NASDAQ100 WEEKLY - Continua la fase negativa sugli indici azionari USA, anche se si parla di cali modesti !


CONTINUA LA FASE RIBASSISTA SUI LISTINI AZIONARI USA ! TUTTI E TRE I LISTINI RIPORTANO PERDITE DI POCO SOPRA IL 2%

Wall Street ha chiuso la settimana ancora con un andamento ribassista. Gli indici principali, come il Dow Jones e il Nasdaq, hanno mostrato piccole variazioni, riflettendo l'incertezza degli investitori. Parlando dei principali catalizzatori di rischio, il secondo più grande agente immobiliare cinese, nonché il promotore immobiliare più indebitato al mondo, Evergrande ha presentato istanza di protezione dai creditori in un tribunale fallimentare degli Stati Uniti giovedì, secondo Reuters. Le stesse crescenti paure che circondano la seconda economia più grande del mondo, così come la transizione economica globale, mentre combatte con il rallentamento della ripresa economica e alimenta le preoccupazioni per la salute finanziaria del più grande agente immobiliare cinese, vale a dire Country Garden. Tra questi timori, banche statunitensi di alto livello come JP Morgan e Barclays hanno recentemente ridotto le previsioni di crescita della Cina.

La grande attesa è ora rivolta all'annuale raduno della Federal Reserve a Jackson Hole. Gli occhi sono puntati sul presidente della FED, Jerome Powell, il cui discorso potrebbe fornire indizi cruciali sul futuro delle politiche dei tassi d'interesse così che, lo strumento FedWatch del CME, segnala una probabilità di quasi l'86% che la FED non aumenti i tassi a settembre oltre a spingere i rialzisti sul dollaro USA. Ma, nonostante la recente stabilità del quadro macroeconomico, con la produzione industriale e le vendite al dettaglio di luglio negli States hanno segnato una crescita sorprendente, anche se i numeri delle abitazioni erano contrastanti, gli investitori rimangono cauti in particolare a causa delle crescenti aspettative di un rafforzamento dell'economia statunitense che suggerisce che gli Stati Uniti potrebbero evitare una recessione nel prossimo futuro anche se la "curva dei rendimenti invertita", è storicamente considerato un campanello d'allarme per le imminenti recessioni, tuttavia la maggior parte degli analisti sostengono che la situazione economica attuale è diversa da quella dei periodi precedenti in cui la curva si è invertita.

Passando ora ad analizzare le trimestrali economiche societarie pubblicate finora.

Gli investitori sono pessimisti sul mercato americano, indicando che prevedono che gli utili non cresceranno così velocemente come storicamente. Il mercato è scambiato a un rapporto PE di 27,4x, che è inferiore al suo PE medio a 3 anni di 32,1x. Gli utili delle società quotate americane sono cresciuti del 27% all'anno negli ultimi tre anni. I ricavi di queste società sono cresciuti dell'11% all'anno. Ciò significa che nel complesso queste società generano più vendite e, di conseguenza, aumentano anche i loro profitti.

Questi i settori che hanno guidato i cambiamenti all'interno del mercato statunitense:

Gli investitori preferiscono il settore sanitario per la crescita futura, che viene scambiato al 61,4x al di sopra del suo rapporto PE medio a 3 anni di 49,4x. La fiducia del mercato è probabile perché gli analisti prevedono una crescita annuale degli utili del 17,6%, che è superiore al calo degli utili dell'anno scorso del 4,7% annuo. Il settore Energia è il meno preferito dagli investitori per la crescita futura. Tuttavia, il sentimento degli investitori sembra essere migliorato dato che viene scambiato al di sopra della sua media triennale di 2,0 volte.

Gli analisti sono più ottimisti sul settore dei beni di consumo voluttuari, prevedendo una crescita annuale degli utili del 24% nei prossimi 5 anni. Questo è migliore del suo passato calo degli utili del 6,9% all'anno. Al contrario, il settore dell'energia dovrebbe vedere i suoi utili diminuire del 4,2% all'anno nei prossimi anni:

Queste le aziende che hanno guidato il mercato negli ultimi 7 giorni al rialzo:

E quelle che hanno guidato il mercato negli ultimi 7 giorni al ribasso:

Questa situazione di incertezza sui mercati USA, ha portato i futures sui Fed Funds ad aumentare (di poco) la probabilità di un altro rialzo entro novembre prossimo e stimare un primo taglio a giugno dell’anno prossimo.

Uno dei driver delle sedute negative di Wall Street continuano ad essere i rendimenti dei Treasury statunitensi che hanno chiuso la sessione con una performance mista. Il rendimento a 10 anni ha raggiunto un picco al 4,328%, il livello più alto dal 2007, prima di scendere leggermente in chiusura di settimana, mentre il rendimento a 30 anni è salito al 4,426%, il più alto dal 2011. Mentre il 2 anni ha superato di poco il 5% e solo in intraday per poi scendere al 4,949% con il risultato che la curva si sta sempre più disinvertendo (2-10Y a 69 bps dai 73 di due venerdì fa) ma sempre a causa del rialzo dei rendimenti sulla parte lunga. L'indice del dollaro USA ha chiuso la giornata stabile a 103,40 dopo aver raggiunto massimi di due mesi a 103,59.

Analisi grafica dell’indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Nella settimana appena trascorsa tra i dati macroeconomici usciti senz’altro buoni per l’economia a stelle e strisce e la retorica sempre stringente sulla politica monetaria dei membri della FED, come riportato dai verbali dello scorso FOMC, ciò ha indotto pressioni sui rendimenti dei treasury e sul rialzo del Dollaro, a detrimento di tutti gli indici azionari e non solo per quello del tech. A livello grafico la lotta con il supporto in area 15000 dove risiede anche la M.M. esponenziale a 50 periodi è stata persa e la pressione delle vendite ha proiettato i prezzi al test del minimo del 26 giugno scorso in area 14700 segnata come onda 4 di (3). L’apertura di venerdì scorso, in realtà è avvenuta sotto tale area con un minimo a 14550 ma poi, in chiusura di seduta e di settimana le quotazioni hanno ripreso la predetta area 14700. Detto ciò abbiamo disegnato sul grafico una nuova onda 1 di (4) ribassista che, però, dovrà essere confermata da livelli più bassi visto, appunto, il recupero del minimo di onda 4 di (3). Il livello di RSI a 34,8 indica che è possibile questo ulteriore allungo ribassista prima di entrare in area di ipervenduto dove scatterebbe una molto probabile reazione. Staremo a vedere. La settimana si è chiusa a 14694.84 con una perdita del – 2,22%, il che porta ad un profit da inizio anno del + 34,33%.

Questa volta stessa sorte del Nasdaq100 si è riversata anche sull’indice S&P500. L’area di supporto 4440 coincidente con la M.M. esponenziale a 50 periodi che aveva contenuto il passivo di due settimane fa, è stata infranta con proiezione verso il minimo di onda 4 di (3) in area 4330 che non è stata testata solo per pochi punti. La rottura al ribasso consolidata di tale supporto sancirebbe l’inizio di onda 4 correttiva come per l’indice tech con primo obiettivo il supporto in area 4200. Tale possibilità potrebbe essere concreta visto il livello di RSI a 34,5 e quindi non ancora in area di ipervenduto. Il simposio di Jackson Hole potrebbe dare questa spinta. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 4369.72 con una perdita del – 2,12% che porta ad un profit da inizio anno del + 13,81%.

Anche l’indice delle blue-chip DOW JONES, che finora era stato a guardare la negatività degli altri due indici maggiori, è capitolato perdendo la stessa percentuale settimanale dell’indice tech, infrangendo il supporto in area 34650 dove staziona la M.M. a 50 periodi e l’area 34500 (ritracciamento del 27,2% della gamba C). Ma anche su questo indice ritroviamo la stessa peculiarità dell’indice tech e cioè che rotto il suddetto supporto in apertura delle contrattazioni di venerdì scorso, lo stesso viene recuperato in chiusura di seduta e settimanale. Il valore dell’RSI a 40 indica debolezza ma non necessariamente un test verso l’area di ipervenduto.  Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 34500.67 con una perdita del + 2,22% e che porta a segnare un profit da inizio anno del + 4,09%.

ORO INDEX

La discesa dei prezzi dell’Oro, nel corso della settimana appena trascorsa, si è fermata esattamente sul supporto posto in area 1915 $/oz. Continua la vendita sul metallo giallo da parte degli investitori che sembrano riluttanti ad investire sul metallo giallo visto che in settimana il rendimento del titolo di Stato USA a 10 anni ha toccato il picco di 10 mesi, inoltre, i dati macro statunitensi in arrivo continuano a indicare un'economia estremamente resiliente, che dovrebbe consentire alla FED di mantenere la sua posizione da falco. In effetti, i verbali dell'ultima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) tenutasi il 25-26 luglio hanno sostenuto le prospettive di tassi di interesse più alti a lungo termine negli Stati Uniti e hanno tenuto la porta aperta ad un rialzo di altri 25 punti base entro la fine dell'anno. Tutto ciò, a sua volta, aiuta il dollaro USA a mantenersi vicino al suo livello più alto in più di due mesi e contribuisce ulteriormente a tenere sotto controllo il prezzo dell'Oro. In questa settimana l’attenzione dei trader sul metallo giallo si sposterà sul cruciale Jackson Hole Symposium, dove i commenti dei banchieri centrali potrebbero infondere una significativa volatilità nei mercati. Nel frattempo, i rendimenti obbligazionari statunitensi giocheranno un ruolo chiave nell'influenzare le dinamiche dei prezzi del Dollaro in assenza di dati macroeconomici rilevanti nella settimana. Pertanto, con i prezzi dell’Oro sul supporto in area 1915 $/oz. coincidente anche con le M.M. a 200 periodi (semplice ed esponenziale), vediamo nel corso di questa settimana se le quotazioni reagiranno invertendo la tendenza o andranno a testare prima l’area psicologica dei 1900 $/oz. per poi andare oltre e parliamo dell’area 1880 $/oz.

Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, settimana da zero a zero sulle quotazioni del Platino che chiude la settimana a 915 $/oz. contro la chiusura di venerdì scorso a 914,6 $/oz. Ma i prezzi nel corso della scorsa settimana hanno oscillato e non di poco, rompendo al ribasso nuovamente il supporto in area 900 $/oz. e facendo registrare un nuovo minimo relativo a 882,6 $/oz. nella giornata di martedì scorso, prezzi esattamente di 10 mesi fa. La divergenza di ferragosto tra il valore dell’RSI in risalita ed il nuovo minimo ha prodotto una reazione dei prezzi nel fine settimana che potrebbe estendersi anche nel corso di questa. Viceversa eventuale prossimo supporto in area 860/855 $/oz.

Anche le quotazioni dell’Argento hanno fatto registrare un minimo nella giornata di ferragosto a 22,265 $/oz. anche se non hanno superato al ribasso il minimo del 23 giugno scorso a 22,14 $/oz., poi un timido rimbalzo ha fatto chiudere l’ottava a 22,735 $/oz. Al rialzo la commodity trova una resistenza in area 23,30 $/oz. dove passano anche le M.M. esponenziale e semplice a 200 periodi, al ribasso se rompe il minimo del 23 giugno nulla osta a testare l’area 21,30/40 $/oz.

La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1916.5 $/oz., con una perdita del - 1,55% rispetto alla scorsa settimana e che porta ad un guadagno da inizio anno del + 4,95%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1889.42 $/oz. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2023:

GUERRA RUSSIA - UCRAINA (EUROPA)

Nella giornata di ieri, domenica, i Paesi Bassi e la Danimarca hanno fatto sapere che forniranno aerei da combattimento F-16 all’Ucraina e i primi invii sono previsti intorno a capodanno. Un annuncio è arrivato dopo che giovedì un funzionario statunitense ha fatto sapere che Stati Uniti hanno approvato l’invio dei jet da parte dei due paesi europei non appena l’addestramento dei piloti sarà completato.

Il ministro di Stato, la danese Mette Frederiksen ha detto che Copenaghen in tutto fornirà 19 jet: i primi sei dovrebbero essere inviati all’Ucraina intorno a capodanno, altri otto saranno forniti nel corso del 2024 e cinque l’anno successivo.

Sabato il ministro della difesa ucraino Oleksij Reznikov ha detto che l’addestramento per i piloti ucraini è cominciato e che serviranno almeno sei mesi, e forse di più, per addestrare anche ingegneri e meccanici. Reznikov ha spiegato che sei mesi di addestramento è considerato il lasso di tempo minimo per i piloti, mentre non è ancora chiaro quanto tempo sarà necessario per addestrare ingegneri e meccanici.

POLITICA USA

Mercoledì scorso il leader della maggioranza al Senato, il dem Chuck Schumer, ha detto che nelle scorse settimane lui e lo speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, si sono accordati in merito alla necessità di ricorrere ad una “continuing resolution”, una misura per prorogare gli attuali fondi per qualche mese. Secondo Schumer si è trattato di un buon segno, ma ha anche sottolineato: “I nostri colleghi repubblicani alla Camera devono seguire l’esempio dei loro colleghi repubblicani al Senato e lavorare in modo bipartisan”. Schumer ha spiegato che seguire l’ala più a destra del Partito Repubblicano e provare ad avanzare un disegno di legge partigiano non porterà ad un successo. Il leader della maggioranza al Senato ha detto: “L’estrema destra vuole chiudere il governo. Ma McCarthy sa che questo sarebbe un disastro non solo per il paese, ma per il suo partito”. Una misura di spesa che rappresenti una soluzione provvisoria potrebbe rivelarsi fondamentale, considerato che l’anno fiscale inizierà l’1 ottobre e senza azioni che finanzino il governo federale si andrebbe incontro allo ‘shutdown’, oltretutto il tempo a disposizione per evitarlo non è molto (nel mese di agosto c’è la pausa estiva, il rientro al Campidoglio dei parlamentari è prevista per settembre).

La scorsa settimana il Presidente Joe Biden ha presentato alcuni risultati raggiunti tramite l’Inflation Reduction Act, in occasione del primo anniversario dalla sua firma. L’inquilino della Casa Bianca ha spiegato che la legislazione ha portato alla creazione di 170 mila posti di lavoro nel settore dell’energia pulita e che nel prossimo decennio creerà circa 1,5 milioni di posti di lavoro, al contempo ridurrà le emissioni di carbonio a livello nazionale in modo significativo.

Secondo un report degli analisti di Bank of America citato da Reuters, dal passaggio della legislazione sono stati annunciati più di 270 nuovi progetti di energia pulita, con investimenti che in totale si sono attestati intorno ai 132 miliardi di dollari.  Circa la metà di questi fondi sarà indirizzata a veicoli elettrici e batterie, mentre l’altra parte nell’ambito dell’energia rinnovabile. Si prevede che gli investimenti saranno accompagnati da oltre 86 mila posti di lavoro, di cui 50 mila riguardanti i veicoli elettrici. I dem avevano promesso che l’Inflation Reduction Act avrebbe ridotto il deficit di bilancio statunitense di 300 miliardi di dollari in dieci anni tramite interventi di natura fiscale e permettendo al governo di negoziare il prezzo dei medicinali con aziende farmaceutiche. Tuttavia, alcune situazioni hanno cambiato le proiezioni finanziarie: i crediti fiscali sono stati apprezzati dalle aziende, aumentando la crescita dell’occupazione, i benefici ambientali ed il prezzo; i repubblicani hanno utilizzato lo stallo sul bilancio per annullare alcuni sforzi dell’amministrazione Biden per aumentare la riscossione delle tasse dai facoltosi; le aziende farmaceutiche hanno fatto causa all’amministrazione per i suoi piani di negoziazione dei farmaci.

POLITICA USA – CINA

L’amministrazione Biden ha ospitato a Camp David un vertice al quale hanno preso parte il Presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ed il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Nell’ambito del summit il Presidente statunitense ed i leader dei due paesi asiatici hanno concordato di approfondire la cooperazione in ambito militare ed economico. I tre paesi si sono impegnati a consultarsi tempestivamente durante crisi e a coordinare risposte a situazioni che toccano interessi comuni. Tra i punti concordati anche quello di organizzare annualmente esercitazioni militari e di condividere informazioni in tempo reale sui lanci di missili nordcoreani entro al fine del 2023, inoltre i tre paesi si sono promessi di tenere vertici trilaterali annualmente. In merito all’impegno dei tre paesi di consultarsi tra loro in caso di minacce ad uno di loro, Biden ha parlato di una linea diretta “per condividere informazioni e coordinare le nostre risposte ogni volta che c’è una crisi nella regione o che colpisce una delle nostre nazioni”. Il Presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha sottolineato che secondo l’accordo raggiunto al summit, provocazioni o attacchi contro una delle tre nazioni coinvolte porteranno ad un processo decisionale a livello trilaterale. Kishida, senza nominare la CINA, ha detto che stanno continuando “tentativi unilaterali” per cambiare con la forza lo status quo nel Mar Cinese Orientale e Meridionale ed ha anche affermato che la minaccia nucleare e missilistica del Corea del Nord sta crescendo.

Nella dichiarazione dei tre paesi partecipanti al summit si parla anche di CINA, in particolare in un passaggio si legge: “Riguardo il comportamento pericoloso ed aggressivo a supporto di rivendicazioni marittime illegali alle quali abbiamo recentemente assistito da parte della Repubblica Popolare Cinese nel Mar Cinese Meridionale, ci opponiamo fortemente a qualsiasi tentativo unilaterale di cambiare lo status quo nelle acque dell’Indo-Pacifico”.

Come riportato dal quotidiano cinese Global Times, venerdì scorso Wang Wenbin, portavoce del ministero degli esteri cinese, commentando il summit di Camp David ha descritto la regione Asia-Pacifico come un altopiano di pace e sviluppo ed una terra di cooperazione che non deve diventare di nuovo un’arena per giochi geopolitici. Global Times scrive che Wang Wenbin ha osservato che tentativi di formare gruppi esclusivi e di portare il confronto del campo e blocchi militari nella regione dell’Asia-Pacifico sono impopolari e porteranno cautela ed opposizione da parte dei paesi della regione.

POLITICA DELLA FED

Mercoledì scorso sono stati pubblicati i verbali dell’incontro di luglio del FOMC, incontro al termine del quale venne applicato un rialzo dei tassi di un quarto di punto percentuale. Dal documento emerge come i funzionari della banca centrale abbiano espresso preoccupazione riguardo al ritmo dell’inflazione, spiegando che potrebbero essere necessari altri rialzi dei tassi nel caso in cui non dovessero cambiare le condizioni.

Nel resoconto del meeting viene riportato che la maggior parte dei membri del FOMC vede ancora significativi rischi al rialzo per l’inflazione che potrebbero richiedere un ulteriore inasprimento della politica monetaria. Dopo il meeting alcuni membri hanno detto che pensano che potrebbero non essere necessari ulteriori rialzi dei tassi, tuttavia nei verbali i funzionari evidenziano la pressione di diverse variabili e viene osservato come le decisioni future dipenderanno dai dati. Nel documento viene riportato: “Nel discutere la prospettiva politica, i partecipanti hanno continuato a ritenere fondamentale che la posizione della politica monetaria fosse sufficientemente restrittiva per riportare nel tempo l’inflazione all’obiettivo del comitato del 2%”. Dai verbali emergono perplessità sullo sviluppo della politica. Da una parte c’era intesa sul fatto che l’inflazione è “inaccettabilmente alta”, dall’altra si è anche parlato di timidi segnali in direzione di una possibile diminuzione delle pressioni inflazionistiche.

Nei verbali viene anche riportato che ci si aspetta un’economia in rallentamento ed un probabile aumento della disoccupazione. Inoltre è stato toccato anche il tema del settore immobiliare commerciale. I funzionari hanno parlato di rischi legati ad un potenziale forte calo nelle valutazioni del settore immobiliare commerciale che potrebbero avere effetti su banche ed altre istituzioni finanziarie esposte verso questo ambito. Per quanto riguarda le scelte di politica monetaria sono stati evidenziati due rischi legati a due possibili diversi approcci: il rischio di inflazione più alta legato ad un allentamento troppo rapido della politica, il rischio di mandare in contrazione l’economia a fronte di un inasprimento eccessivo.

In merito alle prossime mosse di politica monetaria della banca centrale statunitense martedì scorso si è espresso Neel Kashkari. Il presidente della FED di Minneapolis ha spiegato di non sentirsi ancora pronto per dire che il percorso di rialzo dei tassi sia finito, tuttavia ha anche sottolineato di vedere segnali positivi che fanno pensare di essere sulla buona strada aggiungendo che si potrebbe prendere un po’ di tempo per avere ulteriori dati prima di decidere se è necessario che la FED faccia di più. Kashkari ha sottolineato come l’inflazione ‘core’ escludendo cioè i prezzi di energia e cibo sia ancora più del doppio rispetto al target del 2% fissato dall’Istituto e necessita di prove “convincenti” rispetto ad un suo ulteriore calo, al fine di sentirsi più sicuri che la banca centrale abbia fatto abbastanza. Il numero uno della FED di Minneapolis ha detto che la banca centrale è lontana dal taglio dei tassi, tuttavia una loro riduzione per il prossimo anno è una possibilità nel caso in cui l’inflazione dovesse continuare a calare, “solo per mantenere la politica monetaria in un punto stabile, non continuare ad inasprire”.

DATI MACROECONOMICI

Nel mese di luglio le vendite al dettaglio su base mensile crescono dello 0,7%, andando oltre al consensus del +0,4%. A giugno era stato registrato un rialzo dello 0,3% (rivisto da +0,2%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Le vendite al dettaglio Control Group su base mensile a luglio fanno segnare un +1,0%, per trovare una crescita più marcata si deve tornare a gennaio. Il rialzo di luglio si attesta sopra alla rilevazione di giugno del +0,5% (rivista da +0,6%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

L’indice manifatturiero del New York Empire State fa un bel balzo indietro, passando dal dato di 1,10 punti di luglio ai -19,00 punti di agosto (era da maggio che mancava il segno ‘meno’). Il consensus indicava un calo solo a quota -1,00 punti. Il dato è rilasciato dalla Federal Reserve Bank di New York.

Il dato preliminare sui permessi di costruzione su base mensile a luglio registra una lieve crescita, dello 0,1%, passando dalla rilevazione di giugno di 1,441 milioni all’attuale di 1,442 milioni. Il consensus indicava per luglio una rilevazione di 1,463 milioni. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Crescita più marcata per il numero di case per le quali è iniziata la costruzione, che a luglio su base mensile registra un +3,9%. Il dato è passato dagli 1,398 milioni di giugno (rivisti da 1,434 milioni) agli 1,452 milioni di luglio, oltre il consensus fissato a 1,448 milioni. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Su base mensile a luglio il dato sulla produzione industriale registra un +1,0%, rialzo superiore al +0,3% indicato dal consensus. A giugno c’era stata una contrazione dello 0,8% (dato rivisto da -0,5%). Il dato è rilasciato dalla Federal Reserve.

