Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

 

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                 26/03/2023

A causa del collasso dell’hard disk su cui tengo tutto il materiale di borsa, il report con grafici di questa settimana salta e non può uscire. Fortunatamente ho i bakup fino a due giorni, fa, ma devo sostituire l’hard disk, con uno nuovo e per oggi va così. Mi sono trasferito sul portatile e approfitto di questo inconveniente per fare il punto su quanto stiamo vedendo nel settore bancario.  

Il punto

Quanto sono sicure le nostre banche?.

Al di là delle rassicurazioni che ci propinano le istituzioni e i media loro servi, le banche di qualunque dimensione sono più rischiose di quanto non lo fossero in passato. Pensate a quanto successo nell’arco dell’ultimo mese: SVB, Silvergate, Credit Suisse, e first Republic… Quale potrebbe essere la prossima? Le banche centrali possono davvero garantire i nostri soldi?

Fino a non molto tempo fa, il denaro detenuto in conti svizzeri era considerato il più sicuro del pianeta.

Fino a non molto tempo fa, gli obbligazionisti venivano SEMPRE pagati prima degli azionisti.

Fino a non molto tempo fa “denaro in banca” significava che i vostri soldi erano sicuri e disponibili al 100%.

Ancora nei due webinar dello scorso anno avevo messo in guardia sulla situazione critica di diverse banche europee con dei rapporti tra attività e patrimonio  netto, stellari. Abbiamo avvisato i nostri abbonati sul pericolo delle C.A.C applicabili ai titoli di stato di cui le banche sono piene e delle clausole di Bail-in che possono scattare quando la vostra banca dovesse fallire ed ancora sull’illusione che il fondo interbancario possa garantire i conti correnti fino a 100.000 euro, che non è una balla, ma può funzionare solo se fallisce una banchetta di medie dimensioni, mentre sarà totalmente inadeguato nel caso di fallimenti a catena (effetto domino) su banche di grandi dimensioni. E ricordo sempre che il sottoscritto non è né un esperto di economia né tanto meno un guru dei mercati finanziari. I presunti esperti, invece, quelli che riempiono blasonati media televisivi e della carta stampata, con le loro dotte elucubrazioni volte a minimizzare e rassicurare il popolino, ancora una volta si sono fatti trovare con testa sotto la sabbia, per evocare un immagine del regno animale, o coi pantaloni abbassati nel momento del bisogno per evocare un bersaglio fin troppo facile. Scegliete voi quella che vi rende meglio l'idea. Peccato che questi personaggi coi loro consigli rassicuranti non siano quelli che poi alla fine, si fanno male!

Voglio ricordare qua alcuni passi del libro Last chance to Conquer the Crash di Robert Prechter, la cui prima edizione risale ad oltre 20 anni fa.

Tra il 1929 e il 1933,  negli Stati Uniti hanno chiuso i battenti 9.000 banche.

Il presidente Roosevelt, dopo il suo insediamento chiuse tutte le banche per un breve periodo. Nel dicembre del 2001, il governo argentino ha congelato, praticamente tutti i depositi bancari, impedendo ai clienti di ritirare il denaro che pensavano di avere. Nel 2013 le banche di Cipro sono state chiuse. Queste restrizioni, a volte avvengono naturalmente quando le banche falliscono, mentre altre volte sono imposte. A volte si tratta di restrizioni temporanee, altre volte restano in vigore per molto tempo.

Nel 2008-2009 alcune banche statunitensi sono state messe sotto pressione dall’insolvenza, esattamente come R.Precther aveva previsto nel nella prima edizione che si intitolava “Conquer the Crash”. Allora i salvataggi della FED hanno tenuto aperte la maggior parte di queste banche. Nella prossima depressione, le corse agli sportelli bancari e le chiusure di massa saranno molto più probabili. I depositanti più informati prima della crisi del 2008 hanno spostato i loro soldi dalle banche più deboli alle banche più forti, ma così facendo hanno reso le banche forti ancora più forti e le banche deboli ancora più deboli.

Perché le banche falliscono?... L’argomento non è semplicissimo ma dobbiamo sforzarci di comprendere.

Immaginate di avere 50.000$ e che il vicino di casa vi chieda un prestito di 40.000$ con la promessa di restituirvene 42.000 dopo un anno. Voi accettate, prelevate i vostri 40.000$ e li consegnate al vostro vicino in cambio di un IOU per 42.000$ pagabile in un anno. Se qualcuno vi chiedesse “quanti soldi hai in banca?” voi rispondereste “10.000$”. Adesso passiamo allo scenario del moderno sistema bancario. Voi avete depositato i vostri 50.000$ in banca e il vs. vicino chiama la banca chiedendo un prestito di 40.000$. La banca prenderà i vs. soldi e li presterà al vs. vicino. Adesso se qualcuno vi chiedesse quanti soldi avete in banca, voi direste 50.000$.

