Grazie a ritorni ben superiori rispetto a posizionamenti per esempio su titoli di Stato. Certamente anche il rischio sale ma – se rendimento si cerca – ciò è inevitabile. Due azioni italiane e cinque bond del settore sotto analisi.
Il report della domenica
Foto tratta da Rawpixel.com
Specializzarsi su un settore specifico in chiave di reddito ha vantaggi e svantaggi. Fra i primi segnaliamo che di solito – scegliendone uno dal peso rilevante – si può cogliere una forte diversificazione di sottostanti. Fra i secondi evidenziamo inevitabilmente una prevalente correlazione fra gli stessi sottostanti. Oggi analizziamo allora azioni e bond del comparto petrolifero, scelto perché ha finora garantito negli ultimi anni “total return” di assoluto rilievo. Sul fronte azionario esaminiamo due titoli italiani, protagonisti del mercato. Sul fronte obbligazionario selezioniamo cinque emissioni fra le più seguite. Purtroppo in questo caso non tutte quotate su Borsa Italiana.
L’AZIONARIO
● Eni, se rompe i 14,54 Eur…
Le vicende delle ultime sedute |
● La società ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con risultati migliori delle aspettative, nonostante un contesto difficile, caratterizzato dall’indebolimento del prezzo del petrolio, dal rafforzamento dell’euro e dalla flessione dei margini di raffinazione e dei prodotti chimici ● L’utile operativo dei 9 mesi si è attestato a 11,6 miliardi di euro, in calo del 17%, mentre l’utile netto del periodo è sceso a 4,3 miliardi di euro (-34%) ● Eni ha confermato l’aumento del piano di buyback 2024, atteso per 2 miliardi di Eur, con +25% rispetto alla guidance precedente di 1,6 miliardi e con +80% rispetto al piano originale |
E sui dividendi ci sono novità? |
A seguito dell’approvazione nell’ultima assemblea di un dividendo di 1 euro per azione riferito all’esercizio 2024, con un aumento del 6% rispetto al 2023, l’ulteriore rata trimestrale del 2024 di 0,25 euro sarà pagata il 20 novembre 2024 con stacco il 18 novembre |
Isin |
IT0003132476 |
Ultima quotazione (chiusura 25/10/2024) |
14,428 Eur (-6,3% su base annua) |
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
C’è una valutazione positiva, soprattutto su periodicità “daily” e “weeekly”. Intanto si sta registrando da alcune sedute un aumento degli scambi in presenza di un trend rialzista della quotazione |
Cosa dice l’analisi grafica |
La rottura al rialzo della media mobile a 200 periodi non è ancora un segnale positivo, poiché l’azione si è più volte mossa negli ultimi mesi attorno alla sua linea, con successivi passaggi sopra e sotto. Di fatto si colloca sulla metà di un canale laterale confermato varie volte con massimi sui 14,5 Eur e minimi sui 13,4 Eur |
Prime resistenze importanti |
La prima consiste nel duro ostacolo dei 14,54 Eur, su cui il titolo si è appoggiato in intraday anche venerdì e la seconda sui 15,21 Eur |
Primi supporti importanti |
Sui 14,20 e sotto sui 13,88 Eur |
Rilevatore di rischio |
Tutto incentrato sull’andamento del prezzo del petrolio, una variabile troppo collegata alle imperscrutabili vicende geopolitiche e in futuro anche agli esiti delle elezioni presidenziali Usa |
Segnale di forza |
In questo caso è puramente grafico: il superamento dei 14,54 Eur e un allungo verso i 15 Eur rappresenterebbero un’interessante spinta al rialzo |
● Saipem, se rompe i 2,42 Eur…
Le vicende delle ultime sedute |
● Ha chiuso il terzo trimestre del 2024 con la più alta raccolta ordini dal secondo trimestre del 2019 ● I ricavi trimestrali si sono attestati a 3,7 miliardi di euro, crescendo del 23% su base annua e del 10% rispetto al secondo trimestre, sostenuti dalla crescita delle attività di ingegneria e costruzioni |
E sui dividendi ci sono novità? |
Confermata la politica dei dividendi, che prevede la distribuzione di circa il 30-40% del flusso di cassa dopo il rimborso dei debiti da leasing, con il primo pagamento programmato nel 2025 sulla base dei risultati 2024. Importi? Per ora non se ne sa nulla |
Isin |
IT0005495657 |
Ultima quotazione (chiusura 25/10/2024) |
2,189 Eur (+54,7% su base annua) |
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
L’accelerazione delle ultime due sedute ha impresso nuovo vigore al titolo, sebbene la variabilità dei corsi resti sempre elevata |
Cosa dice l’analisi grafica |
Che Saipem sta tentando un ulteriore allungo dopo aver cercato di rompere al rialzo i 2,20 Eur (massimo di venerdì 2,218 Eur). Interessante il tentativo di sfondamento di una trendline ribassista iniziata a luglio: sarà la sfida delle prossime sedute |
Prime resistenze importanti |
A 2,30 e a 2,42 Eur |
Primo supporto importante |
A 2,02 Eur |
Rilevatore di rischio |
È un titolo su cui gli shortisti si sono collocati fortemente negli ultimi tempi ma che sta ritrovando vigore per le inevitabili ricoperture. Attenzione poi al pesante influsso dei sistemi di trading automatico, da cui dipende la volatilità di Saipem |
Segnale di forza |
Si potrebbero fornire tanti livelli intermedi nel caso si confermasse la tenuta dei 2,20 Eur: volendo cercare sicurezza meglio indicare prima i 2,30 e poi i 2,42 Eur |
L’OBBLIGAZIONARIO
● Il bond Eni in euro a taglio 1.000
Denominazione |
Eni Sdg Linked 4,3% Fb2028 Eur |
Isin |
IT0005521171 |
Struttura |
Tasso fisso con eventuale Step Up (+0,50%) per l’ultima cedola, nel caso di mancato conseguimento dei seguenti target di sostenibilità dell’emittente: Net Carbon Footprint Upstream pari o inferiore a 5,2 MtCO2eq al 31 dicembre 2025 (-65% rispetto alla baseline del 2018); capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili pari o superiore a 5 GW al 31 dicembre 2025 |
Rating |
A- |
Ammontare emesso |
2 miliardi di Eur |
Lotto minimo |
1.000 Eur |
Quotazione in corso (Borsa Italiana) |
104,2 Eur |
Rendimento lordo |
2,9% |
Spread bid-ask |
10 pb |
Punto forte |
Solidità dell’emittente |
Punto debole |
Rendimento in corso |
● Il bond Eni in euro a taglio 100.000
Denominazione |
Eni 3,875% Ge2034 Eur |
Isin |
XS2739132897 |
Struttura |
Tasso fisso |
Rating |
A- |
Ammontare emesso |
1 miliardo di Eur |
Lotto minimo |
100.000 Eur |
Quotazione in corso (Borsa Francoforte)) |
102,3 Eur |
Rendimento lordo |
3,57% |
Spread bid-ask |
80 pb |
Punto forte |
Scadenza decennale |
Punto debole |
Trattato solo alla Borsa di Francoforte |
● Il bond della messicana Pemex (Petróleos Mexicanos – azienda di Stato) in Eur
Denominazione |
Pemex 4,75% Fb2029 Eur |
Isin |
XS1824424706 |
Struttura |
Tasso fisso |
Rating |
BBB di S&P – B+ di Fitch |
Ammontare emesso |
1 miliardo e 250 milioni di Eur |
Lotto minimo |
100.000 Eur |
Quotazione in corso (Tlx-Borsa Italiana) |
92,5 Eur |
Rendimento lordo |
6,8% |
Spread bid-ask |
40-50 pb |
Punto forte |
Rendimento |
Punto debole |
Il caos dei rating, molto diversi fra loro a seconda delle varie agenzie |
● Il bond della brasiliana Petrobras (azienda di Stato) in Usd
Denominazione |
Petrobras 7,375% Ge2027 |
Isin |
US71647NAS80 |
Struttura |
Tasso fisso |
Rating |
BB |
Ammontare emesso |
5,8 miliardi di Usd |
Lotto minimo |
2.000 Usd |
Quotazione in corso (Tlx-Borsa Italiana) |
104,9 Usd |
Rendimento lordo |
5,3% |
Spread bid-ask |
100 pb |
Punto forte |
Rendimento |
Punto debole |
Liquidità |
● Il bond della francese TotalEnergies in Usd
Denominazione |
TotalEnergies 5,488% Ap2054 Usd |
Isin |
US89157XAB73 |
Struttura |
Tasso fisso |
Rating |
A+ |
Ammontare emesso |
1,75 miliardi di Usd |
Lotto minimo |
2.000 Usd |
Quotazione in corso (Borsa di Francoforte) |
99,31 Usd |
Rendimento lordo |
5,5% |
Spread bid-ask |
100 pb |
Punto forte |
Elevata volatilità |
Punto debole |
Trattato sulla Borsa di Francoforte |
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