Nella settimana terminata il 12 agosto le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono state 239 mila, appena sotto al consensus di 240 mila. Nella settimana precedente le richieste erano state 250 mila (riviste da 248 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Per la prima volta da agosto 2022 il Filadelfia Fed Manufacturing Index non è accompagnato dal segno ‘meno’. Il dato di agosto 2023 si attesta a quota 12,0 punti, contro un consensus fissato a -10,0 punti. Nel mese di luglio era stata registrata una rilevazione di -13,5 punti. Il dato è rilasciato dalla Federal Reserve Bank di Filadelfia.

PORTAFOGLI AZIONARI

I mercati azionari USA ed internazionali continuano a scendere ed i nostri Portafogli continuano a portare a casa un altro bel tozzo di pane, grazie al raggiungimento del target sul titolo ROSS STORES che ci ha consentito di guadagnare un buon + 7,00% con l’immancabile strategia del “Nasdaq Weekly”, performance dovuta ad una buona trimestrale economica riportata (come potete leggere in seguito nel relativo capitolo). Ma il difficile viene ora in quanto dobbiamo riuscire ad arrivare a target anche sugli altri titoli presenti in Portafoglio senza più la benzina utile al raggiungimento dei livelli consigliati. DATADOG è ad un passo dal farlo, mentre STARBUCKS e T-MOBILE ci hanno illuso dopo l’uscita delle proprie trimestrale che hanno portato i prezzi ad un soffio dal livello di target. In ogni caso questi due titoli sono ancora in territorio positivo. Su tutti gli altri c’è da soffrire, soprattutto sul titolo XCEL ENERGY. Ma siamo in Borsa e la sofferenza è d’obbligo, nessuno regala nulla. Anche questa settimana ci sarebbero diversi nuovi ordini di acquisto, ma visto l’attuale trend dei mercati e la stagionalità non proprio benevola (statisticamente), è opportuno non appesantire troppo il Portafoglio. Pertanto un titolo è uscito e su un titolo apriamo la scommessa valida per questa ottava che potrete leggere nel relativo Portafoglio alla sez. “nuovi ordini”.

Nulla di nuovo sul Portafoglio “The Challenge”, solo il rammarico di non aver avuto la prontezza due settimane fa di aumentare la copertura in caso di discesa delle quotazioni ricaricando sugli indici DAX ed S&P500 in modalità “short” con gli Etf. Lo abbiamo scritto….ma non lo abbiamo fatto !! N.B. (Seguite sempre gli aggiornamenti pubblicati nei relativi Portafogli ed alla sez. “nuovi ordini”).  

Alla prossima.

FOCUS SU AZIONI

REPLY - Il Consiglio di Amministrazione di Reply S.p.A. ha approvato i risultati al 30 giugno 2023.

Da inizio anno, il Gruppo registra un fatturato consolidato pari a 1.038,9 milioni di Euro, in incremento del 16,8% rispetto al corrispondente dato 2022. Positivi tutti gli indicatori di periodo. Nel primo semestre 2023 l’EBITDA consolidato è stato di 153,9 milioni di Euro rispetto ai 144,4 milioni di Euro registrati nel 2022, ed è pari al 14,8% del fatturato. L’EBIT, da gennaio a giugno, è stato di 123,6 milioni di Euro (122,9 milioni di Euro nel 2022), ed è pari all’11,9% del fatturato. L’utile ante imposte, da gennaio a giugno 2023, è stato di 113,5 milioni di Euro (108,7 milioni di Euro nel 2022), pari al 10,9% del fatturato. Per quanto riguarda il secondo trimestre 2023, l’andamento del Gruppo è risultato altrettanto positivo, con un fatturato consolidato di periodo pari a 518,3 milioni di Euro, in crescita del 15,5% rispetto al dato 2022. L’EBITDA, da aprile a giugno 2023, è stato pari a 72,9 milioni di Euro, con un EBIT di 58,0 milioni di Euro e un utile ante imposte di 51,4 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 giugno 2023 è positiva per 101,6 milioni di Euro, mentre al 31 marzo 2023 risultava positiva per 190,7 milioni di Euro. La posizione finanziaria al 31 dicembre 2022 era positiva per 70,6 milioni di Euro.

Mario Rizzante, Presidente di Reply, ha dichiarato: “Reply nel primo semestre 2023 ha registrato un andamento positivo, sia in termini di fatturato che di marginalità. In questi mesi abbiamo assistito ad una continua crescita negli investimenti da parte delle aziende su due direttrici principali di innovazione: intelligenza artificiale e cloud. In particolare, la rivoluzione legata all’introduzione dell’intelligenza artificiale è all’inizio di un percorso di crescita che si prospetta dirompente. L' ingresso dell'intelligenza artificiale nelle nostre vite ricorda il primo impatto del web, negli anni Novanta. Oggi percepiamo i segnali inequivocabili di un cambiamento che sarà epocale ma che ancora fatichiamo a immaginare dove ci porterà. Ciò che succederà nei prossimi anni avrà dell’incredibile. Proprio come Internet ha permeato ogni aspetto della nostra vita, l'Intelligenza Artificiale sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel plasmare il nostro futuro. Le tecnologie ci sono già oggi e qualsiasi azienda le può utilizzare: il punto è capire come applicarle al proprio business. È necessario un cambiamento nel modo di lavorare che derivi da un processo di studio e innovazione continui. Per questo, come Reply, oltre ad avere fatto partire gruppi di competenza dedicati in tutte le società del gruppo, abbiamo già costituito una decina di società che lavorano sull'AI, in modo verticale in ambiti e settori specifici”.

NVIDIA - Con una grande sorpresa per il mondo degli investitori, NVIDIA ha rivisto in modo significativo al rialzo le sue indicazioni sugli utili dopo la chiusura del mercato il 24 maggio 2023. La società ha dichiarato che le sue entrate previste per il secondo trimestre sarebbero state di circa 11 mld $, mentre il consenso del mercato, secondo FactSet Consensus Stime, erano rimaste a 7,2 mld $. Il prezzo delle azioni di NVIDIA è salito del 24% il giorno successivo. Il cambio di orientamento ha anche avuto un impatto significativo sulle aspettative dei produttori di semiconduttori. Ad esempio, l'indice PHLX Semiconductor è aumentato del 6,81% il 25 maggio e del 6,26% il 26 maggio di quest'anno (v. grafico):

Grafico Factset 1

Il grafico mostra il rendimento cumulativo di NVIDIA (blu), il Global Total Market Benchmark (arancione) e una media ponderata in base al valore di mercato dei fornitori di NVIDIA (verde) nel mese a partire dal 24 maggio 2023. Come previsto in seguito alla previsione rivista di NVIDIA, i fornitori hanno sovraperformato il benchmark, anche se le loro prestazioni combinate non sono state impressionanti come quelle di NVIDIA.

L'ascesa dell'Intelligenza Artificiale generativa non ha fornito solo un vantaggio finanziario alle aziende di semiconduttori e ai loro fornitori. Ha anche rafforzato le aziende che offrono servizi e prodotti relativi all'intelligenza artificiale.

Per valutare le prestazioni di queste aziende, dobbiamo identificare l'universo delle attività legate all'IA. Poiché un'ampia gamma di settori utilizza le tecnologie di intelligenza artificiale, nessun singolo settore comprende tutte le società di intelligenza artificiale. Di conseguenza, sono stati trovati 154 fornitori distinti (36 nel Global Market Benchmark) a giugno 2022. L'elenco include grandi aziende tecnologiche come Microsoft, Amazon, NVIDIA, Alphabet, Meta e Adobe. Da qui in poi, ci riferiremo a queste società come "società AI". Il prossimo grafico mostra l'andamento di un portafoglio di queste società di intelligenza artificiale da giugno 2022 a giugno 2023. Il portafoglio è composto da società di intelligenza artificiale che costituiscono il benchmark del mercato globale ed è ponderato in base al valore di mercato. C'è stata una tendenza al rialzo delle prestazioni da gennaio 2023. Vale la pena notare che questo è successo solo un mese dopo che OpenAI ha lanciato ChatGPT, che potrebbe aver avuto un ruolo nel successo del portafoglio (v. grafico):

Grafico Factset 2

Da gennaio 2023, il portafoglio di fornitori di intelligenza artificiale ha superato il benchmark di mercato. Tuttavia, ciò potrebbe essere dovuto al fatto che il portafoglio è fortemente allocato verso settori tecnologici in crescita piuttosto che da società selezionate che forniscono prodotti correlati all'IA. L'orizzonte di ritorno inizia nella stessa data del lancio di ChatGPT, il 30 novembre 2022, poiché si presume che il recente boom dell'IA sia iniziato con ChatGPT. Il portafoglio ha la maggiore esposizione nel settore del software e della consulenza, comprese società come Microsoft, Meta, Adobe, Baidu e Snowflake.

Ora che abbiamo osservato in che modo l'andamento delle azioni di NVIDIA è correlato con i suoi fornitori, indaghiamo se esiste una correlazione simile tra le prestazioni delle società di intelligenza artificiale e i loro fornitori. Tra le 154 aziende di IA che abbiamo identificato in precedenza, abbiamo creato un portafoglio di aziende con almeno quattro clienti, per un totale di 220 aziende che chiameremo fornitori di IA di livello 2. Tra questi, 45 sono componenti del benchmark del mercato globale. La figura 5 mostra il peso medio e il rendimento totale dei fornitori di IA di livello 2 in ciascun settore del benchmark del mercato globale tra novembre 2022 e giugno 2023. Sebbene il rendimento totale sia inferiore a quello delle società di IA, i risultati indicano che i fornitori di IA di livello 2 portafoglio ha sovraperformato il benchmark in tutti i settori. Ciò suggerisce che il boom dell'intelligenza artificiale si è effettivamente diffuso ai fornitori di aziende che forniscono servizi di intelligenza artificiale (v. grafico):

Grafico Factset 3

In questo articolo, è stato analizzato l'impatto della sorpresa della guida di NVIDIA sui suoi fornitori e abbiamo rivelato che hanno sovraperformato in modo significativo il mercato, in particolare nei casi in cui la relazione è stata rivelata al contrario dal fornitore. Inoltre sono state analizzate le prestazioni delle aziende e dei fornitori di IA durante il boom iniziale dell'IA generativa dopo il lancio di ChatGPT nel 2022. Questa analisi ha contribuito a confermare l'accuratezza dell'universo derivato nel catturare la tendenza del mercato.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 USCITI NELLA SCORSA SETTIMANA.

APPLIED MATERIALS + 2,76%. La società che sviluppa, produce, commercializza e fornisce servizi di fabbricazione di apparecchiature per le industrie mondiali dei semiconduttori, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2023 pari a 1,90 $/az. su ricavi per 6,43 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,73 $/az. su ricavi per 6,16 mld $. I ricavi sono diminuiti dello 1,46% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel quarto trimestre fiscale 2023 tra 1,82 e 2,18 $/az. su ricavi tra 6,11 e 6,91 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,60 $/az. su ricavi per 5,86 mld $.

Gary Dickerson, Presidente e CEO della società, ha affermato: “Applied Materials ha ottenuto buoni risultati nel terzo trimestre fiscale, con entrate e utili nella fascia alta della nostra previsione. Negli ultimi anni, abbiamo concentrato la strategia e i nostri investimenti su tecnologie chiave per accelerare l'era dell'Internet of Things e dell'Intelligenza Artificiale, consentendoci di ottenere costantemente ottimi risultati nel 2023 e posizionando Applied Materials per una sovraperformance sostenibile. A livello contabile nel terzo trimestre fiscale abbiamo riportato: ricavi pari a 6,43 mld %, in calo dell'1% su base annua; un margine operativo del 28,3% in calo di 1,7 punti su base annua; un utile pari a 1,90 $/az. in calo del 2% su base annua. Abbiamo generato 2,58 mld $ in contanti dalle operazioni e abbiamo distribuito 707 mln $ agli azionisti, inclusi 439 mln $ in riacquisti di azioni e 268 mln $ in dividendi”.

CISCO SYSTEMS + 2,33%. La società che progetta, produce e vende prodotti e servizi di rete basati su protocollo Internet (IP) relativi alle comunicazioni ed all’industria della tecnologia dell'informazione (IT), ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2023 pari a 1,14 $/az. su ricavi per 15,20 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,06 $/az. su ricavi per 15,05 mld $. Il fatturato è aumentato del 16,04% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel primo trimestre fiscale 2024 tra 1,02 e 1,04 $/az. su ricavi tra 14,50 e 14,70 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,99 $/az. su ricavi per 14,58 mld $. Inoltre per l’intero anno fiscale 2024 prevede utili tra 4,01 e 4,08 $/az. su ricavi tra 57,00 e 58,20 mld $. La stima degli analisti è per utili pari a 4,04 $/az e ricavi per 58,30 mld $.

Chuck Robbins, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Lo scorso anno è stato un anno fondamentale per Cisco con prestazioni record sia nell'intero anno che nel quarto trimestre fiscale. Stiamo assistendo a una solida domanda da parte dei clienti, guadagnando quote di mercato e innovando in aree chiave come l'intelligenza artificiale, la sicurezza e il cloud. Questo aumento ci dà fiducia nella nostra capacità di cogliere le numerose opportunità future. Abbiamo ottenuto una crescita a due cifre dei ricavi e degli utili, generando una forte leva operativa nel quarto trimestre fiscale. La nostra trasformazione del modello di business ha portato a una crescita a due cifre dei ricavi totali del software pari al 17% su base annua, le entrate ricorrenti annualizzate totali (ARR) sono state pari a 24,3 mld $, in aumento del 5% su base annua e i restanti obblighi di prestazione (RPO) sono stati pari a 34,9 mld $, in aumento dell'11% su base annua portando a una maggiore visibilità e prevedibilità. Ci impegniamo ad espandere la leva operativa e aumentare i rendimenti per gli azionisti a lungo termine. Altri dati contabili del quarto trimestre fiscale sono un reddito netto pari a 4,7 mld $ in aumento del 36% rispetto allo stesso trimestre 2022; il margine lordo totale è stato pari al 65,9% rispetto al 63,3% dello stesso trimestre 2022; le spese operative sono state pari a 4,6 mld $, in crescita del 15% e rappresentano il 30,6% dei ricavi. Infine il flusso di cassa operativo è stato di 6,0 mld $ con un aumento del 62% rispetto ai 3,7 mld $ dello stesso trimestre 2022”.

JD.COM – 9,19%. E’ una società di vendita diretta online in Cina. La Società acquisisce prodotti dai fornitori e li vende direttamente ai propri clienti tramite il proprio sito Web e le applicazioni mobili, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 0,76 $/az. su un fatturato di 39,71 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,67 $/az. su un fatturato pari a 38,90 mld $. I ricavi sono diminuiti dello 0,61% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Sandy Xu, A.D. di JD.com, ha affermato: "Abbiamo riportato una solida performance per il secondo trimestre sia dal punto di vista finanziario che operativo, grazie alla struttura aziendale migliorata di JD.com e alle capacità di supply chain leader. Siamo inoltre incoraggiati a vedere il numero dei nostri commercianti sul mercato più che raddoppiato e raggiungere un nuovo record durante il trimestre, riflettendo i nostri sforzi per costruire un ecosistema di mercato superiore, una delle nostre priorità per fornire ai clienti prodotti migliori a prezzi migliori. Abbiamo realizzato ricavi e redditività superiori alle nostre aspettative nel secondo trimestre con una tendenza incoraggiante che siamo felici di vedere tra il nostro aggiustamento aziendale e un ambiente di mercato altamente competitivo. In JD Retail, abbiamo continuato a guadagnare quote di mercato nelle categorie principali di elettrodomestici e 3C, spinti dai vantaggi della nostra catena di fornitura e dalla qualità del servizio, mentre la categoria dei supermercati ha fatto progressi costanti come previsto per costruire un modello di business più sano. Sono fiducioso che l'impegno di JD.com nel fornire il massimo in termini di selezione, velocità, qualità e valore continuerà a risuonare con i clienti e getterà una solida base per il nostro successo a lungo termine. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: i ricavi netti sono stati pari a 39,7 mld $, con un aumento del 7,6% rispetto al secondo trimestre 2022 ed i ricavi netti da servizi sono stati pari a 7,5 mld $ in aumento del 30,1% rispetto al secondo trimestre 2022. Il reddito derivante dalle operazioni è stato pari a 1,2 mld $ ed il margine operativo di JD Retail è stato del 3,2%, rispetto al 3,4% del secondo trimestre 2022. L'utile netto attribuibile agli azionisti della società è stato pari a 1,2 mld $. Il flusso di cassa operativo per i dodici mesi chiusi al 30 giugno 2023 è stato pari a 7,2 mld $ ed il flusso netto di cassa è stato pari a 4,6 mld $”.

PALO ALTO NETWORKS – 3,80%. La società offre una piattaforma di sicurezza della rete aziendale che consente alle aziende, ai fornitori di servizi e agli enti governativi di proteggere le proprie reti e abilitare in modo sicuro le applicazioni in esecuzione sulle loro reti, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2023 pari a 1,44 $/az. su un fatturato di 2,00 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,28 $/az. su un fatturato pari a 1,96 mld $. I ricavi sono cresciuti del 25,98% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre fiscale 2024 tra 1,15 e 1,17 $/az. su un fatturato tra 1,82 e 1,85 mld $.  L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,12 $/az. su un fatturato di 1,93 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2024 tra 5,27 e 5,40 $/az. per un fatturato tra 8,15 e 8,20 mld $. L'attuale stima degli analisti per il 2023 per gli utili è pari a 5,01 $/az. su ricavi pari a 8,39 mld $.

