Buon sabato sera a tutte le lettrici e lettori. La settimana scorsa intitolavo "Aspettandomi una correzione preferisco vivere alla giornata". Ebbene, la correzione non c'è assolutamente stata ed i mercati hanno continuato il rally, talvolta con movimenti a "V reversal", da farsi male se si fosse provato lo short. Del resto avevamo analizzato il possibile trend favorevole del mese di luglio, con una tendenza rialzista iniziale destinata statisticamente a scemare. Ricordate questo grafico? (link: https://www.lombardreport.com/2023/7/1/azioni-iveco/)
La statistica è una cosa mentre la price action è un'altra. Ricordiamoci poi sempre che queste "previsioni" tendono ad indicare il "quando" e non il "quanto", un pò come l'analisi ciclica. E' come se Vi chiedessi quando nevica: la maggior parte risponderebbe nel periodo invernale ma credo che nessuno si sbilancerebbe nell'indovinare i centimetri di neve che potrebbero cadere (il "quanto"). Questo non preclude la possibilità che si verifichino nevicate in primavera.
Torniamo a noi. Visto l'andazzo dei listini della scorsa ottava non mi sarei MAI aspettato un movimento a "V reversal". Movimento che avevo tuttavia colto sul nascere se ben ricordate e con un timing al minuto o, meglio, a 5 minuti visto che quello era il time frame del grafico postato nell'articolo. Avevo infatti mostrato l'esatto momento di inversione delle macchinette e dei software nella seduta di giovedì 6 luglio (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/7/8/azioni-lottomatica-azioni-fineco-azioni-gefran/). Il problema per il sottoscritto spesso non è il punto di ingresso ma quello di uscita. Perchè quando si entra abbiamo un trading plan, ma poi le variabili (tempo, volumi, volatilità) cambiano in continuazione e non si possono prevedere.
Ad ogni modo procediamo subito nell'analisi del Dax Future così potete vedere con i Vostri occhi cosa caspita è successo da venerdì scorso. Partenza tranquilla lunedì e poi su a razzo (nell'intraday) grazie anche ai dati sull'inflazione statunitense, anche se credo che non sia tutto oro ciò che luccica dal momento che i dati dello stesso mese del 2022 erano stati particolarmente elevati e quindi era abbastanza logico e prevedibile che non essendoci le stesse problematiche dello scorso anno il dato sarebbe sceso. I mercati hanno prezzato tutto questo, magari i software hanno visto il segno meno e quindi hanno stupidamente iniziato a comprare tutto. La realtà tuttavia è che continuiamo a rimanere sempre all'interno dello stesso range sul Dax: 15600 base e 16350 resistenza (massimo settimanale a 16292 nella seduta di giovedì). Poi c'è tutta l'area 16000-16050 che costituisce una sorta di baricentro.
Vogliamo poi parlare del nostro Future FTSEMIB40 ? Movimento a "V" anche in questo caso e rottura dei massimi della settimana scorsa. In questo caso avevo tuttavia messo in evidenza come il trend del nostro mercato fosse più forte di altri mercati. Più forte grazie alle performance stellari di azioni come Unicredit (grazie al buyback). Il fatto che il mercato sia ben impostato è condizione necessaria ma non sufficiente per andare long, almeno agli occhi dello scrivente.
Andando a trovare lo Zio Sam, troviamo un S&P500 che si avvicina a spron battuto verso i 4600 al di sopra dei quali avremmo poi i 4800 punti (massimo storico).
Il quadro generale è positivo, a mio avviso troppo positivo: perché rischiare sugli azionari quando i bonds con scadenze nemmeno troppo lunghe mi offrono rendimenti interessanti con un rischio che reputo minore? Questo è uno dei ragionamenti che continuo a fare da mesi come strategia di portafoglio, che esula chiaramente dalla mia watchlist e da operazioni di medio periodo che reputo possano essere interessanti. Osservando il grafico seguente (Bankrupcy filings o dichiarazioni di insolvenza) osserviamo come queste siano aumentate parecchio nelle ultime settimane e questo stride con l'andamento iper positivo dei mercati azionari che, nonostante il momentum favorevole, continuano a correre al rialzo. Per questo penso che quanto più la Fed terrà i tassi elevati tanto più assisteremo ad un maggior numero di aziende (non necessariamente quotate) che entreranno in difficoltà. E questo si rifletterà chiaramente su quelle più indebitate che avranno maggiori difficoltà nel rifinanziare il proprio debito.
Il problema sarà più per i prossimi anni che non per quello in corso: quando i tassi erano a zero molto debito speculativo si è rifinanziato ma gran parte di quelle scadenze cadranno a partire dal 2024: quest'anno solo il 17% di quel debito è stato "rollato". Il prossimo anno avremo una percentuale che salirà al 30% e nel 2025 al 40%. Al momento tuttavia i credit spreads che misurano quanto rischio di credito è prezzato dal mercato si mantengono piuttosto bassi e solo nel momento in cui schizzeranno al rialzo avremo un alert molto forte.
Ed ora una curiosità che TUTTI i partecipanti al Lombard Tour tenutosi recentemente hanno avuto modo di vedere. I mercati azionari sono saliti grazie al fatto che l'inflazione è scesa. E quindi teoricamente oro e argento sarebbero dovuti scendere. E invece...colpo di scena! Salgono le Borse, salgono oro e argento....manca la mirra naturalmente, ma per quella siamo fuori stagione. Di seguito i grafici daily di oro (a sinistra) e argento (a destra), entrambi in forte ascesa.
