6 modi per migliorare il rendimento dei Btp. E altro ancora


6 modi per migliorare il rendimento dei Btp. E altro ancora (da LombardReport Tour 10/6/2023 - tappa Bologna)

Semplici e alla portata di tutti. Utili a sfruttare una fase storica quasi irripetibile. Proponibili anche per le altre categorie di bond. In più una selezione di emissioni obbligazionarie del settore auto, un'azione ad alto dividendo e un Etf con elevati coupon. 

Strategia 1

L’equilibrio del decennale

I Btp si compravano per la cedola: più era alta e più allettava. Dopo le tante emissioni a mini coupon dell’epoca ultra espansionistica della Bce e in un contesto di tassi al rialzo adesso non è tanto il suo ammontare a dover attrarre quanto il rapporto fra rendimento e “duration” (sensibilità al variare appunto dei tassi). Si prenda allora a riferimento lo yield del decennale e si acquisti un’emissione dal coupon più vicino possibile. Se per esempio il 10 anni si attesta al 4% si scelga appunto un Btp con una cedola equivalente ma con la “duration” minore fra i titoli di tale tipo. Non è un esercizio semplice ma la strategia protegge bene nel medio e lungo termine, seppur inevitabilmente con delle oscillazioni.

Yield decennale

4,0 – 4,3%

► Titolo che si adatta alla strategia

Btp 4,40% Mg33 (Isin IT0005518128)

Rendimento

4,2%

Duration

7,8

► In alternativa

Btp 5,75% Fb33 (Isin IT0003256820)

Rendimento

4,1%

Duration

7,3

Strategia 2

Niente Pac ma entrate scaglionate sui lunghissimi

Data l’ineluttabile volatilità delle quotazioni – ormai caratteristica dei Btp da anni sia al rialzo sia al ribasso – un piano di acquisti su variazioni per esempio di un 10% darà soddisfazioni in termini di “total return” con il passare del tempo. La somma di rivalutazione del capitale e di incasso delle cedole ha già portato in passato e porterà anche in futuro a performance di tutto rilievo. Oggi le scelte monetarie della Bce sono restrittive e i prezzi dei Btp scendono, così come nel caso di tutte le obbligazioni, ma fra due/tre anni la situazione potrebbe essere inversa. Se si sceglie questa strada (sconsigliabili comunque Pac automatizzati, ovvero con rate fisse per esempio mensili) occorre puntare - all’opposto di quanto si è detto al punto precedente - su titoli con alta “duration”, più esposti appunto alle variazioni di prezzo. È fondamentale però che sia chiara la situazione in corso: si opera solo in presenza di fasi chiaramente rialziste delle quotazioni, come dal 2019 al 2021, o all’opposto ribassiste, come da inizio 2021 fino a oggi. Se c’è lateralità (il che si verifica raramente) si sta fermi.

► Titolo che si adatta alla strategia

Btp 2,25% 2072 (Isin IT0005441883)

Rendimento

4,3%

Duration

22,8

Strategia 3

10.000 euro in Btp? No, solo una parte

Vogliamo investire 10.000 euro su un Btp che sia sceso molto? In realtà ne investiamo meno.

Btp 2,15% Mz72

IT0005441883

Sui 56 euro

Btp 1,7% St51

IT0005425233

Sui 57 euro

Btp 2,8% Mz67

IT0005217390

Sui 68 euro

Ci resta quindi una quota di capitale che possiamo destinare ad altro. Per esempio a un Etf con un elevato yield distributivo.

Alcuni esempi:

Xtrackers Stoxx Global Select Dividend 100

LU0292096186

Valuta Eur

Yield in corso 8%

Lyxor Stoxx Europe Select Dividend 30

LU1812092168

Valuta Eur

Yield in corso 7,4%

WisdomTree AT1 CoCo Bond Eur Hedged

IE00BFNNN236

Valuta Eur

Yield in corso 6,8%

Xtrackers Eur High Yield Bond 1-3 years

LU1109939865

Valuta Eur

Yield in corso 6%

Lyxor Esg Usd High Yield Monthly Hedged

LU1435356495

Valuta Eur

Yield in corso 5,8%

Strategia 4

La curva, la curva!

Determinante è seguire con attenzione le evoluzioni della cosiddetta “yield curve”, che identifica la relazione tra rendimento delle obbligazioni e la loro scadenza e si basa sul confronto di un gruppo di titoli identici sotto tutti i profili tranne che in termini di durata residua. La parte corta della curva è nel frattempo salita non di poco e investire quindi su vite residue massime di qualche anno non è penalizzante rispetto al 10 anni e perfino al 30 anni, come dovrebbe succedere in situazioni normali. Inevitabilmente la rischiosità di cali delle quotazioni (inverse ai rendimenti) inoltre si attenua sulle scadenze brevi. Oggi è così ma fra tre anni? Impossibile prevederlo. Di qui una strategia di compromesso che spieghiamo nel punto successivo.

Btp 2,50% Nv25

IT0005345183

Yield 3,4%

Btp 2,00% Dc25

IT0005127086

Yield 3,5%

Btp Italia Mg25

IT0005410912

Yield ?? (9%)

Strategia 5

Il “Barbell”

Si tratta appunto dell’approccio definito in tal modo. Prevede di esporsi sui poli opposti delle scadenze e quindi delle “duration” di una curva obbligazionaria. In altre parole su quelle molto corte per la maggioranza del portafoglio specifico e su quelle molto lunghe per la parte restante. Per i Btp lo si può fare per esempio con nel primo caso l’1,50% Gn25 (Isin IT0005090318), che oggi rende un 3,5%, e nel secondo caso con l’extralungo 2,15% Mz72 (Isin IT0005441883), che si acquista sui 55 euro. Per il 2072 consigliabili però non solo una quota inferiore al 30-40% del portafoglio “Barbell” ma anche entrate scaglionate in presenza di ulteriori possibili cali o di violenti rimbalzi delle quotazioni.

Strategia 6

Btp Italia con il reinvestimento

Un altro caso particolare è quello degli indicizzati all’inflazione nazionale. Dati gli elevati rendimenti garantiti nell’ultimo anno dalle cedole semestrali, che versano subito il rialzo del costo della vita, è consigliabile – salvo che non servino per la propria gestione familiare – reinvestirle sulla stessa famiglia di strumenti, puntando su quelli che quotano su livelli più bassi e ancor meglio se sotto 100. Ciò è appropriato soprattutto quando la cosiddetta “breakeven inflation”, ovvero la differenza tra rendimento di un bond legato all'inflazione e quello di un bond a tasso fisso tradizionale sulla stessa scadenza, favorisce la prima categoria. Nella fase in corso si può anche ipotizzare una scelta più audace, ovvero di reinvestire su Btp classici extralunghi, dato il forte calo delle loro quotazioni. La dottrina vorrebbe tuttavia che non si diversificasse, allo scopo di evitare variazioni del rischio. Talvolta però la si può tradire, sempre che si sia consapevoli della scelta adottata.

Strategia 7

Voglio alzare il livello di rischio!

Opero sulle valute emergenti: per esempio sulla temutissima lira turca.

Guardate questo titolo e questo modo di operare:

Aiib 30% St27 Try

XS2539440722

Lotto minimo 20.000 Try = 860 €

Al momento l’Aiib (rating AAA) quota sui 95 ma nei giorni scorsi è sceso a 74.

La valuta è ai minimi storici sull’euro (25,4 Eur/Try).

Ammettiamo di acquistarne 100.000 Try = 4.300 euro

Ogni anno si incasserà una cedola lorda del 27% = 23.600 Try netti.

Se ricollocati sullo stesso titolo di anno in anno (prima cedola 29/9/2023) in 4 anni si reinvestiranno 94.400 Try (+ cedola ultimo anno che non viene reinvestita), con un capitale finale di 228.000 Try.

La lira turca potrà indebolirsi in misura altrettanto brutale, perdendo di fatto un ulteriore 100% di valore?

La risposta non c’è, la possibilità esiste ma il calcolo delle probabilità – sulla base di back test condotti su varie altre valute – la rende poco credibile.

Il portafoglio di bond della settimana

Quando le quattro ruote rendono bene

Stellantis 2% Mz24 Eur

FR0013245586

Taglio 1.000 – Yield 3,6%

Bmw Finance 3,5% Ap25 Eur

XS2609431031

Taglio 1.000 – Yield 3,5% (*)

Renault 1.0% Nv25 Eur

FR0013299435

Taglio 1.000 – Yield 3,6%

Mercedes 3,5% Mg26 Eur

DE000A3LH6T7

Taglio 1.000 – Yield 3,5% (*)

Vw Fin Ser 0,875% Ge28 Eur

XS2438616240

Taglio 1.000 – Yield 4,3%

Renault 2,5% Ap28 Eur

FR0014002OL8

Taglio 100.000 – Yield 5,5%

Continental 4% Gn28 Eur

XS2630117328

Taglio 1.000 – Yield 4,1% (*)

Porsche 4,5% St28 Eur

XS2615940215

Taglio 1.000 – Yield 3,8%

Rci Banque 4,875% St28 Eur

FR001400CRG6

Taglio 1.000 – Yield 4,8%

Gie Peugeot Trés 6% St33 Eur

FR0010014845

Taglio 1.000 – Yield 4,5%

(*) Titoli quotati sulla Borsa di Francoforte

L’azione ad alto dividendo della settimana

Azione

Petrobras

Paese / Borsa

Brasile / Quotazione sul Nyse

Settore

Petrolifero

Isin

US71654V4086

Valuta

Usd

Ultima quotazione

13,15 Usd (8/6/23)

Volatilità (180 sedute)

44% (molto elevata)

Rendimento lordo in corso

Per ora si tratta di stime. La società ha dichiarato dividendi per 1,91 $ per il 2023, il che si traduce in un rendimento del 14,5% per PBR e del 17,2% per PBR.A. I due titoli sono differenti soltanto per questione di diritti di voto alle assemblee dei soci. Non si escludono però ulteriori pagamenti che la società si riserva di annunciare nel corso dei prossimi mesi

Tassazione

15% alla fonte (Usa) e 26% in Italia

Periodicità pagamento

Piuttosto confusa

Ultimi importi dividendi

0,208529 Usd (ex date 28/4/23) – 0,376669 Usd (ex date 13/6/23)

Il quadro generale

Società petrolifera brasiliana molto esposta ai fattori politici locali. Si stimano in 29 miliardi di $ i profitti netti 2023

Rischio maggiore

Che il Governo brasiliano decida di nazionalizzare totalmente la società in futuro, sebbene sarebbe una scelta impopolare, data la forte presenza delle azioni Petrobras nei portafogli dei piccoli risparmiatori brasiliani

Quadro grafico

Tentativo di rimbalzo nelle ultime sedute dopo mesi fiacchi. L’Rsi è sui massimi (ipercomprato). Romperà varie resistenze e tornerà sui massimi di ottobre a 15,2 Usd?

Scenario positivo se…

Con un segnale rialzista sopra i 13,75 Usd

Scenario negativo se…

La spinta ha causato alcuni “gap up” (fra 1 e 2 giugno e fra 6 e 7 giugno). Una loro chiusura determinerebbe una discesa verso la media mobile a 200 periodi (11,56 Usd)

L’Etf ad alto rendimento della settimana

Denominazione

Lyxor Stoxx Europe Select Dividend 30 Etf

Isin

LU1812092168

Sottostante

30 azioni area euro a maggiore “dividend yield”

Valuta di denominazione

Eur

Valuta di contrattazione

Eur

Replica

Sintetica (swap)

Ter

0,30%

Borsa quotazione

Milano

Volatilità

Media

Ultima quotazione

15,16 Eur

Distribuzione dividendi

Sì (semestrale)

Rendimento stimato

7,4% lordo

Cedole importo

1 Eur (6/7/2022) e 0,13 Eur (7/12/2022)

Performance a 1 anno

-9,7%

Strategia preferibile

Piano acquisto non automatizzato su livelli predefiniti

L’utilizzo delle informazioni e dei dati come supporto di scelte personali è nella completa autonomia del lettore e pertanto solo quest’ultimo è responsabile delle proprie decisioni.

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