Obiettivo reddito – Banche, meglio le azioni o i bond? Un confronto a 360°


Quelle che pagano di più, in termini di dividendi, in Europa e quelle italiane pronte a ottimi rendimenti nel 2024. Inoltre l’analisi di dieci obbligazioni, con diverse strutture, tutte quotate alla Borsa di Milano.

Buy or sell

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In parte è come prevedere il tempo fra un mese: ci provano in tanti ma poi pochi centrano i pronostici. Ecco, presagire i dividendi azionari e quindi i loro rendimenti per il 2024 (in base ai numeri di bilancio 2023) è altrettanto complesso e rischioso. Oggi ci proviamo comunque, aiutati dalle indicazioni degli specialisti del settore. Certo è che il comparto del credito ha ottime prospettive in merito, aiutato senz'altro dal rialzo dei tassi in tutto il mondo. Intanto le obbligazioni emesse dalle banche rappresentano di nuovo un mondo in cui reperire rendimento, con una diversificazione di strutture nettamente più ampia rispetto a titoli di Stato e corporate. I loro scambi, fortemente indebolitisi negli anni precedenti, hanno nel frattempo ripreso quota. Proprio per questo analizziamo dieci titoli dei maggiori gruppi del credito. Prima però l’indagine relativa ai dividendi.

► Azioni – quelle bancarie con stime di dividend yield oltre il 10%

Si è tornati alla normalità sul fronte globale dei tassi di riferimento e il settore ridiventa fortemente remunerativo. Tuttavia alcune banche fanno meglio di altre. Deutsche Bank ha elaborato uno studio in merito, con tanti numeri e tante valutazioni. Noi estrapoliamo solo i dati relativi ai dividendi: logicamente si tratta di stime in un mercato molto volatile nelle ultime settimane. I numeri quindi possono essere ballerini ma la ricerca è certamente una bussola per muoversi con qualche evidenza in un momento alquanto incerto. La maggioranza netta delle banche citate è straniera ma solo dell’area euro. Ciò comporta logicamente uno sforzo nella diversificazione dei portafogli, il che non sempre piace agli investitori italiani. In tal caso potrete leggere il punto successivo del nostro report domenicale.

Banca

Paese

Stima yield atteso 2024

Yield in corso

Abn Ambro

Olanda

11,6%

10,0%

BAWAG

Austria

11,2%

8,6%

Intesa Sanpaolo

Italia

11,0%

7,0%

Deutsche Pfandbriefbank

Germania

10,5%

14,2%

Banco de Sabadell

Spagna

10,2%

10,7%

Caixabank

Spagna

10,0%

6,2%

Attenzione: le stime di rendimento si accompagnano a previsioni di forti rialzi delle quotazioni. Qui torniamo però al punto iniziale della fallacità delle aspettative in un quadro delle Borse capace di imprevedibili violenti movimenti. Forniamo allora una fotografia dell’andamento dei quattro titoli più significativi (escludiamo quindi le due tedesche, assenti su molte piattaforme italiane) rispetto a massimo e minimo dell’ultimo anno, aggiungendo la stima che Deutsche Bank fa, con l’avvertenza tuttavia della non conoscenza da parte nostra delle metodologie di valutazione applicate. I cosiddetti “target price” sono infatti quanto di più incerto.

Banca

Minimo

12 mesi

Quotazione chiusura

3-11-2023

Massimo 12 mesi

Stima DB potenziale rialzo

Abn Ambro

10,22 €

13,05 €

16,99 €

72%

Intesa Sanpaolo

1,964 €

2,563 €

2,644 €

46%

Banco de Sabadell

0,774 €

1,196 €

1,334 €

48%

Caixabank

3,102 €

3,786 €

4,197 €

29%

► Azioni – E sul fronte bancario italiano invece…

Iniziamo dalle notizie certe, ovvero dai pagamenti previsti a breve termine.