Fronte watchlist....
In settimana è continuata la corsa sulle azioni Lottomatica segnalate tre settimane fa (link articolo iniziale del 17 giugno 2023: https://www.lombardreport.com/2023/6/17/azioni-manchester-united-azioni-mediaforeurope/). Onestamente non mi sarei aspettato un rally di questo tipo anche perché ero piuttosto convinto che ci potessero essere tanti trabocchetti (leggi venditori) attorno ai 9 euro, prezzo del collocamento. Evidentemente questi soggetti si sono stoppati nelle settimane successive e quindi il titolo è riuscito a "respirare": de facto il breakout dei 9 euro è stato piuttosto esplosivo con le quotazioni che si sono spinte fino a 9.60 euro. Quello che mi sentivo di dire e che dico ora è che a mio modo di vedere il titolo era caro a 9 euro e a 9.48, chiusura di venerdì, lo è ancor di più, a prescindere dalla price action. Cosa voglio dire? Molto semplice: la configurazione grafica iniziale segnalata a suo tempo era bella e lo è ancora oggi (rottura massimi del collocamento e target potenzialmente infinito visto che non abbiamo nuovi riferimenti grafici), ma su questi rialzi veloci è sempre meglio portare del fieno in cascina e incassare almeno con buona parte della posizione (due terzi). Poi se il titolo continuerà a salire non dovremo farcene un cruccio! Vendi, guadagna e pentiti...Il problema è che in questo periodo continuo a fidarmi molto poco dei mercati e per la proprietà transitiva anche dei titoli. Dal punto di vista puramente tecnico abbiamo un'area di pullback a 8.70-8.80 (ex resistenza statica da cui è poi partita l'ultima gamba rialzista).
Precedentemente ho scritto che vale il detto "vendi, guadagna e pentiti". In settimana un bel trade facile è stato lo short sul titolo Digital Bros colto sul nascere con un timing perfetto. Chiaramente non ho potuto scriverlo (i mercati erano aperti e lascio la turbativa di mercato agli algoritmi...e poi o operi sul mercato oppure parli e scrivi) ma osservate come sia importante cogliere il timing giusto nelle operazioni: escono i dati societari (che non mi piacciono) ed ecco che l'illiquidità generale presente sul mercato fa sì che le macchinette ed i software di negoziazione si "incartino" provocando il collasso del titolo (e qui torno al solito punto di quanto grave e pericoloso sia avere la presenza di questi software sui mercati finanziari dal momento che sono in grado di generare grossi rischi per il sistema nel suo complesso). Del resto sono entrati a gamba tesa sui mercati, senza regolamentazione, hanno fatto man bassa dei trader (e quindi della liquidità che comunque è sempre stata piuttosto bassa e mai paragonabile a quella che si vede a Wall Street) ed ora si "scannnano" tra di loro provocando tutto ciò. Certamente saperli sfruttare è un vantaggio ma io penso alla globalità dei risparmiatori/investitori che a fine serata vedono -10% in portafoglio e poi un altro -10% il giorno seguente. Ad ogni modo, guardate cosa hanno provocato: collasso del titolo che da 17 euro si è spinto a 15 euro in una sola ora di negoziazione visto che il movimento è partito alle ore 15.00 e alle 16.15 le azioni segnavano un "incoraggiante" -11.5%. Nell'arco di due giorni il titolo è arrivato senza fatica a 13.50 (-20% abbondante). Di seguito il grafico orario ed il mio eseguito in sell@17.00 euro figura.
In settimana le azioni Tessellis hanno chiuso l'aumento di capitale. Le nuove azioni sono state emesse a 0.40 euro ed il titolo è SEMPRE stato sotto questo livello. Solo nella seduta di venerdì ha trovato il coraggio di spingersi al di sopra di tale soglia e fino a 0.45 euro. Personalmente sono arbitraggiato esattamente da 0.45 euro, mentre le azioni sono state shortate a 0.78 euro. E'stato un trade che mi porto dietro da oltre sei mesi e che ho lasciato correre bene, quindi penso che in settimana chiuderò tutto oppure una delle due gambe (con ogni probabilità quella short) e sulla parte long adotterò comunque uno stop sotto 0.40 moc. La situazione ottimale sarebbe un tentativo di congestione tra 0.40 e 0.45 per almeno un paio di sedute in modo da chiudere lo short che ha portato ad un guadagno percentuale superiore al 40% e "giocarmi" qualche punto percentuale (2-3%) sulla gamba long. Non sono esperto di aumenti di capitale ma la mia sensazione è che siano stati tagliati fuori tutti i piccoli azionisti (del resto se l'aumento è a 0.40 e il titolo rimane sotto questo livello chi è l'investitore retail che sottoscriverà le nuove azioni dopo un crollo del genere???) e chi ha sottoscritto non vede l'ora di vendere e quindi può avere tutto l'interesse nel far salire un pò il titolo, magari grazie all'uscita di qualche buona notizia. Di certo NON voglio essere investitore di lungo periodo. Ad ogni modo è stato certamente un ottimo trade di questo 2023.
Per oggi è tutto. Buona serata e soprattutto buon weekend a tutti!
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)