SETTIMANA INCREDIBILMENTE SCINTILLANTE, QUELLA APPENA TRASCORSA, SUGLI INDICI AZIONARI USA VISTE LE PREMESSE.
Se il mese di Ottobre si è chiuso con il segno meno, facendo registrare il terzo mese negativo di seguito per l'indice S&P500, il mese di Novembre sembra iniziato come meglio non ci si poteva attendere suscitando infatti una sorpresa generalizzata nei media, negli analisti ed anche negli istituzionali. Infatti negli ultimi 7 giorni il mercato in media è cresciuto del 5,9% guidato dai guadagni in ogni settore, in particolare quello della tecnologia dell'informazione, grazie soprattutto ai trader di brevissimo termine che si sono scavalcati a vicenda per acquistare a prezzi sempre più crescenti. Certamente le dichiarazioni più accomodanti di Powell a margine della riunione del FOMC, i dati macro in rallentamento sul mercato del lavoro e, soprattutto, la correzione dell’ultima settimana di Ottobre ha impattato pesantemente sul posizionamento, in particolare delle strategie quantitative (Es CTA), le quali, secondo alcuni monitors, mostrano un sottopeso quasi record (v. grafici):
Il posizionamento è quindi tornato tendenzialmente a supporto dell'azionario USA. Anche la stagionalità è positiva. Ma, posto che la stagionalità è la mera indicazione della media storica delle performance e come tale non esclude affatto significative controtendenze, l'effetto dei fattori stagionali si misura sui trimestri come minimo. Con il cambio del mese entriamo nel periodo più favorevole, storicamente, dell'anno. Visto che la stagione delle trimestrali mostra comunque un ritorno a crescere dei profitti, anno su anno e visto che l'economia USA presenta qualche segnale dubbio ma di certo non è ferma, a giudicare dai buoni dati macro importanti, personalmente sarei propenso ad aspettarmi almeno un serio tentativo di rialzo a novembre, fermo restando le incognite provenienti dal Medio Oriente. Ma anche in questo caso, la guerra in Ucraina, di per sé un evento che ha sicuramente pesato sui corsi azionari, non ha impedito fasi di recupero temporaneo degli indici e in quel caso erano stati i movimenti sulle commodities più violenti ed estesi.
Parlando a livello di ampiezza questo non è un problema in sé, e si è ben visto negli ultimi 5 giorni. Inoltre, come molte variabili finanziarie, i mercati hanno la tendenza a rimbalzare da livelli estremamente depressi. Ma qui il problema è un altro. Come noto, il grosso della performance dell'indice Nasdaq100, ma in parte anche dell’S&P500, è prodotto da 7/8 azioni a grossa capitalizzazione, protagoniste di performance stellari da inizio anno, ovvero Apple (+32%), Microsoft (+40%), Alphabet (+42%), Amazon (+58%), Nvidia (+181%), Meta Platforms (+151%) e Tesla (+60%). Alcuni di questi campioni, in particolare quelli dai multipli più elevati (v. Tesla, Nvidia) recentemente stanno dando segnali di difficoltà a mantenere performance così estese in un contesto di rendimenti alti (tipicamente nemici dei multipli elevati) e domanda in calo. Poiché in aggregato pesano il 32% dell'indice, difficilmente questo potrebbe assorbire una seria correzione di questo gruppo (o quello delle Faang stocks, che aggiunge Snowflake e Broadcom). A mio modo di vedere, il ritorno sulla terra di alcuni di questi campioni costituisce un rischio per l'azionario USA, così come il decollo ne ha fatto la fortuna. Ma non è detto che debba accadere proprio nel quarto trimestre 2023. Finora la correzione è stata più o meno in linea con il mercato generale, sia pure con una certa dispersione ma ricordiamo sempre che i mercati ad alta efficienza sono spesso scarsamente razionali.
Venendo alla stagione delle trimestrali, i dati ad oggi mostrano che sugli utili le aziende hanno battuto le stime con alte percentuali, meno sui ricavi. Nello specifico, al termine delle settimane di picco della stagione degli utili del terzo trimestre per l’S&P500, sia il numero di sorprese positive sugli utili, sia la loro entità sono superiori alle medie decennali. Nel complesso, fino ad oggi l’81% delle società dell’indice S&P500 ha riportato risultati effettivi per il terzo trimestre del 2023. Di queste società, l'82% ha riportato utili per azione superiori alle stime con otto degli undici settori che segnalano una crescita degli utili anno su anno, guidati dai settori dei servizi di comunicazione, dei beni di consumo voluttuari e della finanza. D’altro canto, tre settori stanno segnalando un calo degli utili rispetto all’anno precedente: energia, sanità e materiali.
A livello di titoli Meta Platforms (4,39 contro 1,64 $) è il maggiore contributore anno su anno alla crescita degli utili del settore servizi di comunicazione.
Amazon.com (0,94 contro 0,28 $) è il maggiore contributore anno su anno alla crescita degli utili del settore dei beni di consumo discrezionali.
Viceversa Pfizer (-0,17 contro 1,78 $) e Moderna (-9,53 contro 2,53 $) hanno contribuito maggiormente al declino anno su anno del settore sanità.
In termini di ricavi, come detto, le percentuali sono più basse in quanto solo il 62% delle società dell’S&P500 ha riportato ricavi effettivi superiori alle stime, che sono al di sotto della media decennale del 64% con otto settori che stanno segnalando una crescita anno su anno dei ricavi, guidati dai settori immobiliare, beni di consumo voluttuari e servizi di comunicazione. D’altro canto, tre settori stanno segnalando un calo dei ricavi rispetto all’anno precedente, guidati dai settori dell’energia e dei materiali.
Guardando al futuro, gli analisti prevedono una crescita degli utili del 3,9% per il quarto trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Il rapporto P/E a 12 mesi è pari a 17,8. Infine durante questa settimana, 55 società dell’S&P500 (inclusa una componente del Dow 30) pubblicheranno i risultati del terzo trimestre.
Passiamo ora ad analizzare il mercato monetario. Il Presidente della FED, Powell, nella sua dichiarazione a margine del FOMC ha aggiustato in modo più accomodante alcuni frasi rispetto alla riunione precedente: “Gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica si è espansa a un ritmo sostenuto (e non più solida, ndr) nel terzo quarto”. Gli aumenti occupazionali si sono moderati nel corso dell'anno (e non più nei recenti mesi ndr) ma rimangono forti e il tasso di disoccupazione è rimasto basso (ma in leggero aumento nel report di venerdì scorso, ndr). Le condizioni finanziarie più strette e le condizioni del credito per le famiglie e le imprese probabilmente peseranno sull’attività economica, sulle assunzioni e sull’inflazione”. Anche se non si è fatto sfuggire l’occasione per dichiarare la volontà di combattere l’inflazione con un ulteriore inasprimento, se necessario. I mercati non hanno creduto al suo tentativo di mantenere le apparenze e così dopo queste dichiarazioni, oltre ai dati macro usciti in rallentamento, sia i mercati azionari che quelli obbligazionari hanno preso il volo producendo una forte discesa dei rendimenti dei Treasury soprattutto sulle curve a lungo termine con il 10Y che è passato dal 4,933% di martedì scorso al 4,574% in chiusura di settimana con un minimo a 4,484%, mentre il 2Y è passato dal 5,10% di martedì al 4,841% in chiusura di settimana con un minimo al 4,809%, riportando al rialzo lo spread delle curve a 26,7 bps.
Il mese scorso, i rendimenti su molte scadenze hanno raggiunto i livelli più alti dal 2007, ma a quei tempi il debito pubblico rappresentava il 60% del prodotto interno lordo. Oggi è oltre il 100%. Il Dipartimento del Tesoro emetterà l’incredibile cifra di 776 miliardi di dollari di debito solo nel quarto trimestre e dovrà offrire rendimenti alti per attrarre acquirenti, soprattutto ora che la Cina sta riducendo gli acquisti di titoli del Tesoro. Il problema è che il governo non può permettersi di continuare a emettere debito a tassi considerevoli. Con un rapporto debito/ PIL superiore al 100%, i costi del servizio del debito minacciano di risucchiare la vitalità dell’economia USA e di indurre ancora più prestiti. La FED potrebbe ovviamente tagliare i tassi di interesse a breve termine e intervenire con una nuova campagna di acquisto di obbligazioni per ridurre i rendimenti a lungo termine. Al costo probabile di mandare l’inflazione alle stelle. Molto probabilmente non ci sarà alcun ritorno alla normalità. La campagna di rialzo dei tassi della FED potrebbe aver attenuato in una certa misura l'inflazione, ma i banchieri centrali non sono ancora lontani dal rispettare il loro mandato di “prezzi stabili”, anche secondo la loro stessa definizione. La loro campagna di rialzo dei tassi può indurre i consumatori e le imprese a stringere la cinghia, ma non sta facendo nulla per scoraggiare la spesa del deficit federale. La politica fiscale sconsiderata consentita dalla politica monetaria sta amplificando i rischi per la posizione globale del dollaro statunitense, il suo tasso di cambio e, in ultima analisi, il suo potere d’acquisto.
In considerazione anche di questi fattori, le previsioni propendono per una FED che dovrebbe mantenere i tassi invariati nella prossima riunione del FOMC del 13 dicembre, secondo lo strumento FedWatch del CME Group, alzando le previsioni fino al 95,2% (v. grafico):
Stessa situazione per la riunione del 31 gennaio 2024, per tassi fermi alla quotazione attuale la percentuale sale dal 69,5% di due venerdì fa al 91,2% di venerdì scorso, (v. grafico):
Infine, per la fine del 2024 le previsioni indicano una percentuale del 30,1% per un taglio dei tassi fino al 4,25/4,50% (v. grafico):
Analisi grafica dell’indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Inutile commentare l’evoluzione della scorsa settimana, basta guardare il grafico. Cinque sedute consecutive al rialzo con due gap aperti ed una performance sopra il 6% si è visto solo a luglio scorso quando l’indice proveniente da una profonda correzione ha registrato un massimo relativo più basso solo del massimo storico. Come riportato su queste colonne lunedì scorso, la settimana era densa di avvenimenti importanti ma, ad eccezione dei dati macro usciti e dal FOMC sui tassi d’interesse in linea con le aspettative, i veri ‘market mover’ sono stati i dati in diminuzione sul mercato del lavoro e le dichiarazioni più concilianti del Presidente della FED, Powell. E’ pur vero che eravamo vicino alla soglia di ipervenduto e, tutt’al più, ci si poteva aspettare un rimbalzo ma non di queste proporzioni. Ovviamente non possiamo che essere contenti del fatto che il ‘sentiment’ si sia ribaltato così inaspettatamente ma ora aspettiamo l’ingresso sul mercato degli istituzionali per dare l’attacco al precedente massimo relativo di luglio a 15932 e conseguentemente al massimo storico di un anno fa a 16764. Ma procediamo con ordine e senza farsi prendere dall’euforia. Il supporto in area 14000 coincidente con la M.M. a 200 periodi ha tenuto molto bene e possiamo farci affidamento, ora passo dopo passo, le quotazioni devono testare e superare il massimo di onda d a 15334 e successivamente l’importante resistenza del max di onda b a 15619 per iniziare a comporre l’onda (5) rialzista. Per le tempistiche passare dal mago Otelma ma, presumibilmente, il primo target potrà essere raggiunto e superato già nel corso di questa settimana visto che anche il livello di RSI a 58 lo permetterebbe prima di una breve correzione. La settimana è scarica di dati macro importanti, pertanto le uniche note negative potrebbero arrivare dalle dichiarazioni di alcuni membri della FED che non vedono mai di buon’occhio un ‘sentiment’ positivo dei mercati. Chissà poi perché ! La settimana si è chiusa a 15099.49 con un guadagno del + 6,48%, il che porta ad un profit da inizio anno del + 38,03%.
Per quanto riguarda l’indice maggiore S&P500, da un quadro generale più compromesso rispetto agli altri due indici maggiori, siamo passati ad un gran bel recupero con ben 3 gap aperti su 5 giorni di contrattazione con una performance di tutto rispetto di quasi il 6%. Di buono c’è che il rialzo è stato omogeneamente distribuito su tutti i settori ma rimane sempre il fatto che ora devono essere gli istituzionali a fornire la benzina necessaria per la prosecuzione del rialzo fino all’attacco del massimo storico. In molti si aspettavano che le quotazioni dell’indice andassero a testare il supporto psicologico in area 4000, in realtà il supporto in area 4100 [ritracciamento del 61,8% di onda (3)]. Il conseguente rimbalzo dalla zona di ipervenduto ha frantumato tutti i livelli chiave che da supporto sono diventati resistenza finanche le due M.M. a 200 periodi che non hanno fatto sentire affatto il loro peso in questa fase discendente/ascendente. Chi sta facendo sentire ancora una volta la propria importanza è l’area 4400, massimo di onda 4 correttiva. Pertanto per questa settimana è necessario superare detta area per provare ad andare all’attacco del massimo di onda 2 correttiva a 4541, situazione possibile grazie anche al livello di RSI attuale a 58 prima di un’eventuale breve correzione. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 4358.35 con un guadagno del + 5,86% che porta ad un profit da inizio anno del + 13,52%.
Ovviamente anche l’indice delle blue-chip DOW JONES ha seguito il trend positivo degli altri due indici maggiori riguadagnando le zone più tranquille della ampia fase di lateralità che contraddistingue questo listino da esattamente un anno. Ottimo anche la performance settimanale anche se di un punto circa meno degli altri due indici. Graficamente notiamo come l’ultimo baluardo correttivo rappresentato dal ritracciamento del 78,6% di onda C in area 32300 abbia tenuto molto bene e dal quale è poi partito il rimbalzo dalla zona di ipervenduto fin oltre l’auspicata area dei 33500 punti andando a testare anche la forte resistenza in area 34000, chiudendo l’ottava appena sopra tale area e lasciando due gap aperti dietro di sé. Ora con un livello di RSI a 59 è ancora possibile che le quotazioni salgano fino alla prossima resistenza in area 34500 prima di una breve correzione. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 34061.33 con un guadagno del + 5,07% e che porta a segnare un profit da inizio anno del + 2,76%.
ORO INDEX
Dopo il massimo relativo raggiunto due venerdì fa a 2019,70 $/oz. le quotazioni dell’Oro, nella settimana appena trascorsa, sono state scambiate intorno al livello dei 2.000 $/oz. mancando di una solida convinzione per spingersi più in alto. I dati sul mercato del lavoro e le dichiarazioni più accomodanti del Presidente della FED, Powell, hanno contribuito alla discesa dei rendimenti dei Treasury ed alla brusca discesa del Dollar Index favorendo il consolidamento dei prezzi dell’Oro. Tuttavia, poiché i fattori fondamentali continuano a favorire l’economia statunitense rispetto ad altre economie, il biglietto verde potrebbe vedere le sue perdite limitate, il che a sua volta manterrebbe le quotazioni del metallo giallo a rischio di brusche correzioni. Le previsioni per questa settimana sulla commodity dicono che in assenza delle pubblicazioni di dati macro importanti, se i rendimenti dei Treasury dovessero continuare a scendere, i prezzi potrebbero avvicinarsi in area massimi storici. In caso contrario dovremmo assistere ad un ulteriore consolidamento sulle attuali aree di prezzo con possibili estensioni che non dovrebbero andare oltre l’area 1965 $/oz.
Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, il Platino dopo aver preso la via di un consistente rialzo nella giornata di lunedì scorso portandosi oltre quota 940 $/oz. ha poi consolidato intorno a codesta area per tutto il resto della settimana. Un ulteriore step rialzista dovrebbe portare le quotazioni in area 970/980 $/oz. a contatto con la M.M. a 200 periodi.
La delusione viene dalle quotazioni dell’Argento che continuano nella loro fase di lateralità non riuscendo a superare quota 23,50 $/oz. dove trova anche la resistenza della M.M. a 200 periodi e rimanendo invischiate in un range di 1 dollaro. Un po' di forza relativa si è fatta vedere solo nella giornata di venerdì scorso. Vediamo se riuscirà ad alzarsi nel corso di questa settimana portando i prezzi almeno in area 24 $/oz. se non oltre.
La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1999.2 2016.30 con una perdita del – 0,85% rispetto alla scorsa settimana e che porta ad un guadagno da inizio anno del + 9,24%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1992.72 $/oz. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2023:
POLITICA USA
Mentre sullo sfondo rimane il 17 novembre come data entro la quale il Congresso dovrà trovare un accordo sul finanziamento per evitare uno ‘shutdown’ governativo parziale, mercoledì scorso il Senato ha approvato con forte supporto bipartisan tre disegni di legge che tracciano i piani di finanziamento per l’anno fiscale 2024 nell’ambito dell’agricoltura, degli affari militari e dei veterani, del trasporto.
Il dem Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato, ha detto: “Il popolo americano non sosterrà l’inutile esercizio di approvare una legislazione faziosa, estremista, che non ha possibilità di diventare legge, che è ciò che la Camera sta facendo ora”.
Giovedì scorso la Camera ha poi approvato un piano repubblicano che prevede 14,3 miliardi di dollari in aiuti per Israele e tagli ai fondi dell’IRS (Internal Revenue Service, agenzia governativa statunitense che si occupa della riscossione dei tributi). Inoltre, non sono previsti aiuti per l’Ucraina. Il piano è stato approvato dalla Camera con 226 voti favorevoli, in gran parte voti repubblicani (dodici i dem che si sono espressi a favore), tuttavia si tratta di una misura che non riuscirà a passare al Senato, vista l’opposizione dei democratici. Il Presidente Joe Biden (che ha chiesto al Congresso di approvare un pacchetto di spesa d’emergenza da 106 miliardi di dollari che oltre ai fondi per Israele, prevede finanziamenti per Taiwan, Ucraina e aiuti umanitari) ha promesso il veto e Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato, ha detto che non metterà ai voti la misura.
Nel disegno di legge avanzato dalla Camera sono previsti fondi solo per l’esercito israeliano, tra questi 4 miliardi di dollari per l’approvvigionamento dei sistemi di difesa israeliani Iron Dome e Fionda di Davide e alcuni trasferimenti di equipaggiamento dalle scorte statunitensi.
Il pacchetto dei repubblicani della Camera lega in qualche modo il costo del sostegno ad Israele a tagli ad alcuni fondi dell’IRS inclusi nell’Inflation Reduction Act del 2022. I repubblicani, infatti, sostengono che il taglio di budget all’agenzia governativa che si occupa della riscossione dei tributi serve a controbilanciare il costo dell’aiuto militare ad Israele. Secondo i dem, invece, il taglio di fondi all’IRS sarebbe una mossa politicamente motivata che aumenterà il deficit di bilancio statunitense riducendo la riscossione delle imposte. Secondo il Congressional Budget Office (agenzia federale statunitense apartitica che fornisce dati economici al Congresso) i tagli all’IRS e l’aiuto ad Israele previsti dal disegno di legge della Camera andrebbero ad aggiungere circa 30 miliardi di dollari al deficit di bilancio USA. Secondo la dem della Camera Rosa DeLauro, membro della commissione stanziamenti, i repubblicani stanno facendo ritardare gli aiuti sostenendo un disegno di legge di parte che non include l’Ucraina o aiuti umanitari per i civili.
Il neo eletto speaker della Camera, il repubblicano Mike Johnson, prevede di introdurre un disegno di legge che combina l’assistenza all’Ucraina con fondi per migliorare la sicurezza ai confini statunitensi con il Messico.
Forte sostegno bipartisan, invece, è stato registrato venerdì alla Camera per un disegno di legge volto a rafforzare le sanzioni sul petrolio iraniano. Tale disegno di legge imporrebbe misure a porti e raffinerie straniere che trattano il petrolio esportato dall’Iran in violazione delle sanzioni statunitensi. Prima di diventare legge, la proposta passata alla Camera deve essere approvata anche dal Senato e firmata dal Presidente Joe Biden.
POLITICA USA – CINA
Le tensioni tra le forze armate statunitensi e cinesi continuano a ribollire anche mentre i loro leader si preparano per un probabile vertice nelle prossime settimane, segno delle difficoltà che le due potenze globali affrontano nel gestire uno degli aspetti più delicati delle loro relazioni.
La discordia ha occupato il centro della scena questa settimana in una conferenza sulla sicurezza a Pechino, dove un alto generale cinese ha insultato velatamente la politica estera e l’atteggiamento militare di Washington, definendoli gravi minacce alla pace e alla stabilità in tutto il mondo mentre infuriano le guerre in Ucraina e Gaza.
"Alcuni paesi vogliono vedere il caos nel mondo promuovendo i propri interessi seminando disordini e interferendo negli affari interni di altri paesi, ovunque si protendano le loro mani, è lì che la pace e la tranquillità non sono possibili", ha affermato il generale Zhang Youxia, vicepresidente della Commissione militare centrale del Partito comunista, che comanda l’Esercito della Liberazione popolare.
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu è intervenuto, usando le sue osservazioni al forum per accusare gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali di minare gli interessi di sicurezza di Mosca in un modo che potrebbe innescare una grande conflagrazione.
"La linea occidentale di costante escalation del conflitto con la Russia comporta la minaccia di uno scontro militare diretto tra le potenze nucleari, che è carico di conseguenze catastrofiche", ha detto Shoigu, secondo l'agenzia di stampa russa TASS.
Le osservazioni irritate sono arrivate nonostante i funzionari statunitensi e cinesi abbiano raggiunto “un accordo di principio” per un incontro tra il presidente Biden e il leader cinese Xi Jinping a San Francisco a novembre. Un vertice offrirebbe alle due potenze una piattaforma per riparare una relazione litigiosa che era andata in caduta libera all’inizio di quest’anno a causa di una disputa su un presunto pallone spia cinese che sorvolava gli Stati Uniti.
Ma il timido disgelo nei legami tra Stati Uniti e Cina, sostenuto da una serie di incontri ad alto livello tra diplomatici e funzionari economici di entrambe le parti negli ultimi mesi, deve ancora estendersi agli affari della difesa.
I funzionari statunitensi si sono lamentati dei loro limitati contatti militari con la Cina, che negli ultimi anni ha ridimensionato il dialogo sulla difesa con Washington prima di tutto, ma interrompendo questi canali in risposta alla visita dell’agosto 2022 dell’allora presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi a Taiwan, l’isola democratica che Pechino rivendica come suo territorio.
Washington ha anche accusato l’EPL di adottare un atteggiamento più conflittuale, ad esempio intercettando aerei e navi da guerra americane in un modo che i funzionari statunitensi descrivono come pericoloso. Mentre i funzionari statunitensi affermano che è necessaria una migliore comunicazione per evitare che tali incontri scatenino uno scontro, gli studiosi militari cinesi affermano che Pechino vuole che Washington senta il pericolo di inviare aerei e navi vicino al territorio che la Cina controlla o rivendica.
Zhang, il generale cinese, ha affermato che ministri della difesa e capi militari di quasi 50 paesi parteciperanno al Forum Xiangshan di quest’anno, la prima edizione su vasta scala dallo scoppio della pandemia di Covid-19, ma Austin ha rifiutato l'invito di Pechino a partecipare al Forum di Xiangshan, anche se il Pentagono, in linea con la prassi passata, ha inviato una delegazione di rango inferiore all'evento di questa settimana.
La presenza di Shoigu, in contrasto con l’assenza dei capi della difesa occidentale, ha sottolineato la partnership Cina-Russia che entrambe le potenze hanno descritto come un contrappeso all’egemonia occidentale. Lunedì Zhang ha ribadito gli appelli di Pechino al dialogo pacifico per risolvere i conflitti in Ucraina e Gaza, e separatamente ha detto a Shoigu che la Cina è pronta a lavorare con la Russia per garantire la stabilità globale e rispondere alle minacce alla sicurezza.
Nelle sue osservazioni di lunedì, Zhang ha lasciato la porta aperta a Pechino per ripristinare il dialogo sulla difesa con Washington. "La chiave per risolvere le differenze sta nel fatto che la parte diretta compia sforzi sinceri per comunicare. Siamo disposti a sviluppare relazioni militari con gli Stati Uniti basate sul rispetto reciproco, sulla coesistenza pacifica e sulla cooperazione vantaggiosa per tutti”.
Pechino attualmente non ha un ministro della Difesa, avendo rimosso Li Shangfu dall'incarico la settimana scorsa senza nominare un sostituto. Nel sistema politico cinese, il ministro della Difesa si occupa principalmente della diplomazia militare e non esercita responsabilità di comando sulle operazioni di combattimento.
