NUOVI MASSIMI RELATIVI PER IL DOW JONES E L’S&P500 CON L’INDICE TECH CHE RECUPERA QUASI TUTTE LE PERDITE DI DUE SETTIMANE FA !
Dow Jones ai massimi dal gennaio 1987 e S&P500 che a 4607 aggiorna il proprio massimo relativo risalente a marzo 2022, il tutto grazie anche alle buone trimestrali riportate dai titoli del settore industriale e finanziario. Ma a recuperare buona parte delle perdite di due settimane fa, è stato l’indice tech trainato dalle big cap, Alphabet, Meta, Intel, un po' meno Microsoft nel cloud, che mantengono l’indice Nasdaq100 a ridosso dei massimi relativi in attesa di attaccare il massimo storico. E' doveroso rilevare che serie di questo tipo raramente conducono, nell'immediato, a selloff massicci. Come ripetuto diverse volte negli ultimi anni, i trend prima di invertirsi si indeboliscono. E quello di Wall Street è sicuramente un trend positivo. Ovviamente, correzioni del 3-5% avvengono periodicamente, ed è un bel po' che non ne abbiamo una (l'ultimo -3% è stato a inizio maggio per l'S&P500). Quindi prudenza sia per le quotazioni molto alte raggiunte, sia per l’ipercomprato presente. Aspettiamo un bel pullback per tentare qualche acquisto con un rapporto rischio/rendimento molto più basso di ora.
Analizzando le trimestrali economiche societarie pubblicate finora, notiamo che a metà della stagione degli utili del secondo trimestre per le aziende dell'S&P500, il numero di società che segnalano sorprese sugli utili positivi è superiore alle medie recenti, mentre l'entità di queste sorprese sugli utili è inferiore alle medie recenti. Complessivamente, il 51% delle società dell'S&P500 ha riportato risultati effettivi, di codeste società l'80% ha riportato un utile per azione superiore alle stime. Le sorprese positive sugli utili segnalate dalle società in più settori sono da ascrivere principalmente ai settori dei servizi di comunicazione e dell'informatica.
In termini di ricavi, il 64% delle società dell’S&P500 ha riportato ricavi superiori alle stime e mediamente le aziende registrano ricavi superiori dell'1,5% rispetto alle stime. Le sorprese positive sui ricavi segnalate dalle società in più settori sono da ascrivere principalmente ai settori dell’informatica, sanitario e finanziario.
Guardando al futuro, gli analisti prevedono ancora una crescita degli utili per la seconda metà del 2023. Per il terzo trimestre del 2023 e il quarto trimestre del 2023, gli analisti prevedono una crescita degli utili rispettivamente dello 0,2% e del 7,5%. Mentre per tutto il 2023, gli analisti prevedono una crescita degli utili dello 0,4%. Durante questa settimana altre 170 società dell’S&P500 (incluse quattro componenti del Dow Jones 30) dovrebbero riportare i risultati economici relativi al secondo trimestre.
Mercoledì scorso abbiamo avuto un FOMC assai poco movimentato cosa che non ha favorito particolari fibrillazioni degli indici. Come da attese, i tassi sono stati alzati di 25 bps a 5.25-5.5%, massimo dal 2001. Nello statement le novità sono davvero al minimo storico. Il ritmo di espansione dell'economia, da "modesto", è giudicato "moderato". L'occupazione è sempre considerata robusta e l'inflazione "elevata". Per il resto il testo è assolutamente uguale al FOMC scorso, se non nella frase in cui annuncia il rialzo, perchè al FOMC di giugno i Fed Funds erano stati lasciati invariati. La FED resta "data dependant" pronta ad aggiustare la stance all'insorgenza di ostacoli al raggiungimento dei suoi obiettivi. Lo staff Fed ha rimosso la recessione dal suo scenario. La decisione è avvenuta all'unanimità. La reazione del mercato a queste news è stata nulla.
A margine, il mercato ha visto rafforzarsi lievemente l'idea che questo sia l'ultimo rialzo e che l'anno prossimo parte di questa stretta monetaria venga smontata. Giovedì scorso anche la BCE ha rialzato i tassi dello 0,25% ma l'impressione è che le dichiarazioni di Powell del giorno precedente abbiano alimentato attese di una BCE accomodante, visto che i dati macro EU sono sicuramente peggiori di quelli USA. Infatti nella conference, la Presidente Lagarde ha riconosciuto che l'economia ha rallentato e dichiarato che resterà debole nel breve: la situazione è molto incerta su crescita e inflazione. La politica monetaria sta frenando la domanda e il funding è aumentato di costo per le banche. Quindi d'ora in avanti il corso è rigorosamente "data dependant" e loro non hanno nessun percorso preordinato da settembre in avanti.
L’ultimo dot-plot proiettava i tassi al 5.6% entro fine anno, il che significa un altro rialzo entro dicembre, ma lo spazio perché questo avvenga sembra limitato. Nel seguente grafico, i Futures sui Fed Funds continuano a scontare un possibile rialzo verso novembre.
Giovedì scorso i tassi USA hanno accentuato i rialzi, il rendimento del Treasury a 10Y è balzato di quasi 15 bps riportandosi sopra la soglia del 4.0% che ha mantenuto anche venerdì mattina per poi chiudere l’ottava a 3,953% con il 2Y che non è riuscito a portarsi in zona 5,0% e che chiude la settimana al 4,881%. Tutto ciò a causa della BOJ (Bank of Japan) che ha sorpreso il mercato rivedendo la sua politica di YCC (il controllo della curva dei rendimenti, detto Yield curve control, che consiste nel fissare un obiettivo di tasso d'interesse a lungo termine da parte di una banca centrale e, conseguentemente, l'acquisto o la vendita di un numero di obbligazioni pari a quello necessario per raggiungere tale obiettivo di tasso, ndr), permettendo al rendimento del titolo di stato (JGB) a 10Y di muoversi sopra l’attuale cap fissato a 0.5% La decisione di allentare la politica di YCC in Giappone ha prodotto, insieme al calo dell’azionario statunitense, anche un calo dell’obbligazionario US. Nella notte di oggi la BOJ è intervenuta con un’operazione di acquisto titoli per mantenere il rendimento del JGB in area 0.6% ed il Treasury 10Y si è riportato nuovamente vicino alla soglia psicologica del 4% rimanendo nella parte alta del range in corso dal settembre scorso.
Analisi grafica dell’indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Dopo il moderato pullback di due settimane fa, nella settimana appena trascorsa l’indice tech ha ripreso gran parte delle perdite e si è riportato ad un passo dal precedente massimo relativo di 15932 ma con un valore di RSI (65) al di sotto della soglia dell’ipercomprato. Passata l’incertezza per alcune trimestrali economiche societarie non in linea con le attese di Wall Street e digerito l’ennesimo aumento dei tassi da parte della FED, come detto in precedenza alcune big cap hanno riportato dati economici sopra le attese degli analisti e sono rifioccati gli acquisti. Graficamente notiamo come la modesta discesa non abbia neanche tentato di approcciare il supporto in area 15300 per poi rimbalzare in area 15800. Ora ci attendiamo il test dell’importante resistenza in area 16100-16150 per poi sferrare l’attacco al massimo storico registrato il 22 novembre 2021 posizionato a 16764.86. Certo, la molla non è molto carica e pertanto è auspicabile un altro pullback prima dell’assalto finale. Staremo a vedere. La settimana si è chiusa a 15750.93 con un guadagno del + 2,11%, il che porta ad un profit da inizio anno del + 43,98%.
Nuovo massimo relativo per l’indice S&P500 a 4607 al di sopra dell’estensione del 38,2% di onda 3 di (3) e successivo ripiegamento in area 4580 che fa chiudere la settimana dell’indice in discreto guadagno. Rispetto all’indice tech, l’S&P500 non ha neanche accennato a qualche seduta negativa a disegnare un pullback ed infatti viaggia costantemente in zona di ipercomprato. L’ideale sarebbe che le quotazioni dell’indice scendessero almeno fino al supporto in area 4500 [rappresentata dal ritracciamento del 38,2% di onda 5 di (3) per poter scaricare gli oscillatori e ricaricare la molla che dovrebbe portare poi al test della successiva resistenza in area 4670 [rappresentata dall’estensione del 200% sempre dell’onda 1 partendo dall’onda 2]. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 4582.24 con un guadagno del + 1,01% che porta ad un profit da inizio anno del + 19,35%.
Finalmente in gran spolvero l’indice delle blue-chip DOW JONES, che giovedì sera ha messo a segno la tredicesima seduta consecutiva in salita eguagliando il record del gennaio 1987. Graficamente notiamo che il massimo di onda 2 della fase ribassista del 21 aprile 2022 a 35492 è stato infranto più volte ma i prezzi in chiusura di sedute giornaliere e dell’ultima settimana continuano a stazionare sempre intorno questo valore. Un po' più di decisone non guasterebbe. Viceversa notiamo che le quotazioni non sono scese sotto l’area dei 35200 ma per un ulteriore allungo sarebbe opportuno, come per l’indice S&P500, un pullback più o meno ampio visto il valore dell’RSI a 69,5. L’obiettivo finale rimane sempre il test del massimo storico a 36952 del 5 gennaio 2022, ma per arrivare a ciò la molla va ricaricata a dovere con una discesa dei valori più marcata. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 35459.30 con un guadagno del + 0,66% e che porta a segnare un profit da inizio anno del + 6,98%.
ORO INDEX
Forte volatilità per le quotazioni dell’Oro dopo l'aumento del tasso di interesse da parte della FED e della BCE di 25 punti base e i dati sul PIL e i dati sulle richieste di disoccupazione negli States migliori del previsto. I forti dati sul PIL degli Stati Uniti suggeriscono che al momento non è all'orizzonte alcuna recessione. I dati hanno rivelato che l'economia statunitense è cresciuta più rapidamente del previsto nel secondo trimestre, sostenuta dalla resilienza del mercato del lavoro e dall'aumento della spesa dei consumatori. A seguito di questi dati e nonostante un atteggiamento accomodante del Presidente della FED, l'indice del dollaro è salito verso il massimo di 2 settimane e mezzo mettendo pressioni al ribasso ai prezzi dell’Oro che, nella giornata di giovedì scorso, passano da 1982 a 1942 $/oz. Poi, nella giornata di venerdì, l’uscita dei dati macro dell'indice del costo del lavoro del secondo trimestre più debole del previsto e dei dati dell'indice dei prezzi della spesa per consumi personali (PCE) in contrazione, hanno inaspettatamente messe le ali alle quotazioni del metallo giallo andando a superare la soglia psicologica dei 2000 $/oz. per poi chiudere l’ottava appena sotto, a 1999.9 $/oz. Ma la volatilità sui prezzi non dovrebbe mancare neanche in questa settimana viste le uscite dei dati macro PMI manifatturiero e servizi e soprattutto il report mensile sui salari non agricoli di venerdì prossimo.
Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, notiamo una sorte diversa per le quotazioni del Platino che dopo essersi infrante sulla resistenza psicologica dei 1000 $/oz. dove, ricordiamo, passano anche le due M.M. a 200 periodi (semplice ed esponenziale), hanno consolidato tra le aeree 980 e 960 $/oz. per poi rompere al ribasso tale finestra nella giornata di giovedì scorso, chiudendo l’ottava in area 940 $/oz. Nulla osta per un’altra puntata verso quota 900 $/oz.
Situazione senz’altro migliore per le quotazioni dell’Argento rispetto al Platino, ma anche questa commodity ha risentito delle turbolenze del mercato lasciando l’area 25 $/oz. scendendo in area 24,4/24,5 $/oz. Ora con un livello di RSI a 53 è possibile una ripresa del rialzo a testare l’area 26 $/oz., dati macro permettendo.
La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1999.90$/oz., praticamente invariato con un guadagno del + 1,69% rispetto alla scorsa settimana e che porta ad un guadagno da inizio anno del + 9,51%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1959.20 $/oz. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2023:
GUERRA RUSSIA - UCRAINA (EUROPA)
La scorsa settimana a San Pietroburgo si è tenuto il summit Russia-Africa. Sul tavolo del vertice la richiesta da parte dei leader africani di porre fine alla guerra in Ucraina e la preoccupazione per le conseguenze del conflitto, in primis l’aumento dei prezzi del cibo. Il presidente della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki, ha detto: “Questa guerra deve finire. E può finire solo sulle basi di giustizia e ragione”. “Le interruzioni delle forniture di energia e grano devono finire immediatamente. L’accordo sul grano deve essere esteso a beneficio di tutte le persone del mondo, africani in particolare”.
Il Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, ha detto al suo omologo russo Vladimir Putin: “Pensiamo che abbiamo il diritto di chiedere la pace, il conflitto in corso influisce negativamente anche su di noi”.
In un suo intervento durante il summit di venerdì scorso, il Presidente russo ha accusato l’Occidente di aver sostenuto un colpo di stato a Kiev nel 2014 per cercare di far entrare nella NATO l’Ucraina e di minare la sovranità russa. Putin ha detto che è stata Kiev a rifiutarsi di negoziare in base ad un decreto approvato dopo che a settembre lui aveva affermato di aver annesso quattro regioni ucraine che Mosca controlla in parte.
Anche il Presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha richiesto di rimettere in piedi l’accordo del grano nel Mar Nero. Rispondendo Putin ha sostenuto che la crescita dei prezzi del cibo a livello mondiale è una conseguenza di errori della politica occidentale che precedono la guerra in Ucraina. Il Presidente russo ha detto più volte che Mosca ha lasciato l’accordo in quanto non stava portando grano ai paesi più poveri e l’Occidente non stava mantenendo la sua parte del patto. Giovedì scorso Putin ha promesso di inviare fino a 300 mila tonnellate gratuite di grano russo a sei dei paesi partecipanti al summit; il Presidente delle Comore e dell’Unione Africana, Azali Assoumani, ha detto che questa iniziativa potrebbe non bastare e che ciò che serve è un cessate il fuoco.
Come riporta la TASS, sabato sera il Presidente Putin ha risposto alle domande di alcuni giornalisti parlando anche delle relazioni con l’Africa. In particolare ha detto che alcuni contenuti dell’iniziativa di pace africana sono difficili o impossibili da attuare ed ha aggiunto che tale iniziativa: “potrebbe essere la base di alcuni processi volti a trovare la pace, come altri, come il piano di pace cinese”.
POLITICA USA
La Camera a maggioranza repubblicana giovedì scorso ha approvato la prima delle dodici misure di spesa per l’anno fiscale 2024 che il Congresso dovrà promulgare entro il 30 settembre. Il disegno di legge da 155,7 miliardi di dollari approvato dalla Camera riguarda la struttura militare e affari dei veterani. Rimandato, invece, il passaggio di un disegno di legge di spesa da 25,3 miliardi di dollari riguardo agricoltura, sviluppo rurale e la Food and Drug Administration per divergenze interne ai repubblicani, tra conservatori e moderati, sulla spesa. Se ne riparlerà a settembre, al rientro dalla pausa di agosto, quando sarà necessario stringere i tempi per promulgare gli altri 11 disegni di legge di bilancio e raggiungere un’intesa con il Senato a maggioranza dem prima della scadenza degli attuali fondi del 30 settembre.
Giovedì scorso lo speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, ed il leader della maggioranza in Senato, il democratico Chuck Schumer, si sono incontrati per parlare delle prospettive di misure di spesa di compromesso e altre leggi. McCarthy ha detto che entrambi si sono impegnati ad approvare i disegni di legge di bilancio in tempo ed hanno parlato della possibilità di primi negoziati bicamerali. Schumer ha dichiarato a Reuters che l’incontro ha toccato diversi temi, compresi gli stanziamenti, e che si è parlato di come vogliono lavorare insieme.
Il Senato a maggioranza democratica, invece, giovedì scorso ha approvato la sua versione del National Defense Authorization Act con 86 voti favorevoli e sostegno sia da parte dei dem che dei repubblicani. L’NDAA per l’anno fiscale 2024 autorizza 886 miliardi di dollari di spesa. Nella Camera il disegno di legge quest’anno è passato con una maggioranza risicata dopo che i repubblicani di estrema destra hanno inserito emendamenti che toccano questioni sociali come l’abrogazione di una norma del Pentagono che prevede il rimborso di spese per membri del servizio che si spostano per abortire. Schumer ha detto che le norme di estrema destra contenute nel disegno di legge della Camera non diventeranno legge. Tra gli emendamenti approvati dal Senato, invece, ce ne sono alcuni che riguardano la concorrenza con la CINA; martedì scorso ha incassato la maggioranza del Senato un emendamento che prevede che le società statunitensi informino le agenzie federali di investimenti in tecnologie cinesi come semiconduttori ed intelligenza artificiale ed un altro che incrementa alcuni acquisti cinesi di terreno agricolo statunitense. Camera e Senato ora dovranno raggiungere un compromesso per mettere insieme un NDAA che possa ricevere l’approvazione di entrambe le camere per arrivare sulla scrivania del Presidente Biden.
Venerdì scorso la Casa Bianca ha avanzato una proposta per modificare i regolamenti di applicazione del National Environmental Policy Act incoraggiando valutazioni ambientali più “programmatiche” di più progetti piuttosto che valutazioni individuali e permettendo alle agenzie federali di escludere dalle valutazioni più categorie di progetti. Inoltre la proposta prevede di limitare la necessità di valutazioni ambientali per progetti che le agenzie federali ritengono abbiano impatti positivi significativi e duraturi.
POLITICA DELLA FED
Dopo lo stop di giugno, l’incontro di luglio del FOMC ha portato al previsto rialzo dei tassi d’interesse. Un rialzo nella misura di un quarto di punto percentuale che fa salire il tasso sui fed funds in un target range di 5,25%-5,5%. L’aumento deciso durante l’ultimo incontro del FOMC è stato approvato all’unanimità dai membri votanti del comitato. Il comitato ha anche fatto sapere che proseguirà nel suo processo di riduzione di partecipazioni obbligazionarie nel suo bilancio.
In merito all’inflazione, Powell ha notato come questa sia calata dai massimi dello scorso anno senza danni gravi all’economia, tuttavia si sta entrando in una fase in cui si dovrà trovare un equilibrio tra la necessità di ulteriori rialzi dei tassi ed il rischio di spingersi troppo oltre ed il Presidente della banca centrale ha detto che portare a termine il compito che riguarda l’inflazione probabilmente richiederà alcune perdite economiche. Powell ha dichiarato: “Il mio scenario di base è che saremo in grado di far scendere l’inflazione verso il nostro obiettivo senza una recessione davvero significativa che comporti elevati livelli di perdite di posti di lavoro”. Il Presidente della banca centrale statunitense ha poi aggiunto che per ridurre l’inflazione probabilmente servirà “un periodo di crescita inferiore al trend e un certo ammorbidimento delle condizioni del mercato del lavoro”.
Sarà mantenuto un approccio ‘meeting by meeting’ e, come spiegato dal numero uno della FED, è possibile che al meeting di settembre venga aumentato il tasso sui federal funds se questo sarà giustificato dai dati, come è anche possibile che si decida di rimanere stabili. Powell ha anche allontanato l’idea di un allentamento dei tassi a breve termine: “Saremo a nostro agio nel tagliare i tassi quando saremo a nostro agio nel farlo, e non sarà quest’anno”.
Nella dichiarazione post-meeting la crescita economica viene descritta come “moderata”, mentre nel testo di giugno veniva indicata come “modesta”; inoltre nella dichiarazione si parla ancora di un’inflazione “elevata” e di aumenti dei posti di lavoro “robusti”.
Mercoledì scorso, il Presidente Jerome Powell, ha anche detto che lo staff della FED non prevede più una recessione statunitense, spiegando che lo staff ora prevede “un notevole rallentamento” della crescita a partire da fine anno, ma non prevede più una recessione considerata la recente resilienza dell’economia.
DATI MACROECONOMICI
Il Chicago Fed National Activity Index, indice mensile rilasciato dalla Federal Reserve Bank di Chicago che stima l’attività economica generale e le pressioni inflazionistiche correlate, a giugno si attesta a quota -0,32, dato più basso da marzo. Il consensus prevedeva una rilevazione a 0,03 punti dopo un dato di maggio a -0,28 (rilevazione rivista da -0,15 punti).
Il dato preliminare di luglio del PMI S&P Global manifatturiero è pari a 49,0 punti, quindi al rialzo rispetto alla rilevazione di giugno di 46,3 punti. Il dato è rilasciato da Markit Economics.
Per quanto riguarda il settore dei servizi, invece, il dato preliminare di luglio del PMI S&P Global si attesta a quota 52,4 punti contro un consensus fissato a 54,0 punti e segnando un calo rispetto ai 54,4 punti di giugno.
Spettacolare recupero dell’indice di fiducia dei consumatori rilasciato dal Conference Board di luglio con il valore che è tornato ai massimi da luglio 2021 trainato da un balzo di 9 punti delle expectations. Il dato si spinge a quota 117,0 punti (per trovare una rilevazione più elevata si deve tornare a luglio 2021) andando oltre il consensus di 111,8 punti e facendo un bel balzo rispetto ai 110,1 punti di giugno (rivisti da 109,7 punti).
L’indice di prezzo delle case a livello mensile a maggio segna un +0,7%, come nel mese di aprile, andando oltre al consensus del +0,2%. Il dato è rilasciato dall’Office of Federal Housing Finance Agency.
I prezzi delle case hanno continuato il rimbalzo, con l’S&P/Case-Shiller Home Price Index rilasciato da Standard & Poor’s, che valuta le variazioni nel valore del mercato immobiliare residenziale in 20 regioni degli USA, ancora in recupero a maggio (che poi è una media di marzo-aprile-maggio). Il dato a livello mensile segna un +1,5%, rallentando rispetto al +1,7% di aprile, ma registrando una crescita superiore al +1,2% indicato dal consensus. Su base annua a maggio è stato registrato un -1,7% come ad aprile (terzo mese consecutivo con il segno ‘meno’), tuttavia si tratta di una contrazione più contenuta rispetto al -2,2% indicato dal consensus.
Vistoso calo delle vendite di nuove case a livello mensile che a giugno scendono del 2,5% passando dal dato di 715 mila unità di maggio (anche qui rivisto da 763 mila) a quello di 697 mila di giugno. Il consensus era fissato a 725 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
I sussidi di disoccupazione hanno messo a segno ancora un bel calo, e una volta depurati delle distorsioni legate a Minnesota e Ohio, sono tornati dalle parti di inizio anno a mostrare un mercato del lavoro ancora bello forte. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 22 luglio sono state 221 mila. Il consensus prevedeva un rialzo a 235 mila dal dato della settimana precedente di 228 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.
Il GDP USA del secondo trimestre, alla prima lettura, ha sorpreso in positivo significativamente (non annualizzato il tasso di crescita è dello 0.6%) grazie a consumi che hanno rallentato meno delle attese, investimenti non residenziali, e spesa pubblica. Il dato preliminare relativo al secondo trimestre del PIL mostra una crescita del 2,4%, superiore al consensus del +1,8% ed al dato del primo trimestre 2023 del +2,0%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Il dato preliminare del secondo trimestre dell’indice dei prezzi PIL segna un +2,2%, crescita inferiore al consensus del +3,0% ed al +4,1% registrato nel primo trimestre 2023. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
I durable goods orders di giugno sono andati a loro volta meglio delle stime ma depurati delle componenti volatili la loro crescita è ridotta. Gli ordini di beni durevoli su base mensile a giugno salgono del 4,7%. Il consensus indicava un +1,0% dopo il rialzo del 2,0% di maggio (rivisto da +1,7%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
Gli ordini di beni strumentali non attinenti alla difesa esclusi gli aerei, a livello mensile a giugno segnano un +0,2% dopo il +0,5% di maggio (rivisto da +0,7%) e contro un consensus che indicava una contrazione dello 0,1%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
Il dato sulle vendite immobiliari in corso (che misura il cambiamento nel numero di case con contratto di vendita, ma in attesa della transazione di chiusura, escludendo le nuove costruzioni) a livello mensile a giugno segna un +0,3%, rilevazione in direzione opposta rispetto al consensus che prevedeva un calo dello 0,5% dopo il -2,5% di maggio (rilevazione rivista da -2,7%). Il dato è rilasciato dalla National Association of Realtors.
Il dato preliminare di giugno relativo alla bilancia commerciale USA dei beni ha mostrato un deficit inferiore alle ateese, attestandosi a -87,8 miliardi di dollari. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Il PCE deflator ha portano ancora buone notizie. L’indice di prezzo delle spese per consumi personali core (che esclude il settore del cibo e dell’energia) su base mensile a giugno cresce dello 0,2% (crescita più contenuta da novembre 2022 quando era stato registrato un altro +0,2%) come indicato dal consensus ed appena sotto al +0,3% di maggio.
Su base annua, invece, a giugno è stato registrato un +4,1% (per una crescita più bassa si deve tornare a settembre 2021); rilevazione appena inferiore al consensus del +4,2% e che segna un rallentamento rispetto al +4,6% di maggio. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Il reddito personale a livello mensile a giugno cresce dello 0,3%, meno di quanto indicato dal consensus fissato al +0,5% e sotto anche al dato di maggio del +0,5% (rivisto da +0,4%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Il dato sulla spesa personale rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis a livello mensile a giugno cresce dello 0,5%, appena sopra al consensus del +0,4% e in rialzo rispetto al +0,2% di maggio (rivisto da +0,1%).
L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan a luglio si attesta a quota 71,6 punti. Si tratta di una rilevazione inferiore rispetto al dato preliminare di luglio di 72,6 punti, ma superiore alla rilevazione di giugno di 64,4 punti. Per trovare un dato più elevato di quello registrato a luglio si deve tornare ad ottobre 2021.
PORTAFOGLI AZIONARI
Pazienza, bisogna portare pazienza, nella vita come sui mercati finanziari. Alcuni abbonati ci telefonano ed altri scrivono, ma dobbiamo vendere anche se non arrivano a target; ma i mercati tirano, perché non alzare i target; ma perché non compriamo altri titoli. Come potete notare il panorama è eterogeneo, chi vuole portare a casa subito i guadagni perché i mercati sono tirati, altri invece vorrebbero guadagnare di più dalle posizioni aperte, altri ancora vorrebbero “menare le mani” a più non posso con i mercati sui massimi storici o relativi. CALMA !! Farsi prendere dalla frenesia non serve, Finora abbiamo guadagnato molto bene (io oserei dire uno sproposito) mantenendo rigidi i parametri di target e stop (peraltro solo un paio). Guadagnare di più alzando il target, specie ora con i mercati sui massimi, ci espone ad un rischio eccessivo rispetto all’eventuale ritorno possibile, infine acquistare ora “a mulinello” significa suicidarsi (per i nuovi abbonati) e perdere tutto o buona parte del guadagnato (per gli abbonati storici) alzando di molto il “ratio” rischio/rendimento. Pertanto visto che di titoli nei Portafogli ce ne sono abbastanza, pochi acquisti e mirati sì, altrimenti rivolgersi altrove. La nostra filosofia da 27 anni è quella di guadagnare sì, ma con moderazione e tenendo sempre in primo piano il grado di rischio dei soldini messi da parte con il sudore del lavoro.
Detto ciò passiamo ad analizzare i nostri portafogli azionari, iniziando da quello “Storico” nel quale, nella scorsa settimana, abbiamo fatto “l’en plein”. Ben 4 titoli a target tra le diverse strategie che ci permettono di mettere ulteriori tozzi di pane in cantina in vista di una possibile fase discendente. Quindi partiamo con la strategia delle “Azioni Internazionali” con i target raggiunti sui titoli ALLIANZ e SIEMENS, rispettivamente con un + 7,00 e + 7,72%, proseguendo poi con la strategia “Azioni Italia” a target sul titolo AMPLIFON con un + 7,11%, finendo con la consueta (poteva mai mancare ?) strategia del “Nasdaq Weekly” a target sul titolo KUERIG DR PEPPER con un buon + 7,00%. A seguire dovrebbero andare a target T-MOBILE e MONDELEZ (dopo la pubblicazione della trimestrale di giovedì scorso) e STARBUCKS (se la trimestrale di domani ci dà una mano), mentre è ritornata sulla linea di criticità il titolo XCEL ENERGY che ha riportato una trimestrale non in linea con le attese degli analisti. Anche questa settimana, con i mercati a ridosso dei rispettivi massimi relativi o storici, non sono presenti nuovi ordini di acquisto.
Soddisfazioni e che soddisfazioni anche dal Portafoglio “The Challenge” con il target raggiunto dal titolo STELLANTIS che ci consente di portare a casa uno splendido + 38,10 in poco meno di un anno e mezzo. Poco importa che poi il titolo sia esploso fino a raggiungere i 18,50 €. Come scritto in precedenza, in Borsa e nel LombardReport il detto “compra, guadagna e pentiti” è sempre attuale. Riguardo ai titoli SAP, UNITED AIRLINES e IBERDROLA cincischiano sempre sugli stessi prezzi da tempo e neanche le trimestrali pubblicate le hanno smosse. Mentre notiamo recuperi positivi su ALIBABA, T-ROWE e ROKU, queste ultime due grazie a buone trimestrali pubblicate che riportiamo a parte. Seguite sempre gli aggiornamenti pubblicati nei relativi Portafogli ed alla sez. “nuovi ordini”.
Alla prossima.
FOCUS SU TITOLI
ROKU + 31,41% - La società ha riportato una trimestrale economica battendo anche la propria previsione con un ampio margine. Il titolo è aumentato di oltre il 60% solo quest'anno, ma un rimbalzo della spesa pubblicitaria potrebbe portare questo stock a livelli più alti. Roku è una società americana che produce e vende una varietà di lettori multimediali digitali per lo streaming video, apparecchiature audio e gestisce un servizio di video on demand supportato da pubblicità, ha riportato una perdita nel secondo trimestre 2023 pari a 0,76 $/az. su un fatturato di 847.19 mln $. La stima degli analisti era per una pwerdita pari a 1,28 $/az. su un fatturato pari a 772.57 mln $. I ricavi sono cresciuti del 10,83% su base annua. Nel secondo trimestre i conti attivi erano pari a 73,5 milioni, con un aumento netto di 1,9 milioni di conti attivi rispetto al primo trimestre 2023; le ore di streaming sono state pari a 25,1 miliardi, in aumento di 4,4 miliardi su base annua; il ricavo medio per utente (ARPU) è stato pari a 40,67 $ (su base 12 mesi), in calo del 7% su base annua, infine per la prima volta, The Roku Channel ha rappresentato l'1,1% del totale delle visualizzazioni televisive negli Stati Uniti a maggio (fonte Nielsen).
T.ROWE + 8,27% - Fondata nel 1937, aiuta le persone in tutto il mondo a raggiungere i propri obiettivi di investimento a lungo termine. In qualità di grande società di gestione patrimoniale globale nota per l'eccellenza negli investimenti, la leadership nel settore pensionistico e la ricerca proprietaria indipendente, l'azienda si basa su una cultura di integrità che mette al primo posto gli interessi dei clienti. Gli investitori si affidano all'azienda pluripremiata per la sua esperienza nel settore pensionistico e l'approccio di gestione attiva delle capacità di investimento azionario, obbligazionario, alternativo e multi-asset. T. Rowe Price gestisce 1,40 trilioni di USD di asset in gestione al 30 giugno 2023 e serve milioni di clienti in tutto il mondo. Ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 2,02 $/az. su un fatturato di 1,61 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,71 $/az. su un fatturato pari a 1,58 mld $. I ricavi sono cresciuti del 6,42% su base annua.
Rob Sharps, Presidente e A.D. della società, ha commentato: "Mentre i deflussi di capitale sono continuati nel secondo trimestre, abbiamo visto un miglioramento delle prestazioni in una serie di importanti strategie di investimento. I mercati azionari più forti hanno contribuito ad aumentare le entrate rispetto ai livelli del primo trimestre e abbiamo identificato sostanziali risparmi sui costi che ci consentiranno di far rallentare significativamente la crescita delle spese pur continuando a perseguire le nostre iniziative strategiche. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: le attività in gestione (AUM) sono aumentate di 57,7 mld $ a 1,40 trilioni $ con deflussi netti da clienti pari a 20,0 mld $; i ricavi netti sono stati pari a 1,6 mld $, con un aumento del 6,4% rispetto al secondo trimestre del 2022; i costi operativi sono stati pari a 1,0262 mld $, in aumento dell'8,3% rispetto al secondo trimestre 2022; L'azienda ha impiegato 7.903 collaboratori al 30 giugno 2023, un aumento dello 0,4% rispetto a fine 2022. Infine abbiamo restituito 323 mln $ agli azionisti principalmente dal dividendo trimestrale ricorrente".
PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 USCITI NELLA SCORSA SETTIMANA.
ALPHABET + 10,47%. La Società che offre ricerca, pubblicità online, sistemi operativi e piattaforme, prodotti aziendali e hardware, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 1,44 $/az. su un fatturato di 74,60 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,32 $/az. su un fatturato pari a 72,77 mld $. I ricavi sono cresciuti del 7,06% su base annua.
Il CEO della società, Sundar Pichai, ha affermato: "Abbiamo avuto un aumento entusiasmante nei nostri prodotti e nell'azienda, che ha portato a ottimi risultati in questo trimestre. Con quindici prodotti che servono ciascuno mezzo miliardo di persone e sei che servono oltre due miliardi ciascuno, abbiamo così tante opportunità per portare a termine la nostra missione. La riduzione dei costi ha migliorato i margini di profitto. Per quanto riguarda il margine operativo, questo è stato il primo trimestre di espansione anno su anno dal quarto trimestre del 2021, grazie alla disciplina dei costi. Nel secondo trimestre le entrate pubblicitarie sono aumentate del 3% a 58,14 mld $ rispetto alle stime di 57,39 mld $; le entrate pubblicitarie di YouTube sono aumentate del 4% a 7,66 mld $, mentre gli analisti avevano stimato entrate pubblicitarie di YouTube pari a 7,42 mld, nonostante la crescita di TikTok abbia messo sotto pressione YouTube. Google ha affermato che i ricavi del cloud computing sono aumentati del 28% a 8,03 mld $ rispetto alle stime di 7,87 mld $. Inoltre, Google ha riacquistato 14,97 mld $ di proprie azioni durante il trimestre. Con la crescita degli utili del secondo trimestre del 19%, le azioni di Google hanno posto fine a una serie di quattro trimestri di ribassi anno su anno. I costi operativi sono stati pari a 20,9 mld $, in aumento del 4%. L'utile operativo è stato pari a 21,8 mld $, in crescita del 12% e il nostro margine operativo è stato del 29%. La spesa in conto capitale è salita a 6,9 mld $, rispetto ai 6,3 mld $ del primo trimestre. L'utile netto è stato pari a 18,4 mld 4. Abbiamo generato un flusso netto di cassa pari a 21,8 mld $ nel secondo trimestre e 71 mld $ negli ultimi 12 mesi, riflettendo il miglioramento operativo, nonché il rinvio di alcuni pagamenti fiscali al quarto trimestre del 2023, come indicato nella nostra pubblicazione degli utili. Abbiamo chiuso il trimestre con 118 mld $ di liquidità e titoli negoziabili.
Ruth Porat passerà al nuovo ruolo di presidente e chief investment officer di Alphabet e Google, a partire dal 1 settembre, e continuerà a ricoprire il ruolo di CFO del gruppo inclusa la guida della società nel 2024 e la pianificazione del capitale a lungo termine, mentre l'azienda cerca e seleziona il suo successore. Riporterà direttamente al CEO Pichai.
AMERICAN ELECTRIC POWER – 2,86%. La società è una holding di servizi pubblici che, attraverso le sue controllate, fornisce servizi elettrici, costituiti da generazione, trasmissione e distribuzione, su base integrata ai propri clienti al dettaglio, ha riportato un utile nel secondo trimestre 2023 pari a 1,13 $/az. su un fatturato pari a 4,37 mld $. La stima degli analisti per utili era pari a 1,14 $/az. su un fatturato pari a 4,78 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,82% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha continuato ad affermare che la previsione degli utili per tutto il 2023 sarà tra 5,19 e 5,39 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 5,36 $/az.
Julie Sloat, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "AEP si impegna a creare valore per tutti i nostri azionisti mentre investiamo 40 mld $ nei prossimi cinque anni nel nostro sistema di fornitura di energia e nelle risorse di nuova generazione. Abbiamo compiuto progressi significativi sui nostri obiettivi strategici nel secondo trimestre, eseguendo le energie rinnovabili regolamentate e piani di investimento in rete a beneficio dei clienti, mentre si lavora per mantenere tariffe accessibili e sostenere la crescita economica nelle comunità. I risultati di questo trimestre riflettono la tempistica di maggiori interessi e spese O&M (operativi e manutenzione), nonché temperature più miti anno dopo anno. Le proiezioni per la seconda metà dell'anno sono rafforzate dalla nostra attenzione alla disciplina dei costi, all'efficienza e all'agilità nelle operazioni per garantire il rispetto degli impegni con le parti interessate. Il carico residenziale e industriale è rallentato come previsto a causa degli impatti dell'inflazione e dell'aumento dei tassi di interesse sui nostri clienti. Allo stesso tempo, abbiamo registrato un aumento significativo del carico commerciale, che è cresciuto di quasi l'8% su base annua in ciascuno degli ultimi due trimestri. Continuiamo a intraprendere azioni per ridurre i rischi e semplificare la nostra attività. Prevediamo di chiudere la vendita del nostro portafoglio di energie rinnovabili non regolamentate da 1.365 megawatt a IRG Acquisition Holdings nell'agosto 2023 e siamo sulla buona strada con i processi per la vendita al dettaglio. Inoltre AEP OnSite Partners ha distribuito risorse aziendali e la nostra quota del 50% nella joint venture New Mexico Renewable Development. Abbiamo annunciato che avvieremo la vendita delle partecipazioni di AEP in due joint venture di trasmissione non fondamentali, Prairie Wind e Pioneer. Prevediamo di completare la revisione strategica precedentemente annunciata della nostra joint venture Transoure Energy entro la fine dell'anno. La continua gestione attiva dell'azienda rafforza la nostra capacità di dare la priorità agli investimenti nelle attività regolamentate per migliorare il servizio per i clienti. Nel secondo trimestre, abbiamo ricevuto l'approvazione normativa per aggiungere quasi 2.000 megawatt di nuova generazione eolica e solare per aiutare a soddisfare le esigenze energetiche previste dei clienti in Oklahoma, Arkansas e Louisiana. Ora abbiamo approvazioni per 5,2 mld $, un piano di capitali rinnovabili regolamentato pari a 8,6 mld $ e infine abbiamo richiesto l'approvazione di 1,7 mld $ in ulteriori progetti rinnovabili per risorse in altre giurisdizioni. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: utili operativi pari a 582 mln $, rispetto agli utili operativi di 618 mln $ del secondo trimestre 2022; il flusso di cassa da operazioni è pari a 5,8 mld $ ed il flusso netto di cassa è pari a 1,2 mld $. La liquidità e mezzi equivalenti sono pari a 3,363 mld $”.
AUTOMATIC DATA PROCESSING + 5,44%. La Società è un fornitore di soluzioni di ou-tsourcing aziendale. Offre numerose soluzioni per l'amministrazione delle risorse umane, dei salari, delle tasse e dei benefici da un'unica fonte e fornisce anche soluzioni informatiche integrate ai rivenditori di auto e veicoli da diporto, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2023 pari a 1,89 $/az. su un fatturato di 4,48 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,83 $/az. su un fatturato pari a 4,39 mld $. I ricavi sono cresciuti del 8,48% su base annua. La Società ha aumentato la previsione dell’utile per l’anno fiscale 2024 tra 9,05 e 9,22 $/az. su ricavi tra 19,09 e 19,27 mld $. Il consensus si attesta a 8,98 $/az. per gli utili e 18,96 mld $ di ricavi.
Maria Black, Presidente e capo funzionario esecutivo della società, ha affermato: "I nostri risultati stellari del quarto trimestre hanno coronato un altro anno di grande successo. Le nuove prenotazioni di attività commerciali sono state incredibilmente forti e la fidelizzazione di Employer Services è tornata un livello record, sottolineando la forte posizione nel mercato. Mentre guardiamo avanti, ci concentriamo sull'espansione del nostro leadership con una semplice serie di priorità in tutta la nostra attività: leader con la migliore tecnologia HCM, fornendo competenza senza pari e soluzioni di outsourcing a vantaggio dei nostri clienti in tutto il mondo. Il solido lavoro nel nostro collaudato modello di business ha prodotto una forte crescita dei ricavi e degli utili nell'anno fiscale 2023. Le prospettive per l'anno fiscale 2024 richiedono una continua e sana crescita dei ricavi, la crescita delle prenotazioni di nuove attività e l'espansione del margine mentre continuiamo a mantenere la promessa di aiutare i nostri clienti e i loro dipendenti ad approcciarsi nel migliore modo possibile nel mondo del lavoro complesso e in continua evoluzione. A livello contabile nel trimestre abbiamo riportato: ricavi in aumento del 9% a 18,0 mld $ e del 10% a valuta costante, nell’anno; prenotazioni di nuove attività di Employer Services sono aumentate del 10% a 1,9 mld $, nell’anno; un utile netto aumentato del 16% a 3,4 mld $; un EBIT rettificato aumentato del 15% a 4,5 mld $ e il margine EBIT rettificato è aumentato di 130 punti base al 24,8%, nell’anno. Il flusso di cassa da attività operative è stato pari a 3,412 mld $ contro i 2,9489 mld $ dello stesso trimestre del 2022. Infine denaro e mezzi equivalenti pari a 2,0835 mld $ contro i 1,4363 mld $ dello stesso trimestre del 2022”.
BIOGEN – 4,16%. L'azienda biofarmaceutica scopre, sviluppa, produce e commercializza terapie per disturbi neurologici, autoimmuni ed ematologici, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 4,02 $/az. su un fatturato di 2,50 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,48 $/az. su un fatturato pari a 2,44 mld $. I ricavi sono diminuiti del 6,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società prevede un utile per l’anno 2023 tra 15,00 e 16,00 $/az. con ricavi pari a ca. 9,66 mld $. Il consensus si attesta a 15,72 $/az. per gli utili e 9,39 mld $ di ricavi.
Il CEO della società, Christopher Viehbacher, ha dichiarato: "L'attività di Biogen è in fase di transizione. Mentre faremo investimenti significativi nella nostra nuova gamma di prodotti prioritari e nel lancio degli stessi, dovremo anche investire meno in altre aree. Prevediamo, pertanto, di tagliare circa 1.000 posti di lavoro, o circa l'11% della nostra forza lavoro, e di ridurre i costi operativi di circa 700 mln $ netti entro il 2025. L'azienda contava 8.725 dipendenti in tutto il mondo, alla fine dello scorso anno. A livello contabile abbiamo chiuso il trimestre con 7,3 mld $ in contanti e titoli negoziabili. Il 30 giugno avevamo un debito di 6,3 mld $ e questo ci pone in una posizione di cassa netta di circa 1 mld $. Continuiamo a generare un flusso di cassa costante e positivo dalle operazioni con un flusso netto di cassa pari a 416 mln $ durante il secondo trimestre”.
CADENCE DESIGN – 3,55%. La società concede in licenza software di automazione del-la progettazione elettronica, vende o concede in locazione tecnologia hardware e proprietà intellettuale e fornisce servizi di progettazione e metodologia in tutto il mondo per aiutare a gestire e accelerare i processi di sviluppo di prodotti elettronici, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 1,22 $/az. su un fatturato di 976.58 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,21 $/az. su un fatturato pari a 974.86 mln $. I ricavi sono cresciuti del 13,88% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2023 compresi tra 5,05 e 5,11 $/az. su un fatturato compreso tra 4,05 e 4,09 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 5,03 $/az. sui ricavi pari a 4,05 mln $.
Anirudh Devgan, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Cadence ha ottenuto risultati eccellenti nel secondo trimestre del 2023, con una forte domanda da parte dei clienti per le nostre tecnologie innovative. Con la sua impareggiabile promessa, l'intelligenza artificiale generativa sta iniziando ad avere un impatto significativo a livello globale. La nostra attenzione dedicata all'IA negli ultimi anni, combinata con l’esperienza nel software computazionale e i dati inestimabili che sono alla base dell'IA, ci posiziona in modo univoco per offrire l'enorme potenziale di questa tecnologia trasformativa. Abbiamo ottenuto un altro trimestre di solidi risultati finanziari e stiamo aumentando ancora una volta i nostri ricavi, il margine operativo e la previsione degli utili per il 2023. Le nostre prospettive di ricavi per la seconda metà rappresentano una crescita anno su anno di circa il 15%, consentendoci di aumentare la nostra previsione di ricavi per il 2023 a una crescita di oltre il 14% rispetto al 2022". A livello contabile nel trimestre abbiamo riportato: un margine operativo del 42% e l'utile netto è stato pari a 334 mln $ o 1,22 $/az., rispetto all'utile netto di 298 mln $, o 1,08 $/az. dello stesso periodo del 2022”.
COMCAST CORP. + 5,46%. La società di media e tecnologia con segmenti di attività quali: comunicazioni via cavo, reti via cavo, trasmissioni televisive, intrattenimento cinematografico e parchi a tema, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 1,13 $/az. su un fatturato di 30,51 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,98 $/az. su un fatturato pari a 30,15 mld $. I ricavi sono cresciuti dell'1,66% su base annua.
Brian L. Roberts, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “I consistenti investimenti che abbiamo effettuato nelle nostre attività continuano a generare ottimi risultati e ci posizionano estremamente bene sia ora che in futuro. La performance operativa e finanziaria del secondo trimestre è stata eccellente e ha incluso un aumento a due cifre dell'utile rettificato e un significativo generazione di flusso netto di cassa gratuito. Non solo abbiamo continuato a generare una solida crescita dei ricavi nelle nostre attività di connettività, ma abbiamo anche ampliato il nostro margine EBITDA rettificato in Connectivity & Platforms. Abbiamo generato il miglior EBITDA trimestrale rettificato di sempre in Theme Parks, ottenuto il secondo film d'animazione con il maggior incasso di tutti i tempi al botteghino mondiale con Super Mario Bros. Gli abbonati a pagamento di Peacock sono quasi raddoppiati rispetto al periodo dell'anno precedente a 24 milioni di unità. Le entrate di Peacock sono aumentate dell'85% a 820 mln $. Allo stesso tempo, abbiamo restituito una buona quantità di capitale agli azionisti e mantenuto un invidiabile bilancio. Il nostro esperto team di gestione sta operando a un livello eccezionale e la nostra strategia di crescita orientata al lungo termine sta chiaramente funzionando. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: ricavi in aumento dell'1,7%; un utile netto aumentato del 25,1% mentre l’utile netto rettificato è aumentato del 4,8%. Un EBITDA rettificato consolidato in aumento del 4,2% a 10,2 mld $; un utile per azione rettificato in aumento dell'11,9% a 1,13 $. Il flusso netto di cassa è stato pari a 3,4 mld $. Le spese in conto capitale sono aumentate del 22,7% a 3,0 mld $. La liquidità netta fornita dalle attività operative è stata pari a 7,2 mld $ ed abbiamo restituito 3,2 mld $ agli azionisti attraverso una combinazione di 1,2 mld $ in pagamenti di dividendi e 2,0 mld $ in riacquisti di 50,5 milioni di azioni".
COSTAR GROUP – 9,93%. La società è una multinazionale di servizi di informazione, analisi e marketing per il settore degli immobili commerciali negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 0,31 $/az. per un fatturato pari a 605.91 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,30 $/az. per un fatturato di 607.20 mln $. I ricavi sono cresciuti del 12,98% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili nel terzo trimestre 2023 tra 0,29 e 0,30 $/az. su un fatturato tra 622,0 e 627,0 mln $. L'attuale stima degli analisti è per utili pari a 0,30 $/az. su un fatturato pari a 632.46 mln $. Infine la società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2023 compresi tra 1,24 e 1,26 $/az. su un fatturato compreso tra 2,45 e 2,46 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 1,22 $/az. sui ricavi pari a 2,48 mln $.
Andy Florance, fondatore e A.D. della società, ha affermato: "Abbiamo ottenuto un altro ottimo trimestre di ottimi risultati in termini di entrate, vendite e traffico sui nostri siti Web. I ricavi complessivi sono cresciuti di un impressionante 13% su base annua, con la crescita dei ricavi di Apartments.com che ha accelerato al 23% nel secondo trimestre. Il nostro team di vendita ha registrato nuove prenotazioni nette pari a 82 mln $, che è il secondo trimestre più alto nella storia della nostra azienda. Il team di Apartments.com ha prodotto risultati record per il terzo trimestre consecutivo, con nuove prenotazioni nette in aumento dell'84% rispetto all'anno precedente. Il raggiungimento di questi risultati nonostante le transazioni di proprietà commerciali siano crollate del 63% nel secondo trimestre, dimostra la resilienza delle nostre piattaforme. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: un reddito netto pari a 101,0 mln $; un EBITDA pari a 105,0 mln $ e un utile netto pari a 127,0 mln $. Infine abbiamo una liquidità e mezzi equivalenti pari a 5,205 mld $.
EBAY – 6,89%. La società è una piattaforma commerciale che opera come un sito di shopping online consentendo ai visitatori di navigare tra i prodotti disponibili messi in vendita o all'asta attraverso il negozio online di ciascuna società, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 1,03 $/az. su un fatturato di 2,54 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,99 $/az. su un fatturato pari a 2,50 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,87% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2023 tra 0,96 e 1,01 $/az. su un fatturato tra 2,46 e 2,52 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,01 $/az. su un fatturato di 2,46 mld.
Jamie Iannone, A.D. di eBay, ha affermato: "Nel secondo trimestre, abbiamo superato le aspettative su tutti i parametri investendo in una crescita sostenibile. Tre anni fa ho fissato la nostra ambizione di diventare il miglior mercato globale per acquistare e vendere attraverso una re-immaginazione guidata dalla tecnologia. Ora, stiamo alzando il livello dell'innovazione e abbiamo evoluto la nostra visione: reinventare il futuro dell'e-commerce per gli appassionati, solo su eBay. Questo lavoro sta già producendo risultati convincenti e siamo fiduciosi che l'attenzione più focalizzata offrirà ritorni a lungo termine ai nostri azionisti. Il nostro GMV (Gross Merchandise Volume), i ricavi e gli utili hanno superato le aspettative e si sono attestati al di sopra o al di sopra della fascia alta dei nostri intervalli di riferimento nonostante l'incertezza macroeconomica in corso. Sono orgoglioso del nostro team per la loro continua attenzione ed esecuzione del lavoro sui nostri obiettivi strategici di lungo termine. A livello contabile abbiamo riportato nel secondo trimestre: un utile netto derivante dalle operazioni continue pari a 555 mln $; un margine operativo sceso al 26,9% rispetto al 28,7% dello stesso periodo dello scorso anno. Abbiamo generato 605 mln $ di flusso di cassa operativo e 492 mln $ di flusso netto di cassa ed abbiamo, al 30 giugno 2023, disponibilità liquide e mezzi equivalenti e investimenti non azionari pari a 5,3 mld $. Infine abbiamo riacquistato 250 mln $ di nostre azioni ordinarie pari a quasi 6 milioni di azioni. L'autorizzazione di riacquisto totale della società rimanente al 30 giugno 2023 era pari a circa 2,3 mld $. Abbiamo inoltre pagato dividendi in contanti per 133 mln $”.
HONEYWELL INTL. – 6,43%. L'azienda tecnologica e manifatturiera offre ai clienti prodotti e servizi aerospaziali, tecnologie di controllo, rilevamento e sicurezza per edifici, abitazioni e industria, turbocompressori, prodotti automobilistici, prodotti chimici. ha riportato un utile nel secondo trimestre 2023 pari a 2,23 $/az. su un fatturato di 9,15 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,20 $/az. su un fatturato di 9,18 mld $. I ricavi sono cresciuti del 2,16% su base annua. La società ha dichiarato che continua ad aspettarsi utili per tutto il 2023 tra 9,05 e 9,25 $/az. su ricavi tra 36,70 e 37,30 mld $, mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è di 9,17 $/az. su un fatturato di 37,01 mld $.
Vimal Kapur, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Honeywell si è comportata eccezionalmente bene nel secondo trimestre, soddisfacendo o superando le linee previsionali per tutte le metriche. Le vendite sono state sostenute da una crescita a due cifre nelle nostre attività aerospaziale commerciale, soluzioni di processo e UOP (Unità Organizzativa di registrazione di Protocollo). Questo ha segnato il nono trimestre consecutivo di crescita a due cifre nell'aerospaziale commerciale e la forza nel nostro portafoglio aerospaziale complessivo continua a supportare la crescita di Honeywell nelle prospettive di crescita a breve e lungo termine. Il nostro portafoglio ordini rimane a un livello record, chiudendo il secondo trimestre a 30,5 mld $ in crescita del 4% su base annua. La continua attenzione all'eccellenza commerciale ci ha permesso di rimanere al passo con la curva dell'inflazione e di espandere i margini oltre la fascia alta del nostro intervallo di riferimento. Questi sforzi operativi ci hanno permesso di avere un margine operativo in aumento di 270 punti base al 20,6% e di aumentare l'utile rettificato per azione del 6% su base annua a 2,23 $/az. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 1,4 mld $ e il flusso netto di cassa è stato pari a 1,1 mld $ guidato da un forte utile netto e da un miglioramento del capitale circolante, consentendo al nostro solido bilancio di attuare la strategia di distribuzione del capitale con significativi aggiornamenti del portafoglio, distribuendo 2,1 mld $ nel trimestre tra dividendi, fusioni e acquisizioni, riacquisti di azioni e capex ad alto rendimento. Abbiamo investito in molteplici nuove tecnologie e similari utilizzando il nostro solido fondo di Merger&Acquisition, compreso il completamento della nostra acquisizione di Compressor Controls Corporation per circa 700 mln $. Il sistema operativo Accelerator di Honeywell continua a generare risultati eccezionali e a massimizzare il valore per gli azionisti mentre ci muoviamo in un ambiente macro impegnativo. Questo sistema operativo, insieme alla continua crescita nei nostri mercati e al nostro portafoglio di soluzioni tecnologicamente differenziato, ci consente di aumentare le previsioni per l'intero anno 2023”.
INTEL + 8,26%. La società è un produttore di chip per semiconduttori. Sviluppa prodotti di tecnologia digitale integrata come circuiti integrati, per settori come l'informatica e le comunicazioni, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 0,13 $/az. su un fatturato di 12,95 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,04 $/az. su un fatturato pari a 12,08 mld $. I ricavi sono diminuiti del 15,48% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2023 pari a 0,20 $/az. su un fatturato tra 12,90 e 13,90 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,16 $/az.
Pat Gelsinger, CEO di Intel, ha affermato: "I nostri risultati del secondo trimestre hanno superato la fascia alta delle nostre previsioni mentre continuiamo a mettere in atto le priorità strategiche, tra cui l’aumento della nostra attività di fonderia e la realizzazione della nostra gamma di prodotti e processi. La società è ben posizionata per capitalizzare la crescita significativa nel futuro dell'Intelligenza Artificiale promuovendo un ecosistema aperto e soluzioni in silicio che ottimizzano le prestazioni, i costi e la sicurezza per democratizzare l'IA dal cloud all'impresa, all'edge e al cliente. Il solido lavoro, compresi i progressi verso i 3 mld $ di risparmi sui costi nel 2023, ha contribuito al rialzo nel trimestre. Rimaniamo concentrati sull'efficienza operativa e sulla nostra strategia Smart Capital per supportare la crescita sostenibile e la disciplina finanziaria mentre miglioriamo i nostri margini e la generazione di cassa e promuoviamo il valore per gli azionisti. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: un margine lordo pari al 39,8%; spese per ricerca e sviluppo e gestione e amministrativa pari a 4,7 mld $; un margine operativo del 3,5% e un utile netto pari a 0,5 mld $. Infine abbiamo generato 2,8 mld $ di liquidità dalle operazioni e pagato dividendi per 0,5 miliardi di dollari”.
KUERIG DR. PEPPER + 4,12%. E’ un'azienda di produzione e distribuzione di bevande analcoliche, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 0,42 $/az. su ricavi per 3,79 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,40 $/az. su ricavi per 3,69 mld $. Il fatturato è aumentato del 6,61% su base annua. La società ha dichiarato che continua ad aspettarsi per tutto l’anno 2023 utili tra 1,78 e 1,80 $/az. su ricavi tra 14,76 e 14,90 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,78 $/az. su ricavi per 14,77 mld $.
Il Presidente e A.D. della società, Bob Gamgort, ha dichiarato: "I risultati del secondo trimestre hanno dimostrato la forza del portafoglio di marchi di KDP e il nostro lavoro di vendita al dettaglio di alta qualità. Abbiamo assistito a un aumento continuo nelle bevande rinfrescanti e segmenti internazionali, oltre a incoraggiati sviluppi infra-trimestrali nel caffè, dove prevediamo una ripresa sequenziale delle entrate. Su base consolidata, continuiamo a prevedere una crescita sana mentre reinvestiamo nella nostra attività e siamo sempre più fiduciosi nelle nostre prospettive per l'intero anno che ora riflettono risultati degli utili ancora più solidi. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: le vendite nette sono aumentate del 6,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Su base valutaria costante, le vendite nette sono aumentate del 6,1%; l'utile operativo è aumentato del 4,4% a 873 mln $, l'utile netto è aumentato del 7,0% a 596 mln $. Il flusso netto di cassa è stato pari a 295 mln $. Durante il trimestre, abbiamo riacquistato circa 7 milioni di azioni KDP a un prezzo medio ponderato di 32,34 $/az., per un totale di circa 226 mln $. Infine abbiamo circa 3,2 mld $ rimanenti nell'ambito dell'autorizzazione al riscatto delle azioni in scadenza entro il 31 dicembre 2025".
KLA TENCORE + 11,44%. La società opera nei settori dei semiconduttori e della nanoelettronica correlata, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2023 pari a 5,40 $/az. su ricavi per 2,36 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 4,82 $/az. su ricavi per 2,26 mld $. Il fatturato è diminuito del 5,29% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel primo trimestre fiscale 2024 tra 4,75 e 5,95 $/az. su ricavi tra 2,225 e 2,475 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 4,77 $/az. su ricavi per 2,23 mld $.
Rick Wallace, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "I risultati del quarto trimestre fiscale hanno superato le aspettative, dimostrando la combinazione dell'ampia forza del nostro portafoglio prodotti, dell’operatività mirata e del team ad alte prestazioni che si uniscono per raggiungere i nostri obiettivi finanziari in quello che rimane un contesto di domanda difficile. KLA continua a essere focalizzata sul supporto alle esigenze dei nostri clienti mantenendo al tempo stesso gli investimenti in ricerca e sviluppo fondamentali per proseguire la nostra strada tecnologica. I risultati sono l'ultimo esempio di come soddisfare o superare con successo i nostri impegni e creare valore per i nostri clienti, partner e azionisti. A livello contabile nel quarto trimestre fiscale abbiamo riportato: ricavi totali pari a 2,355 mld $, al di sopra del punto medio dell'intervallo di riferimento tra 2,125 e 2,375 mld $; l’utile è stato pari a 5,40 $/az., superando il punto medio degli intervalli indicati. Il flusso di cassa derivante dalle attività operative per il trimestre e l'anno fiscale è stato rispettivamente pari a 959,1 mln $ e 3,67 mld $, e il flusso netto di cassa è stato rispettivamente pari a 880,4 mln $ e 3,33 mld $. I rendimenti di capitale per il trimestre e l'anno fiscale sono stati rispettivamente pari a 568,3 mln $ e 2,04 mld $".
LAM RESEARCH + 15,66%. La società che progetta, produce, commercializza e fornisce assistenza alle apparecchiature di elaborazione dei semiconduttori utilizzate nella fabbricazione di circuiti integrati, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2023 pari a 5,98 $/az. su un fatturato di 3,21 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 5,03 $/az. su un fatturato pari a 3,13 mld $. I ricavi sono diminuiti del 30,81% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede guadagni nel primo trimestre fiscale 2024 tra 5,30 e 6,80 $/az. su un fatturato tra 3,10 e 3,70 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 5,47 $/az. su un fatturato di 3,30 mld $.
Tim Archer, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Lam ha ottenuto buoni risultati nel trimestre con livelli di redditività superiori agli intervalli previsti. Con il nostro investimento in un portafoglio di prodotti ampio e differenziato, mirato a inflessioni tecnologiche chiave e una solida base per una collaborazione produttiva con i clienti, Lam Research è ben posizionata per sovraperformare il mercato mentre i semiconduttori continuano a diventare più critici per l'economia globale. A livello contabile abbiamo riportato nel quarto trimestre fiscale: un margine lordo pari a 1,465 mld $ o il 45,7% dei ricavi contro 1,704 mld $ o il 44,0% dei ricavi del trimestre precedente; spese operative pari a 590 mln $ contro 608 mln $ del mese precedente; un utile operativo del 27,3% dei ricavi contro il 28,3% e un utile netto pari a 803 mln $ o 5,98 $/az. contro 946 mln $ o 6,99 $/az. del trimestre precedente. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, gli investimenti a breve termine e i saldi di cassa e investimenti limitati sono rimasti invariati a 5,6 mld $ rispetto al trimestre precedente. La liquidità generata dalle attività operative, per un totale di 1,1 mld $, è stata compensata da 869,0 mln $ di riacquisto di azioni, inclusa la liquidazione netta delle azioni dei compensi basati su azioni dei dipendenti. Infine abbiamo pagato agli azionisti dividendi pari a 232,3 mln $ e 78,7 mln $ di spese in conto capitale”.
META PLATFORMS + 10,61%. La società è un sito di social networking che crea prodotti di utilità per utenti, sviluppatori e inserzionisti, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 3,23 $/az. su un fatturato di 32,00 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,87 $/az. su un fatturato pari a 31,06 mld $. I ricavi sono cresciuti del 11,02% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi un fatturato nel terzo trimestre 2023 compreso tra 32,0 mld e 34,5 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 31,16 mld $.
Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, ha affermato: "Abbiamo avuto un buon trimestre. Continuiamo a vedere un forte coinvolgimento nelle nostre app e abbiamo la gamma di prodotti più entusiasmante che ho visto da un po' di tempo ad oggi, con Llama 2, Threads, Reels, nuovi prodotti di Intelligenza Artificiale in cantiere e il lancio di Quest 3 per il prossimo autunno. La società ha riportato i seguenti dati nel trimestre: persone attive quotidiane della famiglia (DAP) in media pari a 3,07 miliardi di unità alla fine di giugno 2023, con un aumento del 7% su base annua; persone attive mensili familiari (MAP) in media pari a 3,88 miliardi di unità alla fine di giugno 2023, con un aumento del 6% su base annua; utenti attivi giornalieri di Facebook (DAU) in media pari a 2,06 miliardi unità alla fine giugno 2023, con un aumento del 5% su base annua; utenti attivi mensili di Facebook (MAU) in media pari a 3,03 miliardi unità alla fine di giugno 2023, con un aumento del 3% su base annua. Alla fine di giugno 2023, le impressioni degli annunci pubblicate nella nostra famiglia di app sono aumentate del 34% su base annua e il prezzo medio per annuncio è diminuito del 16% su base annua. A livello contabile nel trimestre chiuso al 30 giugno 2023, le entrate sono state di 32,0 mld $ e del 12% su base annua a valuta costante. I costi e le spese totali sono state pari a 22,61 mld $, con un aumento del 10% su base annua, ciò include spese legali maturate per 1,87 mld $ e oneri di ristrutturazione pari a 780 mln $. Le spese in conto capitale, inclusi i pagamenti principali sui leasing finanziari, sono state pari a 6,35 mld $. La liquidità, i mezzi equivalenti e i titoli negoziabili ammontavano a 53,45 mld $ ed il flusso netto di cassa è stato pari a 10,96 mld $. Il debito a lungo termine ammontava a 18,38 mld $. La società ha riacquistato 793 mln $ delle proprie azioni ordinarie di Classe A avendo ancora 40,91 mld $ disponibili e autorizzati per i riacquisti. Infine, il numero di dipendenti, al 30 giugno 2023 era di 71.469 unità, con un calo del 14% su base annua. Circa la metà dei dipendenti interessati dai licenziamenti del 2023 è inclusa nel nostro organico riportato al 30 giugno 2023”.
MICROSOFT – 1,57%. La società è impegnata nella progettazione, produzione, vendita di dispositivi e pubblicità online a un pubblico di clienti globale. I suoi prodotti includono sistemi operativi per dispositivi informatici, server, telefoni e altri dispositivi intelligenti, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2023 pari a 2,69 $/az. su un fatturato di 56,20 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,54 $/az. su un fatturato pari a 55,44 mld $. I ricavi sono cresciuti del 8,34% su base annua. La società ha detto che prevede nel primo trimestre fiscale 2024 un fatturato tra i 53,80 e 54,80 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato di 54,86 mld $.
Satya Nadella, A.D. della società, ha affermato: “Abbiamo chiuso bene il nostro anno fiscale. I ricavi sono stati pari a 211,9 mld $ e sono aumentati del 7% (+11% a valuta costante). L'utile operativo è stato pari a 89,7 mld $ ed è aumentato dell'8% (+14% in valuta costante). L'utile netto è stato pari a 73,3 mld $ ed è aumentato del 6% (aumento dell'11% in valuta costante). L'utile per azione è stato pari a 9,81 $ ed è aumentato del 7% (12% in più a valuta costante). Microsoft Cloud ha superato i 110 mld $ di fatturato annuo, con un aumento del 27% in valuta costante, con Azure che rappresenta per la prima volta oltre il 50% del totale. Stiamo inoltre assistendo a un crescente aumento con Azure Arc, che ora ha 18.000 clienti, in crescita del 150% su base annua, tra cui Carnival Corp., Domino's, Thermo Fisher. E Azure AI sta introducendo i nuovi carichi di lavoro di intelligenza artificiale nati nel cloud con la migliore selezione di modelli di frontiera e aperti, inclusi i recenti annunci di Meta che supportano Llama su Azure e Windows, nonché OpenAI. Più di 11.000 organizzazioni di tutti i settori, tra cui IKEA, Volvo Group, Zurich Insurance, nonché nativi digitali come FlipKart, Humane, Kahoot, Miro, Typeface utilizzano il servizio. Sono quasi 100 nuovi clienti aggiunti ogni giorno in questo trimestre. Mercedes-Benz, ad esempio, sta portando ChatGPT tramite Azure OpenAI a più di 900.000 veicoli negli Stati Uniti, rendendo il suo assistente vocale in auto più intuitivo. Moody's ha costruito il proprio Copilot interno per migliorare la produttività dei suoi 14.000 dipendenti. In tutti i settori, clienti come Ahold Delhaize, Deutsche Bank, Novartis, Siemens e Wells Fargo scelgono le offerte premium di Microsoft 365 per un valore differenziato di sicurezza, conformità, voce e analisi. Ora stiamo implementando Microsoft 365 Copilot a 600 clienti paganti attraverso il nostro programma di accesso anticipato e il feedback di organizzazioni come Emirates NBD, General Motors, Goodyear e Lumen è che è un punto di svolta per la produttività dei dipendenti. A livello contabile nel quarto trimestre fiscale abbiamo riportato: ricavi pari a 56,2 mld $ in aumento dell'8% (+10% a valuta costante); l'utile operativo è stato pari a 24,3 mld $ ed è aumentato del 18% (+21% a valuta costante); l'utile netto è stato pari a 20,1 mld $ ed è aumentato del 20% (+ 23% a valuta costante); i margini operativi sono aumentati di circa quattro punti su base annua al 43%; le spese in conto capitale, compresi i leasing finanziari, sono state pari a 10,7 mld $ per supportare la domanda di cloud, compresi gli investimenti nell'infrastruttura AI. La liquidità pagata per immobili, impianti e macchinari (PP&E) è stata pari a 8,9 mld $. Il flusso di cassa derivante dalle operazioni è stato pari a 28,8 mld $, in aumento del 17% su base annua poiché le forti fatturazioni e raccolte cloud sono state parzialmente compensate da un pagamento fiscale relativo all'accantonamento per la capitalizzazione di ricerca e sviluppo. Il flusso netto di cassa libero è stato pari a 19,8 mld $, in aumento del 12% su base annua. Infine, abbiamo restituito 9,7 mld $ agli azionisti attraverso riacquisti di azioni e dividendi, portando la nostra liquidità totale restituita ai nostri azionisti a oltre 38 mld $ per l'intero anno fiscale”.
MONDELEZ + 1,44%. La società che produce prodotti alimentari confezionati, inclusi biscotti, dolciumi, bevande, formaggi, pasti convenienti e vari prodotti alimentari confezionati, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 0,76 $/az. su un fatturato di 8,507 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,69 $/az. su un fatturato pari a 8,21 mld $. I ricavi sono cresciuti del 16,95% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per tutto il 2023 di circa 3,30 $/az. su ricavi pari a 35,276 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili di è di 3,19 $/az. su ricavi pari a 35,35 mld $.
Dirk Van de Put, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Sono soddisfatto dei risultati del secondo trimestre, che dimostrano una forza diffusa in tutta la nostra attività, con una crescita del fatturato forte e redditizia in tutte le nazioni e categorie. Il continuo reinvestimento nei nostri marchi e nelle nostre capacità, combinato con il lavoro continuo sui prezzi, la disciplina dei costi e le forti prestazioni nei volumi hanno guidato questi risultati. Continuiamo a prevedere una solida domanda dei consumatori nelle nostre categorie principali e nella stragrande maggioranza delle nostre attività e i nostri team continuano a compiere progressi significativi rispetto alle iniziative di rimodellamento del nostro portafoglio mentre rimaniamo concentrati sull'accelerazione di una crescita forte e sostenibile. La forte performance del primo semestre e la resilienza della categoria forniscono fiducia per aumentare sia le nostre entrate nette che le prospettive sugli utili per l'anno. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: ricavi netti in aumento del 17,0%; un utile lordo in aumento di 542 mln $ a valuta costante, mentre il margine di profitto lordo è diminuito di 50 punti base al 37,5% a causa dell'aumento dei costi delle materie prime e dei trasporti; un reddito operativo in aumento di 288 mln $ a valuta costante, mentre il margine del reddito operativo è aumentato di 60 punti base al 15,7%. Abbiamo restituito 0,7 mld $ agli azionisti in dividendi in contanti e riacquisti di azioni. Infine, il CdA ha dichiarato un dividendo trimestrale in contanti pari a 0,425 $/az. ordinaria di classe A, con un aumento del 10%. Questo dividendo è pagabile il 13 ottobre 2023 agli azionisti registrati al 29 settembre 2023".
NXP SEMICONDUCTORS + 4,70%. La società è un produttore di semiconduttori che for-nisce soluzioni di prodotti standard e segnali misti ad alte prestazioni. Le sue soluzioni sono utilizzate per applicazioni automobilistiche, di identificazione, infrastrutture wireless, ha ri-portato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 3,43 $/az. su un fatturato di 3,30 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,29 $/az. su un fatturato pari a 3,21 mld $. I ricavi sono diminuiti dello 0,39% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha affermato che prevede per il terzo trimestre 2023 utili pari a 3,39 e 3,82 $/az. e un fatturato tra 3,30 e 3,50 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,44 $/az. e per un fatturato di 3,31 mld $.
Kurt Sievers, Presidente e A.D. di NXP, ha affermato: “NXP ha realizzato entrate trimestrali pari a 3,3 mld $ nella fascia alta della previsione, con le tendenze delle entrate in tutti i nostri mercati di interesse che hanno registrato risultati migliori del previsto. I risultati del primo semestre e le indicazioni per il terzo trimestre rafforzano la nostra fiducia nel fatto che NXP stia attraversando con successo la recessione ciclica nelle attività esposte ai consumatori. Allo stesso tempo, vediamo una forza continua nelle nostre attività automobilistiche, industriali di base e infrastrutture di comunicazione. Il 2 maggio 2023, abbiamo annunciato che NIO Inc., un marchio leader nel mercato globale dei veicoli elettrici intelligenti premium, sfrutterà la tecnologia radar automobilistica leader di NXP, incluso il radar di imaging 4D. Il 16 maggio 2023, abbiamo annunciato la nostra collaborazione con TSMC per fornire la prima tecnologia MRAM (Magnetic Random Access Memory) integrata nel settore dei semiconduttori in tecnologia FinFET a 16 nm. Il 30 maggio, abbiamo annunciato la produzione della famiglia di processori applicativi i.MX 91 che semplifica lo sviluppo di dispositivi edge a costi ottimizzati che richiedono sicurezza, prestazioni e supporto Linux in una piattaforma scalabile e affidabile. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: un margine lordo del 58,4%; un margine operativo del 35,0% e l'utile netto è stato pari a 3,43 $/az. Il flusso di cassa derivante dalle operazioni è stato pari a 756 mln $, con investimenti netti in conto capitale pari a 200 mln $, ed il flusso netto di cassa è stato pari a 556 mln $. Durante il secondo trimestre del 2023, NXP ha continuato ad attuare la sua politica di restituzione del capitale con il pagamento di 264 mln $ di dividendi in contanti e il riacquisto di 302 mln $ delle proprie azioni ordinarie. L'acconto sul dividendo per il secondo trimestre 2023 è stato pagato in contanti il 6 luglio 2023 agli azionisti registrati al 14 giugno 2023”.
O’REILLY AUTOMOTIVE – 2,87%. La società è un rivenditore specializzato di parti, strumenti, forniture, attrezzature e accessori automobilistici in aftermarket negli Stati Uniti, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 10,22 $/az. su un fatturato di 4,07 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 10,05 $/az. su un fatturato pari a 3,98 mld $. I ricavi sono cresciuti del 10,85% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per il 2023 tra 37,05 e 37,55 $/az. per un fatturato tra 15,40 e 15,70 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 37,27 $/az. per un fatturato pari a 15,56 mld $.
Greg Johnson, CEO di O'Reilly, ha commentato: "Siamo molto lieti di annunciare un altro trimestre di continua forte crescita, evidenziata da un aumento del 9,0% nelle vendite nei negozi e da un aumento del 16% dell'utile per azione. L'impegno del Team O'Reilly nel fornire un servizio clienti costantemente eccellente ha determinato una solida crescita delle vendite nei negozi a due cifre nel settore professionale e fai-da-te nel trimestre. Voglio congratularmi con i nostri oltre 88.000 membri del team per le loro incredibili prestazioni nel secondo trimestre ed esprimere il mio sincero apprezzamento per la loro incessante attenzione nel fornire un servizio leader del settore ai nostri clienti ogni giorno. Finora nel 2023 abbiamo aperto 100 nuovi negozi netti in 34 stati degli Stati Uniti, Porto Rico e Messico e siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di 180-190 di nuove aperture di negozi nel 2023. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: vendite aumentate di 398 mln $ o dell'11%, a 4,07 mld $ dai 3,67 mld $ dello stesso periodo di un anno fa. L'utile lordo è aumentato dell'11% a 2,09 mld $ (o 51,3% delle vendite) dai 1,88 mld $ (o 51,3% delle vendite) dello stesso periodo di un anno fa. Le spese di vendita, generali e amministrative ("SG&A") sono aumentate del 14% a 1,23 mld $ (o 30,3% delle vendite) dai 1,09 mld $ (o 29,6% delle vendite) dello stesso periodo di un anno fa. L'utile operativo è aumentato del 7% a 854 mln $ (o 21,0% delle vendite) dai 799 mln $ (o 21,8% delle vendite) dello stesso periodo di un anno fa. L'utile netto è aumentato di 51 mln $, o 9%, a 627 mln $ (o 15,4% delle vendite) dai 577 mln $ (o 15,7% delle vendite) dello stesso periodo di un anno fa. Infine abbiamo riacquistato 0,8 milioni di azioni ordinarie, a un prezzo medio per azione di 904,37 $, per un investimento totale pari a 680 mln $, e durante i primi sei mesi del 2023, abbiamo riacquistato 2,1 milioni di azioni ordinarie, a un prezzo medio per azione di 849,48 dollari, per un investimento totale pari a 1,79 mld $”.
PACCAR – 2,93%. La società che progetta, produce e distribuisce autocarri leggeri, medi e pesanti e relativi ricambi in aftermarket, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 2,33 $/az. su un fatturato di 8,88 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,14 $/az. su un fatturato pari a 8,19 mld $. I ricavi sono cresciuti del 24,06% su base annua.
Preston Feight, A.D. della società, ha affermato: “PACCAR ha raggiunto ricavi e utili netti record nel secondo trimestre del 2023 grazie all'aumento delle consegne di autocarri pari a 51.900 unità, agli eccellenti margini lordi e agli ottimi risultati di PACCAR Parts, pari a 1,60 mld $, la quale ha ottenuto solidi profitti e vendite trimestrali grazie alle prestazioni logistiche leader del settore che hanno migliorato i tempi di attività dei clienti. PACCAR Financial Services ha offerto un'eccellente redditività, pari a 144,7 mln $, grazie al suo portafoglio di alta qualità e ai buoni risultati dei veicoli usati. PACCAR è pioniera di nuove tecnologie come l'analisi predittiva dei dati nelle sue attività aftermarket e powertrain. Sono molto orgoglioso dei nostri dipendenti per la fornitura di camion e soluzioni di trasporto premium ai nostri clienti". A livello contabile nel trimestre abbiamo riportato: un utile netto record pari a $ 1,22 miliardi con un aumento del 70% rispetto ai 720,4 mln $ guadagnati nello stesso periodo dello scorso anno. Le vendite nette e i ricavi dei servizi finanziari sono stati pari a 8,88 mld $, il 24% in più rispetto ai 7,16 mld $ raggiunti nel secondo trimestre del 2022. Il margine lordo è stato pari al 18,8% rispetto al 14,4% dello stesso periodo dell’anno. Gli investimenti di capitale sono stati pari a 179,1 mln $ e le spese di ricerca e sviluppo pari a 101,3 mln $. Abbiamo generato liquidità dalle operazioni per 975,5 mln $ ed abbiamo liquidità e titoli negoziabili pari a 6,62 mld $ ed un patrimonio netto pari a 15,08 mld $. Infine il CdA della società ha approvato un aumento dell'8% del dividendo in contanti trimestrale da 0,25 $/az. a 0,27 $/az. Il dividendo sarà pagabile il 7 settembre 2023 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività il 17 agosto 2023”.
T-MOBILE – INV.%. La società di servizi di comunicazione wireless nei mercati degli abbonamenti postpagati, prepagati e all'ingrosso, fornisce prodotti e servizi che includono voce, messaggistica, servizi dati, dispositivi wireless, smartphone e altri dispositivi di comunicazione mobile, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 1,86 $/az. su un fatturato di 19,20 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,71 $/az. su un fatturato pari a 19,38 mld $. I ricavi sono diminuiti dello 2,56% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Mike Sievert, CEO di T-Mobile, ha affermato: "Se ti stavi chiedendo come si comporterebbe T-Mobile se la crescita nella nostra categoria fosse moderata, penso che troverai la risposta nei nostri ultimi risultati, tra cui la nostra migliore rete telefonica postpagata del secondo trimestre in otto anni, il tasso di abbandono telefonico postpagato più basso nel settore per la prima volta in assoluto e una crescita finanziaria leader del settore. Abbiamo fissato obiettivi audaci e realizzato un piano duraturo e differenziato che funziona proprio come avevamo previsto. E ora, alimentati dalle nostre opportunità di crescita uniche, dall’aumento delle nostre ultime mosse Un-carrier e da un desiderio inestinguibile di essere i migliori in termini di consegne per i clienti, senza alcuna intenzione di rallentare. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: ricavi totali dai servizi pari a 15,7 mld $ in aumento del 3% su base annua e ricavi dai servizi postpagati pari a 12,1 mld $ in aumento del 5% su base annua. L'utile netto pari a 2,2 mld $ è aumentato di 2,3 mld $ rispetto all'anno precedente, che includeva minori costi relativi alla fusione, al netto delle imposte pari a 207 mln $ e una spesa per svalutazione non in contanti pari a 358 mln $ dell'anno precedente relativa all'attività Wireline. L'utile netto pari a 1,86 $/az. è aumentato di 1,95 $/az. anno su anno. L'EBITDA core pari a 7,3 mld $ è aumentato dell'11% su base annua, principalmente a causa della crescita dei ricavi dei servizi e della maggiore realizzazione di sinergie. La liquidità netta generata dalle attività operative pari a 4,4 mld $ è aumentata del 3% su base annua, inclusi i pagamenti in contanti per i costi relativi alla fusione per 728 mln $. Gli acquisti in contanti di proprietà e attrezzature, inclusi gli interessi capitalizzati pari a 2,8 mld $, sono diminuiti del 22% su base annua, grazie all'aumento dell'efficienza del capitale derivante dagli investimenti accelerati nella rete 5G nazionale nel 2022. Il flusso netto di cassa pari a 2,9 mld $ è aumentato del 64% su base annua, inclusi i pagamenti in contanti per i costi relativi alla fusione per 728 mln $. Infine abbiamo riacquistato 25,2 milioni di azioni pari a 3,5 mld $ nel secondo trimestre del 2023. Al 21 luglio 2023, il totale cumulativo riacquistato era di 83,5 milioni di azioni pari a 11,8 mld $ con autorizzazione rimanente fino a 2,2 mld $ fino alla fine di settembre 2023".
TEXAS INSTRUMENTS – 3,23%. La società che progetta e produce semiconduttori che vende a progettisti e produttori di elettronica, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 1,87 $/az. su un fatturato di 4,53 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,76 $/az. su un fatturato pari a 4,37 mld $. I ricavi sono cresciuti del 13,07% rispetto allo stesso trimestre 2022. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2023 tra 1,68 e 1,92 $/az. su un fatturato tra 4,36 e 4,74 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,92 $/az. su un fatturato di 4,61 mld $.
Haviv Ilan, Presidente e CEO della società, ha commentato: "I ricavi sono aumentati del 3% in sequenza e sono diminuiti del 13% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Analogamente allo scorso trimestre, abbiamo registrato una debolezza nei nostri mercati, ad eccezione del settore automobilistico. Il nostro flusso di cassa dalle operazioni pari a 7,4 mld $ per gli ultimi 12 mesi ha nuovamente sottolineato la forza del nostro modello di business, la qualità del portafoglio prodotti e il vantaggio della produzione dei 300 mm. Il flusso netto di cassa per lo stesso periodo è stato pari a 3,2 mld $, il 17% delle entrate. Negli ultimi 12 mesi abbiamo investito 3,6 mld $ in R&S (ricerca e sviluppo) e SG&A (spese generali ed amministrative di vendita), investito 4,2 mld $ in spese in conto capitale e restituito 6,5 mld $ agli azionisti”.
XCEL ENERGY – 3,56%. La Società è impegnata nella generazione, acquisto, trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas naturale, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 0,52 $/az. su ricavi per 3,02 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,55 $/az. su ricavi per 3,36 mld $. Il fatturato è diminuito del 11,74% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società prevede una crescita degli utili nell’anno 2023 tra 3,30 e 3,40 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,34 $/az.
Bob Frenzel, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Sebbene gli utili del secondo trimestre siano stati inferiori rispetto allo scorso anno a causa del clima sfavorevole e di altri fattori, stiamo intraprendendo azioni per compensare gli impatti e riaffermando la nostra previsione agli utili per il 2023. Mentre andiamo avanti con queste azioni, sono orgoglioso dei progressi che continuiamo a fare nel guidare la transizione verso l'energia pulita della nazione. Come riportato nel nostro Corporate Sustainability Report annuale, più della metà dell'elettricità che forniamo ai nostri clienti proviene da risorse prive di emissioni di carbonio. In questo trimestre, abbiamo anche aperto la strada al progetto solare Sherco e al progetto di trasmissione Colorado Power Pathway, che sta già stimolando opportunità senza precedenti per nuove energie rinnovabili e sviluppo economico nelle pianure orientali del Colorado. A livello contabile nel secondo trimestre abbiamo riportato: ricavi operativi totali pari a 3,022 mld $; costi operativi totali pari a 2,604 mld $; reddito operativo pari a 418 mln $ e reddito netto pari a 288 mln $. Altri ricavi sono aumentati di 17 mln $ mentre gli interessi passivi sono aumentati di 21 mln $ in gran parte a causa dell'aumento dei tassi di interesse e dell'aumento dei livelli di indebitamento a lungo termine.".
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SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
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