Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci
Piano Bar di Virginio Frigieri 12/11/2023
Notizie sbagliate e frequenti errori sui Media Finanziari
Ogni anno quando si arriva verso fine anno fioccano i report sul cosa attendersi per l’anno che verrà e i confronti fra chi ha performato meglio o peggio nell’anno che si va chiudendo e via di questo passo. Purtroppo vediamo spesso confronti errati che a volte fanno inciampare anche personaggi “esperti”. Molte persone credono erroneamente che storicamente le azioni tedesche abbiano sovraperformato significativamente i loro competitor europei, e capita di leggere regolarmente dei confronti diretti tra il DAX e il FTSE 100, o il CAC40 o l’Euro Stoxx 50 dimenticando però che il DAX è un indice Total Return (ovvero un indice che include interessi, dividendi, ed altre distribuzioni) mentre gli altri sono indici che tracciano esclusivamente le plusvalenze. E la cosa non accade solo a fine anno. Lo scorso 25 maggio per esempio, quando il DAX superò il suo picco di Novembre 2021 alcuni media sottolinearono che il Dax aveva raggiunto il massimo storico nonostante la crisi energetica, l’inflazione e la guerra in Ucraina. In realtà il Dax Kurs a solo prezzo quando il Dax ha fatto il nuovo massimo restava un buon 8% sotto ai massimi di novembre 2021. L’S&P Dow Jones Germany (un sottoindice dell’S&P Global Broad Market (BMI) che include tutte le società idonee domiciliate in Germania ha raggiunto il massimo 20 mesi fa attorno a 475 punti, poi è seguito un consistente calo fino a 320 punti e da quel minimo ha recuperato un aureo 61,8% di Fibonacci riportando l’indice appena sotto ai 425 punti e dunque ancora ben distante del massimo precedente. C’è poi il Bloomberg Germany Large & Midcap Index che è un benchmark azionario che copre l’85% della capitalizzazione di mercato della Germania i cui prezzi restano a tutt’oggi un 10% al di sotto del loro massimo storico. Tutto questo quindi per dire che dietro le quinte, i prezzi delle azioni tedesche stanno lottando con forza, rispecchiando le stesse lotte che hanno assillato e assillano il FTSE100, lo Stoxx600, l’S&P500 e il DJIA. Un problema analogo c’è anche sugli indici americani. Esistono diversi modi per costruire un indice azionario.
I tre principali sono:
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- la ponderazione dei componenti in base alla capitalizzazione di mercato;
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- la ponderazione uguale dei componenti dell'indice
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- la ponderazione dei componenti in base al prezzo.
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Il Dow Jones utilizza il prezzo per pesare i componenti dell'indice, il che significa che le azioni con il prezzo unitario più alto hanno un impatto maggiore sul valore del Dow rispetto alle azioni con il prezzo più basso. L’indice S&P500 invece è un indice ponderato in base alla capitalizzazione di mercato. Quindi il valore dell'indice viene calcolato moltiplicando la capitalizzazione di mercato di ciascuna società costituente per il numero totale di azioni in circolazione. Ciò significa naturalmente che ciascuna società nell’indice ha un peso diverso e le aziende con capitalizzazione di mercato maggiore hanno un peso maggiore e viceversa. Ma Standard & Poor costruisce anche un secondo indice sempre delle stesse 500 società come indice di pari peso. In questo indice, ogni società componente l’indice, assume lo stesso peso pari allo 0,2% del totale dell’indice, che trimestralmente viene ribilanciato. Quindi prima di fare dei raffronti un tanto al braccio bisognerebbe sempre preoccuparsi di capire esattamente cosa si sta confrontando.
S&P500
L’S&P500 ha ormai ritracciato il 61,8% di onda (1) il chè ci consente di dire che l’onda (2) potrebbe già essere conclusa. Ovviamente per essere sicuri servono conferme. Se l’onda (2) sviluppasse un Flat ad esempio quella che osserviamo oggi potrebbe essere solo l’onda A di (2). Al contrario potremmo assistere ora a uno storno del 50% dell’onda A e una successiva onda C di pari lunghezza dell’onda A andare a configurare un Zigzag. L’unica cosa certa è che quando l’onda (2) sarà conclusa nel modello che vorrà sviluppare i prezzi riprenderanno la via del ribasso e nuovi minimi decisamente più bassi del minimo di onda (1) verranno a formarsi.
Dow Jones Industrial
Un discorso analogo vale per il Dow Jones dove l’entità del ritracciamento ci spinge a dire che l’onda (2) potrebbe essere conclusa o sul punto di concludersi, ma dal punto di vista estetico non ci siamo. Una della linee guida della teoria delle onde di Elliott ci ricorda di tener conto anche del “giusto look” e in questo caso l’onda (2) appare sproporzionata e deforme. Non è un flat né un triangolo e come zigzag è bruttarello e sproporzionato. Di conseguenza l’etichettatura che posto non mi convince affatto e sarebbe più accettabile se fosse sola la A di (2).
Nasdaq100
Anche in questo caso il dilemma resta fra onda (2) o onda A di (2).
Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi
Sul trentennale americano, l’onda 4 potrebbe essere terminata ma non possiamo escludere una ulteriore suddivisione. Se l’ultimo massimo non verrà superato allora l’onda 5 andrà a terminare sul bordo inferiore del canale. Viceversa se l’onda 4 aumentasse ancora andando a cercare la trendline superiore del canale allora l’onda 5 andra verosimilmente a terminare intorno alla mediana di canale.
Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD
Il Dollar Index dovrebbe scendere ancora un po’ per completare in modo armonioso l’onda 2. Una buona zona di atterraggio sarebbe fra 104 e 104,50. Dopo l’onda 3 dovrebbe riprendere a macinare nuovi massimi puntando ai massimi dell’onda (a) di super-ciclo.
Analogamente l’Euro dovrebbe salire ancora un po’ prima di riprendere la via del ribasso a far da contraltare al dollaro.
Metalli Preziosi
Oro:
L’onda [ii] dovrebbe essere quasi conclusa. Terminato questo pullback i prezzi dell’oro dovrebbero tornare a segnare nuovi massimi.
Platino:
Posizionare bene una soglia di entrata serve anche ad evitare entrate inopportune e sul platino è andata esattamente così. Per fortuna siamo rimasti fuori. Il cinque onde dell’onda (C) non era ancora concluso e può ritenersi terminato solo ora dopo la sgroppata al ribasso che abbiamo visto. Per altro la correzione ribassista potrebbe spingere ulteriormente per andare a testare la trendline inferiore del canale di trend.
Aspettiamo nuovamente un segnale di ingresso prima di entrare long.
Silver:
Sull’argento diventa fondamentale la tenuta del minimo di onda 2 a 20,85 per mantere valida la nostra ipotesi rialzista. Da seguire.
alla prossima