Direi che la "chiamata" sugli indici della settimana scorsa non è stata malvagia: FTSEMIB40 passato da 27085 a 28550 (+5.4%), Nasdaq Composite in rialzo del 6.5%, Dax +3% e CAC40 +2.5% (link: https://www.lombardreport.com/2023/10/28/azioni-stellantis-azioni-moncler-azioni-snam/). Certamente l'input derivava dalla previsione di andamento tendenziale fatta all'inizio del 2023 ma come ben sapete le certezze non fanno parte del sottoscritto....diciamo che c'erano diversi indizi, anche grafici, che potevano far pensare appunto ad un assestamento/stabilizzazione e così è stato. Altrettanto onestamente una forza di questo tipo era difficilmente ipotizzabile. Pare infatti che si tratti di un movimento a "V" magari frutto di ricoperture dopo i margin call scattati la settimana scorsa su diversi indici a causa della turbativa di mercato dettata dagli HFT che hanno esacerbato la discesa di azioni molto importanti (penso ad esempio al -20% su Sanofi piuttosto che a Siemens o a Worldline che da -30% è andata a -60% in giornata favorita appunto dalla pressione algoritmica). Oltre alla mia previsione che personalmente uso come una sorta di road map per avere anticipatamente un'idea di quello che potrebbe fare il mercato, c'era certamente l'analisi del VIX e della sua derivata seconda, in TOTALE antitesi all'andamento degli indici. Certo potrevano bluffare, ma ci trovavamo su supporti comunque molto importanti che al momento hanno arginato di gran lunga la discesa.
Procediamo dunque con l'analisi consueta degli indici che seguirò per la settimana entrante. Partiamo dal FTSEMIB40. Come ben sapete la situazione del nostro derivato era certamente "delicata" fino a 6 sedute fa seppur nettamente più forte degli altri indici: sotto la media a 200 in congestione su supporto. Siamo passati da 27085 a 28560 che in soldoni significa un rialzo superiore al 5%. Personalmente come ho avuto modo di dire nel mio ultimo webinar o in qualche altro mio articolo non mi aspetto performance spettacolari sul nostro indice da qui al 31 dicembre: molti titoli hanno fatto veramente tanto quest'anno. Credo invece che ci possa essere un pò di short covering sulle azioni sottili che sono state letteralmente "massacrate" dalle vendite, specialmente dopo il nefasto passaggio del nostro listino su Euronext nel mese di aprile. Ad ogni modo il nostro derivato si trova ora a contatto con una prima resistenza a 28600 circa e poi a 29200. Eventuali ritracciamenti verso i 28000-28100 possono essere sfruttabili per piccoli acquisti di indice, almeno per la settimana entrante. Invalidante l'analisi sarebbe un ritorno sotto 27800 che al momento ritengo improbabile.
Sul Nasdaq Composite il rimbalzo è stato ancor più fulminante e sono certo che abbia tirato una bella "sdentata" agli shortisti: pensate che è avvenuto addirittura con due gap up nelle sedute di giovedì e di venerdì. Sul daily ci stiamo avvicinando alla trendline dinamica discendente che ha guidato il ribasso fino ad oggi e che attualmente passa attorno a 13600 punti dai 13480 di venerdì sera. I 13600-13700 punti sono anche una discreta resistenza statica.
Osservando l'S&P500 ci accorgiamo della violenza inaudita del rialzo: anche in questo caso due gap up decisamente più visibili sul grafico daily. Curiosamente stiamo tornando sui livelli della neckline del testa e spalle ribassista.....ma personalmente ritengo che il mercato abbia bisogno di un pò di respiro a questo punto. Il che non vuol dire discesa ma almeno una stabilizzazzione/lateralizzazione. Fondamentale comunque il ritorno stabile al di sopra dei 4400 punti. Ricordiamoci come sempre che queste sono considerazioni nella testa di chi vi scrive, ma essendo i mercati manovrati dai software e dai quotatori bisogna sempre essere coscienti del fatto che un algoritmo NON ragiona essendo una formula (rischio sistemico).
Uno sguardo anche al Russell che meglio rappresenta le società a piccola capitalizzazione e quindi la street economy. Abbiamo avuto una discesa violenta dopo la formazione di un testa e spalle, test del supporto a 1650 circa e rimbalzo violento. Personalmente continuo ad aspettarmi una ripresa delle small caps fino al 31/12. Osservando il passato notiamo la volatilità di questo indice ma anche la sua tendenza a ricoprire piuttosto velocemente i gap lasciati aperti. In questo caso ne abbiamo due: giovedì e venerdì ma ritengo più plausibile la ricopertura del primo in area 1720, magari in intraday, più che del secondo (nel breve termine). Resistenze a 1800 e poi step successivo a 1890 circa.
Tornando in Europa abbiamo il CAC40 che a mio avviso deve recuperare stabilmente i 7100-7200 punti che costituiscono una resistenza statica, poi si vedrà.
Dal fronte tedesco il DAX di Francoforte continua ad essere inserito in un canale discendente e se la scorsa ottava ci trovavamo nella parte inferiore ora ci siamo riportati in quella superiore (tra l'altro con un gap up tra mercoledì e giovedì ben visibile sul grafico daily). Anche in questo caso la logica imporrebbe di avere un minimo di consolidamento per un'eventuale ed ulteriore "sparata" verso l'alto. Un pò come accaduto ad esempio nel mese di luglio: movimento deciso verso il basso a fine giugno, squeeze degli short con movimento a "V" rialzista e formazione di una congestione per un ulteriore tentativo di strappo all'insù durato però 3 sedute. Il grafico del Dax denota comunque tutte le difficoltà ad operare: ad improvvise discese si contrappongono altrettanto improvvise salite....difficile -e aggiungo controproducente- mantenere una posizione per più di qualche seduta, almeno per il sottoscritto.
In generale a novembre
la tendenza rialzista è estremamente forte nelle prime cinque sedute del mese e poi abbiamo una sorta di lateralià con up&down "sporchi" verso metà mese e fino al 22-23 di novembre salvo poi riprendere la salita con più decisione fino al 30. Questo è quello che capita normalmente anche se negli anni antecedenti le elezioni la tendenza risulta meno marcata.
Fronte watchlist....
Finalmente una notizia positiva: sono aumentati i volumi sulle small caps e questo ha certamente favorito il rimbalzo del FTSE Small Cap Index che ha visto una chiusura settimanale esattamente sui minimi della crisi Covid. Certamente il trend di medio periodo continua ad essere discendente ma non escludo ulteriori allunghi verso i 25950 (minimi di settembre dello scorso anno).
La buona performance mi fa riprendere in mano i grafici di azioni più sottili cadute nel dimenticatoio.
Acea
Se i mercati erano sui minimi la settimana scorsa, il titolo Acea "batteva in testa" ad una resistenza. In altri termini aveva una buona forza relativa. Breakout di 11.15 e salita fino a 11.85. Da valutare eventuali pullback verso 11.20-11.30 per la settimana entrante in stop sotto 10.90.
Anima
Buoni i volumi di venerdì e possibile continuazione sopra 4.10 a cercare l'area a 4.30. Sfruttabili eventuali ritracciamenti verso 3.96-4.00. Stop su ritorno sotto 3.90 euro. Chiusura weekly a 4.07.
Fiera Milano
Azione che ad inizio anno valeva oltre 3 euro e che si è spinta sotto i 2, che detta in soldoni significa -30%. Venerdì di punto in bianco è partita a razzo dall'open a 1.992 fino a 2.25 (dove ho shortato, ma giusto per un paio di punti percentuali e naturalmente chiudendola in intraday...c'era il solito software manipolatore con 4mila e rotti pezzi che ha fatto subito da tappo dopo la mia vendita e l'ha fatta scendere lentamente rigenerandosi). Detto questo, è innegabile il segnale di forza anche se in passato con volumi analoghi c'è poi stata una discesa. Non credo sia questa la volta, nel senso che abbiamo rotto una trendline discendente (segnale di forza). I volumi ci sono ma è "tirata": grande rialzo in un solo giorno. La inserirò nella mia watchlist valutando la formazione di un pò di consolidamento per scaricare l'eccesso dell'ultima seduta della settimana. Al momento credo abbia ancora spazio per salire verso 2.35-2.40 ma non mi sento di fare il bersagliere. La seguirò valutando ritorni verso 2.10 con view rialzista invalidata sotto 2 euro.
Di seguito il mio piccolo trade di venerdì pomeriggio dove ho "pinzato" il massimo di giornata. E'incredibile come i software spingano i titoli esattamente sul massimo o sul minimo di giornata: andrebbero vietati!......e come ho mostrato la settimana scorsa questo non capita solo sui titoli più piccoli ma anche sulle large caps....
Buona domenica a tutti.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)