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Mercato italiano indebolito da inutili dichiarazioni nella prima settimana di ottobre


Buon sabato a tutti. Riprendo la consueta analisi degli indici partendo come sempre da quelli statunitensi: S&P500, Dow Jones e Nasdaq Composite. Il primo, l'S&P500, continua a navigare sui massimi di sempre e francamente stupisce (perché contro statistica) il comportamento positivo nel mese di settembre. Questa settimana abbiamo avuto un pullback attorno all'area dei 5662 e poi il rimbalzo sui massimi nella seduta di venerdì. Di seguito trovate il grafico daily nella parte alta e quello del VIX in quella bassa. Il Dow Jones presenta un andamento simile a quello dell'S&P500 dal momento che continua a gravitare sui massimi storici. Il fatto che il Dow e l'S&P siano più forti rispetto a indici più speculativi (Nasdaq) indica che il denaro si è spostato su assets percepiti come meno rischiosi e più solidi. Ingrandendo l'ultimo periodo del grafico precedentemente esposto, un aspetto da non sottovalutare e che a mio avviso stride ed è un ossimoro con questo ottimismo generalizzato è dato dalla salita della volatilità che trovate nella parte bassa. Sappiamo infatti che la volatilità (se preferite la paura) tende a salire quando il mercato SCENDE e non quando sale...
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