L’azione del giorno – Enel, voci di un’Opa pubblica. Quanto sono realistiche


+0,56% in una seduta di nuovo negativa per il Ftse Mib. L’azione ha alcuni punti forti da valutare con attenzione. In particolare l’ipotesi che lo Stato italiano voglia svolgere un ruolo decisivo nelle strategie energetiche nazionali.

Buy or sell

Superati i 6 euro, l’azione Enel conferma il buon trend rialzista iniziato a marzo e trova una spinta in diversi fattori economici che portano gli analisti a giudicarla favorevolmente, addirittura troppo favorevolmente in base ad alcuni target (che noi comunque non indichiamo, non conoscendone le motivazioni di base). Intanto si aggiungono indiscrezioni di una futura ipotetica Opa statale. Sono utopistiche?

Azione

Enel (Isin IT0003128367)

Il perché dell’andamento

Il mercato guarda alle società energetiche che stanno semplificando le proprie partecipazioni piuttosto che a quelle con in atto acquisizioni anche a livello internazionale. Meglio quindi semplificare le strutture piuttosto che rafforzare i bilanci. La preferenza va così nel contesto europeo a Enel. Intanto c’è chi dice che presto o tardi potrebbero registrarsi dei movimenti significativi sul capitatale della società italiana. Lo Stato, che ora detiene il 23,59% del capitale, avrebbe intenzione (per ora è un’ipotesi) di esercitare un’Opa, come ha fatto Parigi con Edf. L’energia è sempre più strategica e a un Governo di destra la cosa forse piacerebbe, considerando anche l’elevatissimo dividendo che si ipotizza per i prossimi anni. La recente nomina del nuovo vertice di Enel (Flavio Cattaneo come amministratore delegato e Paolo Scaroni alla presidenza) sarebbe un primo segnale in tal senso?

Gli effetti

Intanto Enel sta riducendo il debito, già sceso di circa 10 miliardi. Inoltre il dividendo dovrebbe essere confermano per i prossimi anni, con uno yield sempre molto elevato

I fattori vincolanti

Cosa ostacolerebbe l’ipotesi di un’Opa?

● il flottante è attualmente ripartito fra un 56,7% a investitori istituzionali e un 19,7 a quelli individuali. L’operazione non sarebbe semplice, visto che lo Stato è attualmente solo al 23,59%

● la capitalizzazione corrente è di 60 miliardi di euro: l’investimento sarebbe quindi di tutto rilievo

● c’è già oggi tensione per la nomina del Presidente all’assemblea del 10 magio. Figurarsi cosa succederebbe in presenza di un’Opa!

P/e ratio

10,4

Utile per azione

Visto in progressiva crescita sia nel 2023 (+13,2%) sia nel 2024 (+8,3%)

Performance a 1 anno

+0,72%

Quotazione (chiusura 26/4/23)

6,09 euro

Min - max ultimo anno

3,956 – 6,31 euro

Dividend yield stimato

Fra il 7 e il 7,4%

Volatilità media (180 sedute)

21,2 (bassa)

Analisi grafica

Il grafico a 500 sedute evidenzia un crollo dall’agosto 2021 fino all’ottobre 2022 e da qui una fase riaccumulativa abbastanza accentuata. Attenzione però ora alla resistenza di 6,14 euro (distante lo 0,83% dalla chiusura di ieri). Le ultime sette sedute sono state in verde. Qualcuno sa qualcosa che noi non sappiamo? Lo testimonierà la forza con cui i 6,14 euro saranno rotti oppure no al rialzo

Strategia di lungo periodo

Si nota una gestione molto grafica del titolo, quasi da manuale. La tendenza è rialzista e si constata l’allineamento a una trendline con massimi che l’hanno già toccata cinque volte dal suo inizio. Ci siamo di nuovo e quindi le prossime sedute saranno fondamentali per capire se il titolo riuscirà a superarla e a oltrepassare pure la resistenza di 6,14 euro, dove avviene la congiunzione fra i due segnali tecnici.

Resistenze: 6,14 e poi 6,99 euro

Supporti: 5,61 e 5,15 euro.

Strategia di breve periodo

Quanto detto per la strategia di lungo periodo vale anche per la strategia di corto, data l’anomalia della rilevanza dell’area dei 6,14 euro. Se si delineasse debolezza da monitorare il livello di 5,61 euro, molto importante