Due super trade in una settimana che però è stata a dir poco apatica...


Buon venerdì sera a tutti. Oggi sono costretto ad anticipare il mio consueto paper del fine settimana dal momento che domani ho un impegno e domenica la dedicherò all'attività sportiva. Andiamo subito al dunque con un paio di ottime notizie e partiamo dalle mie due uniche segnalazioni nell'aggiornamento della watchlist della scorsa ottava (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/11/18/azioni-redelfi-azioni-energy/): Redelfi ed Energy

La prima, Redelfi (TICKER: RDF), presentava questo grafico:

A distanza di una settimana il risultato del breakout è stato questo che vedete: da 4.50 euro il titolo ha chiuso a 5.58, in rialzo del +24%. Giusto la candelina rossa di martedì si configura come una sorta di uncino la cui successiva rottura ha poi dato slancio alle quotazioni. Come sempre e fermo restando che NON fornisco consigli di investimento ma solo la mia view di mercato, mi sento di dire che è sempre cosa buona e giusta ridurre la size del trade mano a mano che va in nostro (vostro) favore in modo da ridurre il rischio complessivo. Questo è possibile qualora si fosse acquistato un quantitativo maggiore di 750 pezzi che sono il minimo sindacale per operare sul titolo in questione. Lo stop a mio avviso potrebbe essere posizionato sui minimi di barra daily (venerdì 24 novembre è stato a 5.20 euro), altrimenti ci si accontenta. Faccio notare che i volumi sono stati piuttosto sostenuti: circa 180mila pezzi scambiati venerdì e circa 250mila nella giornata precedente, quindi controvalori superiori al milione di euro.

Il secondo titolo oggetto di studio nel mio weekly update di sabato scorso è stata Energy (ticker: ENY). Direi che è stata boombastica, quasi da far concorrenza a Pamela Anderson nel baywatch dei vecchi tempi, passando da 1.36 a 1.90 nell'arco di SOLE due sedute! Questo significa un upside che nel suo punto di picco è stato del +39%. Ripeto: in due giorni! Chiaramente nel trading "di respiro" come lo chiamo io è importante cogliere non il massimo assoluto (anche se qualcuno può testimoniare che ho colto anche quello pur non avendolo voluto scrivere per non turbare le negoziazioni (alla turbativa ci pensano già i software ed i quotatori sui book)) ma una buona parte del trend. Questa la situazione che si presentava in quel frangente esatto di martedì (in alto a sinistra è l'orario...):

Ragionando sul daily osserviamo come il titolo sia poi passato da 1.90 di massimo a 1.535 euro al close di venerdì. Continuerò certamente a seguirla attendendo un eventuale entry point dal momento che forse sta consolidando.

La settimana, tolti questi due spunti e l'abb su Montepaschi di martedì mattina (vado a memoria), è stata francamente apatica e noiosa. Pensate che venerdì non ho fatto nemmeno un trade: alle 15.30 gli scambi su Borsa Italiana erano inferiori al miliardo di euro, mentre al mattino alle ore 11.30 eravamo alla bellezza di 400 milioni di euro (per questo ho staccato e sono andato a fare altro). Certamente il mercato americano è rimasto chiuso per il giorno del Ringraziamento nella seduta di giovedì, ma Vi faccio ragionare su questo: la nostra Borsa si è "americanizzata", ma i volumi statunitensi del titolo più dimenticato del loro listino surclassano TUTTA lo nostra povera Borsa Italiana, sempre più povera a causa dei software. Per la serie: "tu vuò far l'americano ma sei nato in Italy"....

Detto questo, poco è cambiato sui listini internazionali che gravitano sempre sui massimi...sono un pò tirati ma evito lo short. 

Analizzando il mercato italiano notiamo come questo sia rimasto sui massimi ad un tiro di schioppo dai 30000 punti che costituiscono il massimo dell'anno nonchè un'area psicologica importantissima. Credo sia importante la tenuta dei minimi di giovedì a 29150 rispetto al close a 29495. Da notare che il derivato rimane ben inserito in un canale ascendente di medio periodo.

Il problema dell'Italia continua ad essere quello dei volumi che sono inesistenti (Fonte dati: Borsa Italiana). 

Fronte watchlist...

Nessuna particolare novità. Mi limito dunque a segnalare il fatto che alcuni titoli rimangono ben impostati e mi aspetto che possano salire di poco dai livelli correnti, quindi NON si tratta di niente di esplosivo. Penso ad esempio a Banca Generali che ha fatto una sorta di engulfing bullish venerdì (=stop sul minimo) e che potrebbe tornare in area 33.50 e poi a 34 circa.

Anche A2A continua a "trattorare" e sta facendo una congestione con uncini vari sul daily in area massimi storici e potrebbe proseguire così come invertire clamorosamente come successo in passato quando il mercato ha stornato.

Potrei poi citare Fineco che pare aver fatto una configurazione simile a quella di Banca Generali sul daily, ma sul grafico settimanale dovrebbe trovare la forza di bucare la trendline dinamica discendente che rimane intatta dall'inizio di quest'anno. Anche in questo caso applicherei comunque uno stop sui minimi di giovedì (area 11.90 anche in intraday) proprio perché il mercato rimane comunque "tirato". 

Se la mia watchlist per la settimana entrante rimane scarna, credo ci possa essere un'eventuale idea operativa (non sull'azionario) per il medio periodo "sic rebus stantibus" come dicevo ad un amico questa settimana. Credo che ne scriverò nei prossimi giorni. Per stasera è tutto. Buon fine settimana!

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)