Ottava caratterizzata da marcata positività sui mercati azionari, che ipotizzano l'avvicinarsi di un pivot sui tassi di interesse. Il mercato azionario USA, tuttavia, rimane ancora inserito in un quadro più ampio negativo per quanto riguarda il Nasdaq 100 (PC: 12.844; -23% da picchi del novembre 2021), mentre l'S&P500 (PC: 4.187; -23% dai picchi di inizio 2022) ha ridotto le perdite rispetto ai minimi di metà ottobre e si è riportato al test dei massimi del 13 dicembre a 4.180: il superamento di tale livello rimane la condizione necessaria per un miglioramento del quadro tecnico su orizzonti plurisettimanali. Perdita di spinta su ridiscese al di sotto di 4.000 ma il tono peggiorerebbe solo al di sotto del valido supporto in area 3.750-3.800, al momento poco probabile.
In termini intermarket, "le sorti del listino azionario statunitense rimangono legate, con correlazione inversa, a quelle del dollaro USA". L'EurUsd (PC: 1,0857), dopo un minimo a 0,9592 il 28.09.2022, ha messo a segno un forte rimbalzo che ha riportato le quotazioni su un massimo a ridosso di 1,1060 il 2 febbraio. Per conservare un'impostazione tonica l'euro deve mantenersi al di sopra di 1,0600-1,0750, pena una ripresa delle vendite. Il quadro plurimensile rimane ancora favorevole al dollaro statunitense ma non si può escludere una prosecuzione del rimbalzo dell'euro, con primo obiettivo area 1,1000-1,1100.
Il mercato azionario europeo rimane più forte, anche se appare assai improbabile un decoupling su orizzonti strategici con l'azionario statunitense. Sull'Eurostoxx50 (PC 4.255) il forte rimbalzo dai minimi del 03 ottobre a 3.236 si è spinto fino a un massimo a ridosso di 4.260 sul finire d'ottava: per mantenere una buona impostazione le quotazioni devono ora mantenersi al di sopra di area 3.950-4.000. La tenuta del valido supporto a ridosso di 3.800 è essenziale per mantenere un quadro positivo su orizzonti plurisettimanali.
Le principali materie prime subiscono marcati realizzi sul finire d'ottava, in particolare sui metalli preziosi. È opportuno comunque mantenere ancora le posizioni su orizzonti strategici, in attesa di segnali di conferma del miglioramento del mercato azionario.
OPERATIVAMENTE: si conferma quindi la strategia in essere long commodities e dollaro Usa e short azionario, attuata con i seguenti Etc quotati su Borsa italiana (si ricorda che ancorché quotati in euro comportano un’esposizione lunga sul dollaro Usa: un elemento a favore in questa situazione di incertezza sul fronte geopolitico e di rientro dei capitali negli USA grazie al rialzo dei rendimenti dei governativi):
LUNGHE: Oro (ticker PHAU: PC 161,85); Argento (ticker PHAG: PC 19,074); Platino (ticker PHPT: PC 83,920); Palladio (ticker PHPD: 137,43); Caffè (ticker COFF: PC 0,9883); Cotone (ticker COTN: PC 2,8335); Rame (ticker COPA: PC 33,140); Alluminio (ticker ALUM: PC 3,250); Zucchero (ticker SUGA: PC 9,961); Cacao (ticker COCO: PC 2,260) e Zinco (ticker: ZINC: PC 9,570).
CORTE: ETF short sull’S&P500 Xtrackers S&P500 Inv Day (ticker XSPS: PC 7,550).
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