La morte dell’imprenditore lombardo ha alimentato forte speculazione, soprattutto per Mfe A. Sono state solo le macchinette o si punta a qualcos’altro? Naturalmente c’è chi guarda a possibili assalti all’impero televisivo. Livelli grafici e una strategia possibile.
Buy or sell
I mercati non hanno cuore: lo si sa! Puntano alle evoluzioni future soprattutto in presenza di vicende luttuose. Silvio Berlusconi è stato troppo centrale nelle strategie del suo impero economico-finanziario per non pensare che qualcosa inevitabilmente cambierà. Le partite in gioco sono troppe e troppo importanti. Allora c’è chi punta su scombussolamenti non di breve ma di medio termine e intanto prende già posizione. D’altra parte è da mesi che il trend positivo delle azioni Mfe (holding cui fa capo Mediaset) si manifesta, pur senza esuberanze.
Cosa si chiede il mercato? |
Se sostanzialmente la famiglia Berlusconi voglia o abbia le capacità finanziarie per affrontare un mercato delle telecomunicazioni in piena evoluzione. Gli squali europei e statunitensi potrebbero già essere pronti a un improvviso attacco nei confronti di Mfe, espressione dell’olandese MediaForEurope NV, attiva nell'ambito dei media e delle comunicazioni |
Chi fa più paura? |
Certamente i francesi di Vivendi, che detengono il 19,8% di Mfe (A + B) attraverso Simon fiduciaria o direttamente. Esiste un accordo del maggio 2021 di vendere (sebbene qualcuno dica invece di ridurre solo la partecipazione). In realtà nulla è avvenuto finora, a causa di prezzi di carico superiori a quelli attuali di mercato. C’è da crederci? I rapporti sembrano migliorati negli ultimi tempi fra i due gruppi. Quali sono però le reali intenzioni di Vincent Bolloré, numero uno di Vivendi? Tornerà all’attacco per rifarsi degli smacchi passati? |
E sul fronte tedesco? |
Le relazioni con il gigante Prosiebensat (quota detenuta 28%) sembrerebbero essere cambiate in meglio dopo l’offerta di un posto nel consiglio di sorveglianza a Pier Silvio Berlusconi |
Quali sono i punti interrogativi? |
1°) Che le intenzioni di creare un polo europeo incentrato sulla famiglia Berlusconi si attenuino, considerando i già tanti altri business del gruppo e i possibili ostacoli di un’eredità ancora piena di punti interrogativi fra figli del primo e del secondo matrimonio; 2°) Che la famiglia possa divergere sulle scelte future; 3°) Che Vivendi torni all’attacco in maniera aggressiva. Si sono già sentite delle voci in proposito proprio nelle ultime settimane |
Dal punto di vista delle azioni Mfe cosa può succedere? |
Possibile un’esplosione della volatilità, considerando comunque le sue percentuali già rilevanti riferite all’ultimo anno (37% sia per Mfe A sia per Mfe B) |
Su cosa conviene puntare se si contemplano novità di medio termine nel capitale del gruppo? |
Meglio sulla A, stranamente la più reattiva, pur dando diritto a un solo voto in assemblea conto i 10 della B. Se si avvertisse un cambiamento di trend, con la B che sopravanzasse la A, si manifesterebbe un segnale di cui tenere conto |
Un po' di analisi della A! |
Chiusura ieri a 0,5005 euro. Due belle candele verdi hanno riportato il titolo ai livelli del giugno 2022. Torniamo ad allora per verificare dei riferimenti grafici di una certa rilevanza: un recupero oltre 0,54 euro è possibile ma dovrebbe richiedere una fase accumultativa. Stop-loss a 0,44 euro |
E poi della B! |
Chiusura ieri a 0,7054 euro. Più debole rispetto alla A, non è riuscita a chiudere sui livelli del 18-22 maggio (0,7295 euro), che rappresenta la prima resistenza. Stop-loss 0,6233 euro |
Strategia |
Puramente speculativa. I rimbalzi di ieri in parte potrebbero essere attribuibili agli algoritmi, programmati per acquisti in presenza di certi eventi. Si segnalano tuttavia gli avvii di trendline rialziste, più accentuata per la B che per la A. Monitorare le chiusure di venerdì prossimo |