Verso i massimi storici


Settimana trionfale per gli indici mondiali che, rivitalizzati dall'inflazione in calo in ogni grande agglomerato economico, tornano imperiosi a puntare verso i massimi storici e molti di loro ormai sono ad un passo da quegli epocali traguardi, tornando a condire quella grande insalata mista che vede un mix indigesto a più di qualche teoria economica, con l'Oro oltre i 2000 $, con il Bitcoin che si comporta come un asset azionario in epoca di rialzo dei tassi, e come un bene difensivo all'occorrenza quando i conflitti geopolitici tornano a scuotere i nervi, il tutto mischiato in un grande mare di azioni, la maggior parte super-capitalizzate, cannibalizzando il mercato, tornando imperiosamente a trionfare nelle piazze finanziarie.

Che il trading stia cambiando nuovamente come ha fatto camaleonticamente almeno 4 volte dallo scoccare del nuovo secolo?

Non sono in grado di rispondere ma il 2023 ha rappresentato una anomalia che aveva già mostrato il suo volto nel corso del 2021 salvo poi tornare alle vecchie abitudini nel corso del 2022; ora però, sembra essere tornata alla carica manifestando la sua forza e distruggendo ogni principio precedentemente verificatosi per decenni nei movimenti dei diversi comparti di borsa, quello azionario, quello delle commodities con sua maestà il Gold e quello delle obbligazioni.

Dimenticavo, proprio il comparto obbligazionario ora finalmente, questo si, in ripresa, spinto giustamente dall'inflazione che batte in ritirata, garantendo ritorni più che soddisfacenti in termini di rendimento.

L'impressione che se ne detrae è che ogni mercato, faccia gara  a sè, seguendo i dettami del trading.

E' forse proprio questa l'enunciazione di una nuova teoria economica che basa le sue radici in nome del trading e delle leggi che lo regolano?

Troppe domande con poche risposte forse a cui è possibile dare un contorno solo sovrapponedo i grafici dal passato.

Storia del Nasdaq in quest'era di vera e propria rivoluzione tecnologica, partiamo da inizio secolo:

Fotografia che prende in considerazione la crisi dei "Subprime" del 2008 e che ha visto un forte calo sino ai primi mesi del 2009.

Ebbene, cosa accadde all'Oro in quei momenti?

Andamento del 2007-2009 in crescita anche se sul finire del 2008 si accodò agli asset di rischio puro salvo poi tornare "bene rifugio" sin dai primi mesi del 2009 per poi proseguire con una crescita forte sino a che ogni rischio sul debito pubblico statunitense venisse fugato, ovvero al termine del 2012.

Storia moderna.

Nasdaq nel grafico di sotto:

Fatta eccezione per lo "sgambetto del Covid" del 2020, il Quantitative Easing e la forza della rivoluzione digitale hanno fatto da volano ad un indice che sembra tarantolato in una corsa senza freni verso l'alto. E l'Oro in questa dinamica, da buon bene rifugio qual'è?

Come visibile, anche il Gold dal "Covid" in poi, non ha fatto altro che salire, rinvigorito nel finale dalle vicende belliche.

Se ne desume facilmente il motivo per cui la maggior parte dell'attenzione delle analisi quindi, sia necessariamente direzionata verso le super capitalizzate proprio perchè la loro forza va ad estrinsecarsi ovunque.

In Italia segnaliamo Technogym 

Technogym vola in Borsa sui massimi da agosto grazie all'ingresso nel capitale di NIF Holding, controllata interamente dal fondo sovrano dell'Arabia Saudita Neom Investment Fund Company.

Con la dinamica sviluppatasi oggi, venerdi 1 dicembre, abbiamo chiaro un punto Gap up lasciato aperto che sarà un valido punto di ingresso nonchè una zona switch importante e supponiamo anche difficile da scalfire almeno stando alla forza generale del mercato.

I target evidenziati sono agli 8.85€ e ai 9.62€, il primo toccato nella giornata di trading intraday ha retto e contenuto il movimento lasciando sperare per quel punto gap agli 8 € per la prossima settimana.

La bussola del trader deve inoltre sapere che il livello di 8€ ha anche una grandissima importanza tecnica essendo una zona di switch ovvero, una zona frontiera di divisione tra la direzionalità long e short, per cui da manovrare con cura ovvero con l'ausilio degli stop loss! 

A Piazza Affari, immediatamente dopo la notizia dell'accordo, il titolo Technogym è decollato velocemente agli 8,45€ salendo del 5,8%. Il fondo saudita ha, in totale, acquistato circa il 6% del capitale ad un prezzo di 9,2 € per azione, a fronte di un esborso totale di 111 milioni di euro.

Solo tre settimane fa, il gruppo romagnolo aveva avviato anche un programma di acquisto di azioni proprie, autorizzato dall'assemblea del maggio scorso per un massimo numero di azioni disponibili di 2,5 milioni di azioni ordinarie, per un esborso di 20 milioni di euro.
 La capitalizzazione di mercato ad oggi è stimata in circa 1,6 miliardi di euro.

Chiudiamo con il mondo obbligazionario ed in particolare con un Btp ma l'analisi specifica vale per tutti gli altri quotati.

Btp 2.7% scadenza Marzo 2047

Avevamo individuato un supporto poi diventato zona resistenza ai 71€ circa. Alla rottura si erano ravvisati due target di movimento: il primo ai 75.5€ e il secondo agli 85€.

Vediamo cosa sta accadendo.

Come possibile vedere il movimento sta confermando il trend e la direzionalità intanto verso il primo target ai 75.5€ dopodichè sarà da valutare la forza a quel livello. Il titolo potrebbe ripiegare e dare nuova opportunità d'ingresso oppure potrebbe rompere il livello e a quel punto sarà da valutare in base al polso del singolo investitore se salire sul treno in corsa verso gli 85€ in un solo colpo o se farlo differenziando l'ingresso in più tranches.

Voi che ne dite? Sta nascendo davvero una nuova teoria economica che fondi le proprie radici sulle leggi del trading?

Personalmente sono scettico, osservo il mercato e lo "lavoro" esclusivamente in base alla sua direzionalità senza aggiungere ne togliere altro e quindi, sottointeso, senza farmi influenzare dalle dottrine e dai valori.

I valori, soprattutto, sono e resteranno sempre e solo dei numeri e come tali li affronto.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)