Com’è possibile?. Il fatto è che la banca è semplicemente un intermediario che intermedia il prestito fra voi e il vs. vicino e per farlo si prende anche una commissione, eppure in qualche modo voi pensate ancora di avere 50.000$. Qualcuno potrebbe sottolineare che sì, 40.000$ se ne sono andati dalla banca, ma i depositi sono raggruppati, quindi la prima persona che si presenta alla porta, potrà sempre ottenere i suoi soldi. Voi domani potreste andare in banca ed ottenere i vostri 50.000$, ma il problema è che tutti pensano di avere i soldi visualizzati a saldo del loro conto corrente e questo ovviamente è falso. Con la riserva frazionaria ridotta al lumicino (2% quando va bene), a fronte di un deposito iniziale il sistema bancario presta il 98% della somma ricevuta e accantona a garanzia del depositante solo il 2%. Chi riceve il prestito lo spende in qualche modo generando un nuovo attivo in qualche altro conto  bancario il cui 98% verrà nuovamente prestato e così via finchè l’attivo iniziale non si azzera e a quel punto nel sistema bancario esisteranno conti in attivo per oltre 50 volte il deposito iniziale fatto dalla prima persona. La confusione nasce proprio dalla parolina magica “deposito” che fa sembrare che tu abbia messo i tuoi solti in banca per sicurezza. In realtà ciò che avete fatto (come hanno confermato i tribunali) è prestare i vostri soldi alla banca in modo che possa a sua volta prestare i vostri soldi ai vs. vicini e dividere l’interesse con voi. Si tratta quindi di un’attività speculativa, non di un’istituzione di custodia. Quindi non si dovrebbe parlare di denaro in deposito, ma di denaro prestato alla banca, da pagare su richiesta. L’escalation di prestiti su prestiti attraverso il sistema bancario ha creato la maggior parte di inflazione nel sistema. Questa inflazione regge solo finchè tutti i prestiti che sostengono il denaro elencato in tutti i libri bancari, sono ancora buoni. Se tutti i mutuatari scoprissero di non poter rimborsare le banche, allora il potere di acquisto che tutti pensavano di avere, evaporerebbe nel nulla. Faccio presente che questi meccanismi se non vi volete spupazzare Conquer the Crash in inglese li trovate in una marea di libri scritti in italiano, da Marco Saba, Marco della Luna e molti altri.

Siccome quando si arriva al fatidico conto evaporato nel nulla, molti vanno in confusione o si fanno venire un coccolone, allora proviamo a spiegarlo tornando all’esempio iniziale. Il vostro vicino vi chiama e vi dice “scusami amico mio, ma io i 40.000$ li ho investiti male e li ho persi. Non posso ripagarti. Ora vi richiedo: quanti soldi avete in banca? E voi mi risponderete come l’anno prima “10.000$”. Voglio dire che in questo scenario voi conoscevate già il vostro rischio e il vostro punto di equilibrio, quindi in questo caso non avrete una grossa  sorpresa. Nel mondo bancario moderno, se tutti i mutuatari dovessero andare in default, le banche dovrebbero ammettere di avere pochi soldi a portata di mano e la maggior parte dei depositanti resterebbe sconvolta nello scoprire che per ogni dollaro che pensavate di avere “in banca”, in realtà le banche hanno solo pochi centesimi. Quindi, nella situazione in cui voi facevate il prestito in maniera diretta, voi conoscevate il vostro punteggio e il vostro rischio in ogni fase del percorso: hai preso un rischio col tuo vicino, è andata male e non ti ha pagato. Nel sistema bancario moderno quasi nessuno conosce il punteggio, perché la parola “deposito” è al limite della frode nell’implicare un ruolo di custodia da parte della banca.  Anche i pochi che capiscono la situazione, raramente si preoccupano, perché il congresso, creando la FED come prestatore e la FDIC come presunto assicuratore, sostiene l’illusione che non siano possibili perdite, mentre questo è un sistema con un enorme rischio sistemico, il chè significa che enormi illusioni possono sciogliersi in un lampo se il “sistema” fallisce. Ma il moderno sistema bancario non ha altra scelta che fallire. Il suo stesso disegno nel promuovere l’illusione di prestiti senza rischio, assicura che alla fine un’enorme parte dei creditori un giorno si sveglierà rotta. Se le banche centrali alla fine cercheranno di monetizzare tutti i debiti bancari è una questione aperta, ma questa politica reattiva (non proattiva) richiederà tempo per l’implementazione e noi nel frattempo saremo bloccati. Quindi alla fine bisogna mettersi in testa che “Soldi in banca” significa principalmente “denaro NON in banca”.

Naturalmente l’argomento è molto più ampio e richiederebbe altri spazi ed altri contesti, ma visto che non ho potuto fare altro, spero che queste poche righe, siano utili perlomeno ad accantonare false illusioni in cui ancora troppe persone credono.

Alla prossima

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