La pubblicazione dei risultati del terzo trimestre del 2024, di martedì scorso, ha portato ad un calo del titolo in Borsa. In seguito all’uscita dei dati, che hanno disatteso le aspettative del mercato, spingendo gli analisti a rivedere le proprie stime e abbassare i target price, Campari ha registrato un ribasso sul grafico che l’ha spinta a toccare nuovi minimi da marzo 2020. Mercoledì il titolo ha aperto in gap down, attestandosi sotto quota 7€ ed arrivando nel corso della giornata ad un minimo di 6,326 €. Il calo è proseguito giovedì 31 ottobre, quando è stato toccato un minimo di 6,00 €.
Nell’ambito della pubblicazione della trimestrale, Campari Group ha anche comunicato un nuovo programma di acquisto di azioni proprie per un importo massimo di 40 milioni di euro.
Nei primi nove mesi del 2024, Campari ha registrato vendite nette pari a 2,28 miliardi di euro con una crescita del 3,4% rispetto ai 2,2 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Ad incidere positivamente sulle vendite è stato l’incremento nelle Americhe (+4,9%) e, in misura minore, nella zona EMEA (+1,4%). L’Asia-Pacifico, invece, ha registrato una contrazione del 9,8%.
Vendite in crescita, ma calo della redditività. L’EBITDA rettificato è diminuito dell’1,8%, passando da 601,3 milioni di euro a 590,7 milioni, con la marginalità in flessione dal 27,3% al 25,9%. L’utile ante imposte contabile è sceso del 5%, attestandosi a 423 milioni di euro.
LE STIME DEI BROKER
Considerando solo il terzo trimestre 2024, Campari ha registrato vendite nette per 753,6 milioni di euro, contro gli 832 milioni di euro attesi dal consensus Visible Alpha. Inoltre, c’è stato un calo dell’utile ante imposte rettificato del 23,2%, che si è attestato a 114,4 milioni di euro.
Numerosi broker hanno rivisto le proprie stime sul titolo. Deutsche Bank ha ridotto il target price a 8,5 € per azione (da 9,7 €), Barclays a 7,8 € (da 8,4 €), e JPMorgan a 6 € (da 7,8 €).
LA STRATEGIA DI INVESTIMENTO
Nell’anno in corso, c’è stata una serie di investimenti significativi per Campari. Infatti, c’è stata l’acquisizione di Courvoisier (477,3 milioni €) e sono stati fatti investimenti in conto capitale per 294 milioni di euro, a questi si aggiunge il pagamento di dividendi (78,1 milioni €). Inoltre, c’è stata l’acquisizione di una partecipazione del 14,6% in Capevin Holding. Una strategia di investimento che ha inciso anche sull’aumento dell’indebitamento netto, che dagli 1,85 miliardi di inizio anno è arrivato a 2,56 miliardi di euro.
IL FUTURO PROSSIMO?
Attualmente, Campari prevede una crescita delle vendite nette organiche inferiore al 5%. Campari si aspetta una ripresa graduale della crescita organica delle vendite nette tra il 5% e il 10% nel medio termine, sostenuta dalla forza dei propri brand in categorie in crescita, in un contesto macroeconomico normalizzato.
SI CERCA UN CEO
Recentemente Campari ha visto un cambio al vertice. Matteo Fantacchiotti, CEO entrato in carica cinque mesi fa, si è dimesso a settembre per motivi personali. L’azienda prevede di nominare un nuovo CEO entro la prima metà del 2025.
Nel Portafoglio 'The Challenge' abbiamo il titolo in carico a 9,80 € abbastanza in linea con il POC di volumi settimanali appena sotto i 9,50 € e nel seguente grafico si nota una figura a M con un minimo a 5,04 € addirittura nel pieno del periodo COVID di metà marzo 2020. Ovviamente una discesa sotto tale livello (improponibile) farebbe scattare ulteriori forti vendite a caccia di STOP.
Comprare un secondo lotto ora, sarebbe come prendere per la lama un coltello che cade. Quindi aspettiamo un possibile consolidamento dei prezzi per poterne valutare l'entrata.