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Le azioni del giorno – Microsoft contro Apple, il duello riparte


Un eterno confronto che ora vede prevalere la prima. Ieri è successo in merito un avvenimento significativo: ve lo illustriamo e inoltre analizziamo l’andamento in Borsa di entrambi i titoli.

Buy or sell

L’una o l’altra ma più spesso l’una e l’altra: le due leader Usa della tecnologia sono da anni antagoniste a Wall Street, il che trova riscontro nei portafogli dei piccoli e medi investitori italiani. Microsoft ha superato ieri Apple in termini di capitalizzazione e allora spazio a un raffronto diretto.

I numeri di Borsa cosa dicono?

Microsoft ha raggiunto una capitalizzazione di 2.888 miliardi di dollari contro i 2.887 di Apple ma attenzione: ciò si è riferito alle ore 14.49 di ieri a New York. Basta poco perché la posizione in classifica si possa invertire

Un pareggio di fatto ma non altrettanto avviene in termini di rating dei mercati. Cosa sta succedendo?

Vari analisti hanno rivisto al ribasso il rating di Apple, valutando che le potenzialità di crescita dei business stiano riducendosi, a causa della debolezza soprattutto nel settore della telefonia

Sono opinioni spesso contraddittorie, che valgono fino a un certo punto. Meglio valutare l’insieme degli analisti per ammortizzare le posizioni individuali. Cosa ne deriva?

Dei 52 analisti definiti “indipendenti” 41 si esprimono, nel caso di Microsoft, su uno “strong buy”; dei 44, nel caso di Apple, 20 su uno “strong buy” e 15 su un più prudente “hold”

Vediamo dei dati gestionali importanti: margine operativo e indebitamento. Come si attestano reciprocamente?

Per Microsoft il margine operativo si colloca al 43% con un indebitamento in calo rispetto soprattutto al cash disponibile. Per Apple il margine operativo è al 29,8% ma il debito resta elevato e superiore al cash detenuto

C’è chi attribuisce la forza di Microsoft agli investimenti nell’intelligenza artificiale. Quanto è il relativo merito?

Non trascurabile ed è da attribuire a MicrosoftCopilot, assistente digitale basato sull'intelligenza artificiale progettato per aiutare gli utenti con una vasta gamma di attività e servizi sui propri dispositivi. Rimane però il problema dell’accordo da 13 miliardi Usd con OpenAI, sottoposto a indagine da parte di varie autorità per la concorrenza

Facciamo ora il punto relativo all’analisi grafica dei due titoli. Cominciamo da Microsoft

Massimo storico a 384,6 Usd, con la rottura ieri al rialzo della resistenza dei 382,7 Usd, che ora sono un supporto. Il titolo sta avvicinandosi a un ipercomprato che però l’ha già caratterizzato nel mese di novembre senza che si determinasse successiva debolezza. Un livello da monitorare? I 358 Usd. Sotto si manifesterebbe effettivamente una possibile fase correttiva

E Apple?

Dal 13 dicembre scorso (max 199,6 Usd) è iniziata una fase correttiva che ha riportato il titolo sui 185 Usd, poco sopra la media a 200 sedute, sfiorata venerdì 5 gennaio. Decisiva la tenuta di questa variabile, cruciale nell’attività dei trading system

In conclusione Microsoft è effettivamente più forte di Apple?

Molti numeri lo confermano e le valutazioni del mercato vanno nella stessa direzione