Fase convulsa nelle piazze finanziarie dimostrata dalla giornata conclusiva dell'ottava in cui il tentativo di rimbalzo con l'obiettivo di tornare a testare nuovamente i supporti infranti nella giornata precedente, giovedì 26 ottobre, sia da parte del Nasdaq che da parte del Dow Jones. confermano il fermento attivato dai supporti citati più e più volte negli ultimi mesi.
Ai supporti che saltano, l'attività dei gestori di portafoglio si moltiplica esponenzialmente poichè urge un ricollocamento all'interno del mercato.
Le strategie sono svariate e si va dalla contrapposizione utilizzando l'intero arsenale per bilanciare posizioni contro-direzionali (Long nella fattispecie degli ultimi due giorni) alla chiusura di posizioni sull'azionario che avvengono in maniera convulsa così come accaduto in pre-apertura su Meta che ha visto un picco al ribasso attorno ai 279$ effettuato in pre-market ed in maniera violenta per poi recuperare grazie all'attività intraday, ma in quei punti, a generare un picco così violento c'è stata la mano di un grande gestore.
Anche il Dow Jones si è affacciato al di sotto dei 33000 e lo ha fatto dopo giorni di estenuante difesa arcigna delle posizioni ma di fronte alla perdita abbondante del Nasdaq nella giornata di giovedì 26 ottobre, evidentemente i nervi sono saltati a molti e le chiusure di posizione sono state massicce.
L'indice Dax ha seguito il Dow nella stessa difesa arcigna del supporto e non lo si può definire definitvamente abbandonato dal momento in cui continua ad attorcigliarsi come un serpente attorno ai 14800 punti, ma il nervosismo degli operatori traspare nei convulsi movimenti del suo stesso grafico con timeframe ad un minuto.
La Bce ha lasciato invariati i tassi facendo trasparire preoccupazione per il futuro anche dalla complicata previsione visti i tanti e grandi conflitti geopolitici esistenti sulla faccia del pianeta.
Incredibile l'umanità, non appena uscita da una pandemia in cui la paura della morte ha viaggiato a braccetto con il mondo intero, ha ben pensato di rinnovare questa sensazione di vacuità disseminando odio e conflitto ovunque sulla faccia del pianeta.
I mercati finanziari in simili condizioni diventano irrequieti e non sovviene a caso quindi, la rottura per alcuni e il tentativo per altri, di andare a vedere cosa si trova al di sotto di certe soglie che hanno più il carattere emotivo di cedimento piuttosto che sorretti da motivi sostanziali.
Lo dimostra il dato ultimo sullo stato di salute, ad esempio, degli Stati Uniti il cui Pil continua a marciare spedito ben oltre le aspettative e regalando alla storia un altro incremento del 4.9% .
Alla prova grafica anche questa settimana vi riproponiamo la rottura del Nasdaq ai 14400 in cui si evidenzia anche la forza del movimento.
I target del movimento è ai 13800 punti dove mi attendo una sosta e un momento di riflessione che durerà qualche giorno, Bucare anche qui significa dover fare nuovi studi ed analizzare ancora la situazione nel dettaglio.
Il Dow Jones ha fatto la sua parte cedendo infine, alle suggestioni del mondo super tecnologico, andando a rompere i 33000 punti.
Ai 32400 avrebbe già toccato un primo target di movimento per cui può starci un rimbazlo settimanale ma se anche questo punto andasse a cedere in settimana allora bisognerebbe ricalibrare il tutto con un secondo target di breve ai 31800 punti.
E' stato citato l'episodio su Meta Platform verificatosi giovedì 26 ottobre che ha rappresentato un piatto ricco per l'operatività intraday.
Come visibile la forzatura ha avuto spinta sin dalla pre apertura ed a mio giudizio almeno sulle prime vendite c'è la firma di una sola sorgente di vendita che chiudeva in anticipo posizioni in vista di una apertura Nasdaq in rottura dei 14400 punti.
In estate si era dato un target di entrata ai 275$ ma se non presa già ora, al secondo tentativo non la suggerirei più con grande esposizione, ma maar con una size più contenuta, per cui questa volta si attenderebbe il test ai 270$ e l'ingresso, in caso di discese uniformi di mercato, si attesterebbe ai 250$ che rappresentano un ottimo punto per diminuire i rischi di ingresso in un movimento forte di ribassi generalizzati. Senza dimenticare gli stop loss ovviamente.
E' proprio in momenti come questo, in cui la dinamica di borsa dissemina incertezza e le fasi diventano più convulse anche con repentini cambi di fronte, e questo accade proprio in funzione dell'importanza degli incroci tecnici che giungono al pettine come dei nodi.
L'attitudine rialzista di alcuni, va a scontrarsi con il pessimismo di altri e questo crea un continuo rimescolamento delle carte ma la direzionalità, a mio modo di percepire, è stata decisa dal bypass dei supporti che, ricordiamo, erano già stati più volte testati.
Proprio per le argomentazioni poste, se fossi un piccolo pesciolino nell'oceano rappresentato dalla quantità di contrattazioni, preferirei terminare le mie giornate di trading con il portafoglio vuoto, magari cercando di approfittare delle occasioni di mercato che in questi momenti si triplicano proprio in ragione di quanto argomentato in merito alle molte strategie operative delle sale trading mondiali sull'innumerevole e variegato mondo azionario.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)