QUESTO REPORT ESCE IN FORMATO RIDOTTO
CONTINUA LA FASE DI CONSOLIDAMENTO PER I LISTINI AZIONARI USA DOPO IL RALLY DELLE SCORSE SETTIMANE. IN ATTESA DI NUOVI RIALZI ??
Settimana scorsa caratterizzata dalle variazioni infinitesimali degli indici azionari di Wall Street, tanto che gli indici di volatilità, VIX (S&P500) per quanto riguarda il mercato americano ed il VSTOXX (EUROSTOXX50) per quanto riguarda quello europeo, hanno registrato minimi che non si vedevano dall’inizio del gennaio del 2022. La distribuzione settoriale ha confermato il tema di debolezza rilanciata dai dati macro.
Il dato sull’inflazione di due settimane fa non ha portato grandi novità. Ha confermato che il processo di disinflazione è ormai iniziato, quanto meno sulla parte headline che oltre alla normalizzazione delle catene produttive su scala globale si è giovato in particolar modo del calo dei prezzi dell’energia. La parte core dell’inflazione tuttavia fatica a scendere ed ormai è stabilmente più alta della headline al 5.6% y/y. L’inflazione rimane ormai nella componente dei servizi pertanto non può essere considerato concluso ma il dato di due settimane fa non ha dipinto un quadro peggiore di quanto non si sapeva già. Ma la faccenda si è un po' complicata venerdì scorso con l’uscita dei dati PMI flash di marzo a cura di S&P Global, in quanto non solo sono usciti migliori delle attese quelli relativi ai servizi (che ci poteva anche stare) ma anche il manifatturiero ha outperformato, ed è tornato in espansione dopo 5 letture in contrazione. S&P Global rimarca la forza dei servizi e la ripresa della domanda nel manifatturiero, sottolineando la crescita dei nuovi ordini ai massimi da maggio 2022, l'ottimismo delle aziende e la riaccelerazione dei prezzi definendo un quadro economico di difficile interpretazione negli USA. Staremo a vedere, lunedì 1° maggio, se gli stessi dati a cura dell’ISM confermeranno o meno questo andamento. Nel frattempo con la pubblicazione in settimana dei dati sui beni durevoli e le spese per consumi personali, molto probabilmente, vedremo una ripresa dei movimenti sugli indici azionari e non solo.
Prima del weekend, le grandi banche USA hanno aperto la stagione delle trimestrali per l’S&P500. I risultati sono stati ottimi per gli istituti che hanno riportato i numeri ed in particolare per JP Morgan, Citi e Wells Fargo. Il grafico del WSJ mette a confronto i numeri di oggi con quelli dell’anno scorso. Buona parte della crescita degli utili è legata ovviamente alla migliore redditività del “core business”, con il costo dei prestiti salito in scia ai rialzi della FED e la remunerazione dei depositi in sostanza invariata. Le grandi banche USA tra l’altro hanno beneficiato dello spostamento dei depositi dalle banche regionali dove il rischio di fallimento è percepito come più elevato.
Nel corso della scorsa settimana la stagione delle trimestrali è proseguita con altre grandi banche tra le quali BofA che ha riportato dei risultati brillanti superando le attese degli analisti mentre Goldman Sachs ha deluso il consenso ma a causa di alcune perdite sul consumer banking. Morgan Stanley ha superato le stime degli analisti grazie a ricavi da negoziazione su obbligazioni migliori del previsto. Anche Charles Schwab che è stata sulle cronache abbastanza spesso di recente a causa delle minusvalenze maturate sul proprio portafoglio e che potrebbero mettere sotto pressione l’istituto, ha superato le aspettative degli analisti sugli utili per il primo trimestre del 2023. Anche se Charles Schwab ha perso 41 mld $ di depositi nel primo trimestre a causa di tassi di interesse più elevati, la società di servizi finanziari sta complessivamente andando alla grande, registrando profitti per 1,6 mld $ in un trimestre di forte stress nel sistema finanziario.
Sempre a proposito di trimestrali quella di Netflix è stata male accolta, anche se il grosso del calo aftermarket è stato recuperato, ma quella di Tesla è stata molto peggio trascinando al ribasso tutte le aziende del settore, ad iniziare da Stellantis proseguendo per Renault e finendo per Volkswagen e BMW. Tesla ha messo in luce una contrazione del margine operativo di circa 8% punti percentuali dal 19.2% all’11.4%. Il motivo principale risiede nella nuova strategia adottata dalla società che ha deciso di ridurre i prezzi di vendita dei propri veicoli tra il 15% e il 25% per cercare di aumentare i volumi a scapito della propria marginalità (v. dati e commento nel relativo capitolo, ndr.).
Proseguendo con l’analisi della stagione delle trimestrali economiche societarie, il primo trimestre per i titoli dell'S&P500 è iniziato meglio rispetto agli ultimi due trimestri. Tuttavia, sia il numero di società che segnalano sorprese positive per gli utili, sia l'entità di queste sorprese sono inferiori alle loro medie quinquennali. D'altra parte, l'indice registra ancora il più grande calo degli utili su base annua dal secondo trimestre del 2020.
Complessivamente, il 18% delle società dell'S&P500 ha riportato risultati effettivi per il primo trimestre del 2023 fino ad oggi. Di queste società, il 76% ha riportato un utile per azione effettivo superiore alle stime e mediamente riportano una percentuale di utili superiori del 5,8% rispetto alle stime.
In termini di ricavi, il 63% delle società S&P500 ha riportato ricavi effettivi superiori alle stime. Mediamente, le aziende registrano ricavi superiori dell'1,8% alle stime.
I titoli dei settori che hanno riportato un tasso di crescita maggiore sono quelli che appartengono ai consumi discrezionali, industriali ed energia.
Guardando al futuro, gli analisti prevedono ancora una crescita degli utili per la seconda metà del 2023 e per tutto l’anno 2023, gli analisti prevedono una crescita degli utili dello 0,8%. Durante questa settimana, 180 società dell’S&P500 (incluse 14 componenti del Dow 30) dovrebbero riportare i risultati per il primo trimestre 2023.
L'attività di M&A negli Stati Uniti è aumentata a marzo, con un aumento dell'1,4% con 1.146 annunci rispetto ai 1.130 di febbraio. Anche la spesa aggregata per fusioni e acquisizioni è aumentata. A marzo è stato speso lo 0,2% in più per le operazioni rispetto a febbraio. I cinque settori che hanno registrato il maggior calo del volume di operazioni di M&A (rispetto allo stesso periodo di tre mesi di un anno fa) sono stati: Finance (547 vs. 1091), Technology Services (714 vs. 1091), Commercial Services (541 vs. 716), Servizi Sanitari (148 vs. 239) e Servizi di Distribuzione (209 vs. 289). In cima alla lista delle più grandi operazioni annunciate a marzo ci sono: l'accordo di Pfizer Inc. per l'acquisizione di Seagen Inc. per 42,8 mld $; un gruppo privato guidato da Canada Pension Plan Investment Board e Silver Lake Management Co. LLC stipula un accordo per acquisire la restante quota del 95,9% in Qualtrics International, Inc. da SAP SE per 10,5 mld $; un gruppo privato guidato da Apollo Management LP e Abu Dhabi Investment Authority che stipula un accordo per l'acquisizione di Univar Solutions, Inc. per 5,6 mld $; l’accordo di Concentrix Corp. per acquisire Webhelp SAS per 3,2 mld $; la proposta di Clearlake Capital Group LP di acquisire Blackbaud, Inc. per 3,8 mld $ (v.grafico).
Ma dove si sono visti i livelli più interessanti è stato sulla volatilità, con Vix e Vstoxx che hanno marcato i minimi da inizio 2022. Sopra 16 vol, non si può dire che il Vix sia eccessivamente basso. La mediana del decennio 2010-2019 è stata circa 13 punti. Post Covid la volatilità implicita si è un po' alzata in media, ma nel 2021 si è comunque attestata attorno ai 15/16 punti nel periodo più tranquillo. Certo, fare i minimi a 15 mesi in una fase come questa, con i postumi di fallimenti bancari in US e EU, con la stagione delle trimestrali economiche che sta per entrare nel vivo, la volatilità sui bonds elevata e le curve pesantemente invertite, sembra davvero un miracolo.
Nel corso della scorsa settimana è anche stato pubblicato il Beige book FED e le risultanze sono interessanti:
- l'attività è rimasta pressoché stabile, con 9 distretti a indicare un livello invariato o poco variato e appena 3 a mostrare moderata crescita. Invariato l'outlook per 10 distretti, con 2 a indicare deterioramento.
- Sia i consumi che l'attività manifatturiera sono rimasti stabili o leggermente calati. Idem per i trasposti e per il residenziale.
- I volumi e la domanda di credito sono scesi, e gli standard dei prestiti sono stati inaspriti in 5 settori, con particolare menzione da New York.
- La domanda di servizi (finanziari esclusi) è risultata tra lo stabile e la crescita.
- La creazione di posti di lavoro ha rallentato e molti distretti segnalano un mercato del lavoro meno tirato e un'offerta di forza lavoro in aumento. Anche le pressioni salariali sono scese.
- La moderazione anche nelle pressioni inflattive, nella maggioranza dei distretti.
In generale, sembra che anche a livello locale si stia notando un moderato deterioramento del quadro macro e che in effetti l'impatto della crisi bancaria sulle condizioni finanziarie ci sia.
