Buon sabato a tutti. Settimana di leggero ritracciamento sull'S&P500 la cui volatilità sulla volatilità espressa dal VVIX presenta una leggera tensione crescente che non è ancora espressa dal VIX. Si nota infatti che nelle ultime sedute il Vvix si è portato su livelli che non vedeva da una decina di giorni a questa parte, mentre il VIX rimane leggermente indietro.
Nel complesso rimane comunque il fatto che la volatilità principale (Vix) rimane a mio avviso mediamente alta attorno a 20 punti e questo stride col mercato sui massimi storici e costituisce, a mio modesto parere, un alert: è come se gli operatori non si fidassero, sottoscritto compreso....che ci sia polvere sotto il tappeto? Rimane il fatto che oggettivamente l'S&P500 rimane su una trendline dinamica ascendente che dura da agosto di quest'anno, ma come potete notare nel box 1, nel momento in cui una trendline viene rotta al ribasso (ad esempio nel trend da aprile a luglio) ci vuole poi un attimo che il mercato scenda come è successo a luglio. Manca la trigger, l'evento scatenante.
Il Nasdaq Composite ha "sbavato" i massimi storici di pochi tick nella seduta di venerdì ma con un close daily decisamente più basso che denota una totale mancanza di convinzione nella salita. Come già scritto la settimana scorsa credo che si stia arrivando al redde rationem, ovvero alla resa dei conti di un movimento che sarà la fase finale del rialzo o l'inizio di una discesa....se preferite di un movimento direzionale deciso. I massimi sono crescenti ma sempre meno mentre anche i minimi sono crescenti ma sempre sempre più "ristretti": graficamente abbiamo infatti una sorta di cuneo (linee continue nel grafico che trovate di seguito).
Il nostro derivato rimane sempre nella parte alta del rettangolo 35150-35200 come parte superiore e 33000-32500 come parte inferiore. Come per l'S&P500, anche il nostro FIB rimane a ridosso di una trendline dinamica ascendente che parte da agosto. In caso di short, stop stretto sopra 35150/35200, altrimenti si aspetta il breakout dell'area e un eventuale uncino.
L'indice Dax daily di Francoforte nella versione future continua ad essere all'interno del canale ascendente anche se nelle ultime tre sedute sta faticando nel trovare un ulteriore allungo. Da valutare eventuali ingressi leggeri in caso di test/pullback sui 19mila punti ma con uno stop estremamente stretto (1%-2% per intenderci e quindi sotto 18800-18750) per scongiurare un ulteriore indebolimento.
Nettamente più debole la situazione sull'Eurostoxx50 che continua a congestionare nella parte bassa di un ampio range. Al momento si trova sopra la media a 200 (colore rosso), sotto la media a 20 periodi (verde) e sopra a quella a 50 (bianca). Sostanzialmente ci troviamo dunque in un grosso laterale con parte superiore a 5100, parte inferiore a 4800 con estensione a 4750.
Fronte watchlist....
La scorsa ottava ho menzionato un pattern con una affidabilità statistica attorno all'83% dei casi. Affidabilità statistica NON significa avere la certezza che l'evento si verifichi. Vediamo, a titolo educativo, di cosa si tratta. Come ben sappiamo martedì 5 novembre ci saranno le elezioni negli Stati Uniti.
E' interessante studiare un pattern che tende a verificarsi nei 10 giorni antecedenti le elezioni e in quelli immediatamente successivi: nelle ultime 18 elezioni statunitensi l'S&P500 è salito nei sei giorni antecedenti, salvo poi scendere subito dopo.
Probabilmente la ragione di questo pattern è da ricercare nel fatto che quando non si sa chi possa vincere gli investitori tendono a comprare un pò di tutto, salvo poi vendere quel settore o quei titoli che molto probabilmente non verranno favoriti dal vincitore. Attualmente siamo attorno al 50% per Trump, forse qualcosa in più, ed un 50% per la Harris, ma negli elezioni americane NON conta il numero di elettori di Trump/Harris ma i grandi elettori, ovvero gli stati chiave!!! A titolo di esempio potremmo dire che qualora vincesse Trump potrebbero essere favoriti i titoli legati all'energia "classica" come il petrolio, il gas (e quindi per la proprietà transitiva azioni come Exxon Mobil, Chevron, etc..) piuttosto che quelli sulla difesa (Lockheed Martin, Northrop, RTX Corp.) piuttosto che Goldman Sachs e JPMorgan per via della deregolamentazione del settore. Nel caso di vittoria della Harris invece sarebbero favoriti i settori della sanità (Centene Corp., UnitedHealth) piuttosto che titoli legati all'energia verde (SunRun, First Solar oppure veicoli elettrici come Lucid e Rivian).