Banca

Importo

Data stacco

Yield lordo

Intesa Sanpaolo (acconto 2023)

0,144 €

20/11/2023

5,6%

Mediobanca

0,85 €

20/11/2023

7,4%

Il caso Intesa Sanpaolo merita certamente considerazione. L’istituto ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto in crescita dell'85,3% a 6,12 miliardi di euro rispetto ai 3,30 miliardi dello stesso periodo del 2022. Nel terzo trimestre il risultato netto è stato pari a 1,9 miliardi, rispetto ai 957 milioni dello stesso trimestre 2022. Pertanto si è deliberata la distribuzione di 14,40 centesimi di euro per azione come acconto dividendi a valere sui risultati del 2023.

Torniamo ora a fare il punto sui dividendi distribuiti nel 2024 da parte delle principali banche italiane. Riproponiamo una tabella pubblicata da LombardReport domenica 8 ottobre con le stime sugli yield massimi e minimi e aggiungiamo un’analisi dei vari titoli in base alla chiusura di venerdì.

Banca

Yield min. (stima)

Yield max (stima)

Andamento del titolo

Intesa SP (quotazione chiusura venerdì: 2,563 Eur)

10,8%

12,0%

Torna sui massimi del 2022 con una forte riaccelerazione nelle ultime sedute. Porre attenzione al livello dei 2,61 Eur. Possibile una pausa di assestamento

Unicredit (quotazione chiusura venerdì: 23,43 Eur)

6,4%

8,5%

Il trend è rialzista e si avvicina ai 24 euro. Sfiorato un ipercomprato. Da seguire la media a 200, bene impostata

Mediobanca (quotazione chiusura venerdì: 11,495 Eur)

7,0%

7,4%

La fase ribassista iniziata il 17 ottobre sembra essersi esaurita. Importante la tenuta degli 11 euro e ancor più della media a 200 (10,79 Eur venerdì)

Banco Bpm (quotazione chiusura venerdì: 4,872 Eur)

7,0%

11,5%

Fase molto positiva. Possibile rottura al rialzo dei 4,96 euro ma attenzione alla tenuta dell’area 4,1-4,2 Eur

Bper Banca (quotazione chiusura venerdì: 3,155 Eur)

7,0%

11,0%

È su un doppio massimo del 2023: se tiene potrebbe salire verso i 3,5 Eur. Supporto a 3,005 Eur

Credem (quotazione chiusura venerdì: 7,81 Eur)

5,0%

6,4%

Si muove in un’area di lateralità fra massimi a 7,97 Eur e minimi a 7,4-7,5. Un segnale netto solo sopra i primi o sotto i secondi

Finecobank (quotazione chiusura venerdì: 11,91 Eur)

5,0%

5,6%

Debole da tempo ha trovato nell’area dei 10,6-10,7 Eur un buon supporto. Di lì un primo rimbalzo ma il quadro tecnico rimane precario

Mediolanum (quotazione chiusura venerdì: 8,056 Eur)

6,0%

6,9%

La debolezza autunnale ha riscontrato uno stop sui 7,5 Eur. Di lì una risalita fino a 8,06 Eur. Il quadro rimane contrastato ma poco sotto la media a 200 periodi

Banca Generali (quotazione chiusura venerdì: 31,69 Eur)

6,0%

6,5%

Lotta con la media mobile a 200: rottura al ribasso il 19 ottobre e al rialzo venerdì scorso. Si è notato un forte ipervenduto, ora attenuatosi. Quadro ancora precario

► Ora spazio ai bond bancari: dieci in euro sotto analisi

Titolo

Unicredit Mc Ot33 Eur

Isin

IT0005567273

Struttura

Tasso fisso 7,25% fino al 9/10/2026 e poi Euribor 3 mesi (max 7,25%) fino a scadenza

Taglio

10.000 Eur

Quotazione in corso

99,8 Eur

Yield lordo in corso

Non calcolabile data la struttura mista

Punto forte

Solidità dell’emittente

Punto debole

La parte variabile non prevede uno spread aggiuntivo rispetto all’Euribor

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Titolo

Goldman Sachs 5% St32 Eur

Isin

XS2521873328

Struttura

Tasso fisso 5% con possibile rimborso anticipato a ogni data di pagamento delle cedole

Taglio

1.000 Eur

Quotazione in corso

99,7 Eur

Yield lordo in corso

5,1%

Punto forte

Buon rendimento

Punto debole

La call del rimborso, che la banca eserciterà al momento in cui il titolo non le sarà più conveniente

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Titolo

Mediobanca Valore Tv Floor Subt2 St25 Eur

Isin

IT0005127508

Struttura

Tasso variabile pari all'Euribor 3 mesi +2,25%, con un minimo del 3,0%

Taglio

1.000 Eur

Quotazione in corso

102,3 Eur

Yield lordo in corso

5,1%

Punto forte

La scadenza corta

Punto debole

Anche su questo fronte la scadenza corta!

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Titolo

Imi (Banca Intesa) Collezione Mc Ge26 Eur

Isin

XS1341083555

Struttura

Variabile pari a Euribor 3 mesi +0,75%

Taglio

1.000 Eur

Quotazione in corso

99,6 Eur

Yield lordo in corso

4,6%

Punto forte

Solidità dell’emittente

Punto debole

Rischio che l’Euribor scenda (e non di poco!) prima del rimborso

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Titolo

Comit (Banca Intesa) 98/28 Zc

Isin

IT0001200390

Struttura

Zero coupon lungo

Taglio

1.000 Eur

Quotazione in corso

85,1 Eur

Yield lordo in corso

3,8%

Punto forte

Bene gli scambi per uno zero coupon, utile soprattutto per collocare liquidità

Punto debole

Non paga logicamente cedole!

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Titolo

Commerzbank 4% Mz26 Sub Tier2 Eur

Isin

DE000CZ40LD5

Struttura

Tasso fisso – subordinato Tier 2

Taglio

1.000 Eur

Quotazione in corso

99 Eur

Yield lordo in corso

4,4%

Punto forte

Scambi regolari

Punto debole

La subordinazione (sebbene di 2° livello)

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Titolo

Illimity 6,625% Dc25 Eur

Isin

XS2564398753

Struttura

Tasso fisso

Taglio

100.000 Eur

Quotazione in corso

99,5 Eur

Yield lordo in corso

6,8%

Punto forte

Rendimento

Punto debole

Rating BB-

●●●●

Titolo

Imi (Banca Intesa) Mc Ge30 Eur

Isin

XS2109438387

Struttura

Tasso variabile Euribor 3 mesi  0,70% con massimo 2,05%

Taglio

1.000 Eur

Quotazione in corso

84,7 Eur

Yield lordo in corso

4,9%

Punto forte

Quota nettamente sotto 100

Punto debole

Il “cap” 2,05% nell’attuale fase dei tassi

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Titolo

Intesa Sanpaolo 4,21% Mz26 Eur

Isin

IT0005536419

Struttura

Tasso fisso

Taglio

100.000 Eur

Quotazione in corso

100,1 Eur

Yield lordo in corso

4,2%

Punto forte

Solidità emittente

Punto debole

Taglio elevato

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Titolo

Goldman Sachs Oc Lg36 Eur

Isin

XS2567573899

Struttura

Tasso fisso 6,20% corrisposto in un’unica soluzione al rimborso anche anticipato, il che sarà possibile annualmente dal 20 luglio 2024

Taglio

1.000 Eur

Quotazione in corso

95,5 Eur

Yield lordo in corso

Non calcolabile, data l’opzione di call anticipata

Punto forte

Un titolo remunerativo per collocare liquidità

Punto debole

L’assenza del pagamento di cedole annuali, concentrate solo al rimborso finale

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In conclusioneDobbiamo rispondere alla domanda del titolo: meglio le azioni o le obbligazioni in ambito bancario? Il confronto è impari, visto che le prime sono non solo più remunerative ma possono godere anche di forti variazioni delle quotazioni, sebbene in alcuni casi appaiano già oggi “tirate” da questo punto di vista. I bond invece confermano il loro minore rischio complessivo con yield più che soddisfacenti. E allora? Un po' di azionario e un po' di obbligazionario rappresentano il compromesso migliore.

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