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L’azione del giorno – Una big industriale europea paga l’8,3% di dividendo. Interessa?


Certamente lordo. Il netto? Sul 4,7%, superiore comunque – seppur di poco – allo yield del decennale italiano. Ma il titolo è sceso talmente tanto da rendere ipotizzabili buoni margini nel medio termine dalla rivalutazione del capitale investito. Il nome? Lo facciamo qui di seguito.

Buy or sell

Ieri l’azione Volkswagen è tornata sopra i 100 euro, dopo aver toccato un minimo nei giorni precedenti sui 98 euro. Nella primavera 2021 aveva sfiorato quasi i 240 euro in uno “spike” dovuto a forti speculazioni sul titolo. Il mercato sta esagerando nel deprimerlo? Le opinioni in merito sono discordanti. Noi le abbiamo sentite tutte.

A cosa si attribuisce il calo di un titolo che rappresenta l’emblema dell’economia tedesca?

A tanti fattori: alle incertezze del mercato mondiale dell’auto, alla redditività in discesa, ad alcuni problemi per le catene logistiche, a scarsa comunicazione su vicende interne di successione fra gli azionisti di controllo delle famiglie Piech e Porsche, alla concorrenza cinese e certamente anche ad alcuni errori nell’accentuato sviluppo delle alternative elettriche per i modelli di gamma media. Insomma una complessità di ragioni porta a debolezza

Eppure VW è un gruppo di dimensioni mondiali, molto solido. E allora?

È vero. Basta pensare alla vastità di marchi, dalla stessa Volkswagen e da Seat a Bugatti e Lamborghini, oltre che alle moto Ducati e ai camion Scania e MAN. I dati delle immatricolazioni in Europa riferite alle auto nel primo semestre 2023 confermano che VW è prima con 694.000 unità, davanti a Toyota ma Audi è terza con 374 mila unità e Skoda ottava con 339 mila unità. Gli altri costruttori sono sotto e stentano a inseguire VW

Agli analisti cosa piace di più?

Senz’altro la crescita costante dei ricavi negli anni. Adesso c’è poi l’attesa per l’implementazione del piano di ristrutturazione annunciato al VW Capital Markets di giugno

La redditività come va?

Il margine operativo è stimato attualmente al 6,2%, a fronte di un obiettivo a lungo termine di oltre il 10% per tutto il gruppo

Agli investitori italiani però interessa il rendimento da dividendo, che ha toccato ormai livelli record. Si può sapere qualcosa in merito?

L’anno scorso furono pagati due dividendi, uno straordinario (relativo all’Ipo di Porsche) e uno ordinario: quest’ultimo – versato a maggio – risultò di 8,76 euro. A oggi – se confermato anche nel 2024 (esercizio 2023) – si tradurrebbe in un rendimento dell’8,5%.

Ma lordo. E quello netto?

Detraendo la tassazione alla fonte (Germania) del 25% e poi quella italiana al 26% scende al 4,7%, risultato comunque superiore rispetto al rendimento – almeno a ieri – del titolo di Stato decennale italiano

Quindi eventuale ulteriore debolezza dell’azione sarebbe un’occasione per arrivare a un target 5%?

È ovvio. Collocarsi oggi su VW può essere effettivamente interessante, purché si accetti di aumentare l’esposizione con entrate successive in presenza di ulteriori cali in Borsa, possibili sulla base dell’analisi tecnica

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Isin

DE0007664039

Ultima quotazione (Borsa Francoforte – chiusura 2/11/2023)

102,98 Eur

P/e ratio

3,38

Cosa segnala la sintesi degli indicatori

Il ritorno sopra i 100 Eur non ha consentito di ribaltare la valutazione prevalente, che resta “sell” in base a medie mobili e oscillatori

Cosa dice l’analisi grafica

Si conferma la debolezza strutturale iniziata dopo gli anomali massimi del 2021. Prosegue quindi da lungo tempo e non si riesce a trovare un oscillatore che dia indicazioni di rialzo. Il titolo resta inserito in un canale ribassista e sotto la media mobile a 200, che sta iniziando a inclinarsi negativamente

Prima resistenza importante

Andiamo un po' lontani rispetto all’ultima quotazione e la individuiamo nei 122,6 Eur, che corrispondono ai livelli da cui è iniziata la discesa dell’estate-autunno 2023

Primo supporto importante

97 Eur

Rilevatore di rischio

Il SuperTrend (oscillatore di tendenza) è rosso – ovvero ribassista – da giugno. Ad agosto è scattato il colore rosso anche per la media a 200 periodi

Segnale di forza

Oltre i 132 Eur, ovvero al di sopra perfino della prima significativa resistenza