Dal 1950 ad oggi, in 15 casi su 18 l'S&P500 ha mostrato un andamento di questo tipo:
Ancor più nel dettaglio il giorno immediatamente antecedente le elezioni ha un bias ESTREMAMENTE rialzista, con Dow ed S&P che sono scesi solo tre volte dagli anni '50 ad oggi come potete vedere nella tabella successiva.
Anche l'analisi statistica del mese di novembre conferma quanto esposto precedentemente, con la differenza che vengono considerati tutti gli anni, compresi quelli non elettorali. Si nota infatti come ci sia una tendenza ribassista o di debolezza fino a metà mese, salvo poi ritrovare forza nell'ultima parte.
Veniamo ora all'analisi di qualche situazione grafica interessante.
CNHI
CNH Industrial sta tentando la rottura ma mancano sempre i volumi, peccato. La view rimane comunque rialzista, magari sfruttando qualche momentaneo momento di debolezza per "costruire" una piccola posizione long, con scenario invalidato ed invalidante la struttura in caso di discesa sotto l'area 9.80.
Banca Popolare Emilia
Siamo al primo pullback della vecchia resistenza in area 5.50 (5.54 il close di venerdì). Siamo anche esattamente sul supporto della media verde a 20 periodi che tende ad essere un buon supporto dinamico (si veda come ha accompagnato il trend rialzista a novembre dello scorso anno e da gennaio a maggio di quest'anno). Chiaramente questo non significa che non possa essere bucata o addirittura rotta alla ricerca della chiusura gap a 5.33 euro. A mio avviso o rimbalza direttamente da questi livelli oppure rientra sotto 5.5.
Iveco
Sempre bella: in settimana ha congestionato sui massimi e ha strappato nuovamente di venerdì. View long invalidata sotto 9.50-9.55 euro. Considerando la distanza tra il minimo di agosto attorno a 7.90 euro e la resistenza bucata a 9.50 (circa 1.6 euro) e proiettando tale distanza verso l'alto dal punto di rottura a 9.50 otterremmo un target teorico addirittura a 11.10 euro dove troveremmo la potenziale chiusura gap. Poi lo sapete meglio di me: basta una notizia o un profit warning che tutte queste belle considerazioni vanno cestinate!
Saipem
View long dopo i conti che hanno visto un miglioramento della guidance. Scenario invalidato SOTTO 2.08-2.10 euro che al momento considero estremamente improbabile. Spazio aperto al long verso l'area posta a 2,40-2,50 rispetto ai 2,189 euro attuali. Molto ben comprata da mani di vecchia scuola (che credevo in pensione) che fanno alzare il software.
Maire Tecnimont
Caso scolastico di manipolazione di mercato grazie all'algoritmo. Giovedì escono i dati e guardate il movimento: prima giù e poi subito su. Visto che la macchinetta era tarata sul long ha fatto rimbalzare il titolo per scaricare quello che aveva comprato e poi ha fatto scendere mano a mano l'azione in modo estremamente controllato, salvo poi dare la stoccata finale venerdì facendo segnare -8.34%.
Sul daily le cose non vanno meglio: rottura della media a 200 periodi e chiusura vicinissima ai minimi di agosto a 6.52. Potenziale spazio di discesa verso 5,90-6,00 euro. Anche in questo caso essendo inserita in un lunghissimo rettangolo compreso tra 7,90 e 6,90 circa e proiettando verso il basso l'altezza del rettangolo dal punto di rottura (6.90) otteniamo un target teorico proprio verso i 6 euro. Al momento solo un improbabile recupero di 6,90 potrebbe far sperare in uno scenario più favorevole.
Per oggi è tutto, buona serata e buona domenica...e ricordatevi di cambiare l'ora!
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli