Il 14 febbraio, per San Valentino, a mercati chiusi, BIC presenterà i dati relativi all'intero 2022.
Il titolo ha ottimi fondamentali, ma per i lettori che seguono un orizzonte temporale più breve rispetto a quello della rubrica, occorre fare un'importante precisazione.
Lo scorso ottobre, alla vigilia della presentazione dei risultati del terzo trimestre, le quotazioni di BIC presentavano pressochè le medesime condizioni attuali:
- al di sopra della media mobile a 200 giorni (linea verde);
- in prossimità dei massimi relativi;
- sopra la resistenza rossa situata a € 65.
I risultati, seppur non negativi (buona la crescita dei ricavi, in affanno la marginalità), nel breve periodo, sono stati interpretati piuttosto male dal mercato: la delusione ne ha determinato un immediato scivolone dell'11%.
La caduta è stata contenuta dall'argine posto dalla media mobile a 200 giorni: da lì, il titolo si è gradualmente ripreso tornando in prossimità dei massimi registrati nell'ultimo triennio.
Cosa succederà dopo la pubblicazione dei risultati FY 2022? Nessuno può immaginarlo, occorre, pertanto, fare una personale valutazione.
La segnalazione di BIC, dividendi compresi, ha registrato, ad oggi, un apprezzamento del 37,43% (+27% rispetto al CAC Index).
Chi conserva una solida fiducia sulle strategie di lungo termine poste in essere da BIC (allargamento dell'offerta tramite M&A, buona crescita del fatturato, generazione di cash flow, buyback, PFN positiva, il tutto in un contesto inflattivo che ha eroso qualche punto di marginalità) può valutare la possibilità di giocarsi il rischio di un nuovo scivolone di breve periodo, confidando su una migliore valorizzazione del titolo nel futuro.
Non mi sentirei di biasimare chi decidesse di accontentarsi di quanto realizzato, liquidando la posizione (tutta o in parte) in attesa di conoscere sia i risultati FY 2022 che la reazione del mercato.
Ognuno segua il proprio orizzonte temporale e la propria propensione al rischio.
RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:
PORTAFOGLIO TOTAL RETURN:
