Qualche 'occasione' si può ancora cogliere


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Nell'ambito dei Certificati d'Investimento il termine 'occasione' significa trovare prodotti che possano offrire un buon rendimento a prezzi accettabili e con barriere sufficientemente difensive.

E questo può essere considerato tale.

I sottostanti sono i 'soliti' big Italy, che però finora non ci hanno ancora deluso:

STELLANTIS:  strike 15,4;    barriera 9,2;        spot attuale 16,8

ENEL:               strike 5,41;    barriera 3,24;      spot 6,15

UNICREDIT:     strike 18,74   barriera 11,24;     spot 22,34

Pertanto tutti sopra i rispettivi valori di strike del 9,01%/13,7%/19,2%.

E' un classico Phoenix Memory emesso il 15/2/'23 con scadenza 15/2/'27.

Le barriere sono poste al 60% sia per il flusso cedolare che per il rimborso del capitale a scadenza.

Rendimento: 1% mensile per le cedole; 12,1%  annuale al prezzo attuale in lettera appena sotto la pari (999,08).

La struttura è Softcallable, vale a dire che il rimborso alle varie date di rilevamento non è automatico bensì a discrezione dell'emittente; il che ha dei pro e dei contro.

PRO.: le strutture soft hanno un costo minore per l'emittente, il che permette di ottenere, a parità di condizioni, un rendimento maggiore di circa un paio di punti rispetto ad un prodotto simile con gli stessi sottostanti e le stesse barriere; un altro vantaggio è che la tendenza attuale (in Svizzera la maggioranza dei certificati sono softcallable ad es.) è quella di non rimborsarli facilmente, permettendo quindi di continuare nel tempo di poter usufruire di un buon flusso cedolare quando i sottostanti sono solidi e con barriere difensive (ad es. il certificato in oggetto sarebbe già stato rimborsato ai valori attuali, invece continua la sua vita)

CONTRO: non è  ben chiaro quali siano i criteri che i trader dell'emittente utilizzino per decidere se e quando rimborsare, risultando perciò difficile una 'programmazione' dell'investimento. Abbiamo vari esempi di certificati soft con i sottostanti saliti anche del 25%/30% sopra i valori di strike e che ancora non vengono rimborsati, il che è indubbiamente positivo, anche se ad ogni data di rilevamento siamo tutti lì a vedere cosa succede....rimbora?...non rimborsa?...mah; però finche paga ci va poi bene. Un altro 'contro' è dato dal fatto che il prezzo di queste strutture soft non sale mai proporzionalmente in relazione ai  sottostanti, proprio per la teorica possibilità di essere rimborsati (vengono quindi definiti 'cappati'), risulatndo perciò alla fine come veri prodotti da investimento con rendimenti quasi sempre non inferiori al 12% annuo.

Personalente ritengo che i Pro superino i Contro, ovviamente operando scelte oculate.

Per chi fosse interessato potrei citare vari certificati che continuano a pagare tutti i mesi, da tempo, pur con i sottostanti ben sopra strike, ma con prezzi in lettera sempre intorno ai 1010/1015. Questo citato invece è  uno dei rari ancora intorno alla pari.

Paolo Vandelli