Massimi su massimi per gli indici USA


Massimi su massimi per l'S&P500 che continua a salire come se nulla fosse. Quello che mi fa però pensare è che la volatilità rimanga comunque su valori piuttosto alti ed attorno a 20 punti. Di fatto è una salita che convince poco chi si mette long e quindi ricorre ad una copertura, questa è la mia sensazione. 

Il Nasdaq Composite rimane leggermente lontano dai massimi posti a 18700, certamente appesantito dalla brutta seduta di Tesla nella giornata di venerdì (-8.78%). Al momento rimaniamo comunque sopra 17700 e quindi siamo chiaramente in uptrend.

In Europa massimi storici vicinissimi anche per il Dax di Francoforte che al momento si trova in un canale ascendente ben delinato. Situazione positiva a condizione che si rimanga al di sopra dei 19000 rispetto ai 19521 di chiusura settimanale.

In Italia il Future FTSEMIB40 ha tenuto il supporto della settimana scorsa fallendo la chiusura del gap. Dopo il test della media a 200 periodi ci stiamo riportando nella parte alta del rettangolo (34650 punti circa). Più in alto i 35250 che possiamo considerare (erroneamente) massimi storici ovvero massimi che non si vedono da più di una decade!

Fronte watchlist...

L'operatività sulle azioni italiane è difficilissima: pochissima liquidità, book pieni di proposte che vengono revocate istantaneamente dai software, assenza di notizie e quelle poche interessanti non vengono nemmeno pubblicate su Borsa Italiana (commessa di Danieli docet). Il mio consiglio è quello di utilizzare size RISIBILI in modo da non dare nell'occhio da un lato e dall'altro poter cavalcare il trend qualora si concretizzasse durante la seduta. Personalmente sto usando un decimo circa della size che utilizzavo solo un anno fa, proprio perché la volatilità in intraday è elevatissima ma è oggettivamente poco gestibile. Faccio un esempio. In occasione della pubblicazione del piano industriale di BPER nella seduta di giovedì, le azioni, dopo una prima fase di acquisti da macchinette che si scavallavano facendo salire il titolo nella prima ora, improvvisamente sono state spente e BPER è passata da 5.75 euro a 5.56 nell'arco dell'ora successiva (si parla delle 11.00 del mattino per intenderci). Questo significa che se dalle 9 alle 10 le azioni sono state fatte salire del 4.5% (da 5.50 euro a 5.75 euro), poi hanno registrato un drawdown del 3.5% circa e quindi un trader di breve avrebbe certamente stoppato tutto (vedere il grafico a 5 minuti). Entrando in apertura o nei minuti immediatamente successivi ad esempio con 1000 pezzi (circa 5mila euro di controvalore), si sarebbe potuta tenere la posizione, liquidando una metà di pezzi sulla prima salita e tenendo la restante parte a titolo di scommessa per la prosecuzione del trend. Se l'operazione invece fosse andata male alla peggio si sarebbero persi 200 euro (caso di chiusura gap). In altri termini la trigger in questa fase è quella di individuare le news del giorno che possono essere market mover e andare a favore (sia long che short, ma prevalentemente long vista la fase di mercato). Certamente ci sono eccessi ed eccessi. Mi spiego meglio. BPER giovedì mattina era una azione molto vicina ai massimi degli ultimi mesi (ed anni) quindi si poteva in qualche modo ipotizzare un breakout e infatti i manipolatori hanno fatto aprire il titolo proprio sul livello (vedere il grafico daily successivo).

Diverso il caso successo un paio di settimane fa su Moncler: azioni in discesa sul grafico daily, apertura di Moncler in gap up su notizia di un ingresso di LVMH (vado a memoria) e titolo che apre in rialzo del 14% addirittura sopra la media a 200. Per me uno short secco da provare (con pochissimi pezzi). E infatti il titolo è poi sceso COSTANTEMENTE anche nelle sedute successive fino a chiudere perfettamente il gap. A differenza del caso precedente, Moncler aveva infatti lasciato morti e feriti nella discesa degli ultimi mesi e tutti i compratori non vedevano l'ora di uscire ad un prezzo meno traumatico! Da notare che ora le azioni sono tornate al punto di partenza ma hanno rotto la trendline dinamica discendente di lungo periodo. Se Moncler troverà la forza di non rientrare sotto la trendline, il trend discendente potrebbe essere terminato.

Nel mio update infrasettimanale (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/10/9/azioni-cnhi-azioni-danieli-azioni-digital-value/) ho indicato alcuni titoli che riprendo in queste righe.

CNHI

Sembra un bottom arrotondato in corso di formazione. Da seguire.

Banca Generali

Per ora ha rotto il livello statico indicato (link: https://www.lombardreport.com/2024/10/9/azioni-cnhi-azioni-danieli-azioni-digital-value/), ma lo ha fatto di venerdì. Finchè rimane sopra il livello il trend potrà proseguire, altrimenti i long sono a rischio in caso di rientro sotto la linea statica.

Danieli ordinaria

Niente da fare: longata due volte e stoppata due volte. La notizia della commessa in Alabama pubblicata sul sito della società e nelle news dell'Alabama non è stata riportata in Italia e i software hanno continuato a vendere. Scommessa persa.

Industrie De Nora

Stop a 2,65 euro non raggiunto ma il possibile movimento a "V" sul 30 minuti è stato subito abortito nella seduta di giovedì. Out a prescindere.

Andiamo in America...

Goldman Sachs

La Vecchia Signora...guardate che grafico daily: rottura di un triangolo e dei massimi storici. Chiaramente non mi aspetto nulla di esplosivo visto il periodo, ma il grafico è accattivante. C'è un però: osservate i volumi dello scorso anno e quelli del 2024...quando parlo di assenza di volumi (anche su titoli che scambiano miliardi di dollari quotidianamente, non come Borsa Italiana!).

JPMorgan Chase

Finchè rimarrà sopra 217$ potrà continuare a salire. Vicinissima ai massimi storici a 225.48$ (close di venerdì@222,26) usd.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli