Proseguendo l'analisi delle semestrali, analizziamo quanto accaduto a REPLY, multinazionale "tascabile" impegnata nel vastissimo mondo dell'IT.
RICAVI DI REPLY:
Il primo semestre del 2023, sotto il profilo della crescita, si conferma nel medesimo trend osservato negli anni precedenti: l'aumento rispetto allo scorso anno è pari al + 16,76%.
MARGINALITA' H1 DI REPLY:
Quello che si osserva in prima battuta è che all'incremento dei ricavi ha fatto seguito un peggioramento della marginalità. In questa precisa fattispecie va osservato che tale aspetto era assolutamente noto ex-ante: l'effetto sulla marginalità delle nuove acquisizioni paga un comprensibile effetto "lead time". Le ultime società entrate nel perimetro di REPLY erano caratterizzate da un profilo di marginalità mediamente inferiore: il processo strategico di allineamento richiede pertanto un po' di tempo. L'incremento del fatturato inizialmente diluisce la marginalità, ma nel medio periodo si assiste ad un miglioramento.
La storia di REPLY è stata caratterizzata dall'abilità di saper adeguare rapidamente le società acquisite ai suoi elevati standard.
Questo aspetto non rappresenta pertanto una preoccupazione.
INDEBITAMENTO DI REPLY:
La struttura patrimoniale di REPLY si conferma solidissima: la quota relativa ai debiti rappresenta una percentuale molto contenuta rispetto al totale degli asset.
Conseguentemente, la PFN si conferma ancora una volta positiva: il totale delle risorse liquide è superiore di ben € 101,57 mln rispetto ai debiti: il tutto al netto degli esborsi per le acquisizioni.
GRAFICO DI REPLY:
Dopo aver rotto a ribasso il supporto a quota € 100, il titolo ha accelerato a ribasso il proprio andamento.
COMMENTO DI MARIO RIZZANTE, PRESIDENTE DI REPLY
“Reply nel primo semestre 2023 - ha dichiarato Mario Rizzante, Presidente di Reply – ha registrato un andamento positivo, sia in termini di fatturato che di marginalità. In questi mesi abbiamo assistito ad una continua crescita negli investimenti da parte delle aziende su due direttrici principali di innovazione: intelligenza artificiale e cloud.
In particolare, la rivoluzione legata all’introduzione dell’intelligenza artificiale è all’inizio di un percorso di crescita che si prospetta dirompente. L' ingresso dell'intelligenza artificiale nelle nostre vite ricorda il primo impatto del web, negli anni Novanta. Oggi percepiamo i segnali inequivocabili di un cambiamento che sarà epocale ma che ancora fatichiamo a immaginare dove ci porterà.
Ciò che succederà nei prossimi anni avrà dell’incredibile. Proprio come Internet ha permeato ogni aspetto della nostra vita, l'IA sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel plasmare il nostro futuro. Le tecnologie ci sono già oggi e qualsiasi azienda le può utilizzare: il punto è capire come applicarle al proprio business. È necessario un cambiamento nel modo di lavorare che derivi da un processo di studio e innovazione continui. Per questo, come Reply, oltre ad avere fatto partire gruppi di competenza dedicati in tutte le società del gruppo, abbiamo già costituito una decina di società che lavorano sull'AI, in modo verticale in ambiti e settori specifici.”
RIFLESSIONI:
Dai dati analizzati sopra emerge una legittima sensazione di divergenza tra prezzo e valore.
Il fatturato cresce, la marginalità, seppur diluita per effetto dell'M&A, tiene piuttosto bene. La PFN è solidissima ed il business è ben posizionato anche su alcune tematiche che presentano promettenti prospettive future (Intelligenza artificiale).
Il titolo, dai massimi (€ 182, novembre 2021), si è accartocciato in assenza di un peggioramento del quadro fondamentale. Analizzando il grafico qui sotto, si nota che le attuali quotazioni sono ben al di sotto della media relativa agli ultimi sei anni.
Come si spiega questo impressionante andamento? Uno dei principali motivi è rappresentato da una causa esterna. Per chi ha investito fin dall'inizio nei PIR, il 2023 rappresenta la prima scadenza utile per poter beneficiare dell'esenzione fiscale promessa dal legislatore. Tale fattore, unito anche alla nota scarsa liquidità del mercato, ha provocato, per molte PMI quotate, una violenta caduta delle quotazioni: l'andamento dei segmenti STAR ed EGM è in decisa controtendenza rispetto al listino principale.
Secondo quanto emerge da un'analisi condotta da KT&Partners, dalla tabella che segue, emerge quanto descritto poco sopra: i volumi si sono assottigliati e conseguentemente, molti titoli, nonostante gli ottimi fondamentali, hanno visto le quotazioni in netta discesa. Questa situazione, per ragioni che non hanno nulla a che vedere con il lato fondamentale, ha messo sulla "lettera" un volume ben più elevato rispetto alla media.
REPLY è una delle azioni più rappresentative nei portafogli dei PIR: i riscatti hanno pertanto innescato questo trend.
La comunità finanziaria si sta interrogando su come poter porre rimedio a questa problematica, ma in attesa che possa essere trovata una soluzione, non è da escludere che questa situazione possa proseguire ancora per un po'.
La morale è che, nel libero mercato, ogni incentivo concesso se non sufficientemente ragionato, finisce per creare prima o poi una distorsione.
Nel medio/lungo periodo, queste valutazioni rappresentano indubbiamente interessanti opportunità: chi segue il mercato delle small cap non avrà faticato ad individuare eccellenti realtà colpite dalla mannaia delle vendite.
RIEPILOGO SEGNALAZIONI:
PORTAFOGLIO TOTAL RETURN: