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L’asset del giorno – Balzo in avanti dell’uranio e balzo in avanti dei relativi Etf


Seduta molto positiva ieri per i tre replicanti quotati su Borsa Italiana. Quali sono e i motivi di un trend in corso da tempo.

Buy or sell

Seduta ieri particolarmente vantaggiosa per gli Etf sull’uranio. Inoltre da qualche tempo le loro performance sono favorevoli. C’è un cambiamento in corso sul fronte delle fonti energetiche ed è un nuovo asset su cui investire con stabilità? Rispondiamo a queste domande.

Cosa sta succedendo?

Che si è determinato il classico sbilanciamento fra domanda e offerta. Sul primo fronte si osserva una richiesta in crescita, in quanto si considera ecocompatibile la nuova energia nucleare, in attesa di un definitivo successo delle fonti rinnovabili. Sul secondo fronte c’è carenza di offerta di uranio e quindi inevitabilmente un’ascesa del suo prezzo

Da cosa dipende questa carenza?

I dati sui maggiori produttori di uranio non sempre collimano. Ciò non esclude che fra di essi ci siano Russia e Nigeria. Le cui riserve sono invece fra le più rilevanti al mondo. Data l’instabilità politica in corso in entrambi i Paesi si segnala un effetto a livello di prezzi

Il trend è però in atto da ben prima della guerra fra Russia e Ucraina e del golpe in Nigeria. Quindi c’è uno squilibrio strutturale che parte da lontano?

Sì, sebbene le quotazioni dell’uranio abbiamo subito forti variazioni negli ultimi trenta e passa anni. Si può fissare un valore medio storico sui 35 Usd/Lbs (libbra). Ieri ha chiuso a 62 Usd/Lbs. Inoltre ci sono anche fattori momentanei: per esempio la società canadese Cameco, che gestisce la seconda più grande miniera di uranio al mondo, ha ridotto le sue previsioni di produzione per l'anno in corso, a causa di problemi nella miniera di Cigar Lake e nello stabilimento di Key Lake. Un insieme di fattori porta quindi allo squilibrio di cui si è detto all’inizio

Di qui le ottime sedute degli Etf con sottostante appunto l’uranio. Facciamo il punto

Parliamo solo di Etf quotati su Borsa Italiana. Lo Sprott Uranium Miners (Isin IE0005YK6564) ha sottostante il mondo degli estrattori di uranio. Con valuta di denominazione l’Usd e non l’Eur – come erroneamente indicato da Borsa Italiana! – da inizio anni ha messo a segno un +40%. Replica società coinvolte nell’industria dell’uranio e quindi estrazione, esplorazione, sviluppo e produzione. L’Etf può inoltre investire in entità che detengono uranio fisico, royalties o altre attività non minerarie. Global X Uranium (Isin IE000NDWFGA5) da inizio anno ha performato per il 27%, mentre infine il Vaneck Uranium And Nuclear (Isin IE000M7V94E1) ha cominciato le contrattazioni ad aprile e quindi non può essere ancora analizzato su un periodo confrontabile con gli altri

Ci sono dei target relativi al prezzo dell’uranio?

Ci sono ma non collimano e fra l’altro in molti casi sono già stati superati. Fonti autorevoli parlano di un possibile aumentato deficit dopo il 2028

L’alternativa di puntare su singole azioni è possibile?

Solo per poche, poiché la maggioranza è quotata su mercati non accessibili. Di qui la preferenza per gli Etf, che semplificano l’operatività e replicano meglio un comparto certamente complesso nel suo assetto globale