Settimana positiva per i mercati azionari, che si riprendono dalle preoccupazioni sul settore bancario innescate dal fallimento negli USA della Silicon Valley Bank e di Signature Bank, e in Europa dall'incorporazione di Credit Suisse in Ubs, per evitarne il fallimento, e quindi dalle tensioni borsistiche sul colosso bancario tedesco Deutsche Bank. L'iniezione di liquidità da parte della Fed, insieme alle varie misure adottate dalle autorità politiche e monetarie, hanno per il momento tranquillizzato i mercati. Il recupero è avvenuto, come di regola, contestualmente a un indebolimento del dollaro Usa. L'azionario statunitense su orizzonti plurisettimanali rimane laterale, all'interno di un quadro tecnico ancora negativo su orizzonti plurimensili, soprattutto per quanto riguarda il Nasdaq 100 (PC: 13.195; -21% dai picchi del novembre 2021), ma anche per l'S&P500 (PC: 4.113; -14,5% dai picchi di inizio 2022) che pure ha ridotto sensibilmente le perdite rispetto ai minimi di metà ottobre, senza però riuscire a confermare il superamento dei massimi del 13 dicembre a 4.180 (massimo 4.208 il 2 febbraio), che rimane la condizione necessaria per un miglioramento del quadro tecnico su orizzonti plurisettimanali. Per l'S&P500 il tono peggiorerebbe nuovamente al di sotto di 3.850-3.900 (prematuro), che riaprirebbe la strada a una ridiscesa sui minimi di metà ottobre a ridosso di 3.500.
In termini intermarket, "le sorti del listino azionario statunitense rimangono legate, con correlazione inversa, a quelle del dollaro USA". L'EurUsd (PC: 1,0913), dopo un minimo a 0,9592 il 28.09.2022, ha messo a segno un forte rimbalzo che ha riportato le quotazioni su un massimo a ridosso di 1,1060 il 2 febbraio, dove sono prevalsi i realizzi che hanno riportato il cambio verso 1,0530. È in atto un tentativo di rimbalzo dell'euro, che si sta riportando verso i massimi di inizio febbraio, ma il quadro tecnico plurimensile rimane favorevole al dollaro statunitense fintantoché le quotazioni stazionano al di sotto della valida resistenza in area 1,1000-1,1100. Nuova perdita di spinta su ridiscese dell'euro al di sotto di 1,0750 e negatività al di sotto di 1,0650 (prematuro), per un test dei minimi delle ultime settimane a ridosso di 1,0500.
Il mercato azionario europeo rimane - per il momento - più forte di quello statunitense, ma è assai improbabile un decoupling su orizzonti strategici. Sull'Eurostoxx50 (PC 4.266) il forte rimbalzo dai minimi del 03 ottobre a 3.236 si è spinto fino a un massimo a ridosso di 4.325/30 il 16 febbraio e, nuovamente, il 6 marzo, non lontano dai massimi di metà novembre a ridosso di 4.400: il 20 marzo le quotazioni sono discese velocemente verso 3.915, per poi risalire oltre 4.200. La tenuta di 4.065-4.100 mangerebbe un'impostazione positiva per le prossime sedute, mentre la tenuta del supporto chiave in area 3.800-3.900 è essenziale per mantenere un quadro positivo su orizzonti plurisettimanali.
Settimana complessivamente laterale per la generalità delle principali materie prime, ma si segnala il nuovo massimo dello zucchero e il test dei massimi per il cacao; in riaccumulazione sui massimi Oro e Argento, che rimangono inseriti in una tendenza positiva su orizzonti plurimensili. È opportuno mantenere le posizioni su orizzonti strategici, visto il quadro fragile del mercato azionario, che sembra a rischio di bull-trap.
OPERATIVAMENTE: si conferma quindi la strategia in essere long commodities e dollaro Usa e short azionario, attuata con i seguenti Etc quotati su Borsa italiana (si ricorda che ancorché quotati in euro comportano un’esposizione lunga sul dollaro Usa: un elemento a favore in questa situazione di incertezza sul fronte geopolitico e di rientro dei capitali negli USA grazie al rialzo dei rendimenti dei governativi):
LUNGHE: Oro (ticker PHAU: PC 169,99); Argento (ticker PHAG: PC 20,120); Platino (ticker PHPT: PC 83,580); Palladio (ticker PHPD: 125,26); Caffè (ticker COFF: PC 0,9740); Cotone (ticker COTN: PC 2,7595); Rame (ticker COPA: PC 33,145); Alluminio (ticker ALUM: PC 2,972); Zucchero (ticker SUGA: PC 10,968); Cacao (ticker COCO: PC 2,5515) e Zinco (ticker: ZINC: PC 8,722).
CORTE: ETF short sull’S&P500 Xtrackers S&P500 Inv Day (ticker XSPS: PC 7,802).
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)