% di rendimento è del tutto inconsueto in un contesto di presumibile taglio dei tassi. Si tratta di una situazione contingente, che comunque risulta interessante in chiave di rendimento cedolare puro. L’esito dei mercati della settimana ha evidenziato comunque due aspetti da cogliere:

● Btp con interessanti coupon tornati appunto su livelli di prezzo inaspettatamente competitivi

● Volatilità esasperata per alcune emissioni. Un esempio? Il 4,3% 2054 (Isin IT0005611741) lunedì 21 ottobre aveva sfiorato i 104 Eur ma giovedì 7 novembre ha toccato un inatteso minimo a 97,73 Eur, per poi chiudere venerdì a 100,75 Eur. Facile così un’operatività di trading quasi da prima elementare! Che conferma come entrare con ordini “ad minchiam” – cioè casuali – si stia rivelando molto redditizio nella fase in corso, comprovando come l’irrazionalità abbia talvolta il sopravvento anche in ambito obbligazionario.

Fatta questa considerazione torniamo al punto uno, ovvero quello dei Btp con cedole significative acquistabili a quotazioni di nuovo basse. Ecco cinque emissioni che soddisfano nel migliore dei modi quest’opportunità.

Btp 3,4% Ap2028

IT0005521981

Prezzo 101,98 €

Yield 2,80%

Btp 3,0% Ot2029

IT0005611055

Prezzo 99,9 Eur

Yield 3,04%

Btp 3,7% Gn2030

IT0005542797

Prezzo 102,92 Eur

Yield 3,15%

Btp 3,85% Fb2035

IT0005607970

Prezzo 101,89 Eur

Yield 3,65%

Btp 4,0% Fb2037

IT0003934657

Prezzo 103,28 Eur

Yield 3,69%

Naturalmente la selezione ha escluso vecchi Btp con cedole più elevate ma che quotano nettamente sopra 100. Nella fase in corso risultano sconvenienti rispetto a titoli dai prezzi solo di poco superiori alla pari. Ne indichiamo comunque tre.

Btp 7,25% Nv2026

IT0001086567

Prezzo 108,9 Eur

Yield 2,6%

Btp 6,5% Nv2027

IT0001174611

Prezzo 110,78 Eur

Yield 2,7%

Btp 6,0% Mg2031

IT0001444378

Prezzo 116,53 Eur

Yield 3,2%

● Il bond della settimana

Forse non ve lo aspettereste ma proclamiamo titolo dell’ottava un Bund tedesco. Con il rendimento del decennale risalito poco sotto il 2,4% di fatto si è rimangiato l’effetto del taglio dei tassi della Bce. Cosa sta succedendo?

● Il dieci anno di Beerlino ha superato in termini di rendimenti l’Eurirs, tasso interbancario di riferimento utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari. Ciò non è mai avvenuto nell’epoca dell’euro

● Da qualche settimana circola la voce che la Germania potrebbe perdere il rating tripla A. Sarebbe un evento da vero e proprio terremoto finanziario

● La produzione industriale tedesca è calata a settembre del 4,6% rispetto allo stesso mese del 2023 e del 2,5% in confronto ad agosto. Tutto questo si accompagna alla quasi certa crisi politica, che potrebbe portare a elezioni anticipate entro il 2025.

In tale contesto il Bund torna a essere una volta di più “umano”, confermando una volatilità quasi da Btp. Ecco allora che in ottica di diversificazione un extralungo tedesco riappare interessante, seppur con la consapevolezza che la quotazione in corso non è un minimo assoluto e che quindi la fase ribassista iniziata a ottobre potrebbe proseguire, seppur entro limitati margini.

Il titolo che indichiamo è il più lungo dei Bund fra quelli quotati su Borsa Italiana.

Emissione

Bund Green Bond 1,8% Ag53 Eur

Isin

DE0001030757

Taglio

1.000 Eur

Quotazione

83,73 Eur

Yield lordo

2,6%

Scambi

Modesti

Duration

21,4 (elevata)

Volatilità media annua

15,7% (elevata)

Strategia

Investimento di base con lotti aggiuntivi in presenza di eventuale ulteriore debolezza

Punto forte

Se la Bce tagliasse i tassi questo Bund correrebbe

Punto debole

E se la Bce non tagliasse i tassi!

● Il debuttante sul Mot della settimana

Un certo interesse ha destato la riapertura di sottoscrizione della Kme 2029 al 5,75% con anche opzione di concambio rispetto alla 2025. Quest’ultimo termina il 19/11, mentre per la sottoscrizione l’ultima data sarà il 22/11. La 5,75% già quotata (Isin IT0005597874) ha chiuso venerdì a 100,35 ma ha il vantaggio del rateo immediato. La 5,75% in distribuzione per 70,5 milioni incrementabili a 115,9 (Isin finale IT0005619801 - poi gli Isin saranno unificati) godrà del rateo dal 22/11 ma si compra a 100. Kme è uno dei maggiori produttori mondiali di prodotti in rame e relative leghe. Gli ultimi dati di bilancio – riferiti al 2023 – hanno evidenziato un risultato netto negativo per 24,24 milioni di euro rispetto all'utile di 5,2 milioni dell'anno precedente.

Emissione

Kme 5,75% Ag2029 Eur

Isin

IT0005619801

Taglio

1.000 Eur

Quotazione

100 Eur

Yield lordo

5,75%

Scambi

Meno rilevanti di quanto ci si potesse attendere

Rating

Non è previsto

A chi è adatta

Cassettista presente su varie emissioni delle minori corporate italiane in ottica di diversificazione

Punto forte

Rendimento

Punti deboli

Assenza di rating e risultati finanziari della società

● Dividendi azionari: ecco chi stacca fra le leader il 18 novembre

Società

Stacco

Pagamento

Importo – Yield

Banca Mediolanum

18/11/2024

20/11/2024

0,37 Eur (acconto 2025) - 3,17%

Banco Bpm

18/11/2024

20/11/2024

0,40 Eur (acconto 2025) – 5,95%

Eni

18/11/2024

20/11/2024

0,25 Eur (2° rata esercizio 2024) – 1,79%

Intesa Sanpaolo

18/11/2024

20/11/2024

0,17 Eur (acconto 2025) – 4,43%

Mediobanca

18/11/2024

20/11/2024

0,56 Eur (saldo 2024) – 3,65%

Poste Italiane

18/11/2024

20/11/2024

0,33 Eur (acconto 2025) – 2,48%

Recordati

18/11/2024

20/11/2024

0,60 Eur (acconto 2025) – 1,16%

Terna

18/11/2024

20/11/2024

0,1192 Eur (acconto 2025) – 1,54%

Unicredit

18/11/2024

20/11/2024

0,9261 Eur (acconto 2025) – 2,31%

● Dividendi Enel, prima tranche a gennaio 2025

La società ha deliberato un acconto sul dividendo relativo all’esercizio 2024 pari a 0,215 euro per azione

Tale tranche (la prima di due) verrà staccata lunedì 20 gennaio 2025

La politica dei dividendi di Enel prevede un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro per l’esercizio 2024, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di raggiungimento degli obiettivi stabiliti relativi alla generazione di cassa e solidità patrimoniale

Per incassare il dividendo occorrerà aver acquistato le azioni Enel entro venerdì 17 gennaio, ovvero il giorno prima della data di stacco

Alla quotazione in corso di 6,678 Eur corrisponde uno yield dell’1,87%

Tale rendimento non giustifica strategie pre o post stacco in ottica fiscale, salvo per chi detenga posizioni molto elevate

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