Al via un’analisi del listino tedesco. Iniziamo con MTU Aero Engines Holding, reduce da un +4,94% nella seduta di ieri. Salgono di molto i profitti, complici gli eventi bellici. Così il titolo ha rotto per la prima volta al rialzo il livello dei 300 Eur.
Buy or sell
La Germania è in crisi ma il Dax resta il listino più importante in Europa, sebbene scarsamente seguito dagli investitori italiani, salvo per alcune big, che di tedesco hanno ormai poco, essendo multinazionali con business in tutti i Continenti. Da oggi analizziamo allora le azioni via via protagoniste a Francoforte, in un’ottica di diversificazione dei portafogli. Iniziamo da MTU, principale azienda tedesca operante nel campo della produzione di motori per aerei ed elicotteri, un nome poco conosciuto sotto le Alpi. Eppure è una delle protagoniste del Dax.
Perché è azione del giorno? |
La società prevede per il 2024 profitti ante imposte per un miliardo di euro, in netta crescita rispetto agli 820 milioni del 2023. Inevitabile l’impatto in Borsa con un +4,94% ieri, dovuto anche al fatto che il rapporto fatturato/utili è eccellente, considerando che la prima voce si attesterà nell’anno in corso fra i 7,3 e i 7,5 miliardi di euro, grazie alla crescita del business dei motori per aerei militari, effetto soprattutto della guerra in Ucraina |
Cosa si dice del titolo sui mercati? |
Si fa una considerazione alquanto tecnica: MTU guadagna perché Airbus ha consegnato meno nuovi apparecchi rispetto all’anno scorso. Qual è la correlazione? I produttori di motori si avvantaggiano se le flotte civili e militari invecchiano, dato che i costi di manutenzione, riparazione e fornitura di ricambi aumentano, con margini molto interessanti per uno specialista del settore come MTU |
Isin |
DE000A0D9PT0 |
Ultima quotazione (chiusura 15/10/2024) |
303,9 Eur (performance a un anno +72,4%) |
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
Dopo un anno così positivo il responso è inevitabile: “strong buy”. Ciò ha spinto – in base anche ai risultati annunciati – vari analisti a migliorare i target. Quelli di Jefferies ipotizzano i 320 Eur (condivisi da Ubs) ma JP Morgan sale a 370 Eur |
Cosa dice l’analisi grafica |
Dall’ottobre del 2023 il titolo ha innestato una marcia avanti ben sostenuta da trendline rialziste confermate anche dalla media mobile a 200 periodi inclinata positivamente. La candela verde di ieri si caratterizza per due aspetti: ha superato per la prima volta i 300 Eur e ha portato il titolo in un’area di ipercomprato come non si vedeva da molti mesi. Una fase di consolidamento è ora probabile ma molto dipenderà dagli eventi bellici che sono propellente per il business della società |
Prima resistenza importante |
Il titolo è sui massimi di sempre e quindi non ci sono riferimenti storici in merito |
Primi supporti importanti |
Uno debole sui 296 Eur e uno più rilevante sui 277 Eur |
Rilevatore di rischio |
Da tempo non si evidenzia una correlazione con il Dax. Se dovesse invece determinarsi la volatilità del titolo aumenterebbe e non di poco |
Segnale di forza |
Dato il nesso con il mondo della difesa (chiamiamolo eufemisticamente così), tensioni che salissero sul fronte Ucraina e Medio Oriente avvantaggerebbero ulteriormente questo titolo |