Gli Etf del giorno – La Cina della tecnologia fa +10% in una sola seduta


E ne conseguono corrispondenti performance di vari replicanti quotati a Milano. I motivi di risultati a un mese ancor più cospicui e un confronto fra chi sostiene che il rally proseguirà e chi invece lo ritiene momentaneo. Quali sono i relativi Etf super a Piazza Affari delle ultime ore.

Buy or sell

Foto di Christopher Cozier da Flickr

Durerà o non durerà? Il rally delle Borse cinesi delle ultime settimane (+23% in cinque sedute) dipende da ulteriori misure di stimolo annunciate da Pechino per arrestare il rallentamento dell'economia. Settembre è stato così il mese migliore di quasi un decennio. Ora si segnala però un confronto fra chi sostiene che il trend positivo proseguirà e chi invece lo definisce momentaneo e incentrato esclusivamente sulle decisioni del Governo. Comunque sia, ieri alcuni Etf con sottostanti indici cinesi hanno messo a segno performance di assoluto rilievo, con non pochi attestati sul +10%

Tutto questo sebbene la Borsa cinese sia chiusa per una festività nazionale. Cosa è successo allora?

Sì e la chiusura durerà fino all’8 ottobre per il 75° anniversario della Repubblica Popolare Cinese. L’onda lunga di quanto era avvenuto nella seduta precedente si è tuttavia tradotta in un effetto molto positivo per vari Etf – soprattutto di nicchia – quotati a Piazza Affari. Questo malgrado i loro scambi siano talvolta modesti. Quanto più interessa sta però nel conoscere tali replicanti per utilizzarli magari in futuro

Cosa dicono i sostenitori che il trend è destinato a proseguire?

Chi ha fiducia nell’effetto degli stimoli economici cinesi pensa che comporteranno un cambiamento strutturale per il sistema produttivo, con un’avanzata del settore tecnologico, su cui per esempio consiglia di investire la svizzera Ubs, che guarda soprattutto all’intelligenza artificiale

E chi invece diffida dal boom cinese per quali motivi è timoroso?

Si basa specialmente sull’esperienza passata. Già varie volte gli stimoli adottati hanno finito per esaurirsi nel breve periodo. Ormai la Cina cresce più per la domanda interna che per l’export e la domanda dei consumatori nazionali non ha ancora trovato benzina sufficiente

In questo contesto – come già detto – alcuni Etf di nicchia quotati su Borsa Italiana hanno preso il volo. Vediamo quelli un po' più di nicchia che ieri si sono attestati su performance vicine al +10%!

In realtà anche quelli “storici” e relativi a indici generici si sono messi in luce. Per esempio l’Xtrackers Msci China Etf (Isin LU0514695690) ha chiuso la seduta con un +6,6% e scambi di peso, tornando su livelli del 2022. L’Hsbc Msci China Etf (Isin IE00B44T3H88) si è posizionato su un +6,5%, con un velocissimo recupero, come mai registrato in passato. La lista potrebbe proseguire ma è il caso in effetti di esaminare quelli che sono stati i protagonisti assoluti in termini di performance della giornata

Il primo

Invesco ChiNext 50 Etf (Isin IE000AWRDWI7): +10,7% ma +55,4% nell’ultimo mese. Replica quella che viene definita la Silicon Valley cinese, ovvero il segmento dell'innovazione della Borsa di Shenzhen. Ha esordito nello scorso mese di giugno

Il secondo

KraneShares Sse Star Market 50 Etf (Isin IE00BKPJY541): +10,6% ma +38,2% nell’ultimo mese. Replica i maggiori titoli quotati sull’SSE Science and Technology Innovation Board

Il terzo

Invesco S&P China A Mid Cap 500 Etf (Isin IE0000FCGYF9): +10,2% ma +37,2% nell’ultimo mese. Replica i 500 titoli cinesi a media capitalizzazione denominati in Renminbi e quotati sulle Borse di Shenzhen e Shanghai (classe A)

Il quarto

Global X China Electric Vehicles Etf (Isin IE00094FRAA6): +9,2% ma +45,8% nell’ultimo mese. Replica l’indice relativo all’azionario sull’industria specializzata in veicoli elettrici e nella produzione di batterie

Il quinto

Vaneck New China Esg Etf (Isin IE0000H445G8): +9,2% ma +38,8% nell’ultimo mese. Replica l’indice dell’azionario di vari settori del largo consumo caratterizzati da criteri Esg (ambientali e sociali)