Il gigante tedesco ha annunciato numeri più che soddisfacenti, con utili che il mercato ha giudicato però di “bassa qualità”. Inoltre DB riconosce di non voler entrare nella vicenda Commerzbank-Unicredit e a qualcuno questa è sembrata una resa. I riferimenti tecnici per valutare il titolo.
Buy or sell
L’eterno confronto fra Germania e Italia ha un fronte su cui il Bel Paese è nettamente vincitore: si tratta del sistema bancario. E la Borsa accredita questo riconoscimento con le eccezionali performance delle nostre big, il che avviene invece più stentatamente al nord delle Alpi. Eppure i tedeschi applaudono i successi della loro numero uno Deutsche Bank. Hanno ragione?
Perché è azione del giorno? |
Nella teleconferenza sugli utili del terzo trimestre 2024, la banca tedesca ha presentato dei buoni numeri. I ricavi hanno raggiunto, nei primi nove mesi, i 22,9 miliardi di euro, con un utile di 1,7 miliardi di euro, in crescita del 39% rispetto allo stesso periodo del 2024. La banca è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di ricavi per 30 miliardi di euro entro la fine dell'anno e punta addirittura a 32 miliardi per il 2025 |
Cosa si dice del titolo sui mercati? |
I numeri spesso nascondono vicende che vanno interpretate. Gli investitori istituzionali hanno valutato vari aspetti degli annunci di ieri: ● una parte dei profitti dipende da evoluzioni nella controversia legale sull'acquisizione di Postbank. Dopo che nel secondo trimestre Deutsche Bank aveva accantonato 1,3 miliardi di euro, parte dell'importo viene ora stornato. La vicissitudine non è però chiusa e la sentenza di un tribunale ha riportato tensioni in merito agli sviluppi futuri; ● è stato annunciato un buyback, senza però definirne per ora i dettagli; ● il rapporto fra costi e ricavi è sceso al 63% contro il 72% anno su anno e sotto le stime del 66,8%; ● le dichiarazioni molto fredde su un interesse a entrare in Commerzbank – bloccando così l’acquisizione da parte di Unicredit – non sono state apprezzate dal mercato, che le ha considerate una specie di rinuncia |
Quali i giudizi degli analisti? |
Hanno giudicato i profitti della banca come di “bassa qualità”. Che significa? Che non vengono considerati strutturali per un costante miglioramento dei conti |
Isin |
DE0005140008 |
Ultima quotazione (chiusura 23/10/2024) |
16,176 Eur (-0,85%) – variazione su un anno +70,3% |
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
C’è una divergenza rispetto alle valutazioni degli analisti. Il “buy” ha il sopravvento, perfino sulla periodicità “daily”, malgrado ieri il titolo abbia registrato una forte volatilità, con – in una fase della seduta – il segno meno pesantemente ribassista |
Cosa dice l’analisi grafica |
Da 10 sedute Deutsche Bank si muove attorno alla linea di demarcazione dei 15,98 Eur, che ha prevalentemente superato senza però staccarsene. Anche ieri ha confermato questo quadro tecnico, con una discesa netta in fase di seduta (minimo a 15,52 Eur) ma con una chiusura sopra. L’Rsi si mantiene sui livelli di circa 60. L’elemento più significativo sta comunque nel fatto che i 15,98 Eur sono una resistenza di lungo periodo, che iniziò a delinearsi nel 2017 |
Prima resistenza importante |
Sui 21,2 Eur, quindi molto sopra le quotazioni in corso |
Primi supporti importanti |
A 15,70 e sotto a 14,41 Eur |
Rilevatore di rischio |
Dipende dalla rimuneratività del quarto trimestre 2024, dall’evoluzione delle vicende legate all’acquisizione di Postbank e dall’andamento in generale dell’economia tedesca |
Segnale di forza |
Chiarissimo: si manifesterebbe con un deciso e inequivocabile upside oltre quota 17 Eur |