Anche loro verranno rimborsati come dei normali bond. E in effetti i sottostanti sono emissioni con stessa vita residua. In un caso al 2026 e nell’altro al 2028. Le caratteristiche che li distinguono.
Buy or sell
Se Borsa Italiana è molto lenta nel proporre le nuove emissioni internazionali di bond, facendosi bastonare da quella tedesca, ormai riferimento assoluto per il settore, appare invece repentina nel proporre inediti Etf. E questo le fa onore. Lo dimostra (uno dei tanti casi) la velocità con cui ha proposto dei replicanti anomali rispetto alle strutture tradizionali di tale tipo di prodotti. Si tratta degli iShares BlackRock iBonds, già diffusi negli Usa ma innovativi per il mercato europeo. Ve li spieghiamo nei dettagli.
Come sono impostati? |
Si caratterizzano per essere strutturati su un portafoglio di bond con date di scadenza ravvicinate. A loro volta hanno una data di scadenza, il che è assolutamente anomalo rispetto agli Etf tradizionali |
Pagano cedole? |
Sì. Prevedono il pagamento trimestrale di cedole oltre logicamente a un pagamento finale nell’anno di scadenza dichiarato |
I sottostanti sono molto diversificati? |
Assolutamente e proprio questo è un vantaggio. Si tratta di emissioni corporate. Ognuna può raggiungere un massimo del 3% rispetto al capitale totale |
Qual è il tipo di replica? |
Fisica con ottimizzazione a campione. In altre parole investono in un sottoinsieme dell’indice di riferimento. La scelta del campione è fatta in modo tale da garantire la massima aderenza tra andamento dello stesso indice e quello dell’Etf, assicurando costi minori |
Quali sono i vantaggi? |
L’emittente li definisce così: “Gli Etf iBonds sono progettati per maturare come un'obbligazione, essere negoziati come un'azione e diversificare nei sottostanti come un fondo” |
Quanti quelli disponibili? |
Su Borsa Italiana per ora sono due, uno con scadenza 2026 e uno con scadenza 2028, entrambi in euro, ma la società ne offre anche in Usd su altre piazze |
Si può prevedere il rendimento distribuito? |
Per il 2028 è di circa il 3,9%. In prevalenza si tratta di emissioni francesi, tedesche e Usa in euro, con rating BBB in media per il 45% del totale e A per il 42% |
Uno svantaggio rispetto ai singoli bond? |
Riguarda l’aspetto fiscale. Trattandosi di Etf non è infatti possibile la compensazione di minusvalenze, almeno fino alla riforma in merito già annunciata dal Governo |
A quale tipo di investitori si prestano meglio? |
A chi voglia puntare sui corporate in euro senza subire l’handicap del taglio 100.000, prevalente per tali emissioni, e attuando strategie di trading o di accumulo, facilitate da quotazioni molto basse |
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Denominazione |
Ishares iBonds Corporate 26 € Etf |
Isin |
IE000SIZJ2B2 |
Valuta denominazione |
Eur |
Quotazione chiusura ieri |
5,008 Eur |
Sottostante |
Obbligazionario corporate in euro: l'indice misura la performance di bond societari di tipo investment grade a tasso fisso denominati in euro con scadenza compresa fra il 01/01/2026 e il 15/12/2026 |
Scadenza dell’Etf |
31/12/2026 |
Ter (commissione annuale di gestione) |
0,12% |
Distribuzione cedole |
Trimestrale |
Indicatore di rischio (da Kiid) |
2 (da 1 minimo a 7 massimo) |
Rischio “downgrade” |
Al momento dell'acquisto, gli investimenti dei comparti sottostanti saranno conformi ai requisiti di rating del credito del relativo indice di riferimento, che è investment grade (superiore Baa3/BBB-). Logicamente i titoli potrebbero subire declassamenti in determinate circostanze |
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Denominazione |
Ishares iBonds Corporate 28 € Etf |
Isin |
IE000264WWY0 |
Valuta denominazione |
Eur |
Quotazione chiusura ieri |
4,977 Eur |
Sottostante |
Obbligazionario corporate in euro: l'indice misura la performance di bond societari di tipo investment grade a tasso fisso denominati in euro con scadenza compresa fra il 01/01/2028 e il 15/12/2028 |
Scadenza dell’Etf |
31/12/2028 |
Ter (commissione annuale di gestione) |
0,12% |
Distribuzione cedole |
Trimestrale |
Indicatore di rischio (da Kiid) |
2 (da 1 minimo a 7 massimo) |
Rischio “downgrade” |
Al momento dell'acquisto, gli investimenti dei comparti sottostanti saranno conformi ai requisiti di rating del credito del relativo indice di riferimento, che è investment grade (superiore Baa3/BBB-). Logicamente i titoli potrebbero subire declassamenti in determinate circostanze |