Dal momento che non ci sono novità particolarmente interessanti in questo periodo di mercati in crescita e di bassa volatilità, dove diventa difficile per gli emittenti strutturare prodotti con buon rapporto RR, volevo sottolineare l'andamento di questa Rubrica dedicata ai Certif d'Investimento, nata all'inizio di Novembre 2022.
I Certificati di cui ho parlato nei tanti articoli (non mi piace usare il termine 'segnalazioni' perchè potrebbe sembrare un 'consiglio per gli acquisti', cosa vietata dalla legge e non certo nelle mie intenzioni) sono stati complessivamente 62.
Di questi 28 sono stati rimborsati anticipatamente, il che, a mio giudizio, è sempre un risulato positivo, perchè rientra il capitale investito e si sono incassate le cedole, per poter poi reinvestire.
Dei restanti 34 solo 1 non sta brillando, tutti gli altri 33 stanno andando benissimo e alcuni di questi saranno rimborsati a breve.
L'unico che ha deluso è stato quello sul pharma IT0006754524, che sta quotando in area 767/768. Tutti gli analisti, che come noto non ci prendono mai, davano Sanofi come il titolo più rischioso, invece le delusioni sono arrivate da Pfizer e Bayer; le cedole sono state tutte pagate finora e Bayer attualmente si trova sul filo di rasoio. So che alcuni hanno venduto dopo pochi mesi senza rimetterci nulla, altri hanno tenuto fiduciosi nella ripresa di due titoli che sono poi colossi mondiali nel farmaceutico, e la scadenza è ancora lontana (agosto '25). Personalmente ho una view più positiva che negativa e sto anche valutando un possibile reingresso a questi prezzi, ma è chiaro che ognuno deve agire secondo la propria propensione al rischio.
C'è poi tutto il capitolo delle strategie difensive che possono essere messe in atto quando un prodotto va male, ma diventa piuttosto complesso e richiede molta esperienza e tempo.
Certamente il merito maggiore va attribuito non al sottoscritto ma ai mercati, lascio comunque a voi le valutazioni complessive, rimanendo sempre a disposizione per chiarimenti, pareri e dubbi.
Buon 2024 a tutti gli abbonati
Paolo Vandelli
