Cercando di ottimizzare - in altre parole di ridurre - gli investimenti iniziali nel caso dei bond. E di puntare su società solide per l’azionario. Una sfida che richiede un po' di impegno ma che può rendere molto bene negli anni.
Il report della domenica
Iniziamo subito con un raffronto diretto fra obbligazionario e azionario in relazione alla rispettiva attrattività in una prospettiva di lungo termine.
Bond |
Azioni |
|
Redditività |
Elevata, investendo soprattutto sulla parte corta delle curve oppure sulle scadenze molto lunghe (crollate in termini di quotazioni) e ancor più aumentando il rischio di credito |
Molto dipenderà dalle politiche monetarie (nel caso del settore bancario) e dall’andamento dell’economia per i settori del largo consumo, del petrolifero e delle quattro ruote |
Rendimento reale rispetto all’inflazione |
Era negativo nel 2022 ma sta migliorando e potrebbe presto diventare positivo |
Positivo in molti casi in area euro ma negativo in quella dollaro |
Scelta più conveniente |
Garantirsi un rendimento di lungo termine (almeno cinque-dieci anni) in ottica di “buy and hold”, tornata improvvisamente di attualità |
Si prevedono fasi di alta volatilità e quindi bisognerà puntare su una selezione di titoli con buon dividendo da gestire in maniera molto dinamica |
Diversificazione |
Consigliabile anche in termini di valute ma con il supporto di specifici conti in divisa (per esempio Usd, Aud e almeno una divisa emergente) |
Il contributo dei dividendi è in aumento e questi torneranno a rappresentare una quota via via maggiore dei rendimenti complessivi ma forse saranno gli emergenti a vincere su Wall Street. Bene l’Europa |
In sintesi quindi – alla luce di una nuova fase dei mercati, che comincerà con il secondo semestre 2023 – cedole e dividendi si dovranno integrare, al contrario di quanto avvenuto in passato quando obbligazionario e azionario erano prevalentemente decorrelati.
► Cosa scegliere sul fronte bond
Attenzione al rendimento assoluto. C’è chi si sta facendo attrarre da capacità reddituali dell’8-10%, possibili con emissioni high yield soprattutto in Usd, emergenti pure in Usd e sovranazionali in divise “emerging”. La prudenza è consigliabile e l’alternativa oggi preferibile sta in un portafoglio impostato soprattutto su quotazioni nettamente sotto 100 nella maggior parte dei casi, allo scopo di ottimizzare – in altre parole di ridurre – l’investimento iniziale.
A - Governativi in euro con diversi livelli di rating |
B - Sovranazionali in euro |
C - Zero coupon in Usd, Aud o divise emergenti su scadenze lunghe e con entrate che potranno essere scaglionate in base all’andamento futuro delle quotazioni |
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Obiettivo |
Limitare il più possibile l’investimento |
Strategia |
Puntare a forti rimbalzi delle quotazioni in presenza di politiche monetarie che tornassero espansive |
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Eco allora alcune emissioni interessanti, appartenenti a queste categorie. A = tutti tagli 1.000 – B = tutti tagli 1.000 – C = tagli modesti diversi da emissione a emissione.
A |
Belgio 2,15% Gn66 Eur Olanda 2,0% Ge54 Eur Germania Green1,8% Ag53 Eur Grecia 1,875% Ge52 Eur Irlanda 1,5% Mg50 Eur Italia Btp 4,40% Mg33 Eur Italia Btp 3,8% Ag28 Eur |
BE0000340498 NL00150012X2 DE0001030757 GR0138017836 IE00BH3SQB22 IT0005518128 IT0005548315 |
Prezzo 74,5 Prezzo 87,0 Prezzo 88,0 Prezzo 64,0 Prezzo 72,0 Prezzo 104,4 Prezzo 100,9 |
B |
Efsf 1,75% Lg53 Eur Unione europea 3% Mz53 Eur Unione europea 0,3% Nv50 Eur Bei 3% Ot33 Eur Bei 2,75% St30 Eur Bei 3,5% Ap27 Eur |
EU000A1G0D96 EU000A3K4DY4 EU000A284469 XS0975634204 XS0960306578 XS0755873253 |
Prezzo 73,0 Prezzo 95,0 Prezzo 49,5 Prezzo 100,5 Prezzo 99,3 Prezzo 102,3 |
C |
Ifc Zc Ag32 Zar Ifc Zc Ge37 Mxn Ebrd Zc Fb28 Aud Bei Zc Nv26 Usd |
XS1655142898 XS1555570016 XS0084124725 XS0070553820 |
Prezzo 42,0 Prezzo 31,0 Prezzo 83,0 Prezzo 86,1 |
E i corporate nonché i bancari? Preferibile puntare sugli Etf, per eliminare ostacoli di liquidità, taglio e in alcuni casi di rischio di credito.