Nikesh Arora, Presidente e CEO della società, ha a fermato: "Abbiamo concluso l'anno con un gran lavoro e l'ambiente in evoluzione ha spinto più clienti verso la piattaforma. La nostra strategia sta convogliando un numero crescente di clienti, guidando il consolidamento continuo, per fornire risultati di sicurezza superiori. Siamo rimasti molto soddisfatti dell'accoglienza nel mercato per la nostra piattaforma di automazione della sicurezza basata sull'intelligenza artificiale, XSIAM. La nostra forza si è manifestata nell’obbligo di prestazione rimanente e nell'ARR di sicurezza di nuova generazione. I fatturati in questo trimestre non hanno catturato completamente quella forza. Continuiamo a fare grandi progressi nella nostra trasformazione finanziaria con i margini operativi che sono aumentati di oltre 500 punti base per l'anno mentre abbiamo continuato a concentrarci sulla redditività. A livello contabile nel quarto trimestre fiscale abbiamo riportato: entrate totali che sono cresciute del 26% anno su anno a 2,0 mld $, rispetto alle entrate totali di 1,6 mld $ del quarto trimestre fiscale 2022; un utile netto pari a 482,5 mln $, o 1,44 $/az., rispetto ai 254,1 mln $, o 0,80 $/az. Costi operativi totali pari a 1,193 mld $ rispetto ai 1,042 mld $ dello stesso trimestre 2022. Mentre per quanto riguarda tutto l’anno fiscale 2023 i ricavi sono cresciuti del 25% su base annua a 6,9 mld $. Le fatturazioni sono cresciute del 23% su base annua a 9,2 mld $, infine dobbiamo consegnare prestazioni rimanenti in crescita del 30% su base annua pari a 10,6 mld $”.

ROSS STORES + 4,70%. La società che gestisce due catene di negozi di abbigliamento ed accessori per la casa a prezzi scontati negli Stati Uniti, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 1,32 $/az. su un fatturato di 4,93 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,17 $/az. su un fatturato pari a 4,73 mld $. I ricavi sono aumentati del 7,68% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2023 tra 1,16 e 1,21 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,15 $/az. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno 2023 tra 5,15 e 5,26 $/az. L'attuale stima degli analisti per il 2023 per gli utili è pari a 4,97 $/az.

Barbara Rentler, A.D. della società, ha commentato: "Siamo soddisfatti dei risultati del secondo trimestre, con vendite e utili ben al di sopra delle nostre aspettative. Insieme all'allentamento delle pressioni inflazionistiche, i clienti hanno risposto bene alle nostre migliori offerte in tutti i nostri negozi. Nonostante la recente moderazione dell'inflazione, il nostro cliente con reddito medio-basso continua a dover affrontare costi costantemente più elevati per le necessità. Pertanto, riteniamo che sia prudente continuare a pianificare l'attività con cautela. Tuttavia, data la nostra migliore performance del secondo trimestre, stiamo aumentando le prospettive di vendite e utili per il terzo semestre. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: un margine operativo è rimasto invariato rispetto allo scorso anno all'11,3%. I costi e le spese totali ammontano a 4,34 mld $. Le disponibilità liquide totali, mezzi equivalenti e disponibilità liquide vincolate e mezzi equivalenti sono pari a 4,645 mld $. Infine, abbiamo riacquistato 2,2 milioni di azioni ordinarie per un prezzo complessivo di 230 mln $. Prevediamo di riacquistare 950 mln $ di azioni ordinarie quest'anno, nell'ambito del nostro programma di riacquisto biennale pari a 1,9 mld $ che si estende fino all'anno fiscale 2023".

SYNOPSYS – INV.%. La società produce software di automazione della progettazione elettronica per l'industria dei semiconduttori, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2023 pari a 2,88 $/az. su un fatturato di 1,49 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,74 $/az. su un fatturato pari a 1,48 mld $. I ricavi sono cresciuti del 19,2% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre fiscale 2023 tra 3,01 e 3,06 $/az. su un fatturato tra 1,567 e 1,597 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,94 $/az. su un fatturato di 1,57 mld $.

Aart de Geus, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Abbiamo raggiunto un altro trimestre record con l'inizio della semi-progettazione e gli investimenti in ricerca e sviluppo continuano, senza sosta, a capitalizzare l'era 'Smart Everything' guidata dall'intelligenza artificiale. La nostra incessante spinta verso l'innovazione ci ha reso un catalizzatore verso i clienti, con un eccellente aumento per Synopsys. In questo contesto, sono entusiasta del passaggio di Sassine al ruolo di CEO. È un leader comprovato, innovatore e partner fidato che contribuirà ulteriormente ispirare e far crescere la nostra azienda. Sassine ha il mio pieno sostegno! Abbiamo superato le nostre previsioni finanziarie per il terzo trimestre guidato da entrate record nell'automazione della progettazione, che ha realizzato il suo primo trimestre di entrate da un mld $. Il solido lavoro operativo ha portato a un'espansione del margine operativo di circa quattro punti su base annua al 35,3% e gli utili per azione sono aumentati di un impressionante 37% rispetto all'anno precedente. Stiamo aumentando la nostra previsione per l'intero anno e prevediamo una crescita dei ricavi del 14-15% e una crescita dell'utile per azione del 24-25% su base annua. L'utile netto del terzo trimestre fiscale è stato pari a 445.9 mln $, o 2,88 $/az., rispetto all'utile netto di 327.4 mln $ o 2,10 $/az. del terzo trimestre fiscale 2022".

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