La scomparsa di Li ha attirato l'attenzione di funzionari stranieri, alcuni dei quali hanno espresso preoccupazione per le difficoltà nel coinvolgere l'oscuro governo cinese. L’ambasciatore americano in Giappone Rahm Emanuel, ad esempio, ha definito la mancanza di un ministro della Difesa in Cina un rischioso ostacolo alla gestione delle crisi tra le maggiori potenze.
POLITICA DELLA FED
La FED ha deciso di non mettere mano al livello dei tassi di interesse. La scelta è arrivata la scorsa settimana nell’ambito dell’incontro di due giorni del FOMC e per il secondo meeting consecutivo i tassi non sono stati toccati. Nella dichiarazione del FOMC rilasciata mercoledì scorso si parla di indicatori che suggeriscono che l’attività economica “si è espansa ad un ritmo sostenuto” nel terzo trimestre, nella nota rilasciata a settembre invece si parlava di un’attività economica che si stava espandendo “ad un ritmo solido”. Nel documento diffuso mercoledì scorso viene affermato che la crescita dei posti di lavoro si è moderata rispetto ad inizio anno, ma rimane forte ed il tasso di disoccupazione è rimasto basso, mentre l’inflazione rimane elevata.
Il Presidente della banca centrale statunitense, Jerome Powell, dopo il meeting ha detto che al momento il miglior piano d’azione prevede il mantenimento del tasso di interesse overnight di riferimento della FED nel range 5,25%-5,50% e vedere quale sarà l’evoluzione dei dati sul lavoro e sui prezzi in vista del meeting di dicembre.
Il numero uno della FED ha anche evidenziato come non sia ancora chiaro se le condizioni finanziarie complessive siano abbastanza restrittive da addomesticare un’inflazione che ritiene essere ancora molto lontana dall’obiettivo del 2%. “L’inflazione è in calo, ma è ancora ben al di sopra del nostro obiettivo del 2%”, ha detto Powell, che ha pure sottolineato che alcuni mesi di dati positivi rappresentano solo l’inizio di quello che servirà per creare fiducia. Powell ha fatto sapere che la banca centrale non ha ancora preso decisioni per il meeting di dicembre: “Il comitato farà sempre ciò che ritiene opportuno in quel momento”. Inoltre, ha sottolineato che al momento non sono sul tavolo riduzioni dei tassi.
Il recente aumento guidato dal mercato dei rendimenti dei titoli del Tesoro, dei tassi dei mutui per la casa e di altri costi di finanziamento sono elementi che secondo Powell potrebbero avere un impatto sull’economia finché persistono e la banca centrale terrà in considerazione questi elementi quando dovrà decidere se aumentare ancora o no il tasso di riferimento della FED. Prendendo nota in particolare dei mutui a tasso fisso a 30 anni per la casa che si stanno avvicinando all’8%, Powell ha detto: “Questi rendimenti dei Treasury più alti si stanno traducendo in costi di finanziamento più elevati per le famiglie e le imprese. Questi costi più alti peseranno sull’attività economica nella misura in cui questo inasprimento persisterà”.
Powell ha anche definito “fuori misura” il ritmo annuale del 4,9% della crescita economica degli USA nel periodo luglio-settembre dopo un aumento della spesa dei consumatori. Il numero uno della banca centrale statunitense ha osservato come gran parte della recente performance dell’economia sia stata costruttiva, in uno scenario caratterizzato da bassa disoccupazione e salari in crescita che alimentano una maggiore domanda di beni e servizi ed una maggiore creazione di posti di lavoro. “Abbiamo fatto progressi sull’inflazione nel mezzo di questo…La domanda è, quanto a lungo può continuare ciò ?”. La banca centrale statunitense è alla ricerca dell’orientamento di politica in grado di portare un rallentamento: “È ancora probabile…che avremo bisogno di vedere un po’ di crescita più lenta ed un po’ di ammorbidimento nel mercato del lavoro per ripristinare completamente la stabilità di prezzo”.
DATI MACROECONOMICI
L’indice di fiducia dei consumatori rilasciato dal Conference Board ad ottobre si attesta a quota 102,6 punti, oltre il consensus fissato a 100,0 punti ma comunque in calo rispetto ai 104,3 punti di settembre (rivisti da 103,0 punti).
L’indice di prezzo delle case a livello mensile ad agosto registra una crescita dello 0,6%, passando dalla rilevazione di luglio di 409,4 punti (rivista da 409,5) a quella di agosto di 411,8 punti. Il dato è rilasciato dalla Federal Housing Finance Agency.
L’S&P/Case-Shiller Home Price Index rilasciato da Standard & Poor’s, che valuta le variazioni nel valore del mercato immobiliare residenziale in 20 regioni degli USA, a livello mensile ad agosto cresce dello 0,4% (crescita più contenuta da febbraio) contro il precedente +0,6% di luglio. Vale la pena di ricordare che il Case Shiller di agosto è una media dei prezzi di agosto, luglio e giugno, e riguarda contratti fatti a luglio, giugno e maggio. I dati più recenti stanno già mostrando una dinamica differente. A livello annualizzato ad agosto si registra un +2,2%, oltre il consensus del +1,6% e l’incremento di luglio dello 0,2% (rivisto da +0,1%).
Il Chicago PMI ad ottobre si attesta a quota 44,0 punti, in leggerissimo calo rispetto ai 44,1 punti di settembre e sotto al consensus che indicava un rialzo a quota 45,0 punti. Il dato è rilasciato da ISM-Chicago, Inc.
Il PMI manifatturiero S&P Global per il mese di ottobre è pari a 50,0 punti, come indicato dal dato preliminare ed in lieve crescita rispetto ai 49,8 punti di settembre.
Il PMI manifatturiero rilasciato da ISM, invece, passa dai 49,0 punti di settembre ai 46,7 punti di ottobre, contro un consensus che indicava ancora un livello di 49,0 punti.
L’indice di occupazione nel settore manifatturiero rilasciato da ISM scivola dai 51,2 punti di settembre ai 46,8 punti di ottobre, sotto al consensus fissato a 50,3 punti.
Sempre per quanto riguarda il settore manifatturiero, l’indice relativo ai nuovi ordini rilasciato da ISM fa un bel balzo indietro passando dai 49,2 punti di settembre ai 45,5 punti di ottobre.
Infine, il dato sui prezzi del settore manifatturiero rilasciato da ISM ad ottobre è pari a 45,1 punti, in rialzo rispetto alla rilevazione di settembre di 43,8 punti.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 28 ottobre sono state 217 mila, in crescita rispetto alle 212 mila della settimana precedente (dato rivisto da 210 mila) ed oltre il consensus fissato a 210 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.
Il dato preliminare del terzo trimestre 2023 relativo alla produttività nel settore non-agricolo segna un +4,7%, contro un dato del secondo trimestre del +3,6% (rivisto da +3,5%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.
Gli ordini alle fabbriche su base mensile a settembre crescono del 2,8%, un rialzo a quello del +1,0% registrato ad agosto (rivisto da +1,2%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
Nel settore non-agricolo ad ottobre sono stati creati 150 mila posti di lavoro, dato inferiore al consensus di 180 mila e decisamente inferiore ai 297 mila posti di lavoro creati a settembre (rivisti da 336 mila).
Nel settore non-agricolo privato, invece, i posti di lavoro creati ad ottobre sono stati 99 mila, contro un consensus di 158 mila. Solo il mese precedente i posti di lavoro creati erano stati 246 mila (dato rivisto da 263 mila). Il dato è rilasciato dall’ U.S. Bureau of Labor Statistics.
Ad ottobre il tasso di disoccupazione è al 3,9%, appena sopra al consensus fissato al 3,8% e leggermente in crescita rispetto al 3,8% di settembre. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.
Il salario orario medio a livello mensile ad ottobre cresce dello 0,2%, contro un consensus del +0,3% ed una crescita di settembre dello 0,3% (rivista da +0,2%).
Su base annua, la crescita di ottobre è del 4,1%, leggermente superiore ad un consensus del +4,0%, ma inferiore alla crescita di settembre del +4,3% (rivista da +4,2%). I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.
Il PMI S&P Global del settore dei servizi ad ottobre si attesta a quota 50,6 punti, rilevazione inferiore al dato preliminare di 50,9 punti, ma in crescita rispetto ai 50,1 punti di settembre.
Il PMI del settore dei servizi rilasciato da ISM, invece, ad ottobre è pari a 51,8 punti. Dato in calo rispetto ai 53,6 punti di settembre e sotto al consensus di 53,0 punti.
L’indice di occupazione nel settore dei servizi rilasciato da ISM passa dal dato di 53,4 punti di settembre a quello di 50,2 punti di ottobre.
Il dato sui nuovi ordini nel settore dei servizi ad ottobre si attesta a quota 55,5 punti, in crescita rispetto ai 51,8 punti di settembre.
Infine, il dato sui prezzi nel settore dei servizi passa dai 58,9 punti di settembre ai 58,6 punti di ottobre.
PORTAFOGLI AZIONARI
L’incredibile recupero dei mercati ci ha sicuramente sorpreso, ma sulla nostra operatività weekly era praticamente impossibile prevedere un simile recupero e, con il senno di poi, possiamo dire che, purtroppo, abbiamo perso un’occasione, in quanto qualche segnale operativo la scorsa settimana era presente ma lo abbiamo volutamente ignorato per non appesantire troppo il Portafoglio non rischiando in vista di una settimana molto ‘market mover’ con le dichiarazioni di Powell e gli importanti dati macroeconomici. Consoliamoci con i due target raggiunti su FREENET (+ 7,02%) e MONSTER BEVERAGE (+ 8,35%) che sono andati a compensare la perdita sul titolo HENRY SCHEIN (- 15,54%). Inutile dire che siamo rimasti molto sorpresi dalle vendite sul titolo visto che manca una settimana alla pubblicazione della propria trimestrale economica, e se è pur vero che ha risentito della negatività sul settore della sanità, la società a livello di analisi fondamentale è più che buona, riporta una buona profittabilità ed un’alta crescita da 3 anni anche se il debito è aumentato, ma rispetto al ‘fair value’ pari a 88 $ lo avevamo acquistato a 74 $ ed oggi il prezzo del titolo è nettamente sottoquotato. Aspettiamo lunedì della prossima settimana per capire cosa sia successo a livello economico nel trimestre appena trascorso. Non siamo in Italia e non penso che ci sia stata una fuga di notizie. Detto ciò, questa settimana proponiamo dei nuovi acquisti ma a prezzi limitati ad eccezione di un titolo. Inutile andare a rincorrere i prezzi, se il mercato è partito, amen, abbiamo altri titoli che devono andare a target.
Mentre per quanto riguarda il portafoglio “The Challenge”, come riportato la scorsa settimana, riprendiamo gli acquisti visto il rimbalzo degli indici, sperando che si tramutino in un cambiamento del trend. I dati in nostro possesso e lo storico della stagionalità sembrano confermare questa seconda ipotesi. Staremo a vedere.
Alla prossima.
PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 USCITI NELLA SCORSA SETTIMANA.
ADVANCED MICRO DEVICES + 16,41%. La società di semiconduttori con strutture in tutto il mondo che opera in due segmenti: soluzioni informatiche e soluzioni grafiche e visive, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 0,70 $/az. su un fatturato di 5,80 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,68 $/az. su un fatturato pari a 5,40 mld $. I ricavi sono cresciuti del 4,22% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel quarto trimestre 2023 tra i 5,80 ed i 6,40 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 6,05 mld $.
La Dott.ssa Lisa Su, Presidente e CEO di AMD, ha affermato: "Abbiamo registrato una forte crescita dei ricavi e degli utili grazie alla domanda dei nostri processori per PC Ryzen serie 7000 e alle vendite record di processori per server. La nostra attività di data center è su una traiettoria di crescita significativa basata sulla forza del nostro portafoglio di CPU EPYC e sull’aumento delle spedizioni dell’acceleratore Instinct MI300 per supportare molteplici implementazioni con clienti hyperscale, enterprise e AI. Abbiamo ottenuto buoni risultati nel terzo trimestre, registrando una crescita anno su anno dei ricavi, del margine lordo e degli utili per azione. Nel quarto trimestre, prevediamo di vedere una forte crescita nel Data Center e un continuo aumento nel Client, parzialmente controbilanciati dalle minori vendite nel segmento Gaming e da un ulteriore indebolimento della domanda nei mercati emergenti. Nello specifico nel terzo trimestre abbiamo riportato: ricavi pari a 5,80 mld $ in aumento rispetto ai 5,36 mld $ del trimestre precedente; un costo totale delle vendite pari a 3,053 mld $ in aumento rispetto ai 2,916 mld $ del trimestre precedente; un utile lordo pari a 2,747 mld $ in aumento rispetto ai 2,443 mld $ del trimestre precedente; un margine lordo pari al 47%. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 421 mln $ in diminuzione rispetto ai 965 mln $ del trimestre precedente e un flusso netto di cassa pari a 102 mln $. Infine abbiamo disponibilità liquide e mezzi equivalenti pari a 3,561 mld $ in aumento rispetto ai 3,398 mld $ del trimestre precedente”.
AIRBNB + 7,50%. Airbnb gestisce una piattaforma online per soggiorni ed esperienze per ospiti principalmente in camere private e ville di lusso in più di 220 paesi, ha riportato una utile nel terzo trimestre 2023 pari a 2,39 $/az. su ricavi per 3,40 mld $. La stima degli analisti era per un utile pari a 2,08 $/az. su ricavi per 3,20 mld $. Il fatturato è cresciuto del 17,77% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi ricavi nel quarto trimestre 2023 tra 2,135 e 2,17 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 2,07 mld $.
In una nota, la società ha dichiarato di aver riportato ottimi risultati finanziari guidati da una forte domanda di viaggi e da una gestione disciplinata dei costi. Il fatturato dell’azienda nel terzo trimestre è stato pari a 3,4 mld $, segnando un aumento del 18% rispetto al terzo trimestre del 2022. Questa crescita è stata guidata principalmente dalla forza della domanda di viaggi e dal tasso di cambio favorevole. L’utile netto rettificato è stato pari a 1,6 mld $. Il margine di reddito netto rettificato è stato del 47%. L’EBITDA rettificato è stato pari a 1,8 mld $ in aumento del 26% rispetto al terzo trimestre del 2022. La società ha generato 1,3 mld $ sia di liquidità netta fornita dalle attività operative che di flusso netto di cassa. Quest’ultima voce negli ultimi dodici mesi ha raggiunto la cifra record di 4,2 mld $”.
AMERICAN ELECTRIC POWER + 6,40%. La società è una holding di servizi pubblici che, attraverso le sue controllate, fornisce servizi elettrici, costituiti da generazione, trasmissione e distribuzione, su base integrata ai propri clienti al dettaglio, ha riportato un utile nel terzo trimestre 2023 pari a 1,77 $/az. su un fatturato pari a 5,30 mld $. La stima degli analisti per utili era pari a 1,73 $/az. su un fatturato pari a 5,38 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,09% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha continuato ad affermare che la previsione degli utili per tutto il 2023 sarà tra 5,24 e 5,34 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 5,26 $/az.
Julie Sloat, Presidente e A.D di AEP, ha affermato: "La crescita dei nostri utili in questo trimestre è stata guidata dalla nostra strategia a lungo termine di investire in un sistema energetico moderno e affidabile per soddisfare le esigenze in evoluzione dei nostri clienti mantenendo al contempo tariffe elettriche accessibili. Il nostro team ha ottenuto questi risultati nonostante tassi di interesse elevati, inflazione e condizioni meteorologiche sfavorevoli gestendo con attenzione l'attività, controllando i costi ed eseguendo il nostro piano di capitale flessibile e solido per contribuire a soddisfare gli impegni con i nostri azionisti. AEP sta adottando misure per ridurre i rischi e semplificare la nostra attività. Abbiamo completato la vendita del nostro portafoglio di energie rinnovabili non regolamentate pari a 1.365 megawatt in agosto, con un ricavo netto di circa 1,2 mld $. Abbiamo compiuto progressi significativi sul nostro piano quinquennale di investimenti regolamentati da 8,6 mld $ nelle energie rinnovabili dei quali, 6 mld $ in progetti approvati e 800 mln $ attualmente in attesa di approvazione da parte della Commissione. Rimaniamo in linea con i processi di vendita precedentemente annunciati per le nostre risorse al dettaglio e di distribuzione. Stiamo inoltre continuando la nostra revisione strategica della joint venture con Transource Energy, che prevediamo di completare quest'anno".
AMGEN + 3,17%. E’ una delle più grandi aziende farmaceutiche del mondo, con più di una dozzina di prodotti incentrati su cancro, neurologia, cardiologia e altro ancora, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 di 4,96 $/az. su un fatturato di 6,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 4,65 $/az. su un fatturato 6,66 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 3,77% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per tutto il 2023 compresi tra 18,20 e 18,80 $/az. su un fatturato compreso tra 28,00 e 28,40 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 17,42 $/az. su un fatturato di 26,17 mld $.
Robert A. Bradway, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Siamo entusiasti dei progressi compiuti nella gamma dei prodotti e nella performance operativa del terzo trimestre. Con il completamento dell'acquisizione di Horizon, Amgen ha aggiunto farmaci per le malattie rare che ben si adattano al nostro ampio portafoglio innovativo. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: ricavi totali aumentati del 4% a 6,9 mld $ rispetto al terzo trimestre 2022, grazie a un aumento del 5% delle vendite di prodotti; un utile aumentato del 6% da 4,70 a 4,96 $/az., trainato dall'aumento dei ricavi, parzialmente compensato da maggiori spese operative; un utile operativo aumentato da 3,3 a 3,4 mld $, mentre il margine operativo è diminuito di 0,5 punti percentuali al 52,0%. Le spese operative totali sono aumentate del 4%, mentre le spese generali amministrative e di vendita (SGAV) sono aumentate dell'1%. Abbiamo generato 2,5 mld $ di flusso netto di cassa rispetto ai 2,8 mld $ del terzo trimestre 2022. Al 30 settembre 2023, la liquidità e gli investimenti ammontavano a 34,7 mld $ e il debito in essere ammontava a 60,5 mld $. Il dividendo del terzo trimestre 2023, pari a 2,13 $/az., è stato approvato il 1° agosto 2023 ed è stato pagato l'8 settembre 2023 a tutti gli azionisti registrati al 18 agosto 2023, con un aumento del 10% rispetto al 2022”.
ANSYS + 6,28%. La società che sviluppa e commercializza software e servizi di ingegneria utilizzati da ingegneri, designer, ricercatori e studenti in un ampio spettro di industrie e università compresi i settori aerospaziale, automobilistico, manifatturiero, elettronico e biomedicale, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 1,40 $/az. su un fatturato di 458.80 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,27 $/az. su un fatturato pari a 469.64 mln $. I ricavi sono diminuiti del 2,90% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre 2023 tra 3,48 e 3,89 $/az. su un fatturato tra 769.20 e 819.20 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,93 $/az. su un fatturato di 819.23 mln $.
Ajei Gopal, Presidente e AD della società, ha affermato: “Ansys continua ad avere una domanda solida e ampia per la nostra tecnologia e i nostri prodotti. Stavamo cercando di rispettare gli impegni presi per il terzo trimestre quando il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ci ha comunicato l'aumento delle restrizioni alle esportazioni e il rafforzamento dei processi di approvazione per determinati prodotti e servizi. Ciò ha interrotto la nostra attività nel trimestre aggiungendo restrizioni sulle vendite a determinate entità cinesi e allungando il ciclo delle transazioni per alcuni potenziali clienti. Nonostante questi sviluppi, Ansys ha registrato un trimestre forte, caratterizzato da una crescita a due cifre del valore del contratto annuale (ACV). Dato il ruolo fondamentale che le soluzioni Ansys svolgono nelle iniziative di sviluppo del prodotto dei nostri clienti e la forza delle basi su cui si fonda la nostra attività, sono fiducioso nella nostra capacità di raggiungere gli obiettivi sia di breve che di lungo termine. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: ricavi pari a 458,8 mln $, un utile per azione pari a 1,41 $; un margine operativo del 34,1%; un valore del contratto annuale (ACV) pari a 457,5 mln $. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 160,8 mln $ in aumento del 26% rispetto allo stesso trimestre 2022 e il flusso di cassa operativo senza leva finanziaria è stato pari a 170,6 mln $ in aumento del 29% rispetto allo stesso trimestre 2022”.
APPLE + 5.02%. La società che progetta, produce e commercializza dispositivi multimediali e di comunicazione mobile, personal computer, lettori di musica digitale portatili e varietà di software, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2023 pari a 1,46 $/az. su un fatturato di 89,50 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,39 $/az. su un fatturato pari a 84,69 mld $. I ricavi sono diminuiti dell’1,40% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società ha detto che prevede un fatturato nel primo trimestre fiscale 2024 pari a circa 117,15 mld $ che riporteranno utili tra 2,03 e 2,11 $/az. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 117,09 mld $ e per gli utili è pari a 2,07 $/az.
Tim Cook, CEO di Apple, ha affermato: "Oggi Apple è lieta di annunciare un record di entrate per il quarto trimestre fiscale per iPhone e un record di entrate assoluto per i servizi. Ora disponiamo della gamma di prodotti più forte ed ampia mai vista durante le festività natalizie, inclusa la linea iPhone 15 e i nostri primi modelli Apple Watch a zero emissioni di carbonio, una pietra miliare importante nei nostri sforzi per rendere tutti i prodotti Apple a zero emissioni di carbonio entro il 2030. La nostra base attiva di dispositivi installati ha nuovamente raggiunto un nuovo massimo storico in tutti i prodotti e in tutti i segmenti geografici, grazie alla forza del nostro ecosistema e alla fedeltà senza pari dei clienti. Durante il quarto trimestre, la nostra performance aziendale ha favorito una crescita dell'utile a doppia cifra, con un costo totale delle vendite pari a 49,071 mld $ ed un margine lordo pari a 40,427 mld $. I costi operativi totali sono ammontati a 13,458 mld $, il reddito operativo a 26,969 mld $ ed il reddito netto è stato pari a 22,956 mld $. Al 30 settembre 2023 avevamo contanti, contanti vincolati e mezzi equivalenti pari a 30,737 mld $ nonostante abbiamo restituito quasi 25 mld $ ai nostri azionisti e continuando a investire nei nostri piani di crescita a lungo termine. Infine il nostro CdA ha approvato un dividendo in contanti pari a 0,24 $/az. Il dividendo sarà pagabile il 16 novembre 2023 agli azionisti registrati a partire dalla chiusura delle attività del 13 novembre 2023”.
ATLASSIAN CORP – INV.%. La società vende piattaforme software di collaborazione per la gestione dei progetti, la comunicazione e la creazione di contenuti, aiutando i team a lavorare meglio insieme, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2024 pari a 0,65 $/az. su ricavi per 977.78 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,53 $/az. su ricavi per 959.01 mln $. Il fatturato è cresciuto del 21,10% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel secondo trimestre fiscale 2024 ricavi compresi tra 1,01 e 1,03 mld $ e l'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 1,01 mld $.
Mike Cannon-Brookes, co-fondatore e co-CEO della società, ha affermato: “Il nostro motore di ricerca e sviluppo continua a fornire innovazione e valore incredibili ai clienti. Abbiamo lanciato Compass, una nuova piattaforma esperta che aiuta ad aumentare la produttività degli sviluppatori e funzionalità di agente virtuale basate sull'intelligenza artificiale in Jira Service Management per aiutare i team di supporto a fornire un servizio rapidissimo su larga scala, insieme a una serie di altre funzionalità basate su Atlassian Intelligence. Siamo inoltre estremamente entusiasti che Loom, una delle principali piattaforme di messaggistica video asincrona, si unisca al team Atlassian accettando il definitivo accordo di acquisto. Integrando Loom nella piattaforma Atlassian, i team clienti saranno in grado di collaborare in modi profondamente umani attraverso la nostra intera suite di prodotti. A livello contabile nel primo trimestre fiscale abbiamo riportato: un reddito operativo pari a 224,9 mln $ rispetto ai 147,9 mln $ del primo trimestre dell'anno fiscale 2023; un margine operativo del 23% rispetto al 18% del primo trimestre dell’anno fiscale 2023; un utile netto pari a 169,0 mln $ rispetto ai 92,5 mln $ del primo trimestre dell'anno fiscale 2023; un utile netto per azione pari a 0,65 $ rispetto ai 0,36 $ del primo trimestre dell’anno fiscale 2023. Il flusso di cassa derivante dalle operazioni è stato pari a 167,0 mln $ e il flusso netto di cassa è stato di 163,3 mln $. Il margine del flusso netto di cassa è stato del 17%”.
BIOMARIN PHARMA – 1,34%. L'azienda che sviluppa e commercializza biofarmaci innovativi per malattie gravi e condizioni mediche, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2023 pari a 0,26 $/az. su un fatturato di 581.33 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,28 $/az. su un fatturato pari a 609.41 mln $. I ricavi sono cresciuti del 15,04% su base annua. La Società ha detto che si aspetta utili per tutto il 2023 tra 1,90 e 2,05 mld $ su un fatturato compreso tra i 2,39 e 2,475 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 1,26 $/az. e per il fatturato è di 2,46 mld $.
Jean-Jacques Bienaimé, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "I risultati del trimestre hanno favorito una crescita dei ricavi a due cifre anno su anno e supportato gli obiettivi di fatturato e redditività di BioMarin per l'intero anno 2023, fissati all'inizio dell'anno. "Siamo molto lieti di aver recentemente ricevuto l'approvazione della FDA e in Europa per il farmaco VOXZOGO per i bambini sotto i 5 anni affetti da acondroplasia. Parallelamente abbiamo concluso passaggi chiave per avere il rimborso del trattamento ROCTAVIAN in Europa e negli Stati Uniti. Nel complesso, questi sviluppi guideranno la nostra aspettativa che i ricavi totali di BioMarin si avvicineranno ai 3 mld $ nel 2024. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: ricavi totali pari a 581,3 mln $, con un aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2022; un utile netto pari a 89,5 mln $ in aumento di 37,5 mln $ rispetto allo stesso periodo del 2022”.
BOOKING HLDG + 4,10%. La più grande agenzia di viaggi online del mondo che offre servizi, dall'alloggio ai biglietti aerei fino al noleggio auto, ha riportato un utile nel terzo trimestre 2023 pari a 72,32 $/az. su un fatturato di 7,34 mld $. La stima degli analisti era per un utile di 67,86 $/az. su un fatturato pari a 6,89 mld $. I ricavi sono cresciuti del 21,30% su base annua.
Glenn Fogel, A.D. della società, ha affermato: "Siamo lieti di annunciare un record trimestrale di pernottamenti, prenotazioni lorde, ricavi e utili netti guidati da una forte crescita della stagione dei viaggi estivi. Siamo incoraggiati dalla resilienza della domanda di viaggi di piacere e rimaniamo concentrati sull'attuazione delle nostre priorità strategiche, che aiutano a posizionare bene la nostra attività a lungo termine. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: prenotazioni di viaggio lorde, che si riferiscono al valore totale in dollari, generalmente comprensivo di tasse e commissioni, di tutti i servizi di viaggio prenotati dai nostri clienti, al netto delle cancellazioni, sono state pari a 39,8 mld $, in aumento del 24% rispetto al trimestre dell'anno precedente (circa un aumento del 21% su base valutaria costante); pernottamenti prenotati in aumento del 15% rispetto al trimestre dell'anno precedente; ricavi totali pari a 7,3 mld $, in aumento del 21% rispetto al trimestre dell'anno precedente (circa un aumento del 18% su base a valuta costante); un utile netto pari a 2,6 mld $, in aumento del 24% rispetto al trimestre dell’anno precedente; un utile netto per azione pari a 72,32 $, in aumento del 36% rispetto al trimestre dell’anno precedente; un EBITDA pari a 3,3 mld $, in aumento del 24% rispetto al trimestre dell’anno precedente. Al 30 settembre 2023, le nostre attività correnti ammontavano a 18,5 mld $ e il totale delle attività erano pari a 25,6 mld $, mentre le passività correnti erano pari a 12,8 mld $ e le passività totali erano pari a 26,3 mld $. Il patrimonio totale netto era negativo per 625 mln $. Infine, sempre alla stessa data disponevamo di liquidità e mezzi equivalenti pari a 13,3 mld $”.
COGNIZANT + 4,70%. La Società che fornisce servizi di informatica, consulenza e processi aziendali, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 1,16 $/az. su ricavi per 4,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,08 $/az. su ricavi per 4,91 mld $. Il fatturato è cresciuto dello 0,82% su base annua. La società ha affermato che prevede utili per il quarto trimestre 2023 tra 1,02 e 1,05 $/az. su un fatturato compreso tra 4,69 e 4,82 mld $. L'attuale stima degli analisti è per un utile di 1,07 $/az. su un fatturato pari a 4,87 mld $.
Ravi Kumar S, A.D. della società, ha affermato: “Abbiamo rafforzato i fondamentali dell'azienda durante il terzo trimestre, come si evince dai punteggi di soddisfazione più elevati dei clienti, da un abbandono volontario significativamente inferiore e da una continua crescita delle prenotazioni, nonostante la continua incertezza economica. Stiamo investendo per mettere la società nella posizione migliore per servire i clienti mentre cerchiamo di ridurre i costi, trasformare digitalmente le loro attività e abbracciare l'intelligenza artificiale generativa. Abbiamo registrato ricavi del terzo trimestre entro i limiti previsti, insieme a un margine operativo rettificato superiore alle nostre aspettative, evidenziando i progressi con il nostro programma NextGen. Abbiamo ristretto il nostro intervallo previsionale sui ricavi per l'intero anno, che ora riflette la recente pressione sulle spese e il suo impatto sulle nostre aspettative di ricavi a breve termine. Abbiamo anche aggiornato la previsione sul margine operativo rettificato a circa il 14,7%, che è il livello massimo riportato in precedenza, riflettendo la nostra continua attenzione al miglioramento della disciplina operativa. Nello specifico a livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: prenotazioni cresciute del 9% su base annua raggiungendo i 26,9 mld $; un flusso di cassa operativo pari a 828 mln $; un flusso netto di cassa pari a 755 mln $ pari a circa il 144% dell'utile netto. Abbiamo riacquistato 4,3 milioni di azioni pari a 300 mln $ e al 30 settembre 2023, rimanevano 2,1 mld $ nell'ambito dell'autorizzazione al riacquisto di azioni. Nell'ottobre 2023, la società ha approvato un dividendo in contanti trimestrale pari a 0,29 $/az., in aumento del 7% su base annua, per gli azionisti registrati il 21 novembre 2023. Questo dividendo sarà pagabile il 30 novembre 2023. Infine l'organico totale alla fine del terzo trimestre era di 346.600 unità, con un aumento di 1.000 rispetto al secondo trimestre del 2023 e un calo di 2.800 rispetto al terzo trimestre del 2022".
ELECTRONIC ARTS + 5,68%. La società che sviluppa, commercializza, pubblica e distribuisce software e contenuti per videogiochi, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2024 pari a 1,47 $/az. su un fatturato di 1,91 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,25 $/az. su un fatturato pari a 1,77 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 0,53% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre fiscale 2024 tra 0,75 e 1,01 $/az. su un fatturato tra 1,825 e 2,025 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,43 $/az. su un fatturato di 2,33 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2024 tra 4,10 e 4,66 $/az. su un fatturato tra 7,30 e 7,70 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2023 per gli utili è pari a 5,11 $/az. su ricavi pari a 7,57 mld $.
Andrew Wilson, CEO di EA, ha affermato: "Abbiamo riportato un forte secondo trimestre fiscale e lanciato con successo EA SPORTS FC, trasformando uno dei più grandi franchising al mondo in una potente piattaforma interattiva per il futuro degli appassionati di calcio. Guardando al futuro, i nostri incredibili team continueranno a innovare ed espandere il nostro protocollo internet di livello mondiale, costruendo prodotti che intrattengono le enormi comunità online, celebrando la passione e aumentando la connessione per la crescente base di giocatori nel mondo. La forza di EA SPORTS, guidata dalle nuove uscite e dai servizi live in corso, ha prodotto risultati nel secondo trimestre superiori alle aspettative. Rimaniamo focalizzati sulla fornitura di servizi alla crescente comunità di giocatori e sullo sviluppo del nostro portafoglio prodotti, dando priorità agli investimenti per guidare la crescita a lungo termine. A livello contabile nel secondo trimestre fiscale abbiamo riportato: un fatturato netto pari a 1,914 mld $; una liquidità netta fornita dalle attività operative pari a 112 mln $ e di 2,211 mld $ nei dodici mesi precedenti. Abbiamo dichiarato un dividendo trimestrale in contanti pari a 0,19 $/az. Il dividendo sarà pagabile il 20 dicembre 2023 agli azionisti registrati a partire dalla chiusura delle attività del 29 novembre 2023. Abbiamo riacquistato 2,6 milioni di azioni pari a 325 mln $, portando il totale nei dodici mesi precedenti a 10,5 milioni di azioni pari a 1,300 mld $”.
EXELON + 5,55%. La società è una holding di servizi di pubblica utilità impegnata, tramite Generation, nel settore della generazione di energia; attraverso ComEd, PECO e BGE, nelle attività di fornitura di energia, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 0,67 $/az. su un fatturato di 5,98 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,68 $/az. su un fatturato pari a 5,05 mld $. Il fatturato è cresciuto del 23,43% su base annua. La società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2023 tra 2,32 e 2,40 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,35 $/az.
Calvin Butler, Presidente e CEO della società, ha affermato: “Nel terzo trimestre abbiamo continuato a vedere una forte esecuzione del nostro piano finanziario e della nostra strategia per guidare la trasformazione energetica, raggiungendo un’affidabilità del servizio molto alta e traguardi nelle sei revisioni tariffarie attive. Mentre la produzione di energia si decarbonizza e la domanda aumenta per lo sviluppo dei principali hub di data center, stiamo iniziando a lavorare su progetti di trasmissione interstatale selezionati per soddisfare i requisiti di affidabilità, inclusa la recente raccomandazione della società PJM Interconnection di includere la nostra proposta per costruire la trasmissione necessaria in Maryland e Pennsylvania. Saremo inoltre partner principali nel facilitare due degli hub nazionali dell'idrogeno situati nelle aree di servizio di Exelon e tre delle nostre società operative sono state selezionate anche per sovvenzioni federali attraverso lo storico Infrastructure Investment and Jobs Act per migliorare l'affidabilità e la connettività nelle comunità che serviamo. Continuiamo ad essere entusiasti dei progressi verso gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati per costruire un futuro energetico sostenibile per i nostri clienti e le nostre comunità”.
FORTINET – 10,28%. L'azienda si occupa dello sviluppo e della commercializzazione di software, dispositivi e servizi di sicurezza informatica, quali firewall, software antivirus, sistemi di prevenzione delle intrusioni, di sicurezza degli endpoint e per affrontare i problemi fondamentali di una rete ad alta intensità di larghezza di banda, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 0,41 $/az. su un fatturato di 1,33 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,36 $/az. su un fatturato pari a 1,35 mld $. I ricavi sono cresciuti del 16,10% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il quarto trimestre 2023 compresi tra 0,42 e 0,44 $/az. su un fatturato compreso tra 1,38 e 1,44 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,42 $/az. sui ricavi pari a 1,50 mld $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2023 tra 1,54 e 1,56 $/az. su ricavi tra 5,27 e 5,33 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 1,50 $/az. su ricavi di 5,40 mld $.
Ken Xie, fondatore, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Mentre il mercato delle reti sicure sta vivendo una crescita più lenta poiché la domanda di prodotti ritorna a livelli normali dopo due anni di crescita elevata, stiamo sfruttando la nostra gamma di prodotti, le nostre capacità di go-to-market e le nostre competenze ingegneristiche per concentrare la nostra attenzione sui settori SASE e Security in più rapida crescita sui mercati operativi, oltre a continuare a focalizzarci sul Secure Networking. Siamo ben posizionati per sfruttare queste opportunità di crescita emergenti sfruttando il nostro sistema operativo integrato FortiOS, leadership del settore nei firewall e SD-WAN sui mercati SASE e Security Operations. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: entrate totali pari a 1,33 mld $ in aumento del 16,1% rispetto ai 1,15 mld $ dello stesso trimestre 2022; entrate del prodotto pari a 465,9 mln $ in calo dello 0,6% rispetto ai 468,7 mln $ dello stesso trimestre 2022; ricavi da servizi sono stati pari a 868,7 mln $ in aumento del 27,6% rispetto ai 680,8 mln $ dello stesso trimestre 2022; un reddito operativo pari a 371,4 mln $ pari a un margine operativo del 27,8%, rispetto ai 324,9 mln $ e a un margine operativo del 28,3% dello stesso trimestre 2022; un utile netto pari a 323,5 mln $ rispetto ai 262,7 mln $ dello stesso trimestre 2022; un utile netto pari a 0,41 $/az. sulla base di una media ponderata di 791,2 milioni di azioni in circolazione, rispetto a 0,33 $/az. dello stesso trimestre 2022 sulla base di 798,6 milioni di azioni medie ponderate in circolazione. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 551,2 mln $ rispetto ai 483,0 mln $ dello stesso trimestre 2022 e il flusso netto di cassa è stato pari a 481,1 mln $ rispetto ai 395,2 mln $ dello stesso trimestre 2022. Al 30 settembre 2023 avevamo riacquistato 10,4 milioni di azioni ordinarie a un prezzo medio di 58,43 $/az. per un prezzo di acquisto complessivo pari a 605,2 mln $. Dal 30 settembre 2023 al 31 ottobre 2023, abbiamo riacquistato 7,7 milioni di azioni ordinarie a un prezzo medio di 57,43 $/az. per un prezzo di acquisto complessivo pari a 444,4 mln $”.
GE HEALTHCARE TECHNO + 13,43%. La società è un innovatore leader a livello mondiale nel campo della tecnologia medica, della diagnostica farmaceutica e delle soluzioni digitali, impegnato a fornire soluzioni integrate, servizi e analisi dei dati per rendere gli ospedali più efficienti, i medici più efficaci, le terapie più precise. Ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 0,99 $/az. su ricavi per 4,82 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,89 $/az. su ricavi per 4,80 mld $. Il fatturato è cresciuto del 5,0% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2023 tra 3,75 e 3,85 $/az. e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,80 $/az.
Il Presidente e CEO della società, Peter Arduini, ha dichiarato: “Abbiamo realizzato un altro trimestre di forte crescita dei ricavi, con performance di margine che dimostrano progressi in termini di produttività e prezzo. La performance di cassa è stata forte poiché abbiamo sfruttato i principi per migliorare la gestione delle scorte. Rimaniamo fiduciosi nelle nostre prospettive per il 2023 mentre continuiamo a innovare per clienti e pazienti. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: ricavi pari a 4,8 mld $ in aumento del 5% anno su anno, spinti dal volume e dal prezzo; un utile netto pari a 375 mln $ rispetto ai 487 mln $ dello stesso trimestre 2022, mentre l'EBIT è stato pari a 744 mln $ rispetto ai 700 mln $ dello stesso trimestre 2022. Il margine di utile netto è stato del 7,8% rispetto al 10,6% dello stesso trimestre 2022, in calo di 280 punti base influenzato principalmente dagli interessi passivi autonomi. Il margine EBIT è stato del 15,4% contro il 15,3% dello stesso trimestre 2022. L’utile per azione è stato di 0,99 $ contro 1,20 $, in calo di 0,21 $ rispetto dello stesso trimestre 2022. Entrambi i confronti sono stati influenzati dagli interessi passivi. Infine il flusso di cassa derivante dalle attività operative è stato pari a 650 mln $ contro i 622 mln $, grazie alla forte gestione delle scorte. Il flusso netto di cassa è stato pari a 570 mln $, in aumento di 22 mln $ su base annua”.
IDEXX LABORATORIES + 9,70%. La società sviluppa, produce e distribuisce prodotti e servizi per i mercati veterinari e di analisi di alimenti ed acqua, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 2,53 $/az. per un fatturato pari a 915.53 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,37 $/az. per un fatturato di 926.76 mln $. I ricavi sono cresciuti del 8,78% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per il 2023 tra 9,74 e 9,90 $/az. per un fatturato tra 3,635 e 3,650 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 9,80 $/az. per un fatturato pari a 3,68 mld $.
Jay Mazelsky, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "La forte lavoro da parte del team IDEXX e il costante interesse nell'adozione delle soluzioni differenziate di test e flusso di lavoro multimodali di IDEXX hanno contribuito a fornire solidi guadagni in termini di ricavi e in generale ottimi risultati finanziari nel terzo trimestre. I veterinari impegnati capiscono che molto spesso devono effettuare dei test prima di poter determinare il corso di trattamento più ottimale. Vogliono inoltre che queste soluzioni di test si connettano perfettamente a un moderno sistema basato su cloud ed hanno mostrato una maggiore propensione a investire in software che supportino una maggiore produttività del personale e comunicazioni con i clienti. IDEXX rimane molto ben posizionata per soddisfare queste esigenze, guidando allo stesso tempo lo sviluppo del settore della diagnostica per animali da compagnia attraverso innovazioni rilevanti e impegno commerciale. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: ricavi pari a 916 mln $ in aumento dell'8% rispetto allo stesso trimestre 2022; utili lordi in aumento dell'8% e margine lordo del 59,9% in aumento di 30 punti base rispetto allo stesso trimestre 2022; un margine operativo del 30,1% in aumento di 140 punti base rispetto allo stesso trimestre 2022”.
KRAFT HEINZ + 5,82%. La società è la quinta multinazionale al mondo del settore alimentare e delle bevande, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 0,72 $/az. su ricavi per 6,57 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,66 $/az. su ricavi per 6,34 mld $. Il fatturato è cresciuto del 1,0% su base annua. La società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno 2023 tra 2,91 e 2,99 $/az. per un fatturato tra 27,54 e 28,07 mld $. L'attuale stima degli analisti per il 2023 per gli utili è pari a 2,88 $/az. su ricavi pari a 25,53 mld $.
Miguel Patricio, CEO e Presidente del CdA, ha affermato: “I risultati del terzo trimestre sono stati caratterizzati da una crescita delle vendite nette in ciascuno dei nostri tre pilastri principali: servizi di ristorazione, mercati emergenti e piattaforme di crescita al dettaglio statunitensi. Allo stesso tempo, continuiamo a migliorare la produttività lungo tutta la catena produttiva, reinvestendo le efficienze lorde nel marketing, nella tecnologia e nella ricerca e sviluppo. Questi investimenti rimangono una parte fondamentale della nostra strategia mentre costruiamo il business per un successo continuo. Abbiamo predisposto una serie di piani d'azione all'inizio dell'anno per incrementare la quota di mercato e il volume, e sono lieto di dire che abbiamo notato miglioramenti durante tutto il trimestre man mano che il nostro team ha messo in pratica questi piani. Rimarremo concentrati sulla nostra strategia complessiva per favorire una crescita redditizia dei ricavi. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: vendite nette pari a 6,6 mld $ in aumento dell'1,7% a valuta costante rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; un utile netto pari a 254 mln $ diminuito del 41,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; un EBITDA pari a 1,6 mld $ in aumento dell'11,9% a valuta costante rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; un utile per azione pari a 0,72 $, in aumento del 14,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Da inizio anno la liquidità netta generata dalle attività operative è stata pari a 2,6 mld $, in aumento del 72,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il flusso netto di cassa da inizio anno è stato pari a 1,8 mld $, in crescita del 108,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente”.
MARRIOTT INTL. + 3,26%. La società è un operatore, franchisor e licenziatario di hotel e proprietà in multiproprietà con diversi marchi, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 2,11 $/az. su un fatturato di 5,93 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,10 $/az. su un fatturato pari a 5,89 mld $. I ricavi sono cresciuti del 11,58% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il quarto trimestre 2023 compresi tra 2,04 e 2,13 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 2,21 $/az.
Anthony Capuano, Presidente e A.D. della società, ha dichiarato: "Siamo estremamente soddisfatti dei nostri risultati nel trimestre. Il ricavo per camera disponibile (RevPAR) nel mondo è cresciuto del 9% anno su anno, riflettendo la forte domanda mondiale. Il RevPAR internazionale è aumentato del 22%, in particolare sia l’occupazione che la tariffa hanno contribuito agli aumenti globali del RevPAR nel terzo trimestre e i viaggi transfrontalieri hanno continuato ad aumentare. Negli Stati Uniti e in Canada, il RevPAR è aumentato di oltre il 4%, con gruppi e aziende in transito che hanno registrato incrementi dei ricavi alberghieri e la domanda dei turisti è rimasta solida. La domanda per i nostri marchi rimane forte. Nei primi tre trimestri del 2023, abbiamo occupato più di 100.000 camere, compreso l'accordo con MGM Resorts International, un impressionante aumento del 60% rispetto al stesso periodo dell'anno scorso. Anche il nostro programma di sviluppo continua a crescere con una crescita netta delle camere del 5% negli ultimi quattro trimestri. Del nostro programma record di 557.000 camere, il 43% è in costruzione. Con il continuo aumento della nostra attività in tutto il mondo, stiamo aumentando la nostra previsione di crescita mondiale del RevPAR per l’intero anno 2023 al 14-15% su base annua e prevediamo di restituire agli azionisti dai 4,3 ai 4,5 mld $ attraverso riacquisti di azioni e dividendi. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: un utile operativo pari a 959 mln $ rispetto ai 815 mln $ del terzo trimestre 2022; un utile netto pari a 634 mln $ rispetto ai 551 mln $ del terzo trimestre 2022; un utile per azione pari a 2,11 $ rispetto a 1,69 $/az. del terzo trimestre 2022; commissioni di gestione di base e di franchising pari a 1,054 mld $ in aumento dell’11% rispetto ai 953 mln $ del terzo trimestre 2022; ricavi di proprietà, locazione e altri ricavi, al netto delle spese dirette, sono ammontati a 70 mln $ rispetto ai 44 mln $ del terzo trimestre 2022; spese generali, amministrative e di altro tipo pari a 239 mln $ rispetto ai 216 mln $ del terzo trimestre 2022; interessi passivi netti pari a 139 mln $ rispetto ai 93 mln $ del terzo trimestre 2022; un utile rettificato prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti (EBITDA) pari a 1,142 mld $ rispetto all’EBITDA di 985 mln $ del terzo trimestre 2022. Alla fine del trimestre, il debito totale di Marriott era pari a 11,8 mld $ e la liquidità e mezzi equivalenti ammontavano a 0,7 mld $ rispetto a 10,1 mld $ di debito e 0,5 mld $ di liquidità ed equivalenti della fine del 2022. Da inizio anno fino al 31 ottobre, abbiamo riacquistato 18,3 milioni di azioni pari a 3,3 mld $. Infine, abbiamo aggiunto 97 proprietà (17.192 camere) al nostro portafoglio di alloggi in tutto il mondo durante il terzo trimestre del 2023, portando il totale globale a 8.700 strutture pari a circa 1.581.000 camere”.
MERCADOLIBRE + 15,61%. La società insieme alle sue controllate ospita la piattaforma di commercio online più grande dell’America Latina che si concentra sull'abilitazione dell'e-commerce e dei suoi servizi correlati, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 7,16 $/az. su un fatturato di 3,76 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 5,85 $/az. su un fatturato pari a 3,57 mld $. I ricavi sono cresciuti del 39,78% su base annua.
In una nota la società ha dichiarato: “Investiamo in modo incessante e coerente nei nostri prodotti e servizi da molti anni e il potente impatto di questi investimenti sulle nostre prestazioni è stato evidente nel terzo trimestre del 2023 sotto forma di crescita accelerata, preferenza dei clienti e redditività aziendale. Abbiamo riportato una crescita degli articoli venduti in aumento del 26% su base annua (dal 18% del secondo trimestre del 2023). A livello contabile nel terzo trimestre, la nostra performance finanziaria è stata altrettanto soddisfacente, con entrate nette pari a 3,760 mld $ in crescita del 40% su base annua e il reddito operativo è più che raddoppiato su base annua per il quarto trimestre consecutivo, raggiungendo i 685 mln $, con un margine del 18,2%. Le spese operative sono diminuite di 4,3 punti del fatturato netto su base annua. L’utile netto ha raggiunto i 359 mln $ includendo perdite valutarie (nette) pari a 239 mln $, di cui 173 mln $ direttamente correlati ai nostri riacquisti di azioni nel mercato argentino. La forte performance in termini di profitti e perdite si è riflessa nella nostra generazione di cassa, con liquidità e mezzi equivalenti in aumento di 311 mln $ rispetto al secondo trimestre del 2023 e di 261 mln $ da inizio anno. I rapporti di indebitamento sono migliorati sostanzialmente sulla base dei nostri ottimi risultati e del flusso di cassa, con il debito netto rispetto all'EBITDA che è sceso a meno di 1,0x nel terzo trimestre del 23 rispetto a 2,5x di un anno fa. Tutto ciò dimostra, ancora una volta, la nostra capacità di garantire una rapida crescita dei ricavi insieme a una solida redditività e il potenziale dell'azienda di generare economie interessanti man mano che cresciamo”.
MICROCHIP + 5,77%. La società che sviluppa, produce e vende prodotti semiconduttori utilizzati dai propri clienti per una varietà di applicazioni di controllo integrate, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2024 pari a 1,62 $/az. su un fatturato di 2,25 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,61 $/az. su un fatturato pari a 2,27 mld $. I ricavi sono cresciuti del 8,74% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre fiscale 2024 tra 1,09 e 1,17 $/az. su un fatturato tra 1,803 e 1,916 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,44 $/az. su un fatturato di 2,12 mld $.
Ganesh Moorthy, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "In un contesto macroeconomico turbolento, abbiamo conseguito risultati fiscali nel secondo trimestre in linea con le nostre linee previsionali. I ricavi sono diminuiti sequenzialmente dell'1,5%, poiché tutte le regioni del mondo e la maggior parte dei mercati hanno sperimentato diversi gradi di debolezza. Ciò segna un punto di svolta per uno straordinario periodo di crescita di tre anni per Microchip. Durante questo periodo, abbiamo affrontato con successo le sfide della catena di fornitura, abbiamo investito ben oltre 1 mld $ nell’espansione della nostra capacità e incrementato gli investimenti nei mercati e nelle applicazioni ad alta crescita, dimostrando il nostro impegno nel fornire resilienza e innovazione dei prodotti, nel perseguimento di una crescita a lungo termine superiore alla media. Abbiamo anche fatto notevoli progressi nel ridurre ulteriormente i tempi di consegna medi che si traducono in un calo delle prenotazioni. Le azioni che stiamo intraprendendo per ridurre i tempi di consegna sono progettate per consentire a noi e ai nostri clienti di navigare in questo ambiente incerto con agilità ed efficacia. A livello contabile nel secondo trimestre fiscale abbiamo riportato: vendite nette pari a 2,254 mld $, in aumento dell'8,7% rispetto allo stesso trimestre 2022; un utile lordo pari al 68,1% e un utile operativo pari a 1,085 mld $ ovvero il 48,1% delle vendite nette; un utile netto pari a 889,3 mln $ e un utile per azione di 1,62 $ in aumento rispetto all’utile netto di 814,4 mln $, o 1,46 $/az. del secondo trimestre fiscale 2022. Nel trimestre abbiamo restituito agli azionisti circa 562,5 mln $ attraverso dividendi pari a 222,7 mln $ e al riacquisto di circa 339,8 mln $, ovvero 4,2 milioni di azioni ordinarie, a un prezzo medio di 80,78 $/az. nell'ambito del nostro programma di riacquisto di azioni da 4,0 mld $ precedentemente annunciato. Abbiamo riacquistato complessivamente circa 1,852 mld $, ovvero 24,5 milioni di azioni, negli ultimi otto trimestri. Infin,e il nostro CdA ha approvato un dividendo trimestrale record in contanti pari a 0,439 $/az. in crescita del 33,8% rispetto allo stesso trimestre 2022. Il dividendo trimestrale sarà pagabile il 6 dicembre 2023 agli azionisti registrati il 22 novembre 2023”.
MODERNA + 7,82%. Azienda statunitense che opera nel campo delle biotecnologie, particolarmente attiva nell'ambito della ricerca e lo sviluppo di farmaci basati sull'RNA messaggero, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2023 pari a 9,53 $/az. su un fatturato di 1,80 mld $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 3,84 $/az. su un fatturato pari a 290,7 mln $.
Stéphane Bancel, A.D. della società, ha affermato: "In questo trimestre abbiamo dimostrato la nostra capacità di aumentare la quota nel mercato statunitense e ora prevediamo che il tasso di vaccinazione di quest'anno sarà simile a quello dello scorso autunno. Nel terzo trimestre, abbiamo ridimensionato in modo significativo la nostra infrastruttura produttiva per rendere redditizio il nostro franchising COVID-19 per il 2024 e oltre. Ci stiamo preparando a lanciare più prodotti fino al 2025, incluso il nostro vaccino RSV (virus respiratorio sinciziale) per neonati e over 60. Prevediamo di tornare alla crescita delle vendite nel 2024 e nel 2025 attraverso investimenti disciplinati, per raggiungere il pareggio nel 2026. Nello specifico a livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: entrate totali pari a 1,8 mld $, rispetto ai 3,4 mld $ dello stesso periodo 2022, principalmente a causa di una diminuzione delle vendite del vaccino COVID-19; un costo delle vendite pari a 2,2 mld $; spese di ricerca e sviluppo in aumento del 41% a 1,2 mld $, rispetto allo stesso trimestre 2022; spese di vendita, generali e amministrative per il terzo trimestre del 2023 sono aumentate del 59% a 442 mln $, rispetto al terzo trimestre 2022. La perdita netta è stata pari a 3,6 mld $ rispetto all’utile netto di 1,0 mld $ del terzo trimestre 2022 e la perdita per azione è stata pari a 9,53 $ rispetto all’utile per azione di 2,53 $ del terzo trimestre 2022. La liquidità, le disponibilità liquide e gli investimenti ammontavano a 12,8 mld $ al 30 settembre 2023, in calo rispetto a 14,6 mld $ del 30 giugno 2023, a causa della perdita operativa nel trimestre”.
MONDELEZ + 5,86%. La società che produce prodotti alimentari confezionati, inclusi biscotti, dolciumi, bevande, formaggi, pasti convenienti e vari prodotti alimentari confezionati, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 0,82 $/az. su un fatturato di 9,03 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,78 $/az. su un fatturato pari a 8,39 mld $. I ricavi sono cresciuti del 16,31% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per tutto il 2023 di circa 3,27 $/az. su ricavi compresi tra 35,91 e 36,22 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili di è di 3,22 $/az. su ricavi pari a 34,09 mld $.
Dirk Van de Put, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Abbiamo ottenuto ottimi risultati nel terzo trimestre che rafforzano la forza dei nostri marchi, delle nostre aree geografiche e la coerenza del nostro incessante lavoro. Tutte le regioni hanno registrato una forte crescita dei ricavi con una crescita della redditività a due cifre, sostenuta da una forte performance di volume/mix. Crediamo che il meglio debba ancora venire mentre rafforziamo e rimodelliamo il nostro portafoglio prodotti, reinvestiamo sostanzialmente nei nostri marchi iconici e continuiamo a sviluppare capacità ‘best-in-class’ in fattori chiave come la gestione della crescita digitale e dei ricavi per promuovere ulteriormente una crescita sostenibile e di alta qualità per gli anni a venire. Le ottime prestazioni da inizio anno e l’attrattiva per il nostro settore forniscono fiducia per aumentare nuovamente sia le nostre entrate nette che le prospettive sugli utili per l’anno. Nello specifico a livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: ricavi netti sono aumentati del 16,3%, guidati dalla crescita dei ricavi netti organici del 15,7% e dalle vendite incrementali derivanti dalle acquisizioni di Ricolino e Clif Bar nel 2022, parzialmente compensate da una valuta sfavorevole; un utile lordo rettificato aumentato di 648 mln $ a valuta costante e il margine di profitto lordo rettificato è aumentato di 120 punti base al 38,6% a causa dei prezzi, dei costi di produzione inferiori guidati dalla produttività e del mix di prodotti favorevole, parzialmente compensati da costi più elevati di materie prime e trasporto; un utile operativo rettificato aumentato di 307 mln $ a valuta costante, mentre il margine dell’utile operativo rettificato è aumentato di 60 punti base al 16,7%, trainato principalmente da prezzi netti più elevati, costi di produzione inferiori guidati dalla produttività, leva finanziaria, SGAV e mix di prodotti favorevole, parzialmente compensati dall’inflazione dei costi di produzione. L’utile rettificato è stato pari a 0,82 $/az., in aumento del 16,7% su base valutaria costante, trainato principalmente da forti guadagni operativi, minori interessi passivi e meno azioni in circolazione. Infine abbiamo restituito 0,6 mld $ agli azionisti sotto forma di dividendi in contanti e riacquisti di azioni”.
MONSTER BEVERAGE + 11,35%. La società attraverso le sue filiali, sviluppa, commercializza, vende e distribuisce bevande come tè freddi pronti da bere, limonate, succhi monodose, succhi, cocktail e bevande alla frutta, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 0,41 $/az. su un fatturato di 1,86 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,40 $/az. su un fatturato pari a 1,87 mld $. I ricavi sono cresciuti del 14,27% su base annua.
Rodney C. Sacks, Presidente e Co-A.D. della società, ha dichiarato: “Il mercato delle bevande energetiche negli Stati Uniti, così come a livello internazionale, continua a crescere. Siamo lieti di annunciare un altro trimestre di solida crescita dei ricavi, con vendite record anche se il trimestre è stato nuovamente influenzato da tassi di cambio sfavorevoli. Siamo soddisfatti del lancio di nuovi prodotti innovativi quest'anno. Durante il terzo trimestre del 2023, abbiamo continuato il lancio del nostro primo prodotto alcolico aromatizzato al malto, The Beast Unleashed™, con l'obiettivo di essere disponibile sostanzialmente in tutti gli Stati Uniti entro la fine del 2023. Lanceremo alcuni sapori di The Beast Unleashed™ in lattine monodose principalmente per il mercato del largo consumo entro la fine dell'anno. Nasty Beast™, il nostro nuovo tè, sarà lanciato inizialmente in quattro gusti ed in lattine monodose, all’inizio del 2024. La nostra gamma di prodotti innovativi sia per le bevande analcoliche che per quelle alcoliche, rimane forte. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: vendite nette in aumento del 14,3% a 1,86 mld $, rispetto a 1,62 mld $ dello stesso periodo del 2022; un utile lordo come percentuale delle vendite nette è stato del 53,0%, rispetto al 51,3% del terzo trimestre 2022; spese operative pari a 473,2 mln $, ovvero il 25,5% delle vendite nette, rispetto ai 415,8 mln $, ovvero il 25,5% delle vendite nette del terzo trimestre 2022; spese di vendita pari a 177,2 mln $, ovvero il 9,5% delle vendite nette, rispetto ai 157,3 mln $, ovvero il 9,7% delle vendite nette del terzo trimestre 2022; spese generali e amministrative pari a 210,3 mln $, ovvero l’11,3% delle vendite nette, rispetto ai 175,5 mln $, ovvero il 10,8% delle vendite nette, del terzo trimestre 2022. La remunerazione in azioni è stata di 17,9 mln $ nel terzo trimestre del 2023, rispetto ai 16,6 mln $ del terzo trimestre 2022. L’utile operativo è aumentato del 22,2% a 510,5 mln $, rispetto ai 417,9 mln $ del terzo trimestre 2022. L’utile netto è aumentato del 40,4% a 452,7 mln $, rispetto ai 322,4 mln $ del terzo trimestre 2022. L'utile netto per azione è aumentato del 41,3% a 0,43 $, da 0,30 $ del terzo trimestre 2022”.
PAYPAL + 11,33%. La società che consente pagamenti digitali e mobili per conto di consumatori e commercianti in tutto il mondo attraverso la sua piattaforma omonima, Venmo e altro ancora, ha riportato utili nel secondo trimestre 2023 pari a 1,16 $/az. su un fatturato di 7,29 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,16 $/az. su un fatturato pari a 7,27 mld $. I ricavi sono cresciuti del 70,7% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2023 tra 1,22 e 1,24 $/az. su un fatturato di 7,40 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,22 $/az. su ricavi pari a 7,32 mld $. Inoltre la società ha affermato di prevedere utili per tutto il 2023 pari a circa 4,95 $/az. L'attuale stima degli utili del consensus è di 4,95 $/az.
Il neo nominato CEO della società, Alex Chriss, ha affermato: “Stiamo lavorando ad un piano completo per il 2024, avendo l'opportunità di accelerare la crescita dei nostri ricavi riducendo al contempo le nostre spese e contribuendo a incrementare ulteriormente la leva operativa". I risultati del terzo trimestre del 2023 di PayPal hanno mostrato una solida performance con ricavi netti in aumento del 9% a valuta costante. Il reddito operativo è cresciuto dell’8% a 1,6 mld $, mentre l'utile netto è stato di 1,30 $/az. rispetto a 1,08 $/az. del terzo trimestre del 2022, con una crescita del 20%. La società ha generato un flusso di cassa dalle operazioni pari a 1,3 mld $ e un flusso netto di cassa pari a 1,1 mld $. Il flusso di cassa operativo e il flusso netto di cassa includono un impatto negativo di 0,8 mld $ derivante dai prestiti europei ‘buy now, pay later’ originati come posseduti per la vendita nel trimestre. Al 30 settembre 2023, la liquidità, le disponibilità liquide e gli investimenti di PayPal ammontavano a 15,4 mld $, mentre il debito della società ammontava a 10,6 mld $. Nel terzo trimestre del 2023, PayPal ha riacquistato circa 23 milioni di azioni ordinarie, restituendo 1,4 mld $ agli azionisti.
