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Nasdaq: è giunto il momento delle riflessioni- Cosa fare con Meta e Netflix


Dopo le riunioni delle Banche Centrali tenutesi la scorsa settimana e dopo la scadenza dei futures ormai accantonata anche dai volumi che sono direttamente passati sui nuovi contratti, ciò che resta è la forza della direzionalità in rialzo per tutti i mercati, certamente spinti dal tecnologico che con il Nasdaq, già da tempo aveva dichiarato le proprie intenzioni.

La Fed è rimasta al palo, lasciando invariati i tassi, anche se promettendo fuoco e fiamme nel prossimo futuro, ma il dato ufficiale è che per questa riunione non c'è stato il rialzo dello 0.25% che anche i prezzi dei Treasuries inglobavano.

La Bce invece ha continuato con i rialzi, anche se minimi, dell'ordine dello 0.25% ed anche in questo caso la Banca Centrale Europea ha annunciato futuri rialzi, preoccupata ancora dall'inflazione al di fuori del target di mandato del 2%.

La Lagarde, nella usuale conferenza stampa, si è premurata di avvisare tutti quei Paesi che avevano intrapreso politiche in favore della cittadinanza per contenere il peso dei rialzi dei prezzi del settore energetico, di rimuoverle assolutamente.

Astutamente si è limitata a contemplare nella sua richiesta, tutti i beni non alimentari, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro!

Il riferimento è stato indirettamente indirizzato nei confronti del settore energetico messo sotto pressione non solo dal conflitto bellico attualmente esistente sul suolo europeo, ma anche dall'enorme liquidità iniettata all'epoca del Quantitative Easing.

La ratio di una simile affemazione può essere trovata nel fatto che se la Bce compie degli sforzi, alzando i tassi e cercando di contenere la spirale inflazionistica nel tentativo di raffreddare l'economia e con essa i consumi, non può permettere che tali sforzi vengano vanificati da politiche di comodo e tendenzialmente con fini elettorali, le quali per non far avvertire il peso inflazionistico alla popolazione, incentivino ancora la domanda annullando appunto gli sforzi sopra citati.

La Bce quindi, vuole vederci chiaro e pretende che i numeri in merito all'inflazione parlino da soli e raccontino la verità senza che artefici o trucchi ne nascondano la vera natura.

Andiamo a vedere, allora, come si presentano i maggiori indici borsistici al termine di questa importante ottava, approfittando della festività Usa di questo lunedi 19 giugno, e cerchiamo infine, di estrapolare quello che può essere il futuro nel breve periodo avvisandovi che la probabilità di un imminente cambio di scenario, o perlomeno un momento di riflessione, sull'indice super tecnologico, è sufficientemente elevata. 

Vediamo il perchè.

NASDAQ 100 (Indice)

In un articolo recente ( https://www.lombardreport.com/2023/6/9/industrie-de-nora-oltre-i-20/  ) avevamo indicato la possibilità di raggiungere i 15300 a rottura dei 14800 punti. Obiettivo conseguito con successo e senza alcuna esitazione.

La barriera ai 15300 punti circa, rappresenta una zona di confine che ci permetterà di riflettere. Innanzitutto possiamo guardare al percorso fatto sinora dall'ottobre 2022 e trovare il tempo per sorprenderci ancora dei 5000 punti recuperati in un soffio.

In borsa si opera con interventi massicci, solo nelle rotture direzionali, nei punti di minimo o massimo (short selling) e all'interno di trading range.

Al momento ci troviamo ad aver toccato i 15300 che rappresentano, nell'analisi, un incrocio importante di valori ed indicatori.

Quello che ci si può plausibilmente attendere è un momento di riflessione con i valori che continueranno a girare nei dintorni di questo valore, i 15300 appunto, per poi ripiegare ed oscillare tra i 14700 e i 15300. In tali evenienze si può anche ipotizzare un untimo colpo di reni ai 15700 punti ma la probabilità che questo accada è minore di quella che presumibilmente avrebbe nell'ipotesi precedentemente fatta.

Basadoci quindi su una serie di fattori, possiamo dire che sia giunta l'ora di uscire da molti dei titoli del tecnologico poichè la maggior parte del percorso rialzista sembra sia stata fatta.

Nuove valutazioni verranno fatte quando e se il Nasdaq riuscirà a superare in maniera convincente la barriera ai 15300 punti con massimo di breve ai 15700.

DAX

Nuovo record storico invece per il Dax che ormai punta ai 16600 punti mantenendo un range di oscillazione con un minimo compreso tra i 15950 e i 16000.

META

Recupero importante nelle quotazioni di Meta che ha chiuso il gap down lasciato aperto dal febbraio 2022 suggellando ancora una volta il detto secondo cui "la borsa prima o poi, chiude tutti i gap lasciati aperti". Prossimi step possiamo trovarli ai 300-315 dollari ma, unendo questa analisi a quella precedentemente fatta per il Nasdaq, riteniamo molto possibile l'eventualità di uno strorno salutare.

Personalmente quindi, se le avessi in portafoglio, preferirei l'uscita dal mercato valutando l'ipotesi di reingresso solo se due eventi si concretizzassero e quindi, che il Nasdaq vada con decisione sopra i 15300 ( con altra valutazione ai 15700) e solo se Meta andasse oltre i 315 dollari. In caso contrario me ne starei a guardare in quanto il rischio opportunità non avrebbe più le giuste proporzioni.

NETFLIX

Alla spettacolare rimonta di Netflix ormai manca solo la chiusura del gap lasciato nel 2021 ai 505 dollari circa ma ancora non è riuscita ad andare oltre i 460 dollari pari al completamento di una V esemplare.

Se tornasse sotto i 430 $ il tentativo di chiudere il gap in tempi brevi fallirebbe, ma se il Nasdaq continuasse a rimanere abbarbicato ai 15300, la speranza di vederlo chiuso non è così remota.

A queste altitudini, un ingresso long può essere tentato esclusivamente a rottura dei 460 $ con target appunto ai 500$.

In caso contrario molto meglio attendere delle correzioni in area 360-400$.

Definita quindi la rilevanza tecnica dell'unico indice che ha avuto sinora una direzionalità chiara in grado da influenzare tutti gli altri indici, basterà guardare il Nasdaq per compendere come si comporteranno tutti gli altri come un immenso gregge mondiale al pascolo.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)