Il clou della settimana può essere fotografato dalle 14.30 in poi di venerdì 6 ottobre, quando all'uscita del tasso di disoccupazione americano e dei "Non farm payroll" si è risvegliato il serpente che coabita nei meandri delle piazze finanziarie.
Un sussulto atteso che ha fatto impennare la volatilità in un attimo la quale si è esibita in un veloce picco ribassista che successivamente è stato, non solo riassorbito ma anche performato.
Vediamo come questo si è verificato analizzando il future Dax.
Come visibile sul grafico ad 1 minuto in istantanea, all'uscita del dato, un colpo forte di vendite è piombato sul mercato per giungere sino ai 15150. Da quel punto è partito un fantastico rimbalzo sino ai 15400 punti della chiusura.
INDICE DAX
L'indice Dax invece parla di un rimbalzo ma di un target di minimo ai 14750 non ancora raggiunto.
Un punto ancora quindi, rimane da perseguire, ma questa ipotesi pare molto connessa a quanto accadrà in Usa poichè, a seconda dell'indice traino del momento, si deciderà se rimbalzare definitivamente o andare a cercare il contatto appunto, ai 14750 punti.
Abbiamo fatto menzione ad un indice di riferimento e cerchiamo di comprendere quale degli indice statunitensi stia effettivamente guidando il mercato.
S&P
L'indice S&P sembra essere lo strumento più in linea con la dinamica europea,
I livelli topici sono 4200 e la fine della zona di compressione ai 4000 punti.
NASDAQ
L'indice Nasdaq ha rimbalzato perfettamente sul livello ai 14400, livello che andiamo indicando sin dalla fine del mese di luglio.
Il rimbalzo è stato guidato proprio dal livello indicato nell'imminenza dello short squeeze effettuato all'uscita dei "non farm payroll".
DOW JONES
Il Dow Jones presenta una situazione dinamica che è simile al Nasdaq con il rimbalzo ai 33000, filtro decisivo.
L'analisi definitiva pertanto, che riassuma la situazione tecnica di tutti gli indici contemplati, definisce un quadro di mercato che si è indebolito ma che non ha ancora bypassato quei livelli topici che determinano un mercato ribassista.
Ragiorn per cui, si hanno molti elementi per poter far propendere la bilancia verso un rimbalzo già avviato.
Partiamo però da un punto di vantaggio, ovvero quello di conoscere i livelli topici.
La rottura dei 14400 per l'indice Nasdaq, i 33000 per il Dow Jones e la soglia dei 4000 per lo S&P determineranno l'inversione di direzione.
Dovendo fare delle analisi che si basano sui fatti, sarebbe un azzardo parlare di un mercato ribassista senza la rottura di questi livelli i quali, al momento, rappresentano il livello di minimo del movimento da cui può partire un rimbalzo così come accaduto per tutto il corso del 2023.
Il prossimo giovedì verranno resi noti i dati relativi all'inflazione americana e plausibilmente con le reazioni della Banca Centrale, questo potrebbe essere il market driver della settimana e li affronteremo con la consapevolezza della forza dei punti indicati.
Le analisi effettuate sono funzionali all'operatività nella galassia azionaria in quanto direttamente influenzata dalla forza dei livelli, ragion per cui non mi resta che augurarvi una buona settimana di trading.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)