Consideriamo Villa d'Este un titolo azionario eccezionale. E proprio per tale ragione - dopo essere stato trattato per decenni fino alla fine dello scorso secolo sul vecchio mercato ristretto-....Villa d'Este non e' passata sul largo mercato!. Il vertice non l'ha deliberato nonostante che in assemblea venisse spesso proposta dai piccoli soci.. Centinaia di soci hanno da quegli anni difficolta' a scambiare i titoli posseduti per (solitamente)incrementarli o venderli... La prevalenza dei compratori nel comasco è costante. Ma non si trovano facilmente venditori. Le poche azioni negoziate vengono scambiate tra amici.
Ed ecco il perche',,,
Il Grand Hotel Villa d'Este ha chiuso l'esercizio 2022 con un patrimonio di 489 milioni di euro un risultato operativo salito da 3,8 a 26,6 milioni di euro ,un risultato netto da 3,5 a 19,142 milioni. Quello che fa infuriare i piccoli soci è la scarsita' del dividendo,una prassi sempre seguita anche in passato. A dividendo infatti,su un utile di oltre 19 milioni, vengono solo destinati 2,986 milioni per una cedola di 0,72 euro per azione. Una prassi gia' seguita da molti decenni da Villa d'Este. L'azione ad esempio, quando era quotata al ristretto nel 1983, quotava attorno a Lit. 83.000 e distribuiva un dividendo di Lit.800.- L'utile allora era di 691. milioni di Lire( 350.000 euro). Una colossale differenza con l'utile 2022 di oltre 19 milioni di euro!. In questi 40 anni il perimetro di Villa d'Este è cresciuto, ma non clamorosamente. La societa' gestisce alcuni hotel minori, come il Barchetta(controllato) ed il Palace e possiede Villa La Massa a Firenze. Ma il fulcro dell'attivita' è ovviamente concentrata a Cernobbio da dove Villa d'Este opera fin dal 1873.. L'Hotel è sempre considerato al top degli alberghi di lusso mondiali. I prezzi della camera sono ovviamente elevati in linea con il lusso alberghiero. Una stanza costa euro 1.370,prezzo salito del 25% l'anno scorso..La Villa Principale del complesso a Cernobbio e' stata costruita nel 1560 dall'architetto Pellegrino Pellegrini e successivamente aumentata.La Dependence Regina d'Inghilterra risale invece al 1861.
Si è parlato spesso di riquotare Villa d'Este. Dopo la lunga iscrizione al mercato ristretto-ove erano oggetto di eccellenti operazioni sul capitale tra il 1978 ed il 1985 quasi sempre gratuite- le azioni sono state trattate sul TEMEX una ventina di anni fa.Un mercatino telematico che permetteva l'incrocio tra domanda ed offerta. Chiusa anche questa parentesi non sono rimaste che le trattazioni private tra i soci. Peccato perche' questo albergo sarebbe indubbiamente la punta di diamente tra i titoli eventualmente iscritti in borsa,
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)