Psyco Trading


Psyco Trading. Non so utilizzare un termine diverso per definire la schizofrenia di quest'ultima settimana sui titoli azionari italiani. Schizofrenia dettata dagli algoritmi che prima fanno sprofondare i titoli e poi senza logica apparente invertono la rotta. Un esempio su tutti è stata STM nella seduta di giovedì dopo la presentazione dei conti: azione che apre in ribasso, addirittura in gap down, e viene mandata a -4%. Personalmente non nego assolutamente che mi sarei aspettato una continuazione del ribasso che altrettanto onestamente in quel frangente non ho colto. E poi colpo di scena: inverte la rotta e viene spedita da -4% a +10% (per la cronaca naturalmente venerdì ha poi perso il 4%).

Sarà stato un caso? Amplifon, altro giro altra corsa. Anche in questo caso pubblicazione dei dati di bilancio e azione che in un istante perde un euro (circa il 3%) salvo poi nelle due barre successive essere sospesa per eccesso di rialzo. Dimenticavo: venerdì naturalmente si è rimangiata tutto l'upside.

Altri casi? Saipem: anche in questo caso pubblicati i conti, titolo giù a -4% e poi inverte e torna positivo. 

Campari: in una barra è passata dal perdere meno di un punto percentuale ad oltre il 5.5%. Ripeto: in una singola barra. E poi gli algoritmi si sono invertiti e mano a mano hanno fatto tornare il titolo quasi al punto di partenza (di seguito il grafico di mercoledì, quindi PRIMA delle banche centrali e del rialzo di giovedì per intenderci). 

Venerdì è poi stata la volta di CNHI. In questo caso gli algoritmi sono stati monodirezionali ma il processo di trading e l'operatività diventano sostanzialmente ingestibili, visto che i movimenti avvengono sul filo dei secondi e nemmeno le piattaforme riescono a restare dietro agli eseguiti: in settimana su operazioni simili questo mi è capitato almeno in un paio di altre occasioni pur utilizzando quella che ritengo essere la miglior piattaforma di trading presente attualmente sul mercato. Di fatto si vedono solo gli scambi passare, mentre il bid e l'ask rimangono indietro di frazioni di secondo. Un esempio è stato un piccolo trade che ho fatto col titolo in picchiata (-6.25% in close ma è arrivato a perdere l'8%): un movimento dello 0.7% (0.68% per esattezza) avvenuto in DUE secondi come da eseguito. Capite bene il tipo di danno (ed i rischi) che gli algoritmi creano sul mercato e mi permetto di dire agli investitori: società che in pochi secondi valgono il 10% in più o in meno, spesso senza una logica se non quella di formule che comprano o vendono. Psyco Trading appunto, come da titolo di questo articolo.

Un altro esempio, sempre nella seduta di venerdì, è quanto successo alle azioni Biesse di cui avrei voluto scrivere sabato scorso, dal momento che ritengo il titolo sottovalutato ed il grafico poteva risultare interessante su scala daily. Volutamente non l'ho fatto proprio per i motivi precedentemente esposti. Ad ogni modo: azioni Biesse che aprono a 12.04 euro. Sospese per eccesso di rialzo a 12.80 euro. Riaprono a 12.68 e vengono vendute fino a 12.28 euro. Personalmente ne ho acquistate 400 pezzi convinto che potessero ritornare in area 12.70-12.80. Quindi: buy 400 Biesse @ 12.30 euro con un stop iniziale attorno a 12.14. In un battibaleno tornano a 12.50 ma gli algoritmi (quotatori che mettono e tolgono ordini in continuazione sia sul bid che sull'ask e se vengono colpiti da un lato o dall'altro del book cercano di fuorviare il trader togliendo ordini) si invertono e iniziano a vendere (chi colpiva l'ask in area 12.50 si trovava subito in perdita: lettera e denaro si abbassavano all'istante). In altri casi questi algoritmi "immolano" il trader: chi si posiziona in book spesso rischia di veder battere una quantità parziale ridicola (magari 10-15 pezzi) e poi le macchinette lo anticipano in modo da avere la copertura sul book. Tornando al mio trade: out a 12.40 giusto per portare a casa qualcosa e titolo che in chiusura di seduta torna negativo (-0.08%). Psyco trading anche qui.

Insomma, da rischiare le penne. E se non avete quelle rischiate le coronarie. 

Il punto è che se un titolo perde il 4-5% DOPO i dati personalmente, anche se non li ho letti, parto dal presupposto che quei dati non sono piaciuti al mercato. E mi domando: ma cosa ha fatto cambiare idea? Nulla: semplicemente sono gli algoritmi che manovrano in un senso o nell'altro. Capite bene che operare in queste condizioni è veramente difficile ed è per questo motivo che continuo a vivere alla giornata. E' vero, il mercato sale e sono tutti ottimisti. Ma io sono sempre stato un bastiàn cuntrari come si dice in dialetto piemontese e quando tutti vanno in una direzione O vado in quella opposta OPPURE semplicemente me ne sto fermo ad aspettare. Questa è al momento la strategia che mi sento di suggerire e che personalmente seguirò, almeno sulla parte di portafoglio. Il Fear&Greed Index segnala "extreme greed", estrema avidità. E quando tutti sono sbilanciati in un verso può essere rischioso continuare a percorrere quella strada. Detto questo al momento i mercati rimangono impostati positivamente ed in particolare il FTSEMIB40 dopo che già lunedì è stata rotta la piccola congestione segnalata nell'articolo di sabato scorso (link: https://www.lombardreport.com/2023/7/22/azioni-iveco-azioni-datrix/): evidentemente quella compressione di volatilità, quel range settimanale di 150-200 punti sul nostro derivato, una volta rotto, ha fatto scattare la molla verso l'alto (del resto la congesione era sui massimi). Ci siamo spinti a 29850, ad un tiro di schioppo dalla cifra tonda e piscologica dei 30 mila punti. Troppo bella per non provare a sfiorarla per un attimo. E' importante che si riesca a rimanere stabilmente SOPRA i 29000, la ex resistenza che ora diventa nuovo supporto. 

Luglio, il migliore fra i peggiori come avevo scritto ad inizio mese (link: https://www.lombardreport.com/2023/7/1/azioni-iveco/), si sta chiudendo con un forte guadagno sugli indici. La statistica che avevo presentato segnalava la possibilità (mai certezza) di un mese improntato alla positività ma con un indebolimento nella parte finale o comunque dalla seconda metà del mese e questo NON si è verificato. Anzi, c'è stata addirittura una accelerazione.

E agosto come potrebbe essere?

Manca solo una seduta all'inizio del nuovo mese e quindi presento quello che solitamente si è verificato in passato negli anni preelettorali (tratteggiati) mentre la linea continua rappresenta l'andamento di tutti gli anni: una partenza debole nella prima decade con un cluster piuttosto bullish tra la decima e la tredicesima seduta di trading del mese. 

Fronte watchlist...

Nella passata ottava avevo analizzato il titolo Iveco su richiesta di un lettore, segnalando come fosse importante e fondamentale la tenuta di 8 euro market on close (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/7/22/azioni-iveco-azioni-datrix/). In settimana l'azione, inserita in un canale ascendente di breve periodo, ha toccato un minimo settimanale a 8.055 nella seduta di lunedì il cui open è stato a 8.064 e da quel momento si è solo saliti, con una chiusura settimanale a 8.578. Segnale dunque positivo con possibilità di ulteriore estensione del movimento fino a cercare di raggiungere la parte alta del canale collocabile al momento attorno a 8.80. Non mi piacerebbe un ritorno sotto 8.20, nuovo stop. Come già fatto notare sabato scorso la media di colore verde a 20 periodi sta "assecondando" molto bene l'andamento del titolo, almeno fino ad oggi.

Altra azione che avevo analizzato è stata Datrix che in settimana ha lateralizzato con volumi che si sono azzerati, il che può essere un bene oppure un male. Osservando tuttavia il grafico settimanale noto che sul rialzo i volumi sono stati molto alti, mentre sul ribasso di questa ottava piuttosto bassi. Rimango attendista: ne ho acquistate una manciata in area 2.57 di media e scaricate metà attorno a 2.90, quindi sono sostanzialmente flat come rischio di portafoglio fino a 2.40 circa. 

Last but not least...

Come ben sapete recentemente ho scritto che in questa fase preferisco i bonds ai titoli azionari: a parità di rendimento di portafoglio si corre meno rischio, poi chiaramente bisogna caprie cosa ci si mette in tasca. Ad ogni modo in settimana mi è capitata sottomano l'emissione di un nuovo Bond in euro targato Goldman Sachs e scadenza 13 anni (ISIN XS2567573899) con taglio mille in euro. Di primo acchito mi ha colpito il fatto di vedere una cedola del 6.2% annuo lordo ma poi, ad una analisi più dettagliata, questa emissione prevede che la cedola venga pagata SOLO quando il bond verrà rimborsato completamente e questo può avvenire in qualunque anno dalla data di emissione. Una sorta di zero coupon mascherato se preferite. Apparentemente interessante tuttavia questa emissione risulta non conveniente a mio avviso: il valore effettivo della cedola calcolato secondo l'interesse composto risulta infatti più basso: un conto è se il coupon mi viene pagato annualmente e lo posso reinvestire, un conto se viene pagato SOLO alla scadenza naturale o comunuque al rimborso da parte dell'emittente. Come se non bastasse un acquisto sul mercato secondario comporterebbe un aumento del rendimento complessivo se avvenisse sotto 100 oppure una riduzione dello stesso in caso di acquisti a livelli superiori. Il basso importo emesso può costituire un ulteriore problema in termini di liquidità. Personalmente continuo a mantenere la "famosa" 5% di cui avevo scritto lo scorso anno nel mese di novembre e sulla quale in settimana il market maker si è nuovamente alzato da 100.50 a 101.30 circa, segno che probabilmente potrebbe non essere richiamata quest'anno (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/11/11/bond-goldman-sachs/)...alla peggio sarà un pronti contro termine a un anno al 5% in caso di rimborso fra poco più di un mese. 

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)