Corporate in euro |
Ubs Euro Area Liquid Corporate |
LU1484799769 (stima yield da cedole in corso 1,2%) |
Corporate/High yield in dollari a cambio coperto |
Pimco US Short-Term High Yield Corporate Hedged |
IE00BF8HV600 (stima yield da cedole in corso 4,5%) |
Subordinati bancari |
WisdomTree AT1 CoCo Bond Eur Hedged |
IE00BFNNN236 (stima yield da cedole in corso 7%) |
► Cosa scegliere sul fronte azioni
Passiamo all’asset class azionaria, dove il quadro si complica per le incertezze relative all’andamento dell’economia, ai fattori geopolitici (oggi in forte aggravamento) e alle singole vicende societarie.
Mentre sul fronte bond si compra e si punta su un rimbalzo delle quotazioni nel medio-lungo termine, nell’ambito azionario occorre costruire strategie più dinamiche, in cui a fianco dei dividendi (talvolta marginali) ci si indirizza su un trading di medio periodo per incrementare le performance globali. In merito abbiamo ampiamente scritto il 28/5 scorso nell’articolo: Obiettivo reddito: come gestire 10 azioni da super dividendi.
Arricchiamo ora il tema estendendo la ricerca dei titoli a una selezione basata sui principali sottostanti dell’Etf specifico con maggiore capitalizzazione e relativo all’area euro. Si tratta dell’iShares Core Europe (Isin IE00B1YZSC51 – valuta denominazione Eur).
Obiettivo |
Puntare su società molto solide e dai business stabili: il dividendo in alcuni casi passa in secondo piano rispetto all’affidabilità globale |
Strategia |
Un trading ben strutturato basato su un indicatore tecnico sperimentato |
Rischio maggiore |
Il fattore valutario per le azioni non in euro |
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Asml (Eur) |
Olanda NL0010273215 |
Semiconduttori |
Yield 0,90% |
AstraZeneca (Gbp) |
Gran Bretagna GB0009895292 |
Farmaceutica |
Yield 2,1% |
Enagas (Eur) |
Spagna ES0130960018 |
Energia |
Yield 7,8% |
Engie (Eur) |
Francia FR0010208488 |
Energia |
Yield 9,8% |
Lvmh (Eur) |
Francia FR0000121014 |
Lusso |
Yield 1,4% |
Nestlé (Chf) |
Svizzera CH0038863350 |
Alimentazione |
Yield 2,8% |
Novartis (Chf) |
Svizzera CH0012005267 |
Farmaceutica |
Yield 3,6% |
Novo Nordisk (Dkk) |
Danimarca DK0060534915 |
Farmaceutica |
Yield 1,2% |
Roche (Chf) |
Svizzera CH0012032113 |
Farmaceutica |
Yield 3,3% |
Shell (Eur) |
Olanda GB00BP6MXD84 |
Petrolifero |
Yield 3,8% |
TotalEnergies (Eur) |
Francia FR0000120271 |
Petrolifero |
Yield 7,3% |
Tutti titoli esteri. Per chi fosse refrattario all’internazionalizzazione della propria strategia di creazione di reddito riportiamo le dieci azioni italiane più trattate in chiave di dividendo. Per le quali occorre guardare ormai a scadenze temporali in molti casi del 2024. Il che lascia spazio per notevoli ottimizzazioni dei rendimenti in un presumibile contesto di alta volatilità.
A2A |
IT0001233417 |
Ultimo dividendo 0,0904 Eur |
Prossimo: Maggio 2024 |
Azimut |
IT0003261697 |
Ultimo dividendo 1,3 Eur |
Prossimo: Maggio 2024 |
Enel |
IT0003128367 |
Ultimo dividendo: 0,2 Eur (23/1/2023) |
Prossimo: 0,2 Eur (24/7/2023) |
Eni |
IT0003132476 |
Dividendo trimestrale |
Prossimo: Settembre 2023 |
Generali |
IT0000062072 |
Ultimo dividendo: 1,16 Eur |
Prossimo: Maggio 2024 |
Mediobanca |
IT0000062957 |
Ultimo dividendo: 0,75 Eur |
Prossimo: Novembre 2023 |
Mediolanum |
IT0004776628 |
Ultimo dividendo: 0,26 Eur |
Prossimo: Aprile 2024 |
Snam |
IT0003153415 |
Ultimo dividendo 0,1651 Eur |
Prossimo: Gennaio 2024 |
Stellantis |
NL00150001Q9 |
Ultimo dividendo 1,34 Eur |
Prossimo: Aprile 2024 |
Terna |
IT0003242622 |
Ultimo dividendo: 0,2083 Eur |
Prossimo: Novembre 2023 |
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