Le azioni del giorno – Il telefono allunga…il portafoglio. Come investire su Vodafone, Iliad e Telecom


Una pubblicità affermava che “allungasse la vita”. In effetti ha fatto guadagnare e non poco in passato a chi ha investito su azioni e obbligazioni delle leader del mercato. E adesso? La redditività in Italia crolla. Il punto allora sui tre nomi più gettonati nel nostro Paese, con un’analisi dei diversi asset disponibili.

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La redditività del settore telefonico è alta ma a macchia di leopardo. Buona per esempio quella delle leader Usa e ottima quella delle società attive in Paesi emergenti. Pessima invece in Italia. Intanto le leader europee distribuiscono alti dividendi. Giudicate voi.

Deutsche Telecom (Germania)

Dividend yield 3,6%

Orange (Francia)

Dividend yield 6,7%

Telefonica (Spagna)

Dividend yield 6,8%

Vodafone (Gran Bretagna)

Dividend yield 11,5%

I risparmiatori italiani da tempo diffidano però di questo comparto, complici le lunghe vicende politico-affaristiche relative a Telecom Italia. Nondimeno molte sfide si stanno per manifestare in un mondo complesso e che sta trasformando la sua pelle. Con possibili merger che darebbero ancor più forza agli squilli della telefonia. Oggi non abbiamo certo l’intenzione di fare un punto globale (che sarebbe comunque molto interessante!) ma di fotografare le vicende e le possibili forme di investimento di tre nomi al centro delle cronache economiche in Italia: Vodafone, Iliad e Telecom/Tim.

Partiamo dagli avvenimenti societari.

Cos’è questa storia di Vodafone e Iliad che vogliono fondersi?

In realtà è la francese Iliad ad aver presentato al gruppo Vodafone una proposta di fusione tra le rispettive attività in Italia, attraverso la creazione di una nuova entità (NewCo). L'offerta ha il sostegno del consiglio di amministrazione di Iliad e del suo principale azionista, Xavier Niel

E’ un’operazione che andrà davvero in porto?

In passato Iliad aveva già cercato di acquisire Vodafone Italia, senza però riuscirci. Ora ci riprova in maniera diversa. E che le sue intenzioni siano di crescere nella NewCo lo dimostra un diritto di opzione da esercitare negli anni per incrementare la quota nel capitale, inizialmente suddivisa al 50%. Le probabilità di successo adesso sono realmente maggiori: d’altra parte Vodafone ha di recente sostenuto di essere "favorevole al consolidamento del mercato nei Paesi in cui non si riesce a ottenere un adeguato ritorno sul capitale investito"

Quali sono stati i risultati 2023 di Vodafone a livello di gruppo?

Non particolarmente entusiasmanti, se si considera che i cambi valutari e la joint venture con Gip e Kkr per la tedesca Vantage Tower (torri e piloni) nonché la cessione di alcune attività hanno penalizzato il primo semestre di Vodafone, chiuso con ricavi in calo del 4,3% a 21,9 miliardi di euro, un margine operativo lordo a 6,4 miliardi, un utile operativo in discesa del 44,2% a 1,7 miliardi e una perdita di 0,2 miliardi. Ne consegue una politica di trasformazione del gruppo. La pressione sui prezzi nel segmento utenti privati è stata in parte controbilanciata dalla forte domanda del settore business per connettività di rete fissa e servizi digitali. Si conferma comunque la scelta di cambiare in parte le strategie di crescita sui mercati

Intanto di tutto questo si è avvantaggiata l’azione Telecom Italia. Perché?

Si sono mosse pedine che potrebbero favorirla nel chiudere l’operazione di cessione della rete fissa a Kkr. È da mesi che Telecom Italia sta cercando di vendere Netco, la società intestataria dell’infrastruttura di rete, al fine di ridurre il pesante carico di debito. C’è però chi dice che così facendo salperà lo smembramento di Telecom e proprio per questo Iliad sarebbe partita all’attacco di Vodafone in Italia. Guarda lontano?

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Si è dovuto inevitabilmente riassumere un insieme molto articolato di vicende. Passiamo adesso ad analizzare quali opzioni di investimento sono possibili per le tre leader della telefonia europea.

Iliad

L’Opa di Xavier Niel, fondatore e azionista di controllo della società, per la totalità del capitale, avvenuta nel 2021, ha ormai fatto scomparire l’azione dalla Borsa di Parigi, sebbene alcune piattaforme la indichino ancora con il prezzo finale dell’ultima contrattazione! E allora? Non c’è che rivolgersi alle obbligazioni. Su Tlx è quotata la Iliad 1,5% Ot2024 Eur (FR0013287273), che però non scambia. Meglio così la Iliad 5,625% 2028 in Eur (XS2397781944 – taglio 100.000), trattata a Francoforte, dove prezza sui 100, seppur penalizzata dall’elevato lotto minimo. Rilevante la sua presenza in Etf e fondi

Telecom Italia

Cosa scegliere fra azione ordinaria, azione risparmio o obbligazione? I bond in euro sono diventati molto cari ma non quelli in dollari. Il Tim Cap 7,2% Lg2036 (US87927VAR96 – taglio 2.000) quota sui 101 Usd, mentre il Tim Cap 7,721% Gn2038 (US87927VAV09 – taglio 2.000) si colloca sui 103. Resta sempre il dubbio di cosa potrebbe verificarsi nel post evoluzioni societarie future. La Telecom 7,75% Ge2033 in euro (XS0161100515 – taglio 1.000) si tratta invece sui 115,5-116 Eur, con yield lordo 5,5%, che appare modesto in un quadro ancora di incertezze attorno a Telecom. E allora? Quasi quasi l’azione ordinaria (IT0003497168) sembra più idonea per un investimento comunque speculativo, orientato a qualche improvviso spike rialzista, come già registrato più volte in passato. Il titolo (chiusura ieri a 0,2799 Eur) si sta muovendo attualmente attorno alla media a 200 periodi ma l’analisi grafica ha poco senso in un contesto condizionato solo da vicende societarie senza fine

Vodafone

L’azione – quotata a Londra – è sui minimi storici di lunghissimo periodo (chiusura ieri a 66,85 Gbx). Si è appoggiata su un supporto importante, da cui sta tentando un rimbalzo, pur fra non poche difficoltà. Per dare un segnale di forza occorre una risalita quanto meno nell’area dei 70-75 Gbx. Di qui il rendimento da dividendi di oltre l’11%, che dovrà però trovare conferme nel 2024. Sul fronte obbligazionario due le prime linee: da una parte c’è quella di Tlx, dove sono quotate sette emissioni. Per esempio la 1,6% Lg2031 Eur (XS1463101680 – taglio 100.000) e la 2,2% Ag2026 Eur (XS1372839214 – taglio 100.000). Sono illiquide, come spesso avviene in quel deserto che è Borsa Italiana per i bond corporate, salvo alcune eccezioni. C’è l’alternativa così dei titoli quotati a Francoforte, dove segnaliamo la subordinata - definita ibrida - 8% 2086 Gbp (XS2630493570 – taglio 100.000), passata in poche settimane da sotto 100 a 106. Qualcosa di più accessibile? Di nuovo una ibrida ma in Usd, la 7% Ap2079 (US92857WBQ24 – taglio 1.000), che quota sui 104

In sintesi – Delusi di un quadro generale complesso e pieno di interrogativi? È quanto offre al momento il panorama più speculativo della telefonia europea. Non fatecene una colpa. Noi siamo solo dei cronisti!