AZIONI ITALIANE BOOMBASTICHE


Le notizie positive ormai abbondano ...

Ad oggi, circa il 75% delle 70 società dell’S&P 500 che hanno già pubblicato i propri risultati hanno superato le previsioni, secondo i dati di FactSet. L'inflazione nella zona euro è scesa sotto il 2% per la prima volta dalla metà del 2021. Secondo Eurostat, a settembre i prezzi sono aumentati solo dell'1,7% su base annua, dopo il 2,6% di luglio e il 2,2% di agosto, un netto calo rispetto al picco del 10,6% registrato nell'ottobre 2022. Nonostante questo rallentamento dell'inflazione, i consumi delle famiglie non si sono ripresi. Anzi, preoccupati per l'incertezza economica, i consumatori hanno preferito destinare il recupero del potere d'acquisto al risparmio piuttosto che alla spesa. Il contesto economico è segnato da un clima di sfiducia in Germania, mentre in Francia prevale una crisi politica e fiscale, la campagna elettorale presidenziale agita gli Stati Uniti, e la crisi immobiliare impoverisce i consumatori cinesi, che hanno investito mediamente il 70% dei loro risparmi nel settore immobiliare. La grande incognita resta quindi quando tornerà la fiducia dei consumatori.

Ma veniamo alle azioni italiane:

SAIPEM: triangolo stretto sul fondo di una congestione a 3 V rovesciate, da prendere alla baionetta anticipando il breakout ?

REPLY: stesso pattern di Recordati, passa per essere l’azione migliore a livello fondamentale dell’intero listino italiano. Attendiamo ulteriore tracheggiamento orizzontale.

RECORDATI: sempre buona ..

PHARMANUTRA: titolo che fu illo tempore il nostro cavallo di battaglia. E’ una società farmaceutica dagli ottimi fondamentali. Partiamo dal ROIC – WACC al 31/12/2024  che “purtroppo” è calato dal 60% a solo poco meno del 20% (sic … ! ironia ovviamente …). Abbiamo un debt to equity dello 0.49 mentre abbiamo un interest coverage del 23.09, un Piotroski del 5 su 9. A livello reddituale abbiamo un tasso di crescita medio EPS a 3 anni senza NRI del -3,3% anche se fatturato ed EBITDA crescono parimenti del +20%  il margine operativo sul fatturato al 31712/2024 è del +22%.  A livello di valutazione DCF (discounted cash flow) è sotto di quasi il 60% rispetto al fair price mentre a livello di multipli quota carissima con un price / earning del 38.75 superiore largamente ai peers e al range storico. Purtroppo un price earning così elevato non è giustificato dalla crescita degli utili per cui non ci pare una buona scelta comprare adesso nel mezzo di una congestione pur avendo rotto l’azione una trendline discendente. Ci riserviamo di cambiare idea dovesse svilupparsi un trend al rialzo.

FINECO BANK: una delle migliori banche italiane (ma francamente ne trovate una cattiva di questi tempi ?) che ha rotto trendline discendente e sta ritracciando. 

FIERA MILANO: spettacolare, come un fesso sono rimasto alla finestra a guardare. A livello patrimoniale al 31/12/2023 notiamo un Debt to equity elevato pari a 2.53, un interest coverage di 4.64, un piotroski di 8 su 9, un WACC – ROIC altalenante negativo e  positivo, un margine operativo su fatturato del 16.14%. Come dcf siamo valutati correttamente mentre come price / earning c’è ancora spazio per crescere perché siamo al 6.95 e siamo sottoquotati rispetto alla storia dell’azione e a tutti gli altri peers. Tecnicamente siamo messi male perché ci è letteralmente esplosa tra le mani e dobbiamo attendere

DE’ LONGHI: prima o poi esplode al rialzo

CAMPARI: doppio minimo in formazione

BREMBO: sempre il nostro doppio minimo

BPER: la aspettiamo sempre sul gap

BANCA MONTE DEI PASCHI: da prendere se riparte