Tanti fattori concomitanti hanno determinato una situazione ieri di nuovo favorevole per il titolo. Da un punto di vista tecnico ce ne vuole però per tornare ai massimi di fine 2021.
Buy or sell
Un settore dove la concorrenza non manca. Quella delle soluzioni uditive è un’attività in cui le componenti tecnologiche, dello sviluppo dei business e del marketing devono integrarsi al meglio. Il caso Amplifon lo conferma. Ieri l’azione ha messo a segno una performance eccellente (+5,64%), dovuta a diversi fattori. Il mercato si è dimostrato però ancora una volta molto tecnico, con una chiusura allineata alla media mobile a 200 periodi. Il che merita un approfondimento.
Isin |
IT0004056880 |
Ultima quotazione (chiusura mercoledì 20/9) |
30,35 euro |
Cosa è successo per un balzo di oltre il 5%? |
Si è manifestata la classica spinta da upgrading, in questo caso degli analisti di Hsbc |
LombardReport è però molto scettica su tale tipo di valutazioni. E allora? |
In questo caso siamo puri cronisti. La banca inglese ha alzato il target da “hold” a “buy” con un prezzo obiettivo di 35 euro |
Come motivano la scelta? |
Sostengono che quello di Amplifon è “un business model resiliente, con capacità di sviluppo per acquisizioni e competenza nel gestire i prezzi con i produttori”. Il che avviene sia con una crescita organica del fatturato sia con acquisition |
Di giudizi simili ce ne sono tutti i giorni sui mercati ma raramente vengono accompagnati da performance così rilevanti. Cosa c’è d’altro? |
Forse la notizia che il gruppo intende espandersi sui mercati asiatici e anche in Australia. Laggiù ci sono interessanti potenzialità dovute all’invecchiamento della popolazione. In Cina viene annunciato l’obiettivo di 250 negozi, fra cui un flagship store a Shanghai. Gli investitori sono sempre ben disposti quando un’azienda vuole crescere nell’area del Pacifico |
Noi che vediamo le cose da un punto di vista di analisi tecnica segnaliamo qualcosa di particolare su questo fronte? |
Sì. Si tratta della chiusura della seduta di ieri con un riallineamento della quotazione sulla media mobile a 200 periodi, ora collocata a 30,31 euro |
Torniamo indietro. E i conti come vanno? |
Sono solidi, con un forte progresso dei ricavi a oltre 1,1 miliardi di euro nel primo semestre (+9%), grazie a una crescita organica (+7%) superiore a quella del mercato di riferimento |
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I parametri per valutarla
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
Su base “daily” è scattato il segnale del “buy” ma se si allunga la periodicità le segnalazioni sono al massimo di “neutral” (su base mensile), il che è dovuto alla prolungata fase discendente iniziata a giugno |
Cosa dice l’analisi grafica |
I minimi del 2022 sono lontani ma lo sono altrettanto i massimi di fine 2021. La media a 200 si sta dimostrando molto utile nella definizione del trend. Il titolo ci viaggia attorno da molte settimane, senza segnali chiari. Ieri – come detto – si è realizzato un riallineamento dopo una rottura al ribasso avvenuta a metà agosto |
Prima resistenza importante |
E’ l’area in cui si trova appunto la 200. Successiva quella dei 32,1 euro |
Primo supporto importante |
Indichiamolo sui minimi di seduta del 19 settembre, attorno ai 28,2 euro |
Rilevatore di rischio |
La volatilità (su base annuale) solitamente piuttosto bassa è aumentata negli ultimi tempi, attestandosi sul 32% |
Segnale di forza |
Si manifesterebbe con il risorpasso della 200 e con una progressiva salita verso i 32-33 euro. Si tenga però conto che i target prevalenti degli analisti collocano l’azione sui 34-36 euro |