Passando ora ad analizzare il mercato monetario, con venerdì scorso sono terminate le dichiarazioni dei vari membri della FED e da oggi inizia il black out prima della riunione del FOMC del prossimo 3 maggio. La Fed Future Strip continua a prezzare un altro rialzo entro giugno, ma al 90% al 3 maggio, e più di 2 tagli poi entro dicembre.
Anche a livello di Bonds, nulla di impattante nella settimana appena trascorsa con il 2 anni Treasury che viaggia sempre intorno al 4,20% di rendimento ed il 10 anni intorno al 3,55%.
Analisi grafica dell’indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Continua la fase di lateralizzazione dopo il doppio massimo relativo del 4 aprile e di martedì scorso in area 13200 il che, per noi, è una buona notizia in quanto i prezzi hanno tentato di scendere, senza neanche avvicinarsi, al test dell’area 12800 che funge da supporto e, soprattutto, ciò ha favorito la discesa dell’RSI in zona 55, pronti per una ulteriore accelerazione rialzista che vada, in prima battuta, a testare i max relativi del 16 agosto 2022 a 13720 ed in seconda battuta l’area 14500. Il conteggio delle onde rimane sempre fermo in attesa che possa essere modificato con il superamento del precedente max di onda 4, situazione che ci auguriamo vivamente. La settimana si è chiusa a 13000.77 con una perdita del - 0,60% che porta ad un profit da inizio anno del + 18,84%.
Stesso discorso fatto per l’indice tech vale anche per l’indice S&P500 che tenta di andare a testare il max relativo del 2 febbraio scorso in area 4200 contrassegnato come onda c. Graficamente potete notare che, nella giornata di martedì scorso, i prezzi hanno fatto registrare un nuovo max relativo a 4170 ma manca sempre quello spunto che possa proiettare i prezzi sopra la già citata area, per poi andare all’attacco di area 4240 ed infine a 4325 (max di onda 4), vero obiettivo che ci consentirebbe di modificare il conteggio in caso di superamento di detto massimo. Vedremo se la stagione delle trimestrali possa fornire il carburante giusto. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 4133.51 con un guadagno del + 0,79% che porta ad un guadagno da inizio anno del + 7,77%.
Nulla di nuovo per quanto riguarda l’indice delle blue-chip DOW JONES. I prezzi continuano la fase di lateralizzazione tra le aree 33500 e 34000. La stagione delle trimestrali potrebbe dare la forza ai prezzi per raggiungere il prossimo obiettivo che rimane sempre quello del superamento del livello di 34712, max di onda A. Il livello di RSI a 60 indica che il primo obiettivo è possibile prima di una ulteriore pausa. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 33808.97 con una perdita del - 0,23% e che porta a segnare un guadagno da inizio anno del + 2,00%.
ORO INDEX
E dopo tanto tentennare il prezzo dell’ORO, che già aveva infranto all’ingiù la soglia psicologica dei 2000 $/oz. nella giornata di mercoledì scorso, per la prima volta dall’inizio del mese di aprile chiude una sessione sotto tale soglia in chiusura di settimana. L'attività commerciale negli Stati Uniti è in ripresa alleviando i timori di recessione secondo S&P Global che ha riportato i dati PMI finali che hanno sorpreso la maggior parte degli investitori che, colti alla sprovvista, hanno dimostrato una certa reazione al mercato dei Bonds con i rendimenti al rialzo a scapito dei prezzi delle commodities. Ovviamente nulla di grave in attesa degli importanti dati macro di questa settimana sui consumi personali e della prossima sul mercato del lavoro e sulla decisione della FED in materia di tassi. Certamente il fatto di aver perso la quotazione dei 2000 $/oz. non depone a favore di una prosecuzione del rialzo o quantomeno di un ulteriore consolidamento dei prezzi sopra tale soglia. L’ideale sarebbe recuperare il prima possibile l’area sopra i 2000 $/oz. in attesa degli eventi, viceversa troviamo un primo supporto in area 1980 e poi il più importante in area 1950 $/oz.
Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, nella settimana appena trascorsa in controtendenza con le quotazioni dell’Oro, il Platino ha inanellato ben 5 sedute positive che hanno consentito ai prezzi guadagnare 100 punti andando a registrare in chiusura di settimana anche un nuovo max relativo a 1148,9 $/oz., quotazione che non si vedeva dal 9 marzo 2022 nel quale stabiliva il massimo di periodo a 1197 $/oz. Ora inutile dire che il prossimo obiettivo è l’attacco a quota 1200 $/oz. ma l’attuale forte ipercomprato ci indica una certa prudenza negli acquisti, almeno per il momento.
Discorso diverso per le quotazioni dell’Argento che dopo la propria forte fase rialzista raggiungendo l’area dei 26,0 $/oz. ha ritracciato in area 25 $/oz. per l’ampio ipercomprato generato. Ora la situazione si è stabilizzata con un RSI a 60 che potrebbe consentire un ulteriore spinta rialzista come primo obiettivo i massimi di marzo 2022 in area 27,5 $/oz.
La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1990.50 $/oz., in perdita del – 1,26% rispetto alla scorsa settimana e che porta ad un guadagno da inizio anno del + 9,00%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1985.27 $/oz. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES GIUGNO 2023:
PORTAFOGLI AZIONARI
Anche se nel corso della scorsa settimana gli indici azionari non si sono mossi, il nostro Portafoglio Storico, dopo la scorpacciata di pre e dopo Pasqua, ha deciso di regalarci un ulteriore ovetto pasquale, andando a target sul titolo MARRIOTT INTL. con la strategia, inutile dirlo, del Nasdaq Weekly. Sempre con la dovuta umiltà e piedi ben saldi per terra, portiamo a casa un altro buon + 7,47% (grazie anche ad un’apertura in leggero gap up). Mentre anche gli altri titoli riprendono a camminare, purtroppo, a causa sempre delle trimestrali il titolo CDW da positivo è arrivato a perdere il – 15,50% in intraday, nella giornata di mercoledì, a causa di un annuncio da parte della proprietà che i numeri di vendita del primo trimestre 2023 risulteranno molto al di sotto delle previsioni degli analisti. Pertanto non è escluso che mercoledì 3 maggio in concomitanza con la pubblicazione dei risultati ufficiali, i prezzi del titolo possano anche andare a toccare il nostro livello di STOP, sempre ammesso che ciò non avvenga prima. Incrociamo le dita e speriamo di no.
Per quanto riguarda questa settimana, visto il trend conservativo sui mercati, è presente un solo nuovo segnale di acquisto.
Nessun target raggiunto nel Portafoglio “The Challenge” nel corso della scorsa settimana, anche se abbiamo continuato lo sfoltimento dello stesso con la vendita a pareggio dell’ETF WisdomTree Physical Platinum. Il perché lo abbiamo spiegato più volte su queste colonne e lo potete capire da soli, l’ETF di questo emittente non segue il sottostante future ed abbiamo dovuto attendere questo forte rialzo per andare…..a pareggio !! Dopo l’avventura con l’ETF short sul Petrolio di qualche settimana fa, sempre dello stesso emittente, due situazioni uguali fanno ben più di una prova. Quindi, ringraziamo WisdomTree del viaggio e a NON rivederci più. Per quanto riguarda gli altri titoli ASML si sta riprendendo da una trimestrale buona ma che gli analisti hanno decretato insufficiente, facendo scendere le quotazioni del titolo; IBERDROLA che venerdì scorso ha fatto registrare un nuovo massimo relativo e che piano, piano (è una utility), si sta avvicinando al nostro livello di target; SAP che dopo la pubblicazione della propria trimestrale sta volando e l’ETF FOOD & BEVERAGE che superato il precedente massimo dell’agosto 2022 a 100,82 ha come prossimo obiettivo il massimo di aprile 2022 in area 103 €. Di contro la trimestrale di TESLA ha affossato il settore dell’automotive, penalizzando la nostra STELLANTIS. Nulla di allarmante in quanto si riprenderà ed anzi, siamo veramente in difficoltà nel decidere se acquistare il titolo TESLA dopo la repentina discesa delle quotazioni. Meglio dormirci sopra e vedere come apre oggi. Rimaniamo sempre in attesa di essere eseguiti su REPLY, basta uno sforzetto all’ingiù. Seguite sempre gli aggiornamenti pubblicati nei relativi Portafogli alla sez. “nuovi ordini”.
Alla prossima.
PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 USCITI NELLA SCORSA SETTIMANA.
ASML HOLDING – 4,77%. La società olandese quotata anche sul Nasdaq è un fornitore di sistemi tecnologici avanzati per l'industria dei semiconduttori, che offre un portafoglio integrato di sistemi di litografia principalmente per la produzione di circuiti integrati complessi, ha riportato utili nel primo trimestre 2023 pari a 4,96 €/az. su un fatturato di 6,75 mld €. La stima degli analisti per gli utili era di 4,60 €/az. su un fatturato pari a 6,43 mld €. I ricavi sono cresciuti del 47,8% su base annua. La società ha detto che prevede per il secondo trimestre 2023 un fatturato tra i 6,50 ed i 7,00 mld €. L'attuale stima degli analisti è per ricavi pari a 6,75 mld €.
Peter Wennink, Presidente e A.D. di ASML, ha affermato: "Nonostante le vendite nette nel primo trimestre sono state pari a 6,7 miliardi di euro con un margine lordo del 50,6%, entrambi al di sopra della nostra previsione, continuiamo a vedere segnali contrastanti sulla domanda nei diversi segmenti del mercato mentre lavoriamo per portare l'inventario a livelli più stabili. Alcuni importanti clienti stanno apportando ulteriori aggiustamenti ai tempi della domanda mentre vediamo anche altri clienti assorbire questo cambiamento della domanda, in particolare nella tecnologia DUV a immersione con nodi più maturi. La domanda complessiva supera ancora la nostra capacità per quest'anno e attualmente abbiamo un portafoglio ordini di oltre 38,9 mld €. Il nostro obiettivo continua a essere quello di massimizzare la produzione del sistema. A livello contabile abbiamo riportato, un utile netto pari a 2,0 mld € e prevediamo vendite nette per il secondo trimestre comprese tra 6,5 e 7,0 mld € con un margine lordo compreso tra il 50% e il 51%. Inoltre prevediamo costi di ricerca e sviluppo pari a ca. 990 mln € e costi SG&A pari a ca. 275 mln €. Per il 2023, prevediamo di continuare forte crescita con un aumento delle vendite nette di oltre il 25% e un leggero miglioramento del margine lordo, rispetto al 2022. Infine, nel primo trimestre abbiamo acquistato azioni per un valore di circa 400 mln € nell'ambito dell'attuale programma 2022-2025. ASML intende dichiarare un dividendo complessivo per l'anno 2022 di 5,80 €/az., in aumento del 5,5% rispetto al 2021. Riconoscendo i tre acconti sui dividendi di 1,37 €/az. pagati rispettivamente nel 2022 e nel 2023, ciò porta a una proposta di dividendo definitivo all'Assemblea degli Azionisti di 1,69 €/az.”
BAKER HUGHES + 1,75%. E’ una delle più grandi aziende nel campo dei servizi petroliferi. Opera in oltre 120 nazioni, fornendo servizi su petrolio e gas quali perforazioni petrolifere, valutazioni, consulenza su produzioni e riserve, ha riportato utili nel primo trimestre 2023 pari a 0,28 $/az. su ricavi per 5,716 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,26 $/az. su ricavi per 5,51 mld $. Il fatturato è cresciuto del 18,2 su base annua.
Lorenzo Simonelli, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Siamo rimasti soddisfatti dei risultati del primo trimestre e rimaniamo ottimisti sulle prospettive per il 2023. Abbiamo mantenuto il nostro forte aumento degli ordini e fornito solidi risultati operativi nella fascia alta della nostra previsione in entrambi i segmenti di business, registrando quasi 300 mln $ di ordini New Energy e generato circa 200 mln $ di flusso netto di cassa. Anche se il 2023 è già iniziato con una certa volatilità di dati macro, rimaniamo ottimisti sulle prospettive per i servizi energetici e Baker Hughes. Il nostro portafoglio diversificato comprende attività a ciclo lungo e a ciclo breve che ci posizionano bene per affrontare eventuali periodi di variabilità che possono verificarsi nel settore energetico. Continuiamo a credere che l'attuale contesto rimanga unico, con un ciclo di spesa più duraturo e meno sensibile alle oscillazioni dei prezzi delle materie prime, rispetto ai cicli precedenti. Un'altra caratteristica degna di nota di questo ciclo è il continuo spostamento verso lo sviluppo del gas naturale e del GNL, mentre il mondo riconosce sempre più il ruolo cruciale che il gas naturale svolgerà nella transizione energetica, fungendo sia da combustibile di transizione che di destinazione. A livello contabile abbiamo riportato nel trimestre, ordini per 7,6 mld $ in aumento del 12% su base annua; entrate pari a 5,7 mld $ in aumento del 18% su base annua; un utile operativo pari a 438 mln $ in aumento di 160 mln $ anno su anno; un utile operativo rettificato pari a 512 mln $ in aumento del 47% su base annua; un EBITDA rettificato pari a 782 mln $ in aumento del 25% su base annua; un utile per azione pari a 0,57 $ che includeva 0,28 $/az. di voci di adeguamento; i flussi di cassa generati dalle attività operative sono stati pari a 461 mln $ ed il flusso netto di cassa è stato pari a 197 mln $”.
CSX + 4,47%. La società fornisce servizi di trasporto su rotaia, compreso il servizio ferroviario tradizionale e il trasporto di container e rimorchi intermodali, ha riportato utili nel primo trimestre 2023 pari a 0,48 $/az. su un fatturato di 3,71 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,43 $/az. su un fatturato pari a 3,58 mld $. I ricavi sono cresciuti dell’8,6% su base annua.
Joe Hinrichs, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "CSX ha avuto un inizio d'anno incoraggiante poiché gli sforzi dei nostri ferrovieri hanno portato a una forte crescita degli utili. Le iniziative ONE CSX stanno stimolando un coinvolgimento positivo tra i nostri dipendenti e clienti, il che sta aumentando le prestazioni di servizio e ci offre interessanti opportunità per acquisire affari e movimentare più merci, pur mantenendo il nostro impegno fondamentale per operazioni sicure. A livello contabile abbiamo riportato nel primo trimestre, un utile operativo aumentato del 14% pari a 1,46 mld $ rispetto a 1,28 mld $ dello stesso periodo dell'anno precedente e un utile netto aumentato del 23% pari a 987 mln $, o 0,48 $/az. rispetto agli 859 mln $, o 0,39 $/az, dello stesso periodo dello scorso anno, grazie alla solida crescita dei volumi di merci e carbone, all'aumento del supplemento carburante e all'aumento dei prezzi.
FASTENAL + 2,89%. La società è impegnata nella distribuzione all'ingrosso di forniture industriali e da costruzione in Nord America. L'azienda offre bulloni, dadi, viti, prigionieri e relative rondelle; e forniture varie e hardware, ha riportato utili nel primo trimestre 2023 pari a 0,52 $/az. su un fatturato di 1,86 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,50 $/az. su un fatturato pari a 1,86 mld $. I ricavi sono cresciuti del 9,1% su base annua.
In una nota la società ha dichiarato: “Le vendite nette sono aumentate di 155,0 mln $ o del 9,1%, nel primo trimestre del 2023 rispetto al primo trimestre del 2022; l’utile lordo, in percentuale sulle vendite nette, è sceso al 45,7% nel primo trimestre del 2023 dal 46,6% nel primo trimestre del 2022; il reddito operativo, in percentuale sulle vendite nette, è aumentato al 21,2% nel primo trimestre del 2023 dal 21,0% nel primo trimestre del 2022; le spese operative e amministrative, in percentuale sulle vendite nette, sono scese al 24,6% nel primo trimestre del 2023 dal 25,5% nel primo trimestre del 2022; la spesa per interessi netti è stata pari a 3,5 mln $ nel primo trimestre del 2023, rispetto a 2,3 mln $ nel primo trimestre del 2022. Abbiamo generato un flusso di cassa operativo pari a 388,5 mln $ nel primo trimestre del 2023, con un aumento del 68,9% rispetto al primo trimestre del 2022, che rappresenta il 131,7% dell'utile netto del periodo rispetto all'85,3% del primo trimestre del 2022. Infine, durante il primo trimestre del 2023, abbiamo restituito ai nostri azionisti 199,8 mln $ di dividendi, rispetto al primo trimestre del 2022, quando abbiamo restituito 178,4 mln $ di dividendi. In entrambi i periodi non abbiamo riacquistato le nostre azioni ordinarie”.
INTUITIVE SURGICAL + 12,44%. La società produce e commercializza il dispositivo robotico “da Vinci”, un sistema chirurgico avanzato che consente ai chirurghi di eseguire interventi chirurgici minimamente invasivi, ha riportato utili nel primo trimestre 2023 pari a 1,23 $/az. su un fatturato di 1,70 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,20 $/az. su un fatturato pari a 1,60 mld $. I ricavi sono cresciuti del 14,0% su base annua.
In una nota la società ha dichiarato: “Le procedure da Vinci in tutto il mondo sono cresciute di circa il 26% rispetto al primo trimestre del 2022, nonostante le continue interruzioni causate dal COVID-19 in CINA, ASIA e negli Stati Uniti; la Società ha collocato 312 sistemi chirurgici da Vinci, rispetto ai 311 del primo trimestre 2022; la Società ha ampliato la base installata del sistema chirurgico da Vinci a 7.779 sistemi al 31 marzo 2023, con un aumento del 12% rispetto ai 6.920 alla fine del primo trimestre del 2022; il fatturato del primo trimestre 2023 pari a 1,70 mld $ è aumentato del 14% rispetto a 1,49 mld $ nel primo trimestre del 2022; l'utile netto del primo trimestre 2023 è stato pari a 355 mln $, o 1,0 $/az., rispetto ai 366 mln $, o 1,0 $/az. del primo trimestre del 2022; l'utile netto del primo trimestre 2023 è stato pari a 437 mln $, o 1,23 $/az. diluita, rispetto ai 413 mln $, o 1,13 $/az. del primo trimestre del 2022. La Società ha chiuso il primo trimestre del 2023 con 6,58 mld $ in liquidità, mezzi equivalenti e investimenti, con un calo di 163 mln $ durante il trimestre, guidato principalmente da riacquisti di azioni per 350 mln $ e spese in conto capitale, parzialmente compensati dalla liquidità generata dalle operazioni. Nel marzo 2023 la Società ha ottenuto la certificazione europea per il proprio sistema endoluminale Ion. La Società prevede di concentrarsi inizialmente sul mercato del Regno Unito e sulla raccolta di dati clinici a supporto della sua strategia europea di rimborso”.
LAM RESEARCH + 3,27%. La società che progetta, produce, commercializza e fornisce assistenza alle apparecchiature di elaborazione dei semiconduttori utilizzate nella fabbricazione di circuiti integrati, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2023 pari a 6,99 $/az. su un fatturato di 3,87 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 6,54 $/az. su un fatturato pari a 3,83 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,7% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede guadagni nel quarto trimestre fiscale 2023 tra 4,25 e 5,75 $/az. su un fatturato tra 2,80 e 3,40 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 5,63 $/az. su un fatturato di 3,47 mld $.
Tim Archer, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Lam ha ottenuto una solida performance nel terzo trimestre fiscale, compresi i ricavi record legati alla fonderia. Con una spesa inferiore per le attrezzature per la fabbricazione di wafer nel 2023, ci concentriamo sulla gestione dei costi, effettuando al contempo investimenti strategici per produzioni critiche. Le nostre soluzioni differenziate e la solida attività di base installata collocano Lam in una posizione eccellente per sovraperformare quando riprenderà la crescita di WFE (Apparecchiature di fabbricazione di wafer). A livello contabile abbiamo riportato nel terzo trimestre, un margine lordo pari a 1,704 mld $, o il 44,0% dei ricavi; le spese operative sono state pari a 608 mln $; l'utile operativo è stato pari al 28,3% dei ricavi e l'utile netto è stato pari a 946 mln $, o 6,99 $/az. Ciò si confronta con un margine lordo pari a 2,382 mld $, o il 45,1% dei ricavi; spese operative pari a 686 mln $; un reddito operativo del 32,1% dei ricavi e un utile netto pari a 1,461 mld $, o 10,71 $/az., del trimestre scorso. Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, gli investimenti a breve termine e i saldi di cassa e investimenti vincolati sono aumentati a 5,6 mld $ alla fine di questo trimestre rispetto ai 4,8 mld $ della fine del trimestre precedente. Questo aumento è stato principalmente il risultato di 1,726 mld $ di cassa generati dalle attività operative, parzialmente compensati da 582 mln $ di riacquisto di azioni, inclusa la liquidazione netta delle azioni dei compensi basati su azioni dei dipendenti, dei 234 mln $ di dividendi pagati agli azionisti e di 119 mln $ di spese in conto capitale”.
NETFLIX – 3,15%. La società opera come una rete televisiva su Internet che fornisce programmi TV e film che includono serie originali, documentari e lungometraggi. L'azienda ha tre segmenti: streaming nazionale, streaming internazionale e DVD nazionale, ha riportato utili nel primo trimestre 2023 pari a 2,88 $/az. su un fatturato di 8,162 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,86 $/az. su un fatturato pari a 8,18 mld $. I ricavi sono cresciuti del 3,7% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre 2023 pari a 2,84 $/az. su un fatturato di 8,242 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,05 $/az. su un fatturato di 8,48 mld $.
La società in una nota ha dichiarato: “Abbiamo aggiunto 1,75 milioni di abbonati rispetto ai 2,3 milioni di aggiunte nette attese. La redditività, i margini e il flusso netto di cassa hanno superato le aspettative poiché abbiamo ridotto la spesa per i contenuti di 1 mld $ nel trimestre rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, da 17 a 16 mld $ ma c’è più spazio per crescere. Inoltre abbiamo aumentato la proiezione del flusso netto di cassa per l'intero anno a 3,5 miliardi da 3 miliardi $. Ricordiamo che dal 2015 al 2019 Netflix ha registrato un deflusso di cassa negativo pari a 10,5 mld $. In seguito abbiamo registrato un flusso netto di cassa positivo nel 2020 pari a 1,9 mld $ in contanti poiché la pandemia di COVID-19 ha alimentato profitti eccezionali. Quindi abbiamo registrato un flusso netto di cassa pari a 132 mln $ nel 2021, seguito da 1,6 mld $ nel 2022. Siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi finanziari per l'intero anno 2023. Per il secondo trimestre del 2023, prevediamo entrate pari a 8,2 mld $, in aumento del 3% su base annua o del 6% su base F/X neutrale. Siamo soddisfatti dei lanci più recenti della condivisione a pagamento e, sebbene avremmo potuto lanciare ampiamente nel primo trimestre, abbiamo trovato opportunità per migliorare l'esperienza per i clienti. Impariamo di più con ogni lancio e abbiamo incorporato gli ultimi apprendimenti, che abbiamo pensare porterà a risultati ancora migliori."
TESLA – 10,77%. La società che progetta, sviluppa, produce e vende veicoli completamente elettrici ad alte prestazioni, componenti di propulsori per veicoli elettrici e prodotti per l'accumulo di energia, ha riportato utili nel primo trimestre 2023 pari a 0,85 $/az. su un fatturato di 23,33 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,85 $/az. su un fatturato pari a 23,21 mld $. I ricavi sono cresciuti del 24,4% su base annua.
Il CEO Elon Musk afferma. “La produzione totale del primo trimestre pari a 440,800 unità, in crescita del 44% rispetto allo scorso anno con consegne totali nel primo trimestre pari a 422,900 unità, in aumento del 36% rispetto allo scorso anno. Abbiamo liquidità sufficiente per finanziare la roadmap dei nostri prodotti, i piani di espansione della capacità a lungo termine e altre spese, inoltre gestiremo l'attività in modo tale da mantenere un solido bilancio durante questo periodo incerto. La liquidità di fine trimestre, i mezzi equivalenti e gli investimenti sono aumentati in sequenza da 217 mln $ a 22,4 mld $ nel primo trimestre, guidati principalmente da un flusso netto di cassa pari a 441 mln $, parzialmente compensato da altre attività di finanziamento, inclusi i rimborsi del debito. Pertanto stiamo pianificando di aumentare la produzione il più rapidamente possibile in linea con l'obiettivo CAGR (tasso di crescita annuale composto) del 50% sul cui abbiamo iniziato la previsione all'inizio del 2021. In alcuni anni potremmo crescere più velocemente e in altri potremmo crescere più lentamente, a seconda di una serie di fattori. Per il 2023, prevediamo di rimanere al di sopra del CAGR a lungo termine del 50% con circa 1,8 milioni di auto per l'anno. Mentre continuiamo a eseguire innovazioni per ridurre i costi di produzione e operazioni, nel tempo prevediamo che i nostri profitti relativi all'hardware saranno accompagnati da un'accelerazione dei profitti relativi al software. Sebbene abbiamo ridotto notevolmente i prezzi all'inizio del primo trimestre, continuiamo a credere che il nostro margine operativo rimarrà tra i più alti del settore continuando a fare progressi sulla nostra piattaforma di nuova generazione. In generale, come azienda, ci aspettiamo che i prezzi delle materie prime scendano e abbiano un impatto più significativo nella seconda metà dell'anno. Abbiamo valutato che spingere per volumi più elevati e una gamma di prodotti più ampia sia la scelta giusta rispetto a un volume inferiore e un margine più elevato. Infine, stiamo completando l'installazione della linea di produzione in volume presso la Gigafactory Texas, e prevediamo di avere un evento di consegna della versione Alpha del CyberTruck, un grande evento di consegna probabilmente nel terzo trimestre".
UNITED AIRLINES + 6,68%. La compagnia aerea, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2023 pari a 0,63 $/az. su un fatturato di 11,43 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 0,73 $/az. su un fatturato pari a 11,42 mld $. I ricavi sono cresciuti del 51,1% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre 2023 tra 3,50 e 4,00 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,65 $/az. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2023 compresi tra 10,00 e 12,00 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 8,73 $/az.
Scott Kirby, CEO della società, ha affermato: “Sono estremamente orgoglioso delle prestazioni del team United durante il primo trimestre del 2023. Le nostre prestazioni operative leader del settore hanno contribuito a un flusso di cassa operativo più elevato di tutti i tempi nel primo trimestre e ci mantengono sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi di costo per l'intero anno. Stiamo osservando attentamente i rischi macroeconomici, ma la domanda rimane forte, soprattutto a livello internazionale, dove stiamo crescendo al doppio del tasso nazionale. Abbiamo raggiunto tassi di cancellazione dei posti e dei voli principali più bassi di qualsiasi compagnia aerea statunitense, nonostante abbiamo il maggior numero di voli influenzati dalle condizioni meteorologiche. Prevediamo che tutti questi fattori ci manterranno sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di utili per l'intero anno 2023. A livello contabile nel primo trimestre abbiamo riportato, una perdita netta pari a 194 mln $; ricavi operativi totali pari a 11,4 mld $, in aumento del 51,1% rispetto al primo trimestre 2022; una perdita pari a 0,59 $/az.; ricavi totali per miglio di posto disponibile (TRASM) del 22,5%, mentre il costo per miglio posto disponibile (CASM) è aumentato del 4,0%, rispetto al primo trimestre del 2022. Abbiamo generato un flusso di cassa operativo trimestrale record pari ad oltre 3 mld $ che hanno contribuito ad una riduzione del debito totale pari a 4,6 mld $ negli ultimi 12 mesi. Il prezzo medio del carburante per gallone è stato di 3,33 $.”
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