Regeneron Pharmaceuticals Inc.: titolo in caduta, ma gli analisti vedono potenziale di ripresa !


Nella giornata di ieri, lunedì, siamo entrati in acquisto sul titolo farmaceutico REGENERON PHARMA a 1040,73 $ dopo che il titolo ha perso il 17% dai propri massimi storici, andando a testare la M.M. a 200 periodi in area 1.000 $, per poi produrre un leggero rimbalzo. Le combinazioni tecniche tra la Media Mobile e il livello di RSI in netto ipervenduto, dovrebbero garantire la forza del supporto anche in relazione alla componente psicologica costituita dall’area dei 1.000 $/az. (v. grafico daily):

Come potete notare dal seguente grafico weekly, il titolo si trova in una lunga fase ascendente iniziata esattamente 5 anni fa, nell’ottobre 2019, interrotta solo nel periodo del Covid (agosto-dicembre 2020), che certifica come la società continui ad essere molto sana a livello di bilanci:

Regeneron Pharmaceuticals Inc. è recentemente finita sotto i riflettori a seguito di un significativo declassamento da parte di Leerink Partners a "market perform" dopo una sentenza preliminare che apre la strada al lancio anticipato del biosimilare Pavblu da parte di Amgen Inc., concorrente diretto del principale prodotto oftalmico di Regeneron, Eylea 2mg. Questa notizia ha contribuito a una caduta delle azioni del 12% a settembre, rendendo Regeneron il peggior performer dell’indice S&P 500 per la settimana. Si tratta del calo mensile più consistente dalla metà del 2019.

Nonostante il declassamento, alcuni analisti del settore vedono questa reazione come eccessiva. In particolare, Brian Abrahams di RBC Capital Markets sostiene che la crescita del resto del portafoglio di Regeneron, inclusa la promettente terapia Dupixent, sarà in grado di compensare eventuali perdite causate dalla concorrenza sul fronte dei farmaci per gli occhi. Abrahams mantiene infatti un giudizio positivo sulle prospettive dell'azienda e ritiene che la recente svendita delle azioni sia stata esagerata.

Regeneron ha mostrato una notevole solidità finanziaria, come dimostrato dai risultati del secondo trimestre 2024, con un fatturato totale di 2,7 miliardi di dollari (+15% rispetto all'anno precedente) e un utile netto di 1,2 miliardi di dollari, trainato principalmente dalle vendite di Eylea. La società ha inoltre una pipeline di farmaci promettenti in fase di sviluppo nei settori dell'oncologia, oftalmologia e immunologia, oltre a collaborazioni strategiche, come quella con Sanofi, che ne potenziano le capacità di ricerca e sviluppo.

Un recente fattore positivo è l'approvazione da parte della FDA del trattamento Dupixent per la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), che ha contribuito a un leggero rialzo delle azioni sia di Regeneron (+0,2%) che di Sanofi (+1,1%) la scorsa settimana. Dupixent, sviluppato in collaborazione con Sanofi, rappresenta il primo farmaco biologico approvato negli USA per la BPCO e ha mostrato una riduzione del 30% nei tassi annualizzati della malattia in studi di fase 3. Questo successo rafforza ulteriormente la posizione di Dupixent, già utilizzato in trattamenti per asma e dermatite atopica, e suggerisce un potenziale di crescita significativo.

David Risinger di Leerink Partners riconosce che la decisione giudiziaria aumenta l'incertezza riguardo alle prospettive di Eylea negli Stati Uniti, ma non esclude del tutto la possibilità di un accordo tra Regeneron e i produttori di biosimilari entro il 2026. Tuttavia, l’introduzione anticipata di una versione a basso dosaggio del farmaco da parte di Amgen potrebbe complicare la strategia di migrazione degli utenti verso una versione a dosaggio più elevato.

Attualmente, Regeneron resta un’opzione d'investimento presente nei portafogli di 57 hedge fund, a riprova del continuo interesse istituzionale verso il titolo. Nonostante le recenti sfide, l'azienda appare ben posizionata per una ripresa, grazie a una solida pipeline di prodotti, collaborazioni strategiche e una comprovata capacità di innovazione. Per gli investitori disposti ad accettare un certo livello di rischio, Regeneron potrebbe rappresentare un’opportunità interessante per capitalizzare sulla crescita futura nel settore biofarmaceutico.

Regeneron Pharmaceuticals, Inc. è una società biotecnologica impegnata nella scoperta, invenzione, sviluppo, produzione e commercializzazione di medicinali. Il suo portafoglio prodotti comprende i seguenti marchi: Dupixent, Evkeeza, Eylea, Inmazeb e Kevzara. L’azienda accelera il tradizionale processo di sviluppo di farmaci attraverso le sue tecnologie proprietarie VelociSuite come VelocImmune, che utilizza topi geneticamente umanizzati unici per produrre anticorpi completamente umani ottimizzati e anticorpi bispecifici. L'azienda è stata fondata l'8 gennaio 1988 e ha sede a Tarrytown, New York, offre lavoro a 13.450 dipendenti e capitalizza in Borsa 116 miliardi di $.

Per il trimestre a giugno 2024, Regeneron Pharmaceuticals presenta un Cash-to-Debt di 3,63, superiore al dato mediano storico aziendale di 2,33, ma inferiore al dato mediano del settore delle biotecnologie di 6,19.

Il Debt-to-Equity, di nuovo, per il trimestre terminato a giugno 2024, si attesta a 0,10. Quasi in linea con il dato mediano storico aziendale di 0,12 e non molto distante dal dato mediano settoriale di 0,14.

Il dato TTM (trailing twelve months) dell’interest coverage è di 60,69 punti: sotto al dato mediano storico aziendale di 83,46 e a quello settoriale di 122,56.

Basso il Piotroski F-Score, pari a 3/9.

Il margine operativo TTM di Regeneron Pharmaceuticals è del 30,14%, rilevazione inferiore al dato mediano storico aziendale del 34,56%, ma superiore al dato mediano settoriale del -156,33%.

A giugno 2024, il tasso di crescita medio composto degli utili per azione senza NRI a 3 anni di Regeneron Pharmaceuticals è del 7,90% ed il price earning attuale è di 27,91 punti (rispetto ad un dato mediano storico aziendale di 24,91 ed un dato mediano settoriale di 27,77).

Sempre positivo il rapporto ROIC/WACC che si attesta sopra il 10%.

Infine ricordiamo che il titolo è sopravvalutato rispetto al 'fair value', ma di questi tempi e in questo settore è molto difficile trovare un titolo non sopravvalutato, con questi dati.

Alla prossima.