QUALCOMM + 12,27%. La società che sviluppa una tecnologia di comunicazione digitale chiamata CDMA (Code Division Multiple Access) e possiede la proprietà intellettuale appli-cabile ai prodotti che implementano qualsiasi versione di CDMA inclusi brevetti, domande di brevetto e segreti commerciali, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2023 pari a 2,02 $/az. su un fatturato di 8,63 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,80 $/az. su un fatturato pari a 8,08 mld $. I ricavi sono diminuiti del 24,26% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre fiscale 2024 tra 2,25 e 2,45 $/az. su un fatturato compreso tra 9,10 e 9,90 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,12 $/az. su ricavi pari a 8,72 mld $.
Cristiano Amon, A.D. della società, ha affermato: “Le aziende di smartphone hanno finalmente esaurito la maggior parte del loro inventario esistente e stanno iniziando a effettuare nuovi ordini. Siamo felici che le dinamiche di inventario che abbiamo visto nel business Android siano in gran parte alle nostre spalle in questo momento. Qualcomm si trova ad affrontare la nuova concorrenza di Huawei Technologies, che ha ripreso a produrre i propri chip per smartphone dopo essersi affidata all'azienda americana negli ultimi anni. Non ci aspettiamo che il rientro di Huawei nel mercato influisca sui nostri rapporti con le aziende cinesi di smartphone, e stimiamo un aumento del 35% trimestre su trimestre nelle vendite ai clienti cinesi di smartphone. A livello contabile nel quarto trimestre fiscale appena concluso, abbiamo registrato un fatturato di 8,67 mld $ in calo del 24% rispetto allo stesso trimestre 2022 e un utile rettificato di 2,02 $/az., entrambi al di sopra delle stime degli analisti. L’utile netto è stato pari a 1,489 mld $, in calo del 48% rispetto al quarto trimestre fiscale 2022. Il margine lordo è stato del 55%, in calo rispetto al 57,3% dello stesso trimestre del 2022. Il flusso netto di cassa è stato negativo di 298 mln $, in calo rispetto ai 2,35 mld $ del trimestre precedente. Infine al 30 settembre 2023 avevamo liquidità e mezzi equivalenti di oltre 11,3 mld $”.
REGENERON PHARMA + 5,39%. La società è un'azienda biofarmaceutica completamente integrata, che scopre, inventa, sviluppa, produce e commercializza medicinali per il trattamento di gravi condizioni mediche, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 11,59 $/az. su un fatturato di 3,36 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 10,86 $/az. su un fatturato pari a 3,22 mld $. I ricavi sono cresciuti del 14,53% su base annua.
Leonard S. Schleifer, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Abbiamo continuato la nostro crescita nel terzo trimestre del 2023 con ricavi a due cifre anno su anno, guidata dalle forti prestazioni dei farmaci ‘Dupixent’ e ‘Libtayo’, nonché dalla forte vendita iniziale del farmaco ‘EYLEA HD’ dopo il suo lancio di fine agosto. Stiamo inoltre facendo progressi significativi nella nostra gamma di farmaci diversificata, con la designazione di revisione prioritaria da parte della FDA per il farmaco ‘odronextamab’ nel linfoma follicolare recidivante/refrattario (R/R) e nel linfoma diffuso a grandi cellule B R/R, nonché per ‘Dupixent’ nell'esofagite eosinofila pediatrica, aggiungendo al nostro portafoglio prodotti anche una promettente piattaforma di terapia genica attraverso la recente acquisizione di Decibel Therapeutics pagata 101 mln $ in contanti. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: ricavi totali in aumento del 15% a 3,36 mld $ rispetto ai 2,936 mld $ del terzo trimestre 2022; un utile per azione pari a 11,59 $ che include l'impatto sfavorevole di 0,77 $/az. derivante dall'addebito di diritti di proprietà intellettuale e protezione acquisiti, rispetto ai 11,14 $/az. del terzo trimestre 2022; spese di ricerca e sviluppo in aumento del 17% a 954,0 mln $ rispetto a 817,0 mln $ del terzo trimestre 2022; spese di vendita, generale e amministrativa in aumento del 14% a 534,0 mln $ rispetto a 467,0 mln $ del terzo trimestre 2022. Infine, durante il terzo trimestre del 2023 abbiamo riacquistato azioni ordinarie proprie pari a 507 mln $. Al 30 settembre 2023, rimanevano disponibili 1,8 mld $ per il riacquisto di azioni proprie nell'ambito del programma della Società”.
SEATTLE GENETICS + INV.%. E’ una società di biotecnologia. Sviluppa e commercializza terapie a base di anticorpi monoclonali per il trattamento del cancro e delle malattie autoimmune, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2023 pari a 1,15 $/az. su un fat-turato di 648.65 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,71 $/az. su un fatturato pari a 634.14 mln $. I ricavi sono cresciuti del 27,11% su base annua.
David Epstein, A.D. di Seagen, ha dichiarato: “Seagen continua ad aumentare nel 2023 e ha fornito ottime prestazioni, caratterizzate da vendite nette trimestrali record, con una significativa crescita anno su anno del 33%, contribuendo a ricavi totali di 649 mln $. Abbiamo anche annunciato risultati positivi degli studi condotti nel nostro portafoglio prodotti in diversi contesti di pazienti. Siamo molto entusiasti dell'imminente acquisizione di Seagen da parte di Pfizer mentre cerchiamo di costruire un'organizzazione oncologica di livello mondiale che amplierà la portata dei pazienti e accelererà lo sviluppo della nostra pipeline innovativa. Prevediamo che la transazione sarà completata alla fine del 2023 o all’inizio del 2024. Il costo delle vendite nel terzo trimestre e da inizio anno del 2023 è stato rispettivamente di 165 mln $ e di 458 mln $, rispetto ai 108 mln $ e ai 302 mln $ degli stessi periodi del 2022. Le spese di ricerca e sviluppo per il terzo trimestre e da inizio anno del 2023 sono state rispettivamente di 449 mln $ e di 1,205 mld $, rispetto ai 385 mln $ e ai 987 mln $ degli stessi periodi del 2022. Le spese di vendita, generali e amministrative nel terzo trimestre e da inizio anno del 2023 sono state rispettivamente di 266 mln $ e di 746 mln $, rispetto ai 210 mln $ e ai 605 mln $ degli stessi periodi del 2022. La perdita netta nel terzo trimestre del 2023 è stata di 216 mln $, o 1,15 $/az., rispetto alla perdita netta del terzo trimestre 2022 che è stata pari a 191 mln $, o 1,03 $/az., mentre la perdita netta per i primi nove mesi del 2023 è stata pari a 602 mln $, o 3,21 $/az. rispetto alla perdita netta dei primi nove mesi del 2022 che è stata pari a 462 mln $, o 2,51 $/az. Infine al 30 settembre 2023 disponevamo di 1,2 mld $ in contanti e investimenti".
STARBUCKS + 11,56%. La catena di negozi rivenditrice di caffè e tè proprietaria di diversi marchi, ha pubblicato utili nel quarto trimestre fiscale 2023 pari a 1,06 $/az. su ricavi per 9,37 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,97 $/az. su ricavi per 8,81 mld $. Il fatturato è cresciuto del 11,40% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto l’anno fiscale 2024 compreso tra 39,57 e 40,29 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 37,71 mld $ per l’anno 2023.
Laxman Narasimhan, A.D. della società, ha affermato: “Abbiamo concluso il quarto trimestre e l’intero anno fiscale in modo positivo, rispettando il livello più alto delle nostre linee previsionali per l’intero anno. La reinvenzione dei prodotti e servizi sta andando avanti rispetto al programma, alimentando la crescita dei ricavi, l’efficienza e l’espansione dei margini. In particolare, continuiamo a vedere l’impatto positivo della nostra reinvenzione sulle esperienze dei nostri partner e clienti, il che prova che possiamo continuare a creare, far crescere e rafforzare la nostra attività creando valore per tutti. Mentre entriamo nell’anno fiscale 2024, a fronte all’incertezza macroeconomica rimaniamo fiduciosi nell’aumento di tutta la nostra attività e dei margini di manovra a livello globale. Ci aspettiamo un continuo aumento sostenuto in tutta l’azienda per gli anni a venire. A livello contabile nel quarto trimestre fiscale abbiamo riportato: vendite globali nei negozi sono aumentate dell’8%, guidate da un aumento del 4% del prezzo medio e da un aumento del 3% degli scontrini; vendite nei negozi in Nord America e negli Stati Uniti sono aumentate dell'8%, guidate da un aumento del 6% del prezzo medio e da un aumento del 2% degli scontrini; vendite internazionali nei negozi sono aumentate del 5%, guidate da un aumento del 6% negli scontrini e da un calo dell'1% nel prezzo medio; vendite nei negozi in Cina sono aumentate del 5%, guidate da un aumento dell’8% negli scontrini e da un calo del 3% nel prezzo medio. I ricavi netti sono cresciuti dell'11%, raggiungendo la cifra record di 9,4 mld $, escludendo l'impatto sfavorevole dell'1% derivante dalla conversione della valuta estera. Il margine operativo del 18,2% è aumentato rispetto al 15,1% dell'anno precedente. L’utile per azione è stato pari a 1,06 $ in crescita del 31% rispetto all’anno precedente. I membri attivi per 90 giorni del programma fedeltà Starbucks Rewards negli Stati Uniti sono aumentati a 32,6 milioni, in crescita del 14% su base annua. Infine abbiamo aperto 816 nuovi negozi nel quarto trimestre, chiudendo il periodo con 38.038 negozi: 52% gestiti dall'azienda e 48% concessi in licenza ed alla fine del quarto trimestre, i negozi negli Stati Uniti e in Cina rappresentavano il 61% del portafoglio globale dell'azienda, rispettivamente con 16.352 e 6.806 negozi”.
VERISK ANALITICS + 3,03%. La società è un fornitore di informazioni sui rischi per i professionisti di assicurazioni, sanità, servizi finanziari, della catena di fornitura del governo e gestione del rischio, ha riportato utili nel terzo trimestre 2023 pari a 1,52 $/az. su un fatturato di 677.60 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,46 $/az. su un fatturato pari a 663.59 mln $. I ricavi sono diminuiti del 9,08% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2023 tra 5,50 e 5,70 $/az. su ricavi tra 2,63 e 2,66 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 5,71 $/az. su ricavi per 2,67 mld $.
Lee Shavel, Presidente e CEO di Verisk, ha affermato: "Sono lieto di condividere che Verisk ha ottenuto ottimi risultati finanziari nel terzo trimestre, dimostrando la resilienza del nostro modello economico e la natura ‘mission critical’ delle nostre soluzioni. Attraverso il nostro dialogo strategico con i clienti, stiamo lavorando per affrontare le sfide del settore legate alle elevate perdite e alle pressioni sulla redditività che hanno caratterizzato questo anno. Rimaniamo fortemente concentrati sulla nostra strategia volta a fornire valore ai nostri clienti che a sua volta creerà valore a lungo termine per gli azionisti. A livello contabile nel terzo trimestre abbiamo riportato: ricavi consolidati pari a 677,6 mln $, in aumento del 9,4% a valuta costante, riflettendo la forte crescita della sottoscrizione e dei sinistri; un reddito operativo pari a 187,4 mln $, in aumento del 13,1%; un EBITDA pari a 366,0 mln $, in aumento dell’11,8% a valuta costante; un utile per azione pari a 1,52 $, in aumento del 26,7%. La liquidità netta generata dalle attività operative è stata pari a 250,1 mln $, in calo del 10,7%, mentre il flusso netto di cassa è stato pari a 195,8 mln $, in calo dell’8,7%. Infine abbiamo pagato un dividendo in contanti di 0,34 $/az. il 30 settembre 2023 e abbiamo riacquistato 49,8 mln $ delle nostre azioni durante il terzo trimestre del 2023. Il CdA ha approvato un dividendo in contanti di 0,34 $/az. pagabile il 29 dicembre 2023".
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