Calma prima della tempesta: La BCE fissa il Corso in vista della mossa della FED


Era nelle aspettative e così è stato, la Bce e la Lagarde hanno lasciato invariati i tassi di interesse al 4.5%.

Una mossa che calcisticamente, spedisce la palla in tribuna ed attende la decisione della Federal Reserve che si riunirà mercoledi prossimo 31 gennaio, concretizzando quel fenomeno di attendismo che spesso si verifica in concomitanza dei meeting delle Banche Centrali.

Una mossa che ha il sapore del calcolo strategico ma che mostra in se anche una certa ragionevolezza se si considera il seppur piccolo rialzo dell'inflazione nelle ultime rilevazioni.

Nessuna scossa quindi per le Piazze europee con i Titoli di Stato che già da tempo si erano largamente allineati sul valore di rendimento più prossimo al livello dei 4.5%, mentre il versante azionario si è mantenuto stabile e pronto a seguire gli Usa sin dal primissimo pomeriggio.

Una delle azioni di cui abbiamo trattato gli sviluppi nella rubrica video Weekly Recap  è stata Olidata.

Avevamo decretato un livello switch ai 0.64€ e come detto in passato a proposito dei livelli switch, in quei punti si delinea lo spartiacque tra l'essere favoriti ingressi long e l'essere favoriti gli ingressi in short se si andasse al di sotto di tale livello.

Quanto accaduto in una semplice giornata di trading spiega la forza, l'efficacia e la realizzazione vincente di un trade  che fa portare a casa un rendimento del 12%.

Qualcuno potrebbe obiettare che la zona 0.64€ non sia stata raggiunta e toccata perfettamente ma il posizionamento dei market maker può far differire di qualche tick il verificarsi preciso dell'evento o meno.

Nel caso di Olidata il tick di negoziazione fa saltare il prezzo di 0.005 cent per cui gli ordini possono avere come prezzo 0.64-0.645-0.65-0.655 etc.

Il market maker (il nostro più feroce avversario) aveva posizionato il proprio ingresso a 0.65€ per cui, visti i bassi volumi di discesa sino a quel prezzo bisognava esere abili e veloci nel sopravanzare l'ordine del Market maker e si sarebbe riusciti a spuntare il prezzo di ingresso in prossimità del livello switch.

L'ingresso in tale zona porta anche ad una riduzione dello stop loss nel caso si scendesse al di sotto dei 0.64€ minimizzando quanto più possibile il rischio insito nel trade.

Una menzione particolare era stata fatta in materia di chiusura Gap Up qualora si fosse andati a scendere sotto i 0.64€.

Considerando quindi, il movimento esaurito a causa del rimbalzo effettuato e presupponendo che al secondo ritorno ai 0.64€ non ci sia perdono per coloro i quali entrerassero long, il livelo da prendere in considerazione rimane al prezzo di chiusura Gap, ovvero 0.525€.

Rapida menzione per il mercato obbligazionario che come anticipato, non ha subito alcuno scossone da parte della Bce per cui le valutazioni fatte nell'ultimo articolo e nel video Weekly Recap  rimangono tali, osservando solo il Bund che pare provare a rialzare la testa ma ancora non a sufficienza per dare il giusto impulso ai Titolo di Stato che lo tengono d'occhio, metro per metro.

Come evidenziato, il livello dello switch è ai 134 punti per cui già il semplice fatto di navigarvi a vista ad un pelo al di sopra, mette la giusta adrenalina ed attenzione negli uomini dal click pronto sul mouse.

La sensazione è che anche in questo frangente si possa attendere la Fed mercoledì prossimo come preannunciato ma avere questi dati in vostro soccorso, fa si che si possa essere pronti per scegliere la strategia giusta, qualsiasi